Redazione
Covid 19. Oggi sono complessivamente 1.616 i casi positivi in Puglia di cui 184 in provincia di Brindisi
Epidemia COVID-19
Bollettino Epidemiologico
Regione Puglia
Dati del giorno: 29 dicembre 2022
Dati complessivi
Sclerosi Multipla, Caroli: “Ai malati brindisini gravi viene negata l’assistenza specialistica a domicilio”
Nota del consigliere regionale di FdI Luigi Caroli.
“Niente cure adeguate e specialistiche per i malati gravi di Slerosi Multipla (SM) e costretti in un letto di casa della provincia di Brindisi. Questa la denuncia che abbiamo raccolto da chi quotidianamente si occupa, volontariamente, di loro: i malati di SM che non possono essere trasportati il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) non garantirebbe un medico specialista, ma solo un neurologo ambulatoriale che non ha alcuna competenza specifica sulla malattia e che, quando arriva nel domicilio del paziente, non può fare nulla perché, non essendo un medico specializzato ha difficoltà a esprimere un riferimento valutativo, a fare riferimento alla scala EDSS (scala di disabilità), né può prescrivere alcuna terapia specifica, perché la prescrizione dei farmaci o la modifica della terapia vengono eseguite nei centri SM che seguono e già conoscono il caso del paziente. E lì dove, lo stesso neurologo ambulatoriale chieda una visita specialistica da parte dei medici del centro clinico, i familiari hanno dovuto pagarla, anche se l’ammalato è esente per patologia.
Dalle tante segnalazioni pervenute è stato constatato che i maggiori problemi si riscontrano sul Distretto 3 Ceglie- Francavilla Fontana in cui utenti e caregiver sono ogni giorno costretti a imbattersi non solo nella malattia, ma anche nella burocrazia e nei servizi sospesi. Ad esempio: gli uffici di Ceglie Messapica sono aperti solo ilmartedì e il giovedì mattina, così come l’ufficio protesi, mentre non vi è alcun servizio in orario pomeridiano.
Per questo ho presentato un’interrogazione all’assessore alla Sanità, Rocco Palese, per chiedergli se non sia il caso di mettere a disposizione un medico del reparto di SM che si occupi anche delle visite domiciliari. In questo modo si eviterebbe di esporre a rischio pazienti così fragili il cui spostamento potrebbe provocare ulteriori danni fisici. Inoltre si otterrebbe il beneficio di evitare ospedalizzazioni e di poter condurre la terapia d’urto anche a domicilio con un risparmio in termini di costi per la ASL.
Così come sul piano gestionale, perché:
- non si riesce a garantire nei distretti l’apertura anche pomeridiana in alcuni giorni, così come rinnovare i piani ogni sei mesi invece che ogni due?
- il laboratorio analisi non accetta le analisi di sabato ed è incomprensibile il motivo per cui gli stessi esami non possono essere consegnati a domicilio dalle stesse infermiere ADI?
- non viene abolita la pratica di compilazione diari durante la seduta fisioterapica o di qualsiasi altra prestazione? Se il servizio dev’essere garantito per 45 minuti perché togliere ben 10 minuti di terapia solo per compilare queste pratiche?
- per le cure domiciliari, gli operatori non adottano i criteri di ‘igiene e sicurezza’ utilizzando un camice monouso per ogni paziente, guanti da cambiare con regolarità e non di presentarsi in loco con un singolo paio di guanti messo in tasca o ancora peggio portato nella cartellina dei documenti per garantire sicurezza a questi pazienti fragili?
- è proprio necessario che gli OSS si presentino a casa dei pazienti alle prime ore dell’alba (tipo le 5.30)?
Per tutte queste ragioni sempre all’assessore Palese ho proposto l’istituzione di un tavolo di lavoro e confronto con il responsabile Adi dell'Asl di Brindisi, dott. Campa e di creare un team specialistico per pazienti Adi, come già avviene per pazienti oncologici”.
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API: COLDIRETTI PUGLIA, QUASI 500MILA EURO AIUTI A BEE ECONOMY IN PUGLIA
API: COLDIRETTI PUGLIA, QUASI 500MILA EURO AIUTI A BEE ECONOMY IN PUGLIA; CON SICCITÀ -35% PRODUZIONE MIELE NEL 2022.
Ammontano a quasi 500mila euro gli aiuti a disposizione delle aziende apistiche, dopo che la siccità ha tagliato il raccolto di miele del 35%, proprio quando cresce la Bee Economy in Puglia dagli integratori alimentari al ‘nappage’ per i dolci, dalla cosmesi naturale fino alla pellicola per gli alimenti. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento al Decreto del Masaf che ha ripartito il finanziamento per le campagne 2023 e 2024 del Programma italiano per gli aiuti al settore dell’apicoltura.
La siccità e il maltempo hanno tagliato di oltre il 35% la produzione di miele in Puglia – denuncia Coldiretti regionale - con le fioriture estive bruciate dal caldo o distrutte dalla grandine e le api allo stremo costrette ad allungare i voli per trovare un po’ di nutrimento.
Una situazione sulla quale hanno pesato in modo particolare le alte temperature e la mancanza di acqua con fioriture anticipate che – spiega Coldiretti Puglia - hanno costretto gli apicoltori a fare la transumanza delle api verso luoghi più freschi e ad intervenire con razioni di soccorso negli alveari di cibo e acqua.
In Puglia sono 1070 le aziende apistiche che si prendono cura di 32.000 alveari e 13.00 sciami, che producono – aggiunge Coldiretti Puglia - numerose tipologie di miele, dal ricercato alle mandorle agli agrumi, dalle clementine al rosmarino al timo, fino al fiordaliso, sulla, eucalipto, coriandolo, trifoglio e millefiori, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche.
Le difficoltà delle api – sottolinea la Coldiretti Puglia — sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. Con 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni.
Ma oltre alla spallata del clima – sottolinea Coldiretti – i “pastori delle api” devono fare fronte anche all’esplosione dei costi per le tensioni internazionali generate dalla guerra in Ucraina: dai vasetti di vetro alle etichette, dai cartoni al gasolio. In Italia – precisa la Coldiretti – si consuma circa mezzo chilo di miele a testa all’anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania. Il Belpaese però vince in biodiversità con più di 60 varietà da quelli Dop come il Miele della Lunigiana, e il Miele delle Dolomiti Bellunesi e il miele Varesino, fino a quelli speciali in barrique o aromatizzati, dal tiglio agli agrumi, dall’eucalipto all’acacia.
Un patrimonio messo a rischio dalle importazioni dall’estero cresciute di quasi il 18% nei primi cinque mesi del 2022 e l’anno scorso – evidenzia Coldiretti - hanno raggiunto i 24 milioni di chili di cui più della metà (14 milioni di chili) da Ungheria, Romania e Ucraina con quasi 2 vasetti su 3 pieni in pratica di prodotto straniero, spiega l’analisi di Coldiretti su dati Istat.
Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – consiglia la Coldiretti – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodotto sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti.
La parola Italia deve essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale (Es. Miele italiano) mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’unione Europea, l’etichetta – conclude la Coldiretti – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della Ue” indicando il nome dei Paesi (ad esempio, se viene da Italia e Ungheria sul barattolo dovrà esserci scritto Italia, Ungheria); se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della Ue” con il nome dei Paesi, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della Ue”, anche qui con l’indicazione dei nomi dei Paesi.
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Sorpreso con una pistola con matricola abrasa e cocaina, arrestato
Sorpreso con una pistola con matricola abrasa e cocaina, arrestato. Nel tardo pomeriggio del 28.12.2022, i Carabinieri del N.O.R. della Compagnia di San Vito dei Normanni, nel corso di mirati servizi finalizzati al contrasto dei reati in materia di armi e di stupefacenti, hanno tratto in arresto un quarantotenne di Carovigno che, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa e relativo munizionamento pari a 13 colpi. La perquisizione, inoltre, ha consentito di rinvenire della sostanza stupefacente del tipo cocaina e materiale per la preparazione delle dosi. L’attività di polizia giudiziaria è risultata particolarmente delicata poiché l’arrestato aveva nella pronta disponibilità la pistola infilata nella cintura dei pantaloni che ha subito impugnato all’ingresso dei militari i quali, però, lo hanno immediatamente immobilizzato e disarmato. Alle successive attività di perquisizione hanno preso parte anche militari della Guardia di Finanza di Ostuni e unità cinofile di Brindisi con l’ausilio dei cani Fabian e Ghigo. L’arrestato su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto nel carcere di Brindisi.
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Tony Esposito in concerto, venerdì 30 dicembre a Mesagne
Ha ispirato la sua attività artistica alle sonorità provenienti dai Paesi del mondo, miscelate a ritmi tribali e melodie tipiche della musica partenopea, ha cantato “Kalimba de luna”, “Sinuè”, “Simba de Ammon”, solo per citare alcune dei suoi brani più famosi: il poliedrico musicista, cantautore e percussionista italiano Tony Esposito sarà a Mesagne domani, venerdì 30 dicembre, a partire dalle ore 21 in Piazza Orsini del Balzo. La straordinaria capacità di creare un sound unico, risultato di un abile mix di tradizioni differenti, ha permesso all’artista napoletano di contribuire in maniera decisiva alla creazione del temine “blues metropolitano” - e al sound di grandi artisti come Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Eugenio Bennato - che in che in Italia ha raggiunto il suo punto più alto con ‘Vai mo’’, album del 1981 del compianto Pino Daniele.La sua evoluzione artistica si lega alle collaborazione con Tullio De Piscopo, James Senese, Joe Amoruso e Rino Zurzolo. Esposito è stato l’unico italiano ad esibirsi al mitico Rock in Rio, il celebre festival brasiliano, al fianco di Gilberto Gil. Nel suo palmarès figura il Nastro d’argento vinto nel 1986 per la colonna sonora del film “Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti” di Lina Wertmuller. E l’invenzione di strumenti unici come il tamborder, il tamburo di frontiera brevettato dal musicista negli anni Ottanta, una sorta di tributo a uno strumento il cui uso è stato descritto dal re delle percussioni come una vera e propria terapia che consente di penetrare l’inconscio, col potere di toccare le note più intime dell’animo umano.
L’evento Tony Esposito Live Band, al quale si accede in modo libero e gratuito, è promosso dall’Amministrazione Comunale - nell’ambito del programma “Insieme è Natale”- in collaborazione con la coop. soc. “Rinascita” - progetto SAI, categoria ordinari.
Beni culturali, Amati: “340mila euro per riportare all’antica bellezza il Cappellone della Chiesa Matrice di Fasano”
Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“La Giunta regionale, eseguendo un mio emendamento al bilancio 2022, ha disposto un contributo di 340mila euro per riportare, nei limiti del possibile, all’antica bellezza artistica e culturale il Cappellone soprelevato dell’altare maggiore della Chiesa Matrice di Fasano.
I lavori di smantellamento di tutti gli apparati marmorei, lignei e pittorici (stucchi), furono eseguiti tra il 1967 e il 1972, cogliendo l’occasione dell’adattamento dei luoghi alla nuova liturgia stabilita dal Concilio Vaticano II. Con l’intervento si ripristineranno le lesioni presenti, la ricollocazione dell’organo sulla controfacciata e la riduzione dello spazio destinato al coro; il tutto per recuperare alla devozione e alle visite il Cappellone, per recuperare l’antica visuale prospettiva e per porre in maggiore evidenza la statua della protettrice. Sono inoltre previsti i restauri degli stucchi presenti e le verifiche sull’eventuale esistenza di stucchi coperti da pitturazioni avvenute nelle diverse epoche.
Insomma, un programma per dare armonia all’insieme e preservare memoria e testimonianza”.
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Attenti agli sciacalli. Segnalato un tentativo di truffa a danno di un esercizio commerciale
È stato segnalato un tentativo di truffa a danno di un esercizio commerciale di Brindisi a nome dell’amministrazione comunale.Un individuo ha contattato telefonicamente l’attività commerciale presentandosi come l’assessore allo Sport del Comune, tale “Antonio De Michele”, per invitare a partecipare alla raccolta fondi finalizzata all’acquisto di una targa commemorativa per un ragazzo vittima della strada. Dopo pochi minuti un altra persona si è recata presso la stessa attività per ricevere il contributo.
Si informa che il nome Antonio De Michele non corrisponde ad alcun assessore del Comune di Brindisi e che l’amministrazione comunale non effettua raccolta fondi, chiunque fosse contattato telefonicamente o di persona per richieste di denaro a nome dell’amministrazione rifiutasse di partecipare e segnalasse l’accaduto alle Forze dell’Ordine.
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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, IN ANNO PIU’ CALDO DA -52% OLIO A -30% GRANO
CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, IN ANNO PIU’ CALDO DA -52% OLIO A -30% GRANO; PERSA 1 BOTTIGLIA SU 5 DI PASSATA DI POMODORO.
Surriscaldamento e moltiplicarsi eventi estremi mettono a rischio dieta mediterranea, con il 57% della Puglia che è a rischio desertificazione. In Puglia i cambiamenti climatici segnati dal surriscaldamento e dal moltiplicarsi degli eventi estremi tagliano i raccolti regionali e mettono a rischio gli alimenti base della dieta mediterranea con riduzioni che vanno dal 52% per l’extravergine di oliva al 30% per il grano duro destinato alla produzione di pasta tricolore e fa perdere 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, a conclusione dell’anno più caldo di sempre, con temperature fuori dalla norma che caratterizzeranno anche le festività di Capodanno, con il 57% della Puglia che è a rischio desertificazione.
Sul fronte dei raccolti la Coldiretti Puglia stima, infatti, un crollo della produzione regionale dell’olio extravergine di oliva che è scesa a 86 milioni di chili con un calo del 52%, a causa di una siccità devastante mai vista negli ultimi 70 anni che ha messo in stress idrico gli uliveti danneggiando prima la fioritura e poi le gemme, soprattutto in quelle zone dove non si è potuto intervenire con le irrigazioni di soccorso per dissetare e rinfrescare le piante. In questo scenario pesante – sottolinea la Coldiretti Puglia – si inserisce la produzione di grano duro in Puglia stimata in 6,7 milioni di quintali in calo del 30% nonostante l’aumento delle superfici coltivate a cereali che sono passate a 440.500 ettari nel 2022 contro i 438.200 del 2021. E se registra una leggera flessione rispetto allo scorso anno la produzione di vino con un recupero dei grappoli nel corso della vendemmia, gli agricoltori hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5 con l’esplosione dei costi di produzione che hanno tagliato le semine, la siccità e le temperature roventi che hanno ridotto drasticamente - aggiunge Coldiretti Puglia - il raccolto del pomodoro da salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrato.
La siccità e gli eventi estremi si sono aggiunti al caro gasolio e al rialzo esponenziale dei costi di produzione, con il risultato che – sottolinea la Coldiretti Puglia – più di 1 impresa agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo le elaborazioni del Crea. Sui campi – continua la Coldiretti regionale – pesano rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari: si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio, a cui si aggiungono rincari di oltre il 30% per il vetro, del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.
Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – aggiunge Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi.
D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.
Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie Coldiretti ha elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan, un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale.
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Sabrina de Mitri - One Woman Band
Venerdì 30/12 alle 21.30 alle Officine Ipogee a Mesagne in piazza S.Anna dei Greci 14
Covid 19. Oggi sono complessivamente 1945 i casi positivi in Puglia di cui 182 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 28 dicembre 2022
Dati complessivi
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