Redazione
Raggiunto l'obiettivo di donare un nuovo defibrillatore alla città
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Vinti 500mila euro nella vigilia di Natale
Festa a Mola di Bari, in provincia di Bari, grazie al Vincicasa: nel concorso di sabato 24 dicembre, riporta Agipronews, un giocatore ha centrato un “5” da 500mila euro. Il vincitore porta a casa 200mila euro subito in contanti e il resto da investire per l’acquisto di una casa. La schedina è stata convalidata presso il punto vendita Sisal in via di Vagno 41. La combinazione vincente del concorso è stata 16 17 18 19 20. Centrati anche diciotto punti "4" da 116,81 euro a testa, i 349 punti "3" vincono 21,30 euro, mentre ai 3.911 punti "2" vanno 2,62 euro.
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CAPODANNO: COLDIRETTI PUGLIA, LENTICCHIE PORTAFORTUNA IN 8 TAVOLE SU 10
CAPODANNO: COLDIRETTI PUGLIA, LENTICCHIE PORTAFORTUNA IN 8 TAVOLE SU 10; 63,6% PUGLIESI CONSUMA LEGUMI PIÙ DI UNA VOLTA ALLA SETTIMANA. La produzione in Puglia di lenticchia è di circa 5.560 quintali e particolarmente ricercate sono le lenticchie IGP di Altamura.
Forse anche per battere la paura dell’inflazione e degli effetti della guerra nel menu dei cenone dei pugliesi in otto casi su dieci (84%) sono previste quest’anno le lenticchie chiamate a portar fortuna, con il 63,6% dei pugliesi che consuma legumi più una volta alla settimana. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia sul Capodanno, per cui sono previste quest’anno le lenticchie benaugurali, mentre il tradizionale chicco d’uva è servito nel 61% dei casi.
La produzione in Puglia di lenticchia è di circa 5.560 quintali e particolarmente ricercate sono le lenticchie IGP di Altamura, con l’accoppiata vincente– continua la Coldiretti regionale – con cotechino e zampone consumati proprio a fine anno con gran parte della produzione nazionale, ma si rileva anche una apprezzabile domanda di cotechini e zamponi artigianali. Non solo lenticchie tra i piatti portafortuna a fine anno ci sono – dice la Coldiretti - anche i chicchi di uva. Ne vanno mangiati dodici, uno per ogni mese dell’anno. E di buon auspicio sono anche i melograni simbolo di riparo e protezione dai problemi che il nuovo anno potrebbe portare. E sorprendentemente portano fortuna anche gli spaghetti – aggiunge Coldiretti – a patto però di cucinarli interi, senza spezzarli.
A far crescere la domanda di legumi con in testa lenticchie e fagioli – sottolinea la Coldiretti regionale - è stata la svolta green nelle scelte di acquisto dei consumatori con la tendenza a mettere nel carrello cibi più salutari, ma anche a fare scorte di prodotti alimentari a lunga conservazione e la necessità di contenere i costi domestici con prodotti convenienti di alta qualità nutrizionale. Ad aumentare – precisa la Coldiretti regionale - sono anche i prodotti trasformati a base di farina di legumi come biscotti, cracker, sostituti del pane e le modaiole alternative di pasta a base di farina di legumi, ceci, lenticchie e piselli.
I legumi più diffusi sono fagioli, piselli, lenticchie, ceci e fave oltre alle cicerchie, ma la Puglia può contare anche su molte produzioni tipiche di qualità riconosciute dall’Unione Europea come la lenticchia di Altamura IGP e riconosciute tradizionali dal MIPAAF come le fave di Carpino e fave e piselli di Zollino, i piselli ricci di Sannicola, i piselli secchi di Vitigliano, il cece nero di Nardò e il fagiolo dei Monti Dauni meridionali.
Occhi quindi puntati in Puglia sulla lenticchia, menzionata più volte persino nella Bibbia con il nome "adasah". Nella Genesi si legge che Giacobbe ottenne l'importantissimo diritto di primogenitura da Esaù dandogli in cambio proprio un piatto di lenticchie. La grande "popolarità" della lenticchia di Altamura, che vanta in Puglia il riconoscimento della IGP Altamura, ricco di fibre, vitamine e minerali, - racconta Coldiretti Puglia - è legato alla sua larga diffusione, alla sua ottima preservabilità, nonché al suo costo abbordabile, una caratteristica che le ha fatto assumere la denominazione di "carne dei poveri".
A partire dagli anni '30 e fino agli anni '70 le lenticchie di Altamura conquistarono i mercati internazionali - e l'esportazione di questo legume in Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Canada e Australia ebbe una forte ripercussione nell'economia di Altamura che, da quel momento, divenne nota come la città delle tre "L", ovvero lino, lana, lenticchia". Intorno gli anni '70 la produzione di lenticchie conobbe una fase di declino dovuta a diversi fattori, oggi la riscoperta. Le lenticchie di Altamura – aggiunge Coldiretti Puglia - rispondono, tra l'altro, alle esigenze delle donne che lavorano anche fuori casa, dato che il tempo di cottura è di appena 30 minuti per le 'lenti' definite da Gambero Rosso 'integre e compatte, di buona masticabilità e di giusta consistenza.
Le lenticchie hanno un alto valore nutritivo e contengono circa il 25% di proteine, il 53% di carboidrati e il 2% di olii vegetali. Sono ricche, inoltre di fosforo, ferro e vitamine del gruppo B. Da un punto di vista nutrizionale, 100 gr di lenticchie corrispondono a 215 gr di carne. Il consumo di questo legume è indicato nella prevenzione dell'arteriosclerosi, visto il suo basso contenuto di grassi di tipo insaturo. Tra i suoi componenti spiccano i "soflavoni", sostanze in grado di "pulire" l'organismo. La grande quantità di fibre che le lenticchie possiedono le rende utili per il buon funzionamento dell'apparato intestinale, contribuendo a tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue. Gli esperti consigliano di consumarle soprattutto in virtù delle loro proprietà antiossidanti che agiscono positivamente sugli inquinanti ai quali siamo soggetti. Le lenticchie sono anche molto ricche di tiamina, una sostanza indispensabile per il buon funzionamento della memoria. Il loro contenuto di vitamina PP fa si che siano un potente equilibratore del sistema nervoso, dall'azione antidepressiva e antipsicotica. Il consumo di lenticchie è altamente controindicato per i soggetti affetti da iperuricemia.
Con l’82% dei consumatori che secondo l’indagine Coldiretti/Ixè preferisce comprare prodotti italiani per sostenere l’occupazione e l’economia nazionale in un momento difficile per il Paese è necessario – sostiene Coldiretti – arrivare a una chiara indicazione di origine in etichetta che non è ancora obbligatoria per i legumi secchi o per quelli in scatola. Per non cadere nell’inganno del falso Made in Italy – conclude Coldiretti Puglia - è necessario privilegiare legumi che esplicitamente evidenziano l’origine nazionale in etichetta, come avviene per l’Igp, o che si possono acquistare direttamente dagli agricoltori nei mercati di Campagna Amica in tutta la Puglia.
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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, SONO 13MILA I GIOVANI IN CAMPO
LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, SONO 13MILA I GIOVANI IN CAMPO IN PUGLIA; 15,3% IN BIO E 23% IN STALLA.
Le aziende agricole condotte da giovani in Puglia sono 13mila, il 15,3% sul totale delle aziende bio ed il 23% impegnato nelle stalle, con le nuove idee green per garantire cibo ed energia alla Puglia contro la crisi scatenata dalla guerra con il blocco dei rifornimenti di materie prime agricole e il ricatto russo sul gas e sul petrolio. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’ultimo Annuario dell’agricoltura del CREA secondo cui, tra l’altro, il 26% dei capoazienda giovani ricorre alla vendita diretta in azienda e il 14% a quella fuori azienda, contro il 17% ed il 10% per i capoazienda con più di 40 anni.
La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi hanno accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo, afferma Coldiretti Puglia, nel sottolineare che occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale dei giovani in agricoltura che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono.
L’incidenza degli investimenti innovativi nelle aziende con capo azienda giovane è quattro volte superiore – dice Coldiretti Puglia - rispetto a quella che si registra nel caso di capo azienda anziano, il 22,9% con capo azienda fino a 44 anni ed il 5,8% con capo azienda ultrasessantaquattrenne.
“In uno scenario in veloce cambiamento, in cui la complessità delinea l’orizzonte dei fenomeni, non si intravede una sola direzione per il successo delle imprese. Il punto di partenza per il nostro futuro, per una ripresa dell’agricoltura e dell’agroalimentare pugliese, è il fattore imprenditoriale o meglio il fattore umano e l’educazione alla realtà”, ha affermato Benedetta Liberace, delegata di Coldiretti Giovani Impresa Puglia, secondo cui è determinare far conoscere e valorizzare “le opportunità per la creazione di impresa ed occupazione nella filiera del cibo, dell’agricoltura multifunzionale e delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche pugliesi, asset decisivi per Coldiretti Giovani Impresa Puglia che devono trovare adeguato sostegno”, ha aggiunto Liberare.
Intanto, Coldiretti Giovani della Puglia ha attivato un servizio di consulenza e supporto e un strutturato programma formativo con l’Academy che propone una azione di on boarding, coinvolgendo i giovani in momenti di approfondimento guidati da testimonianze di referenti di area, tecnici da Bruxelles, testimonial del territorio, professori universitari e ricercatori per invitare giovani interessati ad avvicinarsi ad una cultura sindacale ed economica, a salire ON BOARD, a bordo della Community di Coldiretti Giovani Impresa.
Coldiretti per i giovani lancia una proposta ampia per la ripresa del settore attraverso formazione, semplificazione, strumenti flessibili di accesso al lavoro, incentivi per poter operare in velocità e promuovere investimenti in innovazione con un vero e proprio rilancio economico e sociale dell'agricoltura regionale, perché l’emergenza causata dal Covid ha fatto emergere la consapevolezza che l’agricoltura è legata non solo alla tutela della salute e dell’ambiente, ma anche alla sicurezza degli approvvigionamenti per la popolazione e alla difesa della sovranità alimentare dei Paesi.
E’ soprattutto grazie a questa svolta green che l’Italia è diventata leader in Europa per numero di giovani imprese agricole, che sono peraltro anche più brave dei colleghi Ue se si considera che il valore della produzione generato dagli under 35 nostrani è pari a 4.964 euro ad ettaro, oltre il doppio dei giovani agricoltori francesi (2.129 euro/ettaro). Ancor più marcata la differenza con la Spagna (2.008 euro/ettaro). Dietro anche i tedeschi (3.178 euro a ettaro). Nel complesso, la produzione standard generata per ettaro coltivato dai giovani in Italia è poco meno del doppio della media europea (2.592 euro a ettaro), secondo il rapporto del Centro Studi Divulga.
Il maggior appeal del lavoro in campagna si riflette anche sule scelte scolastiche. Un profondo cambiamento di cui al boom di iscrizioni degli studenti degli istituti professionali in Agricoltura, Sviluppo Rurale, Valorizzazione dei Prodotti del Territorio e Gestione delle Risorse forestali e montane – conclude Coldiretti Puglia - si aggiunge peraltro quella le presenze all’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria degli istituti tecnici, in aumento del 17%.
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Mesagne. Tanta solidarietà dall'editoria per Casa Zaccheo
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Covid 19. Ossi sono complessivamente 247 i casi positivi in Puglia di cui 32 in provincia di Brindisi
Bollettino Epidemiologico
Regione Puglia
Dati del giorno: 26 dicembre 2022
Dati complessivi
MESAGNE. 27 dicembre Controrchestra, serata musicale in Piazza Orsini
Massimo Galantucci & Controrchestra, martedì 27 dicembre a Mesagne. Una band che si compone di dieci elementi, 3 fiati, 3 voci e la sezione ritmica con batteria, basso elettrico, tastiere e chitarra: lo spettacolo Massimo Galantucci & Controrchestra Big Band – tour 2022 domani, martedì 27 dicembre, farà tappa a Mesagne con un variegato repertorio che spazia dai più noti brani swing e pop del panorama nazionale anni Settanta e Ottanta, passando per una parentesi di divertentismo italiano fino a un gran finale con le più ascoltate dance internazionali. Una serata da gustare tutta d'un fiato con l'inarrestabile allegria delle gag dello showman brindisino Massimo Galantucci. L’appuntamento si terrà in Piazza Orsini del Balzo alle ore 20, ingresso libero.
La Controrchestra nasce nel 2001 come progetto all’interno dell’associazione musico-culturale “Davide Delle Cese”, consolidando negli anni un’esperienza che vede i suoi musicisti collaborare con artisti come Mariella Nava, Silvia Mezzanotte, i New Trolls e al fianco di Stefania Cento, Gianni Ciardo e comici del programma televisivo “Made in Sud”. La direzione artistica è affidata al maestro Vito Vittorio Desantis, che cura personalmente la stesura di tutti gli arrangiamenti dei pezzi in repertorio. L’evento è inserito nel programma “Insieme è Natale” promosso dall’Amministrazione Comunale di Mesagne.
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COLDIRETTI PUGLIA, 280MLN SPESI DA PUGLIESI A TAVOLA
NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, 280MLN SPESI DA PUGLIESI A TAVOLA; 91% A CASA. Con il pranzo del 26 dicembre si chiudono le festività natalizie, aspettando il cenone di fine anno ed il pranzo di Capodanno.
I pugliesi hanno speso quasi 280 milioni di euro per i cibi e le bevande da portare in tavola tra la cena della vigilia, i pranzi di Natale e Santo Stefano che oltre nove pugliesi su dieci (91%) hanno deciso di trascorrere a casa con parenti o amici. E' questo il bilancio stimato dalla Coldiretti Puglia, con la spesa per la tavola dei pugliesi per la lunga maratona a tavola per le festività natalizie.
Se nel menu della vigilia – continua la Coldiretti Puglia – è stato scelto di servire soprattutto il pesce presente in 7 tavole su 10 (71%), a Natale ha prevalso la carne con bolliti, arrosti e fritti, ma anche paste ripiene, tortellini in brodo, pizze rustiche, calzoni e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 2,8 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ dal quale si evidenzia il ritorno delle tavolate con in media 8 persone a condividere il menu più importante dell’anno, dopo le limitazioni imposte dalla pandemia.
Con il pranzo di Santo Stefano si chiude il periodo delle festività natalizie, con l’immancabile lasagna o la variante della pasta al forno, verdure fritte e salumi e formaggi, aspettando i festeggiamenti per il cenone di fine anno ed il pranzo di capodanno.
Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per oltre otto pugliesi su dieci (84%) assieme alla frutta locale di stagione (90%), mentre il panettone con il 78% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 74% ma entrambi consumati spesso in abbinamento a dolci locali che vengono fatti in casa in più di quattro famiglie su dieci (41%).
Per la maggioranza delle tavole stato scelto un menu a base di prodotti o ingredienti locali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 98 milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 57 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 31 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 53 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 21 per pasta e pane e 23 milioni di euro per formaggi e uova.
LA SPESA PER IL NATALE IN MILIONI DI EURO
Pesce, carne, ragù e salumi, ecc. 102
Spumante, vino e altre bevande 55
Dolci, panettone, pandoro 29
Frutta, ortaggi e conserve 49
Pasta e pane 21
Formaggi e uova 23
TOTALE 279
Fonte: Elaborazioni Coldiretti Puglia.
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Mesagne. Le eccellenze della Sanità
Non è assolutamente vero che la Sanità pubblica è completamente in crisi e mal gestita. Vi sono anche, e fortunatamente, delle eccellenze che si ergono grazie, soprattutto, alle professionalità degli uomini e delle donne che in esse vi lavorano e che fanno la differenza. È il caso del Consultorio familiare presente nell’ex ospedale “San Camillo De Lellis” di Mesagne che è un fiore all’occhiello della sanità provinciale, e non solo.
L’equipe del Consultorio è composta dalle dottoresse Marialucia De Icco e Claudia Bruno, entrambe ostetriche, e dal ginecologo-responsabile, Leonardo De Matthaeis. Il team, inoltre, si avvale della collaborazione, per la parte psicosociale, di un’assistente sociale, la dottoressa Maria Piccigallo e di una psicologa, la dottoressa Daniela Maria Inguscio. I numeri e la qualità delle prestazioni erogate all’utenza, molte volte anche minorenne, fanno ben comprendere il quadro gestionale di questo servizio in rosa erogato dall’Asl Br/1. Ad esempio, solo nel 2022 presso il Consultorio sono stati eseguiti 2.060 pap-test, 360 tamponi vaginali, 1.305 visite ostetriche e ginecologiche. Inoltre, si è registrato un incremento notevole, rispetto agli anni precedenti, del numero delle certificazioni rilasciate per consentire l’interruzione volontaria di gravidanza.
In alcuni casi si è trattato di ragazze minorenni che si sono rivolte al tribunale per ottenere la certificazione per l’interruzione della gravidanza in atto. Per l’interruzione di gravidanza delle ragazze minorenni “è necessaria la firma di entrambi i genitori, nel caso in cui la minore non voglia coinvolgere il padre o la madre o entrambi, si attiva l’iter per avere l’autorizzazione del giudice tutelare che si sostituisce ai genitori”, ha spiegato il dottor Leonardo De Matthaeis. Un aspetto sociale quest’ultimo, per la verità, che fa riflettere e che andrebbe approfondito al fine di prevenire tali situazioni. In ogni modo, subito dopo l’interruzione di gravidanza, certificata dal Consultorio, si affianca alla paziente un percorso gestito dagli psicologi al fine di comprendere le ragioni che hanno spinto la donna a mettere in atto l’interruzione volontaria.
Tuttavia, è stato accertato che una delle ragioni è il mancato ricorso delle donne alla contraccezione. Ecco perché l’equipe medica ha messo in campo una campagna di prevenzione, soprattutto tra i giovanissimi, per l’uso dei contraccettivi durante i rapporti sessuali ed ha chiesto al servizio Farmaceutico dell’Asl la distribuzione gratuita dei contraccettivi a questa particolare fascia di età. Altro servizio offerto dal Consultorio è lo screening per il tumore alla cervice uterina che si esegue con l’Hpv -Dna test alle donne che hanno un’età compresa tra i 31 e i 64 anni. Per le ragazze di età compresa tra i 25 e i 30 anni si esegue il pap-test. L’accesso ai servizi del Consultorio è gratuito per tutti i cittadini e le cittadine di ogni età, compresi immigrati ed extracomunitari.
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Cacciatore muore nel giorno di Natale
Un cacciatore di 57 anni, residente a San Michele, è deceduto questa mattina al ritorno da una battuta di caccia nelle campagne a cavallo tra Ostuni e San Michele Salentino. L'uomo è stato colpito accidentalmente da un colpo partito dal suo fucile mentre lo deponeva in auto. Queste sono le prime ricostruzioni dell'accaduto affidate ai carabinieri di Ostuni. I compagni di caccia avrebbero fornito le loro testimonianze agli investigatori che, cautelativamente, hanno posto sotto sequestro tutti i fucili del gruppo di cacciatori.
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