Redazione

Brindisi. Rifiuta di sottoporsi all’accertamento per la verifica dello stato di ebbrezza alcolica, denunciato.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 60enne del luogo, per rifiuto dell’accertamento dello stato di ebbrezza. L’uomo, nella serata del 30 gennaio, è stato controllato in una via del centro abitato alla guida di un’autovettura, in evidente stato di alterazione psicofisica, rifiutandosi nella circostanza di sottoporsi agli accertamenti finalizzati alla verifica dello stato di ebbrezza alcolica.

Brindisi. Sorpreso con un coltello del genere proibito, denunciato.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 24enne del luogo, per porto d’armi od oggetti atti ad offendere. Il giovane, nel corso della notte, è stato controllato a bordo della sua autovettura e, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di circa 20 cm, occultato all’interno del veicolo. L’arma è stata sottoposta a sequestro.

Con la Puglia in zona arancione da 15 giorni consecutivi e per un’altra settimana è crisi nera per le attività di 15mila bar, trattorie, ristoranti, 6500 pizzerie e 876 agriturismi in Puglia con un effetto negativo a valanga sull’agroalimentare regionale, con una perdita di fatturato di 750milioni di euro per i mancati acquisti in cibi e bevande, per cui è necessaria una robusta iniziazione di liquidità e provvedimenti di sostegno al lavoro per garantire che le aziende sopravvivano alla crisi. Le misure più restrittive colpiscono 4 milioni di pugliesi che risiedono nella zona arancione, caratterizzata da ‘uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto’ per il numero di contagi registrati, con pesanti effetti sulle attività produttive che trainano l’economia regionale, secondo l’analisi di Coldiretti Puglia sull’impatto economico e sociale delle misure imposte nelle regioni arancioni.

“La spesa alimentare è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 nonostante che in termini percentuali si sia verificato un aumento rispetto alle altre spese. I consumi alimentari dei pugliesi fanno segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica, mentre  si sono ingenerate le speculazioni sui prezzi dei beni di prima necessità, che vanno fermate per difendere la capacità degli pugliesi di rifornire le dispense di casa con cibo e bevande e garantire un giusto compenso agli agricoltori”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

In zona arancione sono sospese tutte le attività di ristorazione e, quindi, anche la somministrazione di pasti e bevande da parte degli agriturismi. E’ consentita - precisa la Coldiretti - solo la consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze dei locali.

In Puglia si produce un PIL del valore di 69 miliardi di euro – aggiunge Coldiretti Puglia – con importanti segmenti economici che fanno da volano ad occupazione ed investimenti, dall’industria al commercio fino all’agricoltura che in queste aree rappresenta una realtà strategica del sistema produttivo. La spesa media mensile in Puglia è di 1.996 euro a famiglia – continua Coldiretti Puglia – mentre per la spesa alimentare i pugliesi spendono 453 euro a nucleo familiare per la tavola.

In complesso – sottolinea Coldiretti Puglia - quasi 22000 ristoranti, bar, mense e pizzerie  e gli agriturismi operanti in Puglia sviluppano un fatturato annuale di oltre 5 miliardi di euro che ora è praticamente azzerato, con i pesanti effetti che si trasferiscono direttamente – conclude Coldiretti Puglia - lungo tutta la filiera a causa del taglio delle forniture di alimenti e bevande colpendo le aziende agricole ed alimentari per le quali è necessario prevedere adeguati ristori.

Una situazione di difficoltà che ha fatto chiudere il 14,4% di bar e ristoranti secondo Confcommercio e gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua la Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti Puglia – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione e l’agriturismo – precisa la Coldiretti regionale – rappresentano addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa – conclude la Coldiretti Puglia - devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy.

“Alle limitazioni alle attività di impresa devono corrispondere in tempi stretti i sostegni economici agli agriturismi e a tutte le imprese lungo la filiera agroalimentare – sollecita il presidente dell’associazione agrituristica di Coldiretti Terranostra Puglia, Filippo De Miccolis - per dare liquidità ad aziende che devo sopravvivere all’emergenza Covid, come interventi a fondo perduto per agriturismi e ristoranti per salvare l’economia ed il lavoro”. Servono dunque ristori immediati e un piano nazionale che metta in campo “tutte le azioni necessarie – insiste il presidente De Miccolis - per non far chiudere per sempre attività come gli agriturismi che rappresentano un modello di turismo sostenibile grazie ai primati nazionali sul piano ambientale ed enogastronomico”.

Per effetto delle limitazioni imposte alla ristorazione è a rischio un sistema agroalimentare che in Puglia è assicurato grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle – conclude Coldiretti Puglia - più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione che nel 2020 a causa dell’emergenza Covid è sostenuta dalle consegne a domicilio e dall’asporto.

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FASANO - C’è tempo fino al 10 marzo (ore 12) per partecipare al bando di gara per la concessione in locazione dei locali di proprietà comunale che si trovano al piano terra dell’antica residenza del Balì, dei Cavalieri di Malta, nella omonima via.

Il bando e tutti gli altri atti sono consultabili sito del Comune di Fasano.

La gara d’appalto è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di riqualificare l’antica residenza di una delle strade nevralgiche della parte antica, in un’ottica di recupero e valorizzazione del centro storico che è punto imprescindibile della giunta Zaccaria.

I locali oggetto del bando hanno una superficie totale lorda di circa 258 metri quadrati e sono dotati di 6 accessi: potranno ospitare un ristorante, un caffè o altra «attività di economico-commerciale del tipo somministrazione di alimenti e bevande» e quindi potranno rendere ancora più attrattivo da un punto di vista commerciale il centro storico di Fasano.

L’appalto prevede l’affitto dei locali per 9 anni (rinnovabili) e sarà aggiudicato mediante procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

«La valorizzazione del nostro centro storico non può prescindere da una strada nevralgica come via del Balì – dice l’assessore al Patrimonio, Giuseppe Galeota –.  Attraverso il recupero di questi locali in stato di abbandono puntiamo a restituire alla collettività un centro antico attrattivo e finalmente riqualificato».

«Riqualificazione della parte antica di Fasano, valorizzazione del nostro centro storico, miglioramento dell’attrattività commerciale: sono questi i punti cardine che hanno caratterizzato e continueranno a caratterizzare l’impegno della nostra amministrazione  – dice il sindaco, Francesco Zaccaria –. Questo bando che si pone in continuità con le altre iniziative di riqualificazione già approvate».

Come, ad esempio, il recupero dell’Ala dei Portici delle Terasiane dove si sta realizzando la Biblioteca di Comunità (grazie al finanziamento regionale di 2 milioni di euro del programma SMARTin Puglia – Community library), il rifacimento di piazza Mercato Vecchio e di via Fogazzaro che diventeranno pedonali e la manutenzione di via Forcella, dove sarò interdetto il parcheggio e sarà creata una fascia pedonale che consentirà di passeggiare in sicurezza durante lo shopping: «La nuova visione del centro cittadino passa attraverso il recupero dei nostri beni artistici. È una nuova modernità che però non dimentica la tradizione. Anzi, si attua nel recupero e nella valorizzazione dell’antico per una città sempre più vivibile e accogliente».

In questi giorni rilevanza politica e sociale sta assumendo la vicenda di quegli OSS assunti con contratto a termine, nella ASL BR, per affrontare la prima e la seconda ondata della pandemia COVID-19, lavoratori che hanno svolto un lavoro difficile con grande determinazione e spirito di servizio.Il contratto è in scadenza proprio oggi, 31.01.2021, ma il Direttore Generale della ASL BR ha deciso di adottare un comportamento contrario verso questa vertenza, assumendo comportamenti ostili verso i lavoratori che legittimamente chiedevano il rinnovo o almeno la proroga del contratto e verso i Sindacati che li sostenevano. Lunedi 25 scorso porte chiuse e impossibilità a parlare con il DG Pasqualone, sabato impossibilità per gli OSS (ancora formalmente in servizio) a ritirare effetti personali e sbrigare i loro ultimi atti burocratici presso il “Perrino”, bloccati con fermezza dagli addetti ai cancelli di ingresso. Tutto ciò mentre la Regione (Dipartimento Salute) decideva di concedere una proroga al 31 marzo 2021 (per meglio valutare la possibilità di stabilizzazione), proposta adottata da altri Direttori Generali di ASL della Puglia.

Questa vicenda ha il sapore amaro della guerra tra poveri, della lotta per il lavoro, per poter progettare il futuro per sé e le proprie famiglie. E’ il simbolo di quanto bisogno di lavoro c’è nel territorio brindisino, per avere una speranza di equità e dignità individuale e sociale. E’ inquietante che un Manager di un servizio pubblico, il DG della ASL BR, si erga a simbolo del decisore senza appello, senza voler verificare, con le forze istituzionali e sindacali, le possibilità, in trasparenza, di che fare. Per noi del PRC Brindisi va censurato il comportamento comunque troppo personalistico e di “potere” del DG Pasqualone, fuori addirittura dal dettato politico regionale. Non si capisce come mai non intervenga il Governatore Emiliano, nel tentativo di “normalizzare” la gestione della sanità nel territorio brindisino, dal punto di vista organizzativo e progettuale, sia per questa vicenda che per quanto sta accadendo nel nostro territorio da tempo: la sanità pubblica è in difficoltà su vari fronti (dalla gestione COVID, alla gestione del Piano Riordino Ospedaliero attuato solo per le chiusure di varie strutture, al mancato potenziamento del territorio, alla gestione delle patologie no COVID e alle liste di attesa lunghissime, alla mancata applicazione del piano “Presa in carico cronicità”, ecc.).Ricordiamoci tutti e in particolare lo ricordi il Management della ASL BR, che gli OSS non sono numeri o pacchetti da usare al bisogno, ma sono “persone”, che vanno rimesse al centro della azione politica ed amministrativa nel nostro territorio. 31 gennaio 2021 .

Fulvio Picoco Responsabile Sanità Prc Brindisi Ivano Valente Segretario circolo di Brindisi

Emergenza epidemiologica: oggi a Mesagne si conta 1 nuovo contagio e 5 guariti. Sono 59 le persone attualmente positive, 3 sono ricoverate in ospedale, di cui una in condizioni critiche.

Si è concluso con la cerimonia di premiazione il 3° concorso fotografico “Summer Polaroid- al tempo del Covid-19” organizzato dal Centro Culturale Prima Pagina e patrocinato dal Comune di Mesagne.

Una cerimonia sobria e sicura, come prescritto dalle norme in vigore, ma che è stata fortemente voluta dal Centro Culturale Prima Pagina e dall'Amministrazione Comunale per rimarcare la voglia di partecipare e  stare vicino alle iniziative culturali della cittadina messapica. 

Il concorso lanciato durante l’estate , era aperto solo a dilettanti e prevedeva due sezioni: quella dedicata agli eventi organizzati durante l’ESTATE MESAGNESE e quella dedicata alla FESTA PATRONALE della Madonna del Carmine.


Nonostante le restrizioni e gli accorgimenti dovuti all'epidemia da Covid 19 c'è stata una buona partecipazione di fotografi e un corposo numero di fotografie che sono state selezionate dall'apposita giuria tecnica e che ha sancito la seguente classifica:


SEZIONE FESTA PATRONALE
I PREMIO –    ILENIA SICILIA PER LA FOTO “CREDENZA PIENA E FIDUCIOSA’” 
II PREMIO – MARCO FALCONE PER LA FOTO “SEMPER FIDELIS”


SEZIONE ESTATE MESAGNESE
I PREMIO –  ELIO MONTEMURRO PER LA FOTO  “LAVORI DI...CONCERTO”
II PREMIO –  LUCA LIOCI PER LA FOTO  “ ATTESA PER IL PRIMO CONCERTO IN UNA PANDEMIA SFOCATA”

Tutti i partecipanti hanno ricevuto il plauso della giuria per l’impegno, l’originalità, la qualità,  del materiale fotografico . Le foto purtroppo quest'anno, non sarà possibile esporle al pubblico ma ci riserviamo di farlo in futuro non appena sarà possibile svolgere attività in presenza.

Durante la cerimonia di premiazione il Sindaco Toni Matarrelli  ha sottolineato “una iniziativa che invito a mantenere anche in futuro perchè pubblicizza la nostra città a livello globale".

“Abbiamo voluto mantenere una parvenza di normalità anche quest'anno – ha dichiarato il Presidente di Prima Pagina Franco Prettico- sia per la promozione del concorso che per la cerimonia di premiazione con l'augurio che il prossimo anno saremo tutti  più liberi e sicuri".

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 31 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 8.186  test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.069 casi positivi: 354 in provincia di Bari, 59 in provincia di Brindisi, 92 nella provincia BAT, 321 in provincia di Foggia, 80 in provincia di Lecce, 163 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione. 1 caso di provincia non nota è stato attribuito e riclassificato.

Sono stati registrati 13 decessi: 5 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Taranto. 3 decessi registrati nei giorni scorsi in provincia di Brindisi sono stati riclassificati e riattribuiti.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.312.676 test.

66.971 sono i pazienti guariti.

52.744 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 122.907, così suddivisi:

46.766 nella Provincia di Bari;

13.640 nella Provincia di Bat;

8.846 nella Provincia di Brindisi;

25.962 nella Provincia di Foggia;

10.344 nella Provincia di Lecce;

16.651 nella Provincia di Taranto;

588 attribuiti a residenti fuori regione;

110 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Francavilla Fontana. Deve espiare 3 anni di reclusione, per appropriazione indebita avvenuta in Germania, arrestato.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Francavilla Fontana, nell’ambito di un servizio di Cooperazione Internazionale diretto dalla Direzione Centrale di Polizia Criminale, hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale Distrettuale di  Augsburg (Germania), nei confronti di CANDITA Roberto, 54enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di 3 anni di reclusione, per appropriazione indebita, commessa in Germania nel mese di Aprile 2020. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Mesagne. Trovato in possesso di 15 grammi di hashish e di 13 grammi di Marijuana, arrestato.

A Mesagne, i Carabinieri della locale Stazione, coadiuvati dal personale del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 30enne​ del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio mirato alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, nell’eseguire una perquisizione locale in quel centro, in particolare presso un locale del centro storico, gli operanti unitamente al cane Quentin, hanno rinvenuto e sequestrato, complessivamente:

  • ​ ​ ​ ​ 15 grammi di Hashish, suddiviso in dosi già confezionate;
  • ​ ​ ​ ​ 13 gr. di Marijuana;
  • ​ ​ ​ ​ un bilancino di precisione;
  • ​ ​ ​ ​ materiale vario utilizzato per il confezionamento dello stupefacente;
  • ​ ​ ​ ​ la somma contante complessiva di Euro 320,00

L’arrestato su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, è stato rimessa in libertà.