Redazione

La Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra ogni anno il 5 giugno, è il più grande evento annuale delle Nazioni Unite per promuovere un’azione ambientale positiva, volta a sensibilizzare il mondo per la tutela del nostro pianeta. Dalla prima Giornata Mondiale dell’Ambiente nel 1974, l’evento è cresciuto fino a diventare una piattaforma globale per la sensibilizzazione pubblica sul tema dell’ambiente in oltre 100 Paesi.

Quest’anno, la Giornata Mondiale dell’Ambiente sollecita un’azione urgente per far rivivere i nostri ecosistemi danneggiati.

Gli esseri umani stanno perdendo e distruggendo le fondamenta della propria sopravvivenza a un ritmo allarmante. Più di 4,7 milioni di ettari di foreste (pari a un’area più grande della Danimarca) vengono persi ogni anno.

Di conseguenza, la perdita dell’ecosistema sta privando il mondo di pozzi di assorbimento del carbonio come le foreste e le torbiere. Le emissioni globali di gas serra sono cresciute per tre anni consecutivi e il pianeta è sulla strada verso un cambiamento climatico potenzialmente catastrofico.

I volontari de La Via della Felicità Puglia hanno deciso di dare il loro contributo in questa giornata dedicata all’ambiente organizzando un intervento sulla litoranea vicino alla Lega Navale di Barletta.

I volontari, infatti, hanno raccolto decine di sacchi dell’immondizia tirando su plastica, cartacce, mascherine utilizzate, bottiglie di vetro, lattine, reti di plastica, cordoni e molti altri rifiuti abbandonati. I passanti e i cittadini si sono complimentati con i volontari per il loro intervento.

Ignazio Gianfrancesco, responsabile dell’iniziativa, vuole ricordare le parole dell’umanitario L. Ron Hubbard, autore della guida al buon senso La Via della Felicità: “Continuiamo ad abbattere foreste, ad inquinare fiumi e mari, a rovinare l’atmosfera e sarà la fine. La temperatura alla superficie può salire fino ad arrostirci, e la pioggia può diventare acido solforico. Tutte le forme viventi potrebbero morire.”

Per questo le iniziative dei volontari non si fermeranno e continueranno nei prossimo week-end.

Chiunque desideri partecipare può contattare il numero 348.952.1945 (Ignazio Gianfrancesco) o può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 6 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 4.699 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 139 casi positivi: 18 in provincia di Bari, 25 in provincia di Brindisi, 22 nella provincia BAT, 33 in provincia di Foggia, 26 in provincia di Lecce, 15 in provincia di Taranto.

Sono stati registrati 3 decessi: 1 in provincia BAT, 1 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.530.335 test.

226.011 sono i pazienti guariti.

18.830 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 251.382 così suddivisi:

94.711 nella Provincia di Bari;

25.385 nella Provincia di Bat;

19.434 nella Provincia di Brindisi;

44.905 nella Provincia di Foggia;

26.653 nella Provincia di Lecce;

39.131 nella Provincia di Taranto;

801 attribuiti a residenti fuori regione;

362 provincia di residenza non nota.

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Continuano da parte della Polizia di Stato i servizi di prevenzione e repressione dei reati in genere e i controlli finalizzati al rispetto delle norme sul contenimento del contagio da COVID19.

Gli operatori dell’UPGSP- Sezione Volanti della Questura di Brindisi, nel corso della notte, sono intervenuti a seguito di segnalazione di una festa che vedeva la partecipazione di un nutrito gruppo di giovani. All’arrivo degli operatori della Volante sono state identificate dieci persone di cui tre minorenni; tutti i giovani sono stati sanzionati per aver violato la normativa “anti Covid”.

Poche ora più tardi una Volante ha sorpreso un pregiudicato brindisino,  F.A. (classe 1994), che si aggirava per le strade della città. Il giovane veniva accompagnato presso gli Uffici della Questura dove veniva sanzionato per aver violato l’orario del “coprifuoco” previsto dalla normativa vigente.

Nella serata di ieri una pattuglia del Commissariato PS di Mesagne, impegnata nel centro della cittadina messapica, ha proceduto al controllo di un giovane diciassettenne già noto alle Forze dell’Ordine per reati di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo stesso giovane, alla vista degli uomini della Polizia di Stato  ha cercato di allontanarsi ma, prontamente inseguito, veniva fermato.  Immediata è scattata la perquisizione che ha permesso di rinvenire 5 dosi di sostanza stupefacente del tipo marjuana debitamente confezionata per complessivi 5 grammi, nonché alcune banconote di vario taglio che si aveva motivo di ritenere essere provento dell’attività di spaccio. Il giovane è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Le dosi di marjuana e il denaro rinvenuti sono stati sequestrati e messi a disposizione della Procura di Brindisi; a carico del giovane era stata elevata anche una contestazione di violazione delle norme sul contenimento del contagio da Covid19.

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L’Ordine delle professioni infermieristiche di Brindisi presenta “La sicurezza e salute degli Infermieri ed Operatori Sanitari nei luoghi di lavoro – emergenza pandemia covid”, un libro edito da tutti gli OPI della Puglia, in una conferenza stampa indetta martedì 8 giugno alle ore 16 presso la sala conferenze dell’Asl di Brindisi, in via Napoli.

Si tratta di una guida inedita per fronteggiare la pandemia, nata ed arricchita dalle esperienze professionali maturate sul campo e rivolta a tutti gli operatori sanitari: un manuale pratico e di facile utilizzo, che potrà diventare uno strumento di lavoro per ciascun professionista della sanità, contestualizzando nella situazione pandemica le più recenti normative e pratiche volte a garantire la salute e la sicurezza sul lavoro.

Il libro è stato introdotto dal prof. Alessandro Dell’Erba, docente ordinario di medicina legale all’Università di Bari, con la collaborazione del prof. Emilio Jirillo del dipartimento di scienze mediche presso lo stesso ateneo. Con le sue 240 pagine, si caratterizza come una vera e propria guida “pronta all’uso”, presentando situazioni reali e problematiche concrete con le quali ci si trova a confronto nell’agire professionale quotidiano.

All’evento, condotto dal presidente OPI Brindisi Antonio Scarpa, sarà presente il Direttore Generale dell’Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone assieme a tutti i vertici dell’azienda sanitaria. Il pomeriggio successivo (9 giugno alle ore 15), invece, sarà donata una copia del volume a ciascun coordinatore infermieristico della provincia di Brindisi, nonché ad ogni responsabile delle strutture sanitarie private, al fine di rendere capillare sul territorio questo prontuario, favorendo un arricchimento professionale e maggior sicurezza per tutti gli operatori sanitari impegnati nella lotta al covid, ma non solo.

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Il Coordinamento costituito da Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, la Confconsumatori Brindisi, Osservatorio LIDU sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento e l’ACU Calabria è attualmente impegnato a fronteggiare un fenomeno in continuo e preoccupante aumento: le truffe informatiche.

Purtroppo ogni giorno, pervengono agli Sportelli del Coordinamento, presenti sul territorio nazionale, denunzie da parte di consumatori rimasti vittima di tali tipo di truffe e, quindi, di avere perso il proprio denaro presente su carte di credito o conto corrente.

“Complice la pandemia abbiamo assistito ad una repentina trasformazione del consumatore da consumatore on store a consumatore on line – afferma Irene Zapparata volontaria dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” che si occupa di tale tematica – Purtroppo a questa evoluzione non ha fatto seguito una adeguata evoluzione normativa del contraente debole ed al contrario si è registrata una sensibile modifica delle truffe on line le quali si sono affinate di giorno in giorno e sono divenute sempre più insidiose per il consumatore”.

Alle sedi del Coordinamento Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, come si è detto, negli ultimi mesi sono pervenute numerose segnalazioni di frodi on line  e di impossessamento illecito da parte di terzi di dati personali.

Dal Coordinamento, infatti, fanno sapere che i casi maggiormente segnalati riguardano i seguenti fenomeni:

1)phishing: tentativo di appropriarsi dei dati personali, bancari o postali, di un utente al fine di poter appropriarsi o utilizzare il denaro dello stesso attraverso il conto corrente o la carta di credito.

Il phishing si perpetua attraverso una mail che perviene al consumatore, la quale all’apparenza sembra essere stata inviata da un Istituto di credito con la quale si richiede l’inserimento dei dati del cliente.

2)smishing è la variante del phishing effettuata tramite sms sul cellullare sempre con la richiesta dei dati;

3)vishing, infine, è una frode che si perpetua telefonicamente e negli ultimi mesi, sembra essere alquanto gettonata.

In tutti e tre i casi, coloro che pongono in essere questo sistema fraudolento cercano di carpire i dati personali per l’ accesso e l’utilizzo della carta di credito o del conto corrente del mal capitato ed una volta in possesso degli stessi effettuano transazioni, prelievi o pagamenti non autorizzati.

Cosa può fare in questi casi il consumatore?

Dal Coordinamento Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” fanno sapere che la prima forma di tutela del cittadino è l’informazione.

“Siamo impegnati, come volontari dell’Associazione, in una campagna di sensibilizzazione e di informazione dei cittadini su queste problematiche” afferma Irene Zapparata “affinché le stesse possano essere riconosciute in tempo ed evitate.

È bene sempre ricordare che le Banche, le società di gestione delle carte di credito, e società delle quali si è clienti non chiedono mai via mail, sms o telefonate i propri dati personali o di effettuare pagamenti pilotati.

Qualora, pertanto, si dovesse essere destinatari di tali richieste non si deve dare alcun seguito ad esse e non si deve mai fornire alcun dato”.

Qualora, il consumatore dovesse, però, essere vittima di tali forme di truffa dal Coordinamento fanno sapere che “Innanzitutto, è necessario – afferma l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile Nazionale del Coordinamento “Dalla Parte del Consumatore” - contattare il proprio Istituto di credito o la società che ha emesso e gestisce la carta di credito, disconoscere le operazioni fraudolente e bloccare il conto corrente o la carta di credito, in modo tale che i propri dati non possano essere nuovamente utilizzati.

L’utente dovrà, poi, sporgere denunzia presso la Polizia Postale in merito all’accaduto e dovrà inoltrare alla propria Banca o alla società di gestione della carta di credito una diffida con la richiesta di rimborso delle somme delle quali è stato fraudolentemente privato. A tale diffida deve essere allegata la denunzia presentata alla Polizia Postale.

Qualora il destinatario della diffida dovesse declinare ogni responsabilità e rifiutarsi di rimborsare le somme richieste, allora il passaggio successivo sarà quello di promuovere, ove ne ricorrano gli estremi, una azione giudiziale, la quale dovrà essere preceduta dal tentativo obbligatorio di mediazione finalizzata alla conciliazione oppure dalla procedura dinnanzi all’Arbitro Bancario Finanziario.

Quest’ultimo si è più volte, di recente, espresso in favore del consumatore affermando che grava sulla Banca o sulla società di gestione della carta di credito dimostrare di avere adottato un sistema adeguatamente protetto di autenticazione con conseguente declaratoria della sussistenza di colpa grave in capo al professionista qualificato e conseguente diritto al rimborso/risarcimento del danno a favore del consumatore”.

Per maggiori informazioni: Coordinamento Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” 347 – 0628721.

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Brindisi. Rubano in casa, arrestate due donne. A Brindisi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno tratto in arresto in flagranza di reato due donne, apolidi e senza fissa dimora, per furto. In particolare, nel pomeriggio del 4 giugno, le due donne, dopo avere forzato l’ingresso dell’abitazione di un 52enne del luogo, asportavano dal suo interno alcuni monili in oro, venendo però sorprese nella loro azione criminosa dal proprietario dell’appartamento, il quale chiamava i Carabinieri che intervenuti immediatamente traevano in arresto le due. La refurtiva, interamente recuperata, è stata restituita al proprietario e le arrestate, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, sono state rimesse in libertà.

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A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito dai reparti dipendenti dalla Compagnia di San Vito dei Normanni nel Comune di Carovigno, i Carabinieri hanno:

‒    denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria:

  • un63enne di Mesagne, per porto di armi o oggetti atti ad offendere, poiché nel corso di una perquisizione veicolare è stato trovato in possesso di una catena in ferro a maglie strette lunga 1,70 m. appoggiata sul tappetino anteriore lato passeggero, sottoposta a sequestro;
  • un34enne di Mesagne, per porto di armi o oggetti atti ad offendere, poiché nel corso di una perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo 19 cm. posto all’interno di un marsupio, sottoposto a sequestro;
  • un33enne di Ostuni, per porto di armi o oggetti atti ad offendere, poiché nel corso di una perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di un coltello da macellaio con lama lunga 19 cm. all’interno del bagagliaio, sottoposto a sequestro;
  • un31enne di San Michele Salentino, per porto di armi o oggetti atti ad offendere, poiché nel corso di una perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo 20,5 cm. posto all’interno del portaoggetti laterale lato guida, sottoposto a sequestro.

 

‒    segnalato all’Autorità Amministrativa, per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti:

  • un40enne di Mesagne, poiché a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di gr. 1 di marijuana occultata in bocca;
  • un32enne di Senise (PZ), poiché a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di gr. 2,5 di marijuana occultata all’interno di uno zaino.

Gli stupefacenti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.

Complessivamente sono stati eseguiti 8 controlli a persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, identificate 55 persone, controllati 46 automezzi, effettuate 10 perquisizioni, controllati 2 esercizi pubblici e elevate 8 contravvenzioni al C.d.S. per complessivi 458,00 euro.

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Come Movimento NO TAP/Snam della Provincia di Brindisi non possiamo fare altro che sorridere per ultime uscite esilaranti del Consigliere regionale Fabiano Amati dal momento che è riuscito finanche a portare TAP e Snam in audizione nella commissione “Programmazione, Bilancio, Finanze e Tributi” del Consiglio regionale pugliese convocata, manco a dirlo, dal presidente della commissione, lui in persona, lo stesso Fabiano Amati.

Infatti non finisce mai di stupire il nostro Consigliere regionale con le sue affermazioni e le sue iniziative in perfetto stile di “esperto tuttologo navigato”.

Non ci stupisce più invece per quella sua attenzione “ossessiva” che ha nei confronti di TAP e Snam perché ormai è chiaro che vorrebbe sfruttare la situazione mettendo in piedi una sorta di mutuo soccorso tra lui, TAP e Snam che da una parte vede in prospettiva l’alleggerimento della posizione di TAP nel processo a suo carico per le malefatte in quel di San Foca e di Snam per quanto riguarda invece il grave danno ambientale che ha fatto a Tuturano in località Torre Rossa (danno che lo stesso Amati ha riconosciuto in Consiglio Regionale) in cambio di una “elemosina” gentilmente concessa da TAP e Snam al territorio pugliese affinché lui poi ne possa trarre personali vantaggi ai fini di consenso elettorale.

E’ chiaro che TAP e Snam non potevano declinare l’invito istituzionale per gli ovvi motivi facilmente intuibili per cui le stesse multinazionali del gas non potevano non dare in quella sede almeno una parvenza di impegno per i prossimi anni a venire tant'è che si sono limitate a proporre una serie di investimenti “volontari” per un massimo di 30 milioni di euro che, a detta loro, potrebbero essere rilevanti per le istituzioni e le comunità, con ricadute socio-ambientali e occupazionali nei territori.

Molto verosimilmente i 30 milioni di euro saranno “una tantum” e se spalmati sui territori sarebbero minuzzoli insignificanti per cui facciamo fatica a immaginare se davvero queste somme, dello stesso valore di un piatto di lenticchie scaldato, siano davvero efficaci rispetto alle importanti ambizioni di rilanciare i territori puntando, come dicono loro, su decarbonizzazione, sviluppo dell’idrogeno, mobilità sostenibile, efficientamento energetico e ricerca che sarebbero le macro aree verso le quali si rivolgono gli investimenti “volontari” di Tap-Snam nel territorio pugliese così come le stesse hanno annunciato in commissione regionale.

Ma un annuncio è solo un annuncio; a maggior ragione perché in quell’ annuncio di TAP e Snam c’è tanta approssimazione e tanta faciloneria.

Tutto lascia apparire in palese evidenza che si tratta di un qualcosa che è praticamente impossibile da realizzare, anche in funzione del fatto che su quei 30 milioni di euro (pochi, maledetti e subito) tutti vorranno assaltare la diligenza nel parapiglia generale, nel goffo tentativo di accaparrarsi le briciole.

Si, senza dubbio saranno buone intenzioni ma come tutti sanno le strade dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni per cui alcune riflessioni è bene tenerle in debito conto.

Ciò nonostante tra fumo negli occhi, specchietto per le allodole, la classica carotina o altro di simile non sapremmo che scegliere.

Di sicuro dietro questa storia c'è la miseria umana di chi crede agli asini che volano e la meschinità subdola di chi, per reconditi motivi, vuol far credere che gli asini volano.

E nel momento in cui il mondo va verso a una drastica riduzione delle fonti fossili, nel momento in cui il recente rapporto ONU, firmato da un panel di scienziati climatici che verte su un punto centrale per la transizione energetica globale, punta il dito contro il gas metano perché è un gas climalterante 80 volte più potente della CO2, il geniale Fabiano Amati porta TAP e Snam nella prima commissione consiliare, da lui stesso presieduta, per discutere del sesso degli angeli.

TAP e Snam sanno molto bene di essere in difficoltà per le prospettive future perché TAP arriva oltre tempo massimo e Snam si deve accontentare di gestire il gas disponibile che c'è e che ogni anno va inesorabilmente a diminuire nei consumi, nella consapevolezza che per il gas metano il futuro volge all'epilogo che per certi versi già da tempo era segnato.

E’ con molto piacere che cogliamo l'occasione per segnalare all’ arguto Consigliere regionale Fabiano Amati che sul sito transparency.entsog.eu, il sito ufficiale dove le TSO (aziende di trasporto gas) devono dichiarare alla UE le quantità di gas giornaliere che entrano o escono dall'Europa con le relative tariffe, è riportato che il gas che entra da Tarvisio, cioè dall’Austria, costa 0.012 € per Euro/(kWh/h)/d come quello in entrata da Passo Gries (dalla Svizzera); in Austria costa addirittura 0.007 € mentre il gas di TAP in uscita da Melendugno costa 0.08 per Euro/(kWh/h)/d.

All’esperto tuttologo Fabiano Amati non può certamente sfuggire che il gas di TAP costa il 700% in più rispetto al gas delle altre forniture.

Mica Fabiano Amati si è prima informato e magari dopo ha convocato l’audizione in commissione per chiedere conto a TAP e Snam di adoperarsi da subito per fare abbassare il prezzo delle bollette del gas… mai sia!

La sua priorità era quella di convocare le due multinazionali per chiedere l'elemosina, come se i cittadini pugliesi fossero dei mendicanti.

E Fabiano Amati, saprà che a settembre riprenderà il processo a TAP che è accusata di aver provocato gravi danni ambientali e per le palesi violazioni procedurali nella costruzione del pozzo di spinta a San Basilio nel quale processo la Regione Puglia, di cui lui è anche un illustre Consigliere regionale, è stata ammessa come parte civile.

E visto che lui è un attento e solerte politico del territorio brindisino certamente saprà tenerne conto e saprà decidere finalmente da che parte stare: se stare dalla parte della Istituzione Regione Puglia di cui lui è rappresentante o se dimettersi da Consigliere regionale e stare dalla parte delle due multinazionali: come per dire… delle due l'una.

Insomma… un altro giro a vuoto, l’ennesimo, dell’ammirevole Consigliere regionale Fabiano Amati su un argomento del quale lui non è minimamente afferrato, ma manco alla lontana.

Anzi continua imperterrito parlarne solo per sentito dire.

Movimento NO TAP/Snam della Provincia di Brindisi

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FASANO - Una libreria dell’usato dislocata nei negozi del territorio comunale, tante piccole biblioteche itineranti che saranno a disposizione di cittadini, visitatori e turisti gratuitamente. Si chiama «Libri per strada» ed è l’iniziativa organizzata dal Leo Club Fasano e patrocinata dall’amministrazione comunale. 

 
 
Il «service», in collaborazione con la delegazione della Confcommercio di Fasano, è stato avviato questo mese e prevede due fasi: la prima consiste nella raccolta di libri usati di qualsiasi genere narrativo e in qualunque lingua. Al termine, i testi recuperati verranno inseriti in librerie «dell’usato» e messe a disposizione dei cittadini. 
 
Ogni libreria sarà «adottata» da una delle 50 attività commerciali di tutto il territorio comunale che hanno aderito al progetto, posizionate soprattutto nelle zone turistiche come Selva di Fasano, Savelletri e Torre Canne, in vista del maggiore afflusso di persone nel periodo estivo.
 
Chiunque può  contribuire donando il proprio libro negli esercizi commerciali aderenti. 
 
«Faccio i complimenti ai Leo per questa iniziativa che siamo lieti di sostenere come amministrazione – dice il sindaco Zaccaria –. Una iniziativa che ben si coniuga con la politica da noi sempre portata avanti in questi anni a sostegno della lettura. Ringrazio le attività commerciali che hanno aderito e sono certo che i cittadini collaboreranno al progetto donando quanti più testi possibili nel segno di quello che è lo spirito della lettura: condivisione, scambio di valori, mettere a disposizione del prossimo le conoscenze in una forma di arricchimento reciproco».
 
 
 
ELENCO ESERCIZI COMMERCIALI ADERENTI PER IL SERVICE “LIBRI PER STRADA” 
 
- 9 Assoluto 
- Abete Gioielleria 
- Angolo 128 
- Bar Il Marchese 
- Bar Skipper 
- Bar Venere 
- Bersó 
- Caffè Antico 
- Caffettiera Bella Napoli 
- Cambio di programma 
- Cardone Sport 
- Cedro Gioielleria 
- Ci porti cocktail and soul 
- Clavì 
- Compro Oro Rosato 
- Creperia 
- Cuper Box 
- Cupertino 
- Domus 
- El Ciringuito 
- Enoteca Argento 
- Equo e Solidale 
- Faso Caffè 
- Gioielleria GIÓ 
- Gioielleria Orlando 
- Happetito 
- Il Barrino 
- La Baia 
- Le Gioie di Angela 
- Magicabula 
- Marzolla Calzature 
- Neo Store 
- Olive tessuti 
- Ottica Milú 
- Panificio Cisternino 
- Panificio Moretti 
- Panificio Pomentale 
- Peyote Pizzeria 
- Piccole stelle 
- Pizzeria del Portico 
- Plas 
- Plaza Moda 
- Ristorante ArdeCuore 
- Ristorante Fuori Menù 
- Ristorante Il Fagiano 
- Ristorante Il tempio dei gusti 
- Ristorante La Siesta 
- Ristorante Momó 
- Ristorante Osteria del Porto 
- Ristorante Pentole e Provette 
- Tiara Gioielli 
- Via Vai Boutique 
- Vinci Caffè 
 
Un comparto fondamentale per il turismo pugliese, totalmente paralizzato dalla crisi Covid è il comparto del noleggio con conducente. A causa del coronavirus il turismo è stato fermo e solo ora si prospetta una ripresa. 
A lanciare il grido di allarme è Fabio Tanzarella, portavoce di un gruppo di imprenditori della provincia di brindisi che hanno investito nel settore del noleggio con conducente.
“Siamo presenti da diversi anni sul territorio e cerchiamo di svolgerlo nei migliori dei modi offrendo un servizio non solo ai turisti, ma anche a quella fascia di clientela top, dagli imprenditori ai manager, che necessitano di un trasporto riservato. Nonostante la pandemia non ci siamo scoraggiati e tanti di noi hanno fatto investimenti sul parco macchine e minivan. Adesso attendiamo i turisti”.
Gli NCC della provincia di Brindisi, all'uopo, fanno notare che presso l'aeroporto di Brindisi non sono previsti parcheggi riservati e accogliere i propri clienti ha un costo per la sosta che incide sull'attività.
“Spesso, soprattutto quando ci sono gli arrivi, siamo costretti a pagare cifre esorbitanti per il parcheggio che incidono sul nostro servizio e quindi anche sul cliente finale. Non avere almeno un paio di stalli per il parcheggio dedicato agli NCC ci penalizza fortemente. Pertanto, facciamo appello ad Aeroporti di Puglia e al Direttore dell'aerostazione di Brindisi affinché si possa riservare un'area, stante anche il fatto che noi offriamo un servizio proprio a quanti transitano dall'Aeroporto del Salento”.

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