Redazione
Disagi stradali necessari per una Mesagne più funzionale
Disagi stradali comprensibili a Mesagne dove i lavori di restyling del manto stradale sono giunti nel cuore della città creando qualche disagio agli automobilisti. Si tratta, in ogni modo, ancora di pochi giorni di difficoltà e poi arriverà a compimento il quarto stralcio del progetto di rifacimento di via Brindisi. Intanto, è stato già completato l’asfalto nel tratto da via Damiano Chiesa e via Federico II. Successivamente la ditta appaltatrice dei lavori si sposterà nei pressi del castello Normanno-Svevo dove è previsto il rifacimento dei marciapiedi che sono piuttosto scoscesi e pericolosi per i pedoni. In questo restyling saranno applicate le direttive del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Intanto, l’impresa che sta svolgendo i lavori alla rete idrico-fognante nel centro storico ha iniziato a scavare in piazza Vittorio Emanuele II. Si tratta degli ultimi lavori di questo mega progetto e riguarderà gli allacci di acqua e fogna ai tronchi principali. Un collegamento propedeutico al collaudo generale dell’opera che farà Aqp.
Appena si concluderanno questi lavori di scavo e posa delle nuove condotte si provvederà ad asfaltare anche piazza Vittorio Emanuele II. I lavori sono seguiti dall’ufficio Lavori Pubblici, con l’ingegnere Claudio Perrucci e il geometra Flavio De Girolamo. “Siamo molto soddisfatti di come stanno proseguendo i lavori di asfalto che stanno avendo una particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche lungo i marciapiedi”, ha esordito l‘assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona, che ha tenuto a precisare che per il restyling relativo a via Guglielmo Marconi c’è da attendere “l’esito del finanziamento regionale, che ci vede già vincitori, per proseguire con i lavori che prevedono la realizzazione di una “zona 30”, abbattimento delle barriere architettoniche e una pista ciclabile che, inserita nel progetto di “Eurovelo5”, dovrebbe congiungere la città con il parco archeologico di Muro Tenente”. In caso di ritardi nel finanziamento regionale l’Amministrazione comunale proseguirà il restyling secondo il quarto stralcio dei lavori programmati nel 2015.
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Mesagne. Arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale
Continua incessante in tutta la provincia l’attività di controllo sul rispetto delle norme relative al contenimento del contagio da Covid 19 da parte della Polizia di Stato.
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Covid - 19. Oggi 926 casi positivi in Puglia, 77 in provincia di Brindisi con 2 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, sabato 6 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 9830 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 926 casi positivi: 296 in provincia di Bari, 77 in provincia di Brindisi, 88 nella provincia BAT, 170 in provincia di Foggia, 108 in provincia di Lecce, 187 in provincia di Taranto, 3 provincia di residenza non nota. 3 casi di residenza fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti.
Sono stati registrati 31 decessi: 6 in provincia di Bari, 8 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 8 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto, 1 fuori regione.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.366.157 test.
73.859 sono i pazienti guariti.
51.075 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 128.325 , così suddivisi:
48.777 nella Provincia di Bari;
14.107 nella Provincia di Bat;
9.304 nella Provincia di Brindisi;
26.817 nella Provincia di Foggia;
10.875 nella Provincia di Lecce;
17.753 nella Provincia di Taranto;
570 attribuiti a residenti fuori regione;
122 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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COLDIRETTI PUGLIA, ALLEANZA CON LE MAMME SOS AL VILLAGGIO DI OSTUNI
COLDIRETTI PUGLIA, ALLEANZA CON LE MAMME SOS AL VILLAGGIO DI OSTUNI; IN PUGLIA 30MILA BAMBINI A FORTE RISCHIO POVERTÀ. Va sostenuta la straordinaria formula di maternità sociale con due adulti che si prendono cura di un nucleo di 6 minori.
Parte l’alleanza con le mamme SOS dove ai bambini e ai ragazzi ospiti del Villaggio di Ostuni sono stati donati pasta, frutta, verdura, formaggi, salumi, conserve di pomodoro, farina, olio 100% italiano, di alta qualità e a chilometri zero dagli agricoltori di Campagna Amica. E’ quanto afferma Coldiretti Donne Impresa Puglia che sosterrà con continuità il Villaggio SOS di Ostuni, il secondo degli 8 fondati in Italia da Hermann Gmeiner, un giovane studente di medicina austriaco che aveva constatato in prima persona la sofferenza di tanti bambini rimasti orfani dopo la seconda guerra mondiale e che decide di aprire i Villaggi SOS.
“E’ una realtà straordinaria, dove le educatrici sono vere e proprie mamme h24 per minori a rischio di devianza, provenienti da famiglie in difficoltà o rimasti orfani. Tra le categorie più deboli in Puglia si contano oltre 30mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di essere assistiti e sono a forte rischio di povertà anche educativa e di dispersione scolastica”, dice Floriana Fanizza, leader nazionale e regionale di Coldiretti Donne Impresa.
Il Villaggio SOS di Ostuni, aperto nel 1969, comprende nove case unifamiliari di circa 150 metri quadrati ciascuna e una palazzina di circa 450 metri quadri costituita da tre appartamenti, uffici amministrativi e un laboratorio multimediale, immersa nel verde di un terreno collinare di 16.000 metri quadri.
“Va sostenuta questa straordinaria formula di maternità sociale - spiega la responsabile Fanizza - con due adulti che si prendono cura di un nucleo di 6 minori nei confronti dei quali assumono il ruolo genitoriale. Sono 9 gruppi familiari e ad oggi sono stati accolti 320 minori. Oltre alla donazione di cibo di qualità a Km0, organizzeremo attività di didattica rurale a beneficio dei minori che hanno bisogno di essere assistiti e dei ragazzi che hanno bisogno di trovare in prospettiva un lavoro”.
Nel momento emergenziale causato dalla pandemia Coldiretti ha lanciato la campagna ‘Mangia Italiano’ a sostegno del Made in Italy a tavola per difendere il territorio, l’economia e il lavoro dalla disinformazione e dagli attacchi strumentali, avviando in maniera capillare l’iniziativa si solidarietà con la ‘Spesa sospesa’ con cinque milioni di chili in frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero in dono dagli agricoltori di Campagna Amica ai più bisognosi lungo tutta la Penisola.
Con il progetto “Diamo spazio ai bambini” Coldiretti Donne Impresa ha promosso la riapertura della Fattorie Didattiche e delle aziende che svolgono attività didattica in funzione di supporto ai bambini, alle famiglie e alle istituzioni nella fase di ripresa delle attività sociali ed economiche.
Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Donne Impresa Puglia - sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 150mila bambini e 480 scuole.
“In Puglia ci sono ormai oltre 200mila affamati che sono costretti a chiedere aiuto per mangiare. Il problema alimentare non riguarda solo il terzo mondo ma anche i Paesi più industrializzati – aggiunge Filippo De Miccolis, presidente di Coldiretti Brindisi - dove le differenze sociali generano sacche di povertà ed emarginazione. Tra le categorie più deboli degli indigenti in Puglia ci sono proprio i bambini”.
Presso i centri di distribuzione dei pacchi alimentari e alle mense della solidarietà – aggiunge Coldiretti Puglia - si presentano persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche e ai centralini arrivano decine di telefonate al giorno con richieste di aiuto perché padri e madri non sanno come sfamare i figli e si vergognano di trovarsi per la prima volta in questo tipo di difficoltà.
Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere –aggiunge Coldiretti Puglia - le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie.
La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari – insiste Coldiretti Puglia – che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.
E proprio per aiutare a combattere la nuova crisi alimentare con oltre 200mila poveri che hanno bisogno di cibo in Puglia, gli agricoltori di Campagna Amica portano avanti l’iniziativa “Spesa sospesa del contadino” che mutua l’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo e che non ha i mezzi per saldare il conto. In questo caso i cittadini che acquistano nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica possono decidere di donare un pacco alimentare alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero, in accordo con i Comuni e gli enti caritativi.
Con la spesa sospesa Coldiretti vuole dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche, con l’obiettivo di far sì che questa esperienza non resti limitata a questa occasione ma diventi un fenomeno strutturale.
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Viola le prescrizioni del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie, disposti i domiciliari
San Michele Salentino. Viola le prescrizioni del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie, disposti i domiciliari. I Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino hanno tratto in arresto un 53enne del luogo, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex-moglie. I militari operanti hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi che sostituisce la precedente misura coercitiva con quella degli arresti domiciliari, a seguito delle reiterate violazioni delle prescrizioni cui il l’uomo era sottoposto. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua residenza in regime di arresti domiciliari.
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Tre minori segnalati per danneggiamento e lesioni personali causate da utilizzo pistola aria compressa
Francavilla Fontana. 3 minori segnalati per danneggiamento e lesioni personali causate da utilizzo pistola aria compressa. I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana hanno segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, per danneggiamento aggravato e lesioni personali in concorso, tre minori di anni 14.
Due le circostanze:
‒ la prima il 28 gennaio, il gruppetto di minorenni, nel primo pomeriggio, spara con una pistola a gas-Co2, numerosi pallini in plastica, all’indirizzo di un’autovettura parcheggiata. La proprietaria dell’auto, sentendo il rumore sulla carrozzeria decide di informare subito i Carabinieri della Stazione che si recano immediatamente sul posto. I giovani, nella circostanza, alla vista dei militari, decidono di scappare ma vengono fermati e identificati, nonché successivamente accompagnati unitamente ai genitori presso la caserma dei Carabinieri. Il danno all’autovettura è stato poco più di 500 euro;
‒ la seconda circostanza, di sicuro anche la più grave: la sera del 4 febbraio, in una via di Francavilla Fontana, due ragazze minori, mentre stavano passeggiando tranquillamente sulla pubblica via, con l’intento di far rientro a casa, una delle due viene attinta da “qualcosa” sulla fronte, a circa 4 cm dall’occhio. Entrambe le minori, alzando lo sguardo, riescono a capire che dal palazzo di fronte, precisamente da un balcone, qualcuno si era “divertito” a lanciare/sparare qualcosa. Rientrata a casa, la minore, racconta l’evento ai genitori che immediatamente, nella tarda serata, si recano in caserma per denunciarne l’evento. I Carabinieri, raccolti i primi elementi, decidono di portarsi immediatamente presso l’abitazione indicata dalla minore, riuscendo a ricavarne la verità storica.
Quello che scoprono i Carabinieri è che due ragazzi minori, riunitisi in casa con la scusa di studiare, probabilmente a causa della noia, decidono di uscire sul balcone dell’abitazione e uno dei due, che aveva portato la pistola a gas dalla propria abitazione, esplode diversi colpi all’indirizzo di due passanti. Capito di aver fatto segno, immediatamente rientrano dentro casa chiudendo le finestre e quindi attirando l’attenzione delle minori e di alcuni passanti.
La minore ferita è stata successivamente trasportata al pronto soccorso di Francavilla Fontana, dove è stata giudicata guaribile in giorni 3 s.c. con prognosi “trauma contusivo escoriato regione frontale destra”.
I controlli dei Carabinieri, presso l’abitazione ove vivono i minori, ha permesso di rinvenire e sequestrare la pistola utilizzata, precisamente una semiautomatica a gas Co2, priva di marca e di tappo rosso.
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Torre Guaceto: ancora pescatori di frodo, la guardia di finanza sventa un tentativo
La problematica della pesca di frodo nell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto si ripresenta. Nelle ultime ore, gli uomini del reparto navale della guardia di finanza di Brindisi hanno sventato l’ennesimo tentativo fraudolento di prelievo di pesce dalla riserva.
In questo periodo, il sospetto che i soliti noti sarebbero tornati a fare mattanza di fauna ittica nell’area protetta ha tenuto sulla corda il personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto.
Acquisite tutte le informazioni utili ai fini di scongiurare la reminiscenza del fenomeno, l’ente di gestione si è rivolto alle Autorità.
E nelle ultime ore, i finanzieri di Brindisi hanno condotto un’operazione sul campo che ha permesso di evitare che venisse portata a segno una battuta di pesca illegale.
Una squadra del reparto navale si è appostata in uno dei punti più delicati e tutelati di Torre Guaceto, la zona A dell’AMP, un’area tanto sensibile che vi è vietata persino la balneazione.
Arrivato l’imbrunire, gli uomini della guardia di finanza hanno ottenuto riscontro all’ipotesi di reato.
Una piccola imbarcazione è arrivata in Zona A e due uomini si sono apprestati a salpare le reti, pronti a concludere l’ennesima battuta di pesca di frodo.
A questo punto, i finanzieri sono entrati in azione. Alla vista delle forze dell’Ordine, i soggetti a bordo del natante hanno tagliato la rete e si sono dati alla fuga.
Recuperato quanto più tramaglio possibile, gli uomini del reparto navale hanno ingaggiato l’inseguimento dei due uomini che si è poi concluso con lo spiaggiamento della barca e la fuga a piedi dei pescatori di frodo.
Approdati a terra, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro il natante, la rete ed il pescato, poi donato all’ente Caritas, contestualmente hanno avviato gli accertamenti necessari ad assicurare alla Legge i due soggetti responsabili del reato.
Allertato, il personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha provveduto a rimuovere la restante parte della rete che, ad operazione in corso, gli uomini della guardia di finanza non avevano potuto salpare. Intervento necessario e di fondamentale importanza per scongiurare che si verificasse il fenomeno del “ghost fishing”, ossia che la rete rimasta in mare continuasse ad intrappolare gli animali marini.
“Nonostante l’alto livello di guardia che abbiamo sulla riserva - ha commentato il presidente del Consorzio, Corrado Tarantino -, subiamo ancora casi di pesca di frodo. Senza la solerzia e la dedizione delle forze dell’Ordine, non potremmo lottare contro il fenomeno. Ringraziamo gli uomini del reparto navale di Brindisi per l’importante azione”.
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Presentato il progetto di Servizio Civile “Libri Liberi”
FASANO – Una nuova opportunità di crescita e di formazione offerta dal Comune di Fasano: è stato presentato ieri, venerdì 5 febbraio, con una conferenza stampa nella Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città, il progetto “Libri liberi”, promosso dall’Assessorato alle Politiche giovanili e del lavoro del Comune di Fasano, che rientra nel Bando 2020 del Servizio Civile Universale.
«Il Servizio Civile – ha spiegato il Sindaco Francesco Zaccaria – è un’opportunità che tutti i ragazzi dovrebbero provare, per accrescere il proprio bagaglio d’esperienza, e per offrire un servizio per il prossimo, per il proprio paese, contribuendo a formare generazioni di cittadini più consapevoli e sensibili. La particolarità di questo progetto è che si potrà svolgere la propria mansione nella Biblioteca Comunale, in attesa di poter inaugurare la Biblioteca di Comunità, un’importante opera pubblica fortemente voluta da questa amministrazione, e ormai prossima al completamento».
«Il progetto “Libri Liberi” – ha spiegato l’assessore alle Politiche Giovanili e del Lavoro Giovanni Cisternino – implementa il bando già approvato pochi giorni fa per il servizio civile a Fasano, di altre 4 unità. Il Progetto “Libri Liberi”, persegue l’obiettivo di favorire la crescita culturale del territorio e avvicinare la popolazione alla lettura mediante il potenziamento del sistema a supporto della biblioteca per un accesso a tutti. Il progetto ha luogo nell’ambito della tutela, della valorizzazione e della fruizione delle attività e dei beni artistici, culturali e ambientali».
Potranno fare richiesta di partecipazione al bando tutti i giovani che presentano i seguenti requisiti:
- Età compresa tra i 18 ed i 28 anni e 364 giorni (anche 29 compiuti se hai interrotto il SCU causa Covid nel Bando 2019);
- Cittadinanza italiana oppure cittadinanza degli altri Paesi dell’Unione Europea oppure cittadinanza non comunitaria ma con permesso di soggiorno;
- Non aver riportato condanne;
- Non aver già svolto il Servizio Civile Nazionale (salvo alcuni casi esplicitati nel Bando 2020)
- Non avere avuto, nell’ultimo anno, un rapporto di lavoro o collaborazione retribuita, di qualsiasi tipo, superiore a 3 mesi con l’Ente al quale si fa domanda di Servizio Civile;
- Non appartenere a corpi militari o alle forze di Polizia.
Sarà possibile presentare la domanda entro e non oltre le ore 14.00 del 14 febbraio 2021.
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