Redazione

L’Associazione Nazionale Bande da Giro apprende con favore ed entusiasmo le dichiarazioni rilasciate dal Direttore Generale del Turismo e Cultura della Regione Puglia - dott. Aldo Patruno - durante la conferenza stampa di presentazione per illustrare le nuove azioni adottate per la ripartenza delle filiere del Turismo e della Cultura, attraverso interventi di sostegno, semplificazione, programmazione e riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche pugliesi.

In questo contesto, in cui si valorizzano attività che, storicamente, fanno parte del patrimonio identitario regionale, come luminarie, fuochi e bande da giro, riveste particolare importanza la programmazione per la concessione di un contributo regionale di 1 milione di euro, denominato “Promozione integrata del territorio attraverso la valorizzazione dei tratti identitari", destinato ai comuni pugliesi per la realizzazione e la valorizzazione delle feste patronali.

Questa operazione congiunta tra il Teatro Pubblico Pugliese - che coordinerà Comuni ed operatori - e Puglia Promozione - che gestirà la campagna pubblicitaria - intende favorire la ripartenza di questi settori, dopo il lungo stop causato dall’emergenza sanitaria

L’Associazione, che aveva ospitato il dott. Patruno nell’evento online 18 aprile, in cui si era discusso circa la situazione attuale e futura delle bande musicali anche livello legislativo, esprime soddisfazione per le misure adottate dalla Regione Puglia a tutela delle bande da giro – considerate elemento distintivo della nostra terra - e auspica che misure analoghe possano essere promosse anche da altre Regioni.

Inoltre, la ANBG si rende disponibile a collaborare con le istituzioni della Regione Puglia per la realizzazione di un censimento e creazione di apposito albo delle bande da Giro, nonché per la stipula di apposita convenzione per la ripartenza in sicurezza di tutte le attività artistiche e culturali.

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Emergenza epidemiologica: oggi a Mesagne si contano 3 nuovi casi e 5 guariti, sono 199 le persone attualmente positive.

REGATA BRINDISI-CORFU - VIZZINO: PIENO SOSTEGNO DA PARTE DEL CONSIGLIO REGIONALE. APPROVATA PROPOSTA DI LEGGE. 

 La regata internazionale Brindisi-Corfu è senza dubbio uno degli eventi sportivi più importanti della nostra regione e da sempre svolge una funzione di promozione del territorio. Proprio per questo, dopo l’interruzione determinata dall’emergenza sanitaria, era necessario far crescere il sostegno a questa iniziativa del Circolo della Vela di Brindisi. 
E’ questo il motivo per cui ho sottoscritto la proposta di legge del collega Amati attraverso cui la Regione Puglia si impegna a sostenere finanziariamente anche questo evento sportivo internazionale. 
Grazie alla decisione unanime del Consiglio regionale, pertanto, il Circolo della Vela potrà disporre di un contributo economico fino a 100.000 euro. 
Vale la pena ricordare che la regata internazionale Brindisi-Corfu comporta, ad ogni edizione, la partecipazione di oltre cento imbarcazioni provenienti da diversi paesi del mondo, con più di mille persone al seguito tra membri degli equipaggi ed accompagnatori. 
 
Mauro Vizzino – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 9 maggio 2021 in provincia di Brindisi risultano positivi 1.286 soggetti, di cui 679 donne (52,8%) e 607 uomini (47,2%), con età mediana di 43 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 227 nella fascia 0-18 anni, 845 tra 19-64 anni, 157 tra 65-79 anni, 57 negli 80 e oltre.

I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “contatto con caso accertato” 459 (35,7%), “sospetto di caso” 397 (30,9%), “screening” 48 (3,7%), “rientro da area a rischio” 7 (0,5%), soggetto in Rssa 1 (0,1%); in 374 casi (29,1%) il fattore di rischio non è definito.

L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive 584 (45,4%) soggetti paucisintomatici, 543 (42,2%) asintomatici, 110 (8,6%) con sintomatologia lieve, 17 (1,3%) con quadro severo, 3 (0,2%) critici e 6 (0,5%) in fase di guarigione; per 23 soggetti (1,8%) il dato non è noto.

Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 354 a Brindisi, 236 a Mesagne, 220 a Francavilla Fontana, 66 a Oria, 62 a Erchie, 51 a Torre Santa Susanna, 48 a Latiano, 42 a San Pietro Vernotico, 36 a Ceglie Messapica, 34 a San Pancrazio Salentino, 30 a Fasano, 26 a Torchiarolo, 24 a Ostuni, 17 a San Vito dei Normanni, 15 a Carovigno, 9 a Cisternino, 8 a Villa Castelli, 3 a Cellino San Marco, 3 a San Donaci, 2 a San Michele Salentino. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torre Santa Susanna, Brindisi, Oria, Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Villa Castelli.

Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 9 maggio 2021, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 107.462 residenti nella provincia di Brindisi, pari a 275,2 soggetti ogni 1.000 residenti. Per 87.757 (81,7%) soggetti sottoposti a test è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa il 45% dei casi.

Dei 107.462 soggetti sottoposti a tampone molecolare, 18.261 (17%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 467,7 casi x 10.000 residenti; si conferma il trend dei casi in decremento. I positivi comprendono 9.412 donne (51,5%) e 8.850 uomini (48,5%); l’età mediana è pari a 45 anni.

Il tasso di letalità è pari a 1,9%, inferiore al corrispettivo tasso pugliese del 2,5%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 345 i decessi totali: 272 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 45 tra i 60 e 69 anni, 21 casi tra i 50 e i 59, 5 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.

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Grazie ad una legge regionale approvata all’unanimità oggi in Consiglio, i Comuni potranno utilizzare le risorse residue degli aiuti covid anche per coloro che hanno già beneficiato di altre provvidenze pubbliche.

In sostanza, gli enti locali dovranno erogare prioritariamente gli aiuti alle famiglie prive di qualsiasi fonte di reddito, mentre con le somme residue potranno sostenere anche i destinatari di altre misure, superando il vincolo della non cumulabilità dei benefici pubblici.

In questo modo, abbiamo superato una rigidità che impediva ai Comuni di aiutare chi continua a vivere in condizioni di grave difficoltà socio-.economiche.

Mauro Vizzino – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia

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Una interessante scoperta scientifica è stata fatta dai ricercatori dell’Ausl di Modena, dello staff del professor Giampaolo Papi di cui fa parte una professoressa mesagnese, e dell’Università Cattolica di Roma che hanno riletto in chiave medica la famosa “Ode della gelosia” della grande poetessa della Grecia classica, Saffo. Il titolo del progetto è “L’Endocrinologia celebra il genio lirico di Saffo”. Il lavoro scientifico è stato pubblicato su “Hormones”, rivista internazionale di Endocrinologia e Metabolismo, che conferma il genio artistico di Saffo, considerata una delle voci più alte della poesia lirica dell’antica Grecia. Il testo scientifico è a firma di Giampaolo Papi, direttore dell’Endocrinologia dell’Ausl di Modena e docente all’università Cattolica di Roma, la mesagnese Valentina Cuomo, Filologa, docente all’università di Dresda, Enrico Tedeschini, Psichiatra dell’Ausl di Modena, Rosa Maria Paragliola, ricercatore di Endocrinologia all’università Cattolica di Roma, Salvatore Maria Corsello, professore associato di Endocrinologia all’università Cattolica di Roma e Alfredo Pontecorvi, professore ordinario di Endocrinologia all’università Cattolica di Roma.

saffo pompeiI ricercatori hanno riletto accuratamente, in chiave medica, il famoso “Frammento 31 Voigt” attribuito a Saffo e meglio conosciuto come “Ode della gelosia”. I versi della lirica sono stati composti nel VII secolo a. C. secondo una metrica originale proposta per la prima volta dalla stessa Saffo. I versi descrivono il profondo turbamento generato nella poetessa dall’incontro inaspettato con la donna della quale è innamorata mentre è in compagnia di un uomo. La reazione a tale situazione è talmente forte e improvvisa che causa la comparsa, in Saffo, di una serie caratteristica di sintomi, molto ben definita nei dettagli. “Dal punto di vista medico – spiegano i ricercatori nel loro lavoro scientifico – questi versi rappresentano la prima descrizione analitica nella storia dell’uomo della risposta acuta allo stress, la cosiddetta “risposta di attacco o fuga”. La sola vista della propria amata seduta e sorridente accanto a un uomo che Saffo, evidentemente, percepisce come rivale in amore e, quindi, come un pericolo concreto, provoca in lei una reazione immediata e involontaria che la fa soffrire al punto da sentirsi morire”.

“La risposta acuta allo stress – continuano gli autori – è un importante e ancestrale meccanismo di sopravvivenza, che permette agli uomini, e agli animali, di reagire rapidamente quando si verifica una situazione di pericolo e occorre prepararsi a fuggire o a combattere. Il segnale si genera nelle aree del cervello che ricevono l’allarme, proveniente, ad esempio, dagli occhi o dalle orecchie, e infine attiva la componente simpatica del sistema nervoso autonomo e la midollare surrenalica, le quali rilasciano catecolamine entro pochi secondi”. Le catecolamine – noradrenalina e adrenalina – sono ormoni che hanno un’azione molto veloce e una emivita altrettanto breve, cioè pochi minuti dopo la loro secrezione vengono metabolizzati e scompaiono dal circolo ematico. Le loro azioni sono molteplici e le principali includono: aumento della frequenza cardiaca e della contrattilità del cuore; costrizione dei vasi periferici; rossore al volto; aumento della pressione arteriosa; attivazione dei substrati energetici con liberazione di zuccheri e acidi grassi, indispensabili per l’attività muscolare e per il metabolismo cerebrale; comparsa di tremori e sudorazione fredda; aumento della temperatura corporea. Papi e collaboratori dimostrano che molti degli effetti delle catecolamine sono descritti da Saffo, nella sua “Ode della gelosia”, in modo accurato e preciso, quasi fosse un trattato di Endocrinologia. Infine, gli autori hanno correlato i versi in lingua greca del frammento poetico con i termini medici corrispondenti e con gli specifici meccanismi di azione delle catecolamine ad essi sottostanti.

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Si è rafforzato il comando della polizia locale di Mesagne sia sotto l’aspetto del numero dei vigili in servizio sia sotto l’aspetto tecnologico. Infatti, a breve arriverà al comando un nuovo ufficiale mente due vigilesse hanno presso servizio nei giorni scorsi. Inoltre, il parco macchine è aumentato con l’acquisto di una Fiat Renegate 4x4 e due motociclette Yamaha Tracer 700 Polic. Oltre a un drone di ultima generazione utilizzato per individuare le discariche abusive e gli assembramenti durante il periodo di lockdown. Infine, una vigilessa ha chiesto il trasferimento per un anno, in vigore dal prossimo 1° settembre, presso la sede Inail di Brindisi. Dunque, due vigilesse, Danika Giangrande e Francesca Sgura, prese dalla graduatoria aperta di un concorso pubblico effettuato a Torre Santa Susanna, hanno già preso servizio presso il comando di Mesagne e si sono fatte notare per i controlli che svolgono giornalmente, appiedate, lungo via Marconi per evitare soste selvagge di autoveicoli. Lunedì 17 maggio entrerà in servizio Antonio Ciracì, 51enne di San Michele Salentino, sposato e con 2 figli adolescenti, che si aggiungerà ai tre ufficiali già in servizio.

Complessivamente il corpo della polizia locale di Mesagne, al momento, è composto da 27 unità. Tuttavia, entro il 2021 i saranno almeno due i vigili che andranno in pensione, tra cui il vice comandante Bartolomeo Fantasia, e un’altra unità sarà dislocata presso un altro ente pubblico. Il ruolo di Fantasia potrebbe essere preso da Ciracì, attualmente in servizio presso Ceglie messapica, oppure dall’altro ufficiale già presente, Samuela Malvindi. “Mesagne è una delle città più importanti del Salento per storia, cultura e tessuto sociale. Venire a lavorarci mi lusinga molto”, ha dichiarato Ciracì mentre nei giorni scorsi è salito a Palazzo dei Celestini, sede della municipalità, per svolgere gli ultimi adempimenti burocratici. “Sono circa 30 chilometri di distanza dalla mia abitazione, ma ho voluto fare questa esperienza a Mesagne sapendo di assumere un ruolo di responsabilità”, ha concluso Ciracì assunto in pianta organica con la categoria D1. L’assunzione di nuovi vigili e l’aumento del parco auto del comando è stato chiesto dal comandante Teodoro Nigro al sindaco Toni Matarrelli per svolgere al meglio i servizi loro assegnati. La città, da parte sua, adesso si attende dalla polizia locale la massima efficienza.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 11 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 11.692 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 684 casi positivi: 213 in provincia di Bari, 76 in provincia di Brindisi, 64 nella provincia BAT, 96 in provincia di Foggia, 132 in provincia di Lecce, 101 in provincia di Taranto, 2 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 24 decessi: 5 in provincia di Bari, 6 in provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.333.975 test.

194.784 sono i pazienti guariti.

42.682 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 243.618, così suddivisi:

92.755 nella Provincia di Bari;

24.212 nella Provincia di Bat;

18.459 nella Provincia di Brindisi;

43.797 nella Provincia di Foggia;

25.065 nella Provincia di Lecce;

38.177 nella Provincia di Taranto;

776 attribuiti a residenti fuori regione;

377 provincia di residenza non nota.

COLDIRETTI PUGLIA, ASSEGNATI 320 LAVORATORI EXTRACOMUNITARI ALLA PUGLIA; IN ATTESA DECRETO FLUSSI 2021.

Assegnati altri 320 lavoratori extracomunitari alla Puglia, quota residua del 2020, in attesa che sia emanato il Decreto Flussi 2021 che dovrebbe portare nelle campagne della Puglia altri 5mila lavoratori extracomunitari. A renderlo noto è Coldiretti Puglia, dopo l’ulteriore attribuzione agli Ispettorati territoriali delle oulteriori quote relative al 2020 da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

“E’ un segnale di attenzione, dopo la proroga al 31 luglio 2021 dei permessi di soggiorno, ottenuta grazie al pressing di Coldiretti, quando a pesare sono i limiti al passaggio nelle frontiere disposti da molti Paesi per l’avanzare dei contagi”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

L’emergenza Covid ha determinato serie difficoltà nel reperimento di manodopera da parte delle aziende agricole, a causa lentezza delle procedure di regolarizzazione e di rilascio dei nullaosta stagionali e per la mancata pubblicazione del DPCM flussi 2021.

Un problema grave in una situazione in cui a livello regionale viene ottenuto da mani straniere più di ¼ del Made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia, con oltre 973mila giornate di lavoro fornite da lavoratori stagionali stranieri solo in provincia di Foggia, il 27,61% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore.

“Il pericolo è la perdita delle produzioni in un momento in cui è importante assicurare l’approvvigionamento alimentare degli italiani pure per le difficoltà degli scambio commerciali. Da qui la richiesta di Coldiretti di accelerare nell’emanazione del Decreto Flussi 2021”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Il pericolo è la perdita delle produzioni in un momento in cui è importante assicurare l’approvvigionamento alimentare degli italiani pure per le difficoltà degli scambio commerciali. Alle difficoltà per l’arrivo di manodopera straniera si aggiungono – continua Coldiretti - quelle burocratiche che ostacolano l’utilizzo dei lavoratori italiani. Non è stata, infatti, prorogata nel 2021 la possibilità di lavorare nelle campagne per i percettori di ammortizzatori sociali e del reddito di cittadinanza. Si tratta di contratti a termine non superiori a 30 giorni – spiega Coldiretti - rinnovabili per ulteriori 30 giorni, nel limite di 2000 euro per l'anno 2020, che potrebbero rappresentare un’opportunità importante per i bilanci delle famiglie anche per la situazione di difficoltà in cui si trovano altri settori economici.

“Dopo essere stato snobbato per decenni – insite il presidente Muraglia - si registra un crescente interesse degli italiani per il lavoro nelle campagne anche per la situazione di difficoltà in cui si trovano altri settori economici”.

Una esigenza che si è fatta stringente con il calendario delle raccolte – aggiunge Coldiretti Puglia – che si intensifica con l’avanzare dei periodi di raccolta, dopo fragole, asparagi, carciofi, ortaggi in serra, ci saranno le grandi raccolte di ciliegie, albicocche, pesche e percoche fino all’uva da tavola, con la scalarità delle diverse varietà fino a settembre.

Una opportunità che deve essere dunque accompagnata da un piano per la formazione professionale e misure per la semplificazione ed il contenimento del costo del lavoro – conclude Coldiretti Puglia – con una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà.

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Dalle prime luci dell’alba, nelle province di Roma (RM) e Brindisi (BR), i Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Roma, unitamente ai Comandi Arma territorialmente competenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, nei confronti di n. 13 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione e porto in luogo pubblico di arma da fuoco.

Il provvedimento restrittivo si basa sulle risultanze acquisite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di “Via in Selci” nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “BOX”, condotta mediante attività tecniche e dinamiche negli anni 2016 e 2017.  Il procedimento penale trae origine da un’operazione di polizia che, in data 30.04.2016, culminava con il sequestro di kg. 35 di sostanza del tipo hashish rinvenuta all’interno di un box, ubicato in zona “Infernetto”, risultato essere nella disponibilità di un ex appartenente all’Arma dei Carabinieri, tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare lo scorso 24 marzo.  Nei confronti del medesimo, accusato di reati in materia di stupefacenti, l’Amministrazione, già nel 2016, adottò tempestivamente provvedimenti amministrativi di cessazione di ogni rapporto di impiego in quanto la scala gerarchica accertò, fin da subito, i gravi comportamenti illeciti posti in essere dal militare durante l’espletamento del servizio, senza necessità di attendere la definizione della vicenda in sede penale.

I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di identificare i principali componenti del sodalizio, questi ultimi in contatto con trafficanti di origine pugliese e con soggetti domiciliati in Spagna e attivi nel settore del narcotraffico.

Le investigazioni hanno permesso di dimostrare l’ininterrotta operatività, nel Comune di Roma-Capitale, di un gruppo di soggetti italiani stabilmente dediti all’attività di smercio di consistenti quantitativi di sostanza dei tipi cocaina, hashish e marijuana, a favore delle piazze di spaccio dei quartieri “La Rustica”, “Ponte di Nona”, “Acilia” e litorale romano.

In tale contesto criminoso è stato accertato come gli indagati, per l’approvvigionamento del narcotico, si fossero rivolti in più circostanze a esponenti appartenenti alla criminalità organizzata brindisina, effettuando trasferte in quella provincia per definire di persona le delicate trattative. Uno dei personaggi di spicco operativo in Puglia risulta essere stato, nel frattempo, condannato dalla Corte Penale di Ioannina (Grecia) alla pena di anni 15 di reclusione, a seguito del suo arresto avvenuto, in data 19.03.2018, per traffico di stupefacenti in quanto trovato in possesso di kg. 27 di cocaina nel mentre tentava di importare tale quantitativo in Italia.

In sintesi, le investigazioni hanno consentito di:

-          ricostruire due importazioni di ingenti quantitativi di narcotico, provenienti dalla Spagna in particolare dalla città di Malaga, spedite mediante servizi di corriere utilizzando nomi di aziende inesistenti;

-          attestare la disponibilità, di alcuni indagati, di armi da sparo clandestine. 

-          arrestare in flagranza di reato:

  • n. 17 persone per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, con il conseguente sequestro di kg. 2 di cocaina, kg. 123 di hashish e kg. 54 di marijuana;
  • n. 1 persona per detenzione e porto abusivo di arma da sparo clandestina con il contestuale sequestro di una pistola a tamburo cal. 22 con matricola abrasa.

Uno dei sequestri più ingenti è stato operato in data 16.03.2016, allorquando si procedeva al controllo di un soggetto sorpreso nella Capitale alla guida di un furgone Mercedes mentre trasportava 53 kg. lordi di sostanza stupefacente di tipo marijuana, occultata in 3 congelatori a “pozzetto”. 

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