Redazione

Turismo, Fasano al quinto posto per gli arrivi e al quarto per le presenze nei primi dieci mesi del 2022.  Lo confermano i dati diffusi da PugliaPromozione. Il sindaco Zaccaria: «Risultato straordinario che sancisce il definitivo traguardo della destagionalizzazione».

FASANO – Il quinto posto per gli arrivi e il quarto per le presenze, per la prima volta nella storia.

Fasano scala la classifica pugliese del periodo gennaio-ottobre 2022 collocandosi nelle primissime posizioni della Puglia. Lo dicono i dati diffusi dall’Osservatorio del Turismo di PugliaPromozione.  Nei primi dieci mesi dell’anno gli arrivi sono stati 155.751. Fasano è quinta dietro Bari, Vieste, Lecce e San Giovanni Rotondo e precede Otranto, Monopoli, Ostuni e Gallipoli.

Nello stesso periodo il dato delle presenze è di 646.537. Un numero che vale il quarto posto alle spalle di Vieste, Bari e Ugento e prima di Otranto, Lecce e Peschici.

«È un risultato straordinario – dice il sindaco Francesco Zaccaria – che sancisce il definitivo traguardo della destagionalizzione dei flussi turistici. Un risultato storico che deve renderci ancor più responsabili come amministratori. I numeri, infatti, non sono tutto: occorrono formazione e maggiore qualità per raccontare il nostro territorio. Racconto che rappresenta il vero punto di forza della nostra terra che, anche per questo, va difesa e protetta da ogni forma di oltraggio. Condividiamo questo risultato con tutti gli operatori del settore e con ciascun fasanese perché i traguardi più importanti si tagliano solo con l’impegno di tutti, ciascuno per la sua parte. Siamo fieri di appartenere a un territorio unico e straordinario, ma dobbiamo trasformare ogni giorno questo orgoglio in impegno concreto e reale per la sua salvaguardia e la sua crescita».

I dati di PugliaPromozione confermano un trend di crescita generale di tutta la regione con un +1% in più di presenze nei primi 10 mesi di quest’anno rispetto al 2019, anno dei record della Puglia turistica. Un trend a cui Fasano ha contribuito scalando posizioni in classifica. Già nel periodo giugno-agosto 2022 Fasano era al sesto posto per gli arrivi e al settimo per le presenze: «I numeri dell’estate 2022 avevano confermato Fasano al sesto posto tra le 15 principali destinazioni pugliesi – dice l’assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi –. Settembre e ottobre la posizionano addirittura ancora più in alto. Si tratta di un record per il territorio, il cui successo turistico sfonda il muro della canonica stagione estiva per guardare, sul serio e non soltanto a parole, alla destagionalizzazione.  La matematica, seppur a nostro favore, non basta. Dobbiamo continuare a lavorare in costante sinergia con imprese e operatori per qualificare l’offerta e aumentare contenuti e qualità. Per farlo metteremo in risalto il ricco patrimonio materiale e immateriale di questo territorio e formeremo risorse umane sempre più competenti e qualificate. Non solo arrivi e presenze, ma anche, e soprattutto, esperienze e competenze».

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Trapianto staminali: il Ministero della Salute riconosce il Perrino come centro certificato. Ancora un riconoscimento prestigioso per l'ospedale Perrino di Brindisi. Il programma Trapianto singolo di cellule staminali emopoietiche ha ricevuto la ambitissima certificazione da parte del Ministero della Salute. Un risultato significativo, che premia l'impegno di tutti gli operatori dell'Unità operativa complessa di Ematologia diretta dal dottor Domenico Pastore e del Centro Trasfusionale diretto dalla dottoressa Antonella Miccoli.

La certificazione è stata emessa dopo le accurate verifiche compiute dal Centro Nazionale Sangue e dal Centro Nazionale Trapianti. Entrambi gli enti hanno provveduto ad effettuare in loco una ricognizione che ha riguardato diversi aspetti: l'attività clinica per pazienti adulti, la valutazione e la selezione del donatore, la raccolta, la processazione, la conservazione e la distribuzione delle cellule staminali emopoietiche (vale a dire le cellule da cui nascono globuli rossi, globuli bianchi e piastrine del sangue).

La ricognizione è stata effettuata nei giorni 14 e 15 ottobre 2021, la valutazione positiva è stata emessa l'8 novembre 2022. La certificazione del Ministero è a tutti gli effetti una attestazione di qualità. Significa che gli interventi e l'assistenza garantiti dal programma Trapianto del Perrino si attestano su livelli qualitativi di eccellenza. Analogo traguardo era stato raggiunto già cinque anni fa, ma riguardava soltanto i trapianti autologhi, cioè con cellule provenienti dallo stesso paziente. La certificazione attuale, invece, riguarda anche i trapianti allogenici, quelli cioè effettuati con cellule provenienti da altri donatori compatibili con i pazienti: parenti e conoscenti, ma anche iscritti al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo.

Nel 2021 in tutto sono stati 50 i trapianti di cellule staminali eseguiti nel Perrino: 27 autologhi e 23 allogenici. La certificazione del Ministero è valida fino ad ottobre 2025, con rivalutazione ad ottobre 2023.

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LAVORO, AMBITO TERRITORIALE DI BRINDISI.

Centri per l’Impiego di Brindisi e provincia: 33 annunci di lavoro sul portale regionale “LavoroXTe” 

 Brindisi, 25 novembre 2022 - 33 annunci di lavoro per 107 figure professionali è il dato registrato nella settimana dal 25 novembre al 2 dicembre relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: ___________. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

    Il settore economico in cui maggiore è la ricerca di manodopera è quello dell'edilizia con 42 posizioni aperte su Brindisi e provincia. Segue il settore turismo con 12 profili professionali richiesti, 7 nel settore dei servizi assicurativi e finanziari, 7 figure nei servizi, 7 nella sanità, 6 nel settore della ristorazione, 5 nel settore informatico, 5 nel settore pulizie, 4 nel contabile, 2 nel termoidraulico, 2 nella manutenzione, 1 nel metalmeccanico, 1 nel tecnico, 1 nel settore elettromeccanico, 1 nel settore marketing e 1 nel settore dell’industria alimentare. 

  Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete Eures sono in aumento. Si ricerca personale dal settore ristorazione alla gioielleria, dal farmaceutico all’estetica.

Si segnalano, inoltre, per questa settimana, due opportunità di impiego riservata alle categorie protette ex. art 1: un/a addetto/a alla segreteria e un/a impiantista/elettricista.

  Sempre aggiornata, inoltre, la sezione dedicata ai corsi di formazione per diplomati e disoccupati, cui si uniscono le opportunità offerte con i programmi Garanzia Giovani e NEET.

  Per qualunque supporto, richiesta o informazione, i cittadini e le imprese possono rivolgersi agli operatori di ARPAL Puglia dei tre Centri per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi (Brindisi, Francavilla Fontana, Ostuni), i cui contatti si trovano in coda al comunicato.

  Si consiglia di consultare quotidianamente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, per rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative.

 

ARPAL Puglia – Agenzia Regionale Politiche Attive del Lavoro Puglia

L'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro della Puglia nasce con la Legge regionale n. 29 del 29 giugno 2018 e ha come obiettivo prioritario la più ampia inclusione nel mondo del lavoro. Gestisce i Centri per l’impiego; favorisce l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, in sinergia con imprese e privati accreditati; promuove l’integrazione delle persone con disabilità e fragilità; supporta l’osservatorio del mercato del lavoro; collabora alla programmazione dell’offerta formativa rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali.

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Il Lotto premia la Puglia: come riporta Agipronews, a Bari sono stati vinti 22.500 euro, mentre a Barletta si registra una vincita di 9.750 euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 4,6 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 959 milioni dall'inizio dell'anno.

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In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di sensibilizzazione (in allegato) articolata su tante iniziative diverse, che hanno tutte un solo filo conduttore: dire “No!” e “Mettere un punto” a qualsiasi forma di comportamento violento - sia fisico che psicologico - contro le donne. Le tante iniziative - che hanno coinvolto i media tradizionali, il web e i social - hanno anche un altro obiettivo fondamentale: quello di convincere tutte le donne che subiscono maltrattamenti o vessazioni di qualsiasi tipo a denunciare con fiducia ai Carabinieri. Non è giusto subire violenze o privazioni della propria dignità neanche all’interno delle mura domestiche, quando l’autore è una persona cara. È per questo che l’Arma punta a far diminuire il numero dei cosiddetti “reati sommersi”, spronando le vittime a muovere il primo passo verso la libertà: sporgere denuncia.

Anche quest’anno tante caserme si illuminano di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World” come segnale tangibile dell’assoluta attenzione e priorità dell’Arma a invogliare le donne vittime di violenze a denunciare. Nonostante la crisi energetica, l’Arma non ha voluto rinunciare a questo forte segnale simbolico e lo ha fatto - questo è bene sottolinearlo - senza aumentare i consumi energetici con nuove illuminazioni, ma semplicemente usando quelle già attive.

Le stazioni ferroviarie, luogo simbolo di partenze e magari anche di “ripartenze” dopo brutte esperienze, sono state scelte quest’anno come spazi per dare visibilità a questi progetti. Viaggiatori, pendolari, giovani coppie di innamorati e studenti avranno modo di soffermarsi qualche istante sulle tante iniziative per questo 25 novembre.

È questa l’occasione giusta anche per ricordare che questo triste fenomeno si combatte anzitutto formando uomini e donne rispettosi della legalità. Questa sfida comincia da lontano, tra i banchi di scuola, quando si forma la cultura ma soprattutto la coscienza dei cittadini del futuro. In tale ottica, i Carabinieri hanno deciso di puntare sulla creatività proprio degli studenti, coinvolgendoli in un progetto a livello nazionale.

In particolare, i ragazzi di un Istituto superiore (Ist. Tecn. Sup. G. B. Vaccarini di Catania) hanno realizzato per l’Arma un breve video contro la violenza di genere, che verrà trasmesso sui social istituzionali e - gratuitamente - su 1200 schermi presenti in 125 stazioni ferroviarie, nonché sul pannello multimediale posto sull’apice della Stazione Cadorna a Milano nell’omonima piazza. Gli studenti di un'altra scuola (Ist. Tec. Sup. C. Musatti di Dolo - VE), invece, hanno realizzato una fotografia (diffusa via social) e un logo pubblicitario che è diventato parte integrante di una video motion (videografica) - che verrà diffusa sui canali social dell’Arma - nella quale un “avatar Carabiniere donna” mette in guardia sui comportamenti che costituiscono forme di violenza e che spesso si ha la tendenza a sottovalutare.

Per l’occasione un’ altra immagine evocativa è stata realizzata “in house” dall’Arma e verrà visualizzata - gratuitamente - nelle grandi Stazioni Ferroviarie e a bordo delle carrozze dei treni Freccia di Trenitalia S.p.a, sugli schermi infomoving degli autogrill e dei centri servizi della rete Autostrade per l’Italia S.p.a. e Brescia-Padova, negli aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (Malpensa e Linate) nonché Venezia, Treviso, Verona e su alcuni cartelloni pubblicitari e maxischermi led ubicati nelle location più prestigiose di Roma e Milano nonché sullo spazio espositivo presente sulla facciata della caserma Acqua, sede del Cdo Legione “Lazio” in Piazza del Popolo a Roma.

Quest’anno, in collaborazione con Radio Rai, è stato realizzato un podcast che sarà messo in onda proprio il 25 novembre su Rai play sound e sul sito www.carabinieri.it, con rilanci sui social istituzionali. Il Podcast conterrà un estratto di un intervento del Comandante Generale Gen. C.A. Teo Luzi e del Presidente del “1522” Elisa Ercoli, Help line per la violenza e lo stalking.

Sul sito www.carabinieri.it, inoltre, è stata dedicata un’intera area tematica sul “codice rosso”, dove è possibile trovare tante informazioni utili su: atti persecutori, bullismo, cyberbullismo, maltrattamenti, revenge porn, violenza sessuale ecc. Nell’area tematica è possibile trovare anche il “Violenzametro” un test di autovalutazione, elaborato dal Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, per rilevare i segnali del livello di violenza di genere subita in un rapporto di coppia. Contiene consigli utili per chiedere supporto e aiuto in base al livello di violenza riscontrata. Ecco il link dell’area tematica “codice rosso” :

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Per far fronte a questa dolorosa piaga sociale, queste iniziative sono preziose ma da sole non bastano. Per questo la Benemerita si è dotata di tanti strumenti, il primo dei quali è la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche. Questa Sezione svolge attività di studio e analisi del fenomeno, elaborando valutazioni sui “fattori di rischio” in favore dei reparti operanti, e programmi di formazione del personale. Tra i progetti più importanti troviamo il “prontuario operativo”, un documento riepilogativo delle migliori pratiche adottate nella gestione dei casi. Fondamentali sono i corsi basici e specialistici sul tema dello stalking, a favore di Ufficiali dell’Arma in servizio presso i reparti investigativi, nonché di tutti i Comandanti di Compagnia, Tenenza e Stazione.

A questo si aggiunge, sin dal 2014, la “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, strutturata su ufficiali di polizia giudiziaria - Marescialli e Brigadieri - inseriti nell’ambito delle articolazioni investigative territoriali e formati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, con specifici corsi. Ad oggi ne sono stati svolti complessivamente 27, che hanno consentito di formare oltre 550 unità, operanti sul territorio nazionale.

In questo delicato ambito, è importante ricordare anche l’Accordo tra i Ministri della Difesa e per le Pari Opportunità, cui è seguito il rinnovo della collaborazione tra il D.P.O. e l’Arma, tutt’ora vigente. Questi accordi hanno consentito alla Sezione Atti Persecutori di occuparsi dello sviluppo di attività di ricerca e analisi, nonché della formazione del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli operatori del numero di pubblica utilità “1522”, Help line per la violenza e lo stalking. Non meno importante è l’impegno che è scaturito dall’accordo di sensibilizzazione in favore delle scuole, alle quali è stato dedicato un ciclo di formazione di 40 giornate. Su richiesta del D.P.O., inoltre, è stata effettuata la mappatura dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, al fine di verificare l’effettiva esistenza ed operatività delle strutture attive nell’ambito dell’assistenza alle vittime.

L’Arma ha anche collaborato, quale rappresentante del Ministero della Difesa:

-       al Tavolo Interministeriale, istituito nel 2013, per l’elaborazione del “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, adottato nel luglio 2015 dalla P.C.M.;

-       all’Osservatorio Nazionale sulla violenza, i cui lavori hanno portato alla redazione del “Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne (2017-2020)”, approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri del 23 novembre 2017, e delle “Linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio - sanitaria” alle donne vittime di violenza, adottate con D.P.C.M. del 24 novembre 2017.

Sul piano delle collaborazioni interistituzionali, sul territorio nazionale sono state siglate numerose intese tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Ospedali e Centri antiviolenza, che vedono tutte la partecipazione dell’Arma.

Si sottolinea inoltre il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato “Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza. Un progetto che ha consentito di allestire ad oggi 155 stanze su tutto il territorio nazionale che permettono ogni giorno di accogliere in un ambiente confortevole e meno “istituzionale” le vittime di abusi. Inoltre, Soroptimist ha fornito  37 kit per la videoregistrazione ad altrettanti Comandi dell’Arma, da utilizzare nelle fasi di ricezione delle querele o nelle attività di escussione.

Nell’ambito delle iniziative di questo 25 novembre, l’Arma dei Carabinieri insieme a Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International d’Italia annunceranno l’avvio di Mobile Angel, un progetto pilota che prevede - a Torino, Milano e Napoli - la consegna di un device a 45 donne, vittime di maltrattamenti. Il dispositivo con un sistema di allarme permetterà di attivare le Centrali Operative dell’Arma, permettendo così di intervenire tempestivamente.

Infine, l’Arma ha partecipato con la Polizia di Stato alla realizzazione del sistema “Scudo”, una banca dati dedicata, volta a fornire agli operatori, nell’immediatezza degli interventi, un quadro informativo completo su eventi pregressi e soggetti coinvolti.

L’impegno quotidiano degli uomini e le donne dell’Arma è innanzitutto finalizzato ad evitare che si verifichino ulteriori “femminicidi”, ma ci sono altri reati apparentemente meno gravi che insidiano quotidianamente le donne. Un esempio è il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che è ricondotto ai reati di “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), nonché i casi di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e percosse (art. 581c.p.), con vittima donna.

L’Arma dei Carabinieri anche nel corso del 2021 e nei primi dieci mesi del corrente anno ha continuato a focalizzare il proprio impegno per poter contrastare tali crimini.

Nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento agli atti persecutori sono 16.549 e con riguardo ai primi dieci mesi del 2022, i Reparti Carabinieri hanno perseguito 13.744 atti persecutori.

Per quanto attiene ai maltrattamenti in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti perseguiti sono 20.637. Con riferimento al periodo gennaio - ottobre dell’anno in corso, i Reparti Arma hanno perseguito 18.833 maltrattamenti in famiglia.

Infatti, lo scorso anno, da gennaio a ottobre, sono state tratte in arresto 1.393 persone per reati connessi con gli atti persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti sono stati 1452.

Analogamente, per i maltrattamenti in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, sono stati arrestati 2662 soggetti. Nel periodo gennaio – ottobre del 2022 le persone tratte in arresto per maltrattamenti in famiglia sono state 2852.

Nel 2021, da gennaio a ottobre, per reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta ha consentito di trarre in arresto 876 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2022, gli arresti sono stati 909.

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IL GRUPPO « UOMINI IN CAMMINO » ADERISCE ALLA GIORNATA NAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.

La violenza sulle donne è una problema degli uomini. Questa affermazione si sta facendo sempre più strada nella società grazie ai femminismi e a piccoli gruppi di uomini che prendono coscienza di quanto le violenze sulle donne siano profondamente radicate nel modo di pensare e vivere il loro essere maschi, modo che non è un prodotto naturale bensì della educazione, della cultura e dei valori in cui siamo cresciuti.
Che la violenza sia un problema degli uomini vuol dire quindi che gli uomini devo cercare di rinunciare ai privilegi che la società patriarcale gli ha sempre concesso ed aprirsi ad una relazione paritaria ed alle novità di ruoli e di impegni che essa comporta. Se rinunciare ai privilegi maschili in un sistema che ne è radicalmente pervaso non è semplice, gli uomini possono utilizzarli per cambiare il sistema. La violenza di genere, infatti, ha a che fare con il potere.
È una violenza sistemica, che vuol dire che non ne è escluso neanche chi non è violento. Siamo tutti responsabili in quanto siamo parte di un sistema che supporta l'idea di supremazia, di possesso, di non parità.
Non si tratta però soltanto di essere uomini « più buoni », « più gentili » « più disponibili », si tratta di guadarsi intorno e di cogliere le discriminazioni e le ingiustizie nei riguardi della donna attivandosi per cambiare lo stato delle cose dal livello personale a quello sociale, economico e culturale: nelle case, nella scuola, sul lavoro, nelle città e nel mondo. Nella nostra regione 2 donne su 3 non lavorano, 1 su 3 rinuncia a cercare lavoro e 1/3 delle occupate lavora part-time. Privare una donna di una buona occupazione significa renderla meno indipendente ed esporla a violenze e abusi.
Questa è una situazione che non possiamo e non vogliamo accettare, nemmeno in quanto uomini, e quindi invitiamo tutti gli altri uomini a interrogarsi e attivarsi insieme per costruire una società e un futuro più paritari e liberi dalla violenza.
Uomini in Cammino della Provincia di
Brindisi

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Una gerbera bianca, che nel linguaggio dei fiori significa candore e purezza, da portare a casa per donarla a mamme, mogli, fidanzate, a tutte le donne, un gesto gentile per ribadire che le donne non si toccano #nemmenoconunfiore. Ad organizzare l’iniziativa è stata Coldiretti Donne Impresa Puglia, con i florovivaisti di Campagna Amica al mercato dei contadini a Brindisi, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999.coldiretti_fiori_e_prodotti_orticoli.jpg

Celebrata anche la resilienza delle donne in agricoltura che in Puglia stanno affrontando con energia e caparbietà – aggiunge Coldiretti Puglia - lo scenario difficile causato dalla guerra in Ucraina con il balzo dei costi di produzione e l‘inflazione, una schiera di 24mila aziende rosa che stanno guidando la risalita.

“La violenza, gli abusi e la mancanza di rispetto verso le donne si sconfiggono cambiando la mentalità discriminatoria anche in ambiente di lavoro e nei differenti settori economici, dove le donne sono costrette ad inaccettabili momenti di disparità e dipendenza psicologica e materiale. Anche in campagna le donne vanno sostenute per dare forza e vigore ad un ruolo che è divenuto centrale e attivando ogni possibile misura incentivante la conciliazione vita – lavoro”, spiega Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Puglia.coldiretti_gerbere_fiori_2.jpg

“Coldiretti sta contribuendo a costruire un percorso che supporti e incentivi l’imprenditoria agricola femminile che offre notevoli potenzialità occupazionali, puntando sulle giovani, considerato che in Puglia per esempio il 54% delle domande per i nuovi insediamenti sono state presentante proprio dalle giovani donne. L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna con gli agriasilo, le fattorie didattiche e quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile”, insiste Rignanese.

Le 24mila aziende agricole ‘rosa’ che in Puglia stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca, dove quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite, aggiunge Coldiretti Puglia, a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.

Nell’attività imprenditoriale le donne dimostrano capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente e la tutela della qualità della vita - aggiunge Coldiretti Puglia – con una grande attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi, dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici all’agricoltura sociale, mercati di Campagna Amica e l’agriturismo.coldiretti_gerbera_fiore.jpg

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Istituita una nuova area infetta denominata ‘Valle d’Itria’ a causa dell’’elevato rischio sanitario confermato nell’area tra Monopoli e Polignano con 119 ulivi infetti. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla determinazione dell’Osservatorio Fitosanitario della Puglia che ha istituito una nuova zona infetta chiamata “Valle D’Itria”, con relativa zona cuscinetto dalla larghezza di 5 km.

L’elevato numero di piante infette trovate nelle aree comprese tra Polignano e Monopoli – aggiunge Coldiretti Puglia - ha confermato l’elevato rischio sanitario descritto a marzo 2022 nel Piano D’Azione 2022, con la necessità di applicare nella zona infetta del’l’art. 7 del Reg. 2020/1201 ovvero l’eliminazione della pianta trovata infetta, eliminazione di tutte le piante della stessa specie di quella trovata infetta indipendentemente dal loro stato sanitario, le piante di specie diverse da quella della pianta infetta che sono risultate infette in altre parti dell’area delimitata e tutte le piante specificate, che non sono state immediatamente sottoposte a campionamento e ad analisi molecolare, tutto questo in un buffer di 50 metri dalla pianta infetta.

Intanto, sono 1.054 gli ulivi infetti abbattuti da giugno ad oggi, una misura molto sofferta che si è resa necessaria per arrestare l’avanzata della Xylella, il batterio killer che interessa 8mila chilometri quadrati di territorio, il 40% della Puglia, con un totale di 240 piante infette rinvenute nel piano di monitoraggio 2022.

Oltre alle pratiche fitosanitarie obbligatorie, serve tempestività per estinguere immediatamente i focolai attivi con gli ulivi infetti che sono fonti di inculo della malattia e bloccare l’avanzata inarrestabile della malattia, in zona indenne – aggiunge Coldiretti Puglia - dove oltre all’abbattimento degli ulivi infetti si dovrà procedere anche sulle piante delle specie sensibili presenti nel raggio di 50 metri, perché la diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata.

La Xylella ha inciso anche sulla campagna olivicola in corso in Puglia, dove In provincia di Brindisi – denuncia Coldiretti Puglia - la raccolta subirà una riduzione generale del 20-25% a causa degli eventi atmosferici, oltre alla continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio. Nella parte sud del territorio provinciale tale fenomeno interessa oramai tutti gli oliveti con conseguenze anche sulla produzione ed una diminuzione del prodotto che in tali comprensori raggiunge oltre il 50% rispetto alle annate precedenti. A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata in corso, un andamento produttivo divenuto incontrovertibile dal 2015 ad oggi, mentre sono state registrate forti problematiche sui nuovi impianti di olivo causate dai forti attacchi di Oziorrinco e di Cicale.

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 IL QUESTORE DI BRINDISI EMETTE DASPO URBANO NEI CONONTI DI GIOVANE MESAGNESE GIÀ ARRESTATO PER SPACCIO DI DROGA. 

 
Nella giornata odierna il Questore della Provincia di Brindisi, GARGANO Annino, ha disposto, nei confronti di un veventunenne mesagnese la misura di prevenzione personale del divieto, per la durata di ANNI UNO, di accedere e stazionare nei luoghi e nelle immediate vicinanze di tutti i pubblici esercizi (bar, pub, ristoranti, pizzerie, osterie, fast food) e dei locali di pubblico intrattenimento che insistono nell’area cittadina di Mesagne (BR) denominata “Parco Poti”.
 
Il provvedimento, noto come “DASPO URBANO”, scaturisce dall’arresto del giovane, operato lo scorso 21 ottobre dagli agenti del Commissariato di P.S. di Mesagne, in quanto sorpreso fermo nelle immediate adiacenze dell'Area pubblica denominata “Parco Poti", mentre cedeva ad altro  giovane un involucro di piccole dimensioni contenente sostanza stupefacente e, dopo aver opposto resistenza nel tentativo di darsi alla fuga, trovato in possesso di altra sostanza stupefacente del tipo “hashish", nonché denaro provento dell’attività di spaccio.
 
 La ratio del provvedimento emesso dal Questore trova fondamento nella necessità di infrenare condotte illecite che incidono negativamente sulla serena convivenza sociale minando la sicurezza e la tranquillità pubblica nel comune di Mesagne perché consumate in un luogo cittadino di pubblico interesse altamente frequentato da giovani, specie di minore età, nonché da famiglie ed anziani. 
 
Il provvedimento di divieto emesso dal Questore di Brindisi rientra nel quadro normativo della Legge “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” che, elencando determinate "misure a tutela del decoro di particolari luoghi”, ne definisce il contorno sanzionatorio di specifica competenza del Questore.

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Mesagne si conferma “Città che legge”, conquistando anche per il biennio 2022 – 2023 il titolo che il Cepell conferisce ai Comuni impegnati a promuovere la lettura sul proprio territorio. Il riconoscimento apre le porte alla possibilità di accedere a finanziamenti e bandi per consolidare buone pratiche culturali attraverso politiche pubbliche di valorizzazione e percorsi di coinvolgimento di singoli, associazioni ed enti. 

 
Intanto, grazie al contributo ministeriale di cui la Biblioteca Comunale “Ugo Granafei” è risultata beneficiaria nei mesi scorsi, è stato acquisito un vasto repertorio di nuovi volumi, un composto di proposte editoriali acquistate presso le librerie del territorio anche su suggerimento di tanti mesagnesi.
 
I bambini potranno scegliere tra oltre 180 testi, albi illustrati e fiabe. Sono poco meno di 300 i testi per i ragazzi e 250  è il numero totale di saggi, romanzi e poesie. Un bel bottino di cui cibarsi, nutrendo anima, fantasia e intelletto. Troverà degno spazio nella sede storica di Piazza IV Novembre, dove i lavori di restauro sono quasi terminati, e che presto verrà inaugurata e restituita alla fruizione dei cittadini in una veste rinnovata e moderna, ancora più accogliente.