Redazione
MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, SOS GRANDINE NELLE CAMPAGNE
MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, SOS GRANDINE NELLE CAMPAGNE; COLPITO SALENTO DA SOLETO A CISTERNINO.
Cresce l’allarme nelle campagne con l’arrivo di temporali con grandine che è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi e alla vendemmia in pieno svolgimento. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, con l’allerta della protezione civile in Puglia per rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento, dopo le prime violente grandinate a Soleto in provincia di Lecce e a Cisternino in provincia di Brindisi.
A pagare il conto maggiore delle improvvise e violente ondate di maltempo in Puglia sono le coltivazioni di frutta, gli ortaggi ed i vigneti di uva da tavola e da vino, minacciati da fenomeni estremi che rischiano di far perdere un intero anno di lavoro proprio nel momento della raccolta – aggiunge Coldiretti Puglia – ma la grandine colpisce anche le strutture, i teli di copertura dell’uva e le serre provocando danni irreparabili.
Una situazione che rischia di far salire il conto dei danni in una stagione in cui per effetto del clima anomalo che, tra siccità e maltempo, – evidenzia Coldiretti Puglia – hanno già superato i 300 milioni di euro sulla produzione regionale.
Infatti le precipitazioni per ridurre il deficit idrico devono essere continue e di bassa intensità mentre le manifestazioni violente si abbattono su terreni secchi che non riescono ad assorbire con l’acqua che cade e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti e facendo salire il conto dei danni.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
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Covid-19. Oggi sono complessivamente 890 i casi positivi in Puglia di cui 94 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 28 agosto 2022
Dati complessivi
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In memoriam di Caterina NICOLETTI. Deceduta a Roma il 27 Agosto 2022.
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 1318 i casi positivi in Puglia di cui 116 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 27 agosto 2022
Dati complessivi
Mesagne. Gli incivili imperano, anche davanti alla chiesa
La denuncia di indignazione arriva dai social, dove un giovane parrocchiano si è rifiutato agli atti di inciviltà che balordi perpetrano da tempo davanti all'edificio sacro e ha chiesto all'Amministrazione comunale un sostegno per debellare queste sacche di chiara maleducazione sociale. Questo lo sfogo del giovane: "Piazza A. Romano, antistante la chiesa detta "dei Domenicani". Una delle tante piazze di Mesagne che ha tante potenzialità che però non vengono sfruttate. Sono cresciuto fra questa piazza e la chiesa, quindi non posso più sopportare tanta incuria. Questa mattina, andando in parrocchia, ho trovato questa situazione: piazzetta piena di escrementi canini (come sempre), spazzatura, birra sul muretto e - come se non bastasse - due vasi pieni di terra sono stati svuotati a terra da vandali che non hanno il minimo ritegno e rispetto dei luoghi pubblici e anche sacri. Chiedo al sindaco Toni Matarrelli che tanto si prodiga - e bisogna riconoscerne il giusto merito - per la nostra città, di avere più cura anche di quelle piazze da sempre dimenticate e che rivendicano una maggiore cura da parte delle Istituzioni locali. I cittadini continueranno a non prendersene cura, se anche le Istituzioni non vedono o fanno finta di non vedere questo scempio".
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COLDIRETTI PUGLIA, -35% MIELE IN PUGLIA SOS API
CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, -35% MIELE IN PUGLIA SOS API; ACQUA E CIBO PER SALVARLE DA CALDO E SICCITA’. La siccità e il maltempo hanno tagliato di oltre il 35% la produzione di miele in Puglia con le fioriture estive bruciate dal caldo o distrutte dalla grandine e le api allo stremo costrette ad allungare i voli per trovare un po’ di nutrimento. E’ quanto emerge dal primo bilancio di Coldiretti Puglia sulla produzione di miele nel 2022 con il raccolto tagliato del 35% rispetto al potenziale produttivo.
Una situazione sulla quale hanno pesato in modo particolare le alte temperature e la mancanza di acqua con fioriture anticipate che – spiega Coldiretti Puglia - hanno costretto gli apicoltori a fare la transumanza delle api verso luoghi più freschi e ad intervenire con razioni di soccorso negli alveari sin da luglio. In Puglia in alcune aree a causa della mancanza di acqua - continua Coldiretti regionale - si stanno abbeverando artificialmente le api per non farle morire, con secchi d’acqua e galleggianti di sughero e polistirolo in modo che si dissetino senza affogare.
Con il caldo eccessivo le api hanno aumentato la loro necessità di acqua per abbassare la temperature interna del nido ed evitare che la cera si sciolga con il collasso dell’intero favo – aggiunge Coldiretti Puglia – mentre i frequenti incendi determinano lo svuotamento delle arnie, perché le api con il fumo si spaventano e scappano.
Da sud a nord della Puglia si registra il medesimo contesto, con uno scenario aggravato In Salento per l’abbandono e la desertificazione causati dalla Xylella, uniti all’andamento climatico tropicale, mentre in provincia di Taranto si assiste al dimezzamento dei mieli di agrumi, acacia ed eucalipto e si perderanno di questo passo nel tempo la maggior parte dei mieli monoflora. L’inverno e la primavera con temperature troppo alte e l’estate infuocata – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno creato gravi problemi agli alveari, con le api che non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare con un crollo dei raccolti per tutti i tipi, dall’acacia agli agrumi, dalla sulla ai millefiori per le fioriture contemporanee e la mancanza di stagionalità dei fiori per i cambiamenti climatici ed il crollo della produzione.
Le difficoltà delle api – sottolinea la Coldiretti Puglia — sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. Con 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni.
Ma oltre alla spallata del clima – sottolinea Coldiretti – i “pastori delle api” devono fare fronte anche all’esplosione dei costi per le tensioni internazionali generate dalla guerra in Ucraina: dai vasetti di vetro alle etichette, dai cartoni al gasolio. In Italia – precisa la Coldiretti – si consuma circa mezzo chilo di miele a testa all’anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania. Il Belpaese però vince in biodiversità con più di 60 varietà da quelli Dop come il Miele della Lunigiana, e il Miele delle Dolomiti Bellunesi e il miele Varesino, fino a quelli speciali in barrique o aromatizzati, dal tiglio agli agrumi, dall’eucalipto all’acacia.
Un patrimonio messo a rischio dalle importazioni dall’estero cresciute di quasi il 18% nei primi cinque mesi del 2022 e l’anno scorso – evidenzia Coldiretti - hanno raggiunto i 24 milioni di chili di cui più della metà (14 milioni di chili) da Ungheria, Romania e Ucraina con quasi 2 vasetti su 3 pieni in pratica di prodotto straniero, spiega l’analisi di Coldiretti su dati Istat.
Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – consiglia la Coldiretti – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodotto sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti.
La parola Italia deve essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale (Es. Miele italiano) mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’unione Europea, l’etichetta – continua la Coldiretti – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della Ue” indicando il nome dei Paesi (ad esempio, se viene da Italia e Ungheria sul barattolo dovrà esserci scritto Italia, Ungheria); se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della Ue” con il nome dei Paesi, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della Ue”, anche qui con l’indicazione dei nomi dei Paesi.
In Puglia sono 1070 le aziende apistiche che si prendono cura di 32.000 alveari e 13.00 sciami, che producono – aggiunge Coldiretti Puglia - numerose tipologie di miele, dal ricercato alle mandorle agli agrumi, dalle clementine al rosmarino al timo, fino al fiordaliso, sulla, eucalipto, coriandolo, trifoglio e millefiori, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche.
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Mesagne. Lotta agli sporcaccioni, ecco chi sono
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10eLotto, in Puglia un 8 Oro da 30mila euro
Il 10eLotto premia la Puglia: come riporta Agipronews, a Monopoli, in provincia di Bari, è stato centrato un 8 Oro da 30mila euro. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito vincite per 18,9 milioni di euro per un totale dall'inizio dell'anno di oltre 2,3 miliardi.
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 1189 i casi positivi in Puglia di cui 115 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 26 agosto 2022
Dati complessivi
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