Redazione

Si è svolta stamane la conferenza stampa durante la quale è stato tracciato un bilancio della ventesima edizione del Salone Nautico di Puglia. Erano presenti il Presidente dello Snim Giuseppe Meo, l’amministratore delegato del “Marina di Brindisi” Dario Montanaro e il Presidente del Distretto Nautico di Puglia Giuseppe Danese.

“Siamo ampiamente soddisfatti per tutto quello che è avvenuto all’interno di questa edizione – ha affermato Meo - Abbiamo fatto registrare un record di partecipazione di aziende espositrici, così come abbiamo ospitato oltre trecento imbarcazioni a terra ed a mare, tanto da saturare ogni spazio disponibile all’interno del ‘Marina’. E’ stato un Salone Nautico in cui è sensibilmente cresciuto il livello dei contenuti e degli argomenti sviluppati negli spazi della convegnistica, con la partecipazione del Ministro della Protezione Civile e del Mare Nello Musumeci, del direttore generale del Ministero delle Imprese e del made in Italy Amedeo Teti, del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, degli assessori regionali Sebastiano Leo ed Alessandro Delli Noci, delle massime istituzioni locali, dei vertici delle forze dell’ordine a livello regionale, nonché dei vertici di grandi aziende del settore, a partire da Grimaldi Lines e da Fincantieri e di realtà imprenditoriali importanti come ‘Generazione Vincente’ e Range Rover. Sono stati giorni durante i quali abbiamo occupato oltre 250 posti-letto in città ed abbiamo riversato oltre duecentomila euro per le forniture sulle aziende locali. E poi il volume-record di affari che hanno interessato gran parte degli espositori. Certo, ci sono ancora grandi margini di crescita per lo Snim e quindi uniremo le forze e ci impegneremo in questa direzione, anche per traguardare l’obiettivo di conservare il ruolo-leader di Brindisi nella nautica pugliese”.

“Quest’anno abbiamo dato prova di grandi capacità organizzative – ha affermato Danese – e non è un caso che il Distretto Nautico pugliese sia stato coinvolto nella organizzazione di una rete nazionale di porti turistici. Tutto questo ci spinge ad andare avanti ed il Salone Nautico è sicuramente un traino fondamentale in questa direzione”.

“Il 2024 è un anno di successi che vede accomunato il ‘Marina di Brindisi’ allo Snim – ha sostenuto Montanaro – in uno sforzo di crescita legato alle capacità gestionali e di ospitalità. Noi siamo arrivati ad una copertura del 93% dei posti-barca e ciò conferma lo stato di salute della nautica nel nostro territorio. E questo ci spinge anche ad ipotizzare nuovi investimenti per vincere nuove sfide in futuro”. snim_2024_mingolla_1.jpgsnim_2024_mingolla_2.jpg

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Nei giorni scorsi, così come riportato dagli organi di stampa, su iniziativa della Camera di Commercio BR/TA, si è svolto nella città jonica un tavolo di lavoro per verificare, così come richiesto dalla locale sezione di Confindustria, quali potranno essere le ricadute economiche ed occupazionali per il territorio derivanti dagli effetti che potranno determinarsi per i porti di Taranto e Brindisi per effetto del decreto energia.
 
Francamente è incomprensibile il motivo per cui, pur essendo accomunati da possibili sinergie nel settore dell’eolico offshore, la Camera di Commercio non abbia scelto di far svolgere un incontro unico sul futuro dei due porti. Nell’appuntamento tarantino, pertanto, si è discusso di Taranto (era presente un solo imprenditore brindisino, Carlo Carbone, nella sua veste di Vice Presidente del terminalista Yilport) e adesso è auspicabile che in tempi brevissimi lo stesso ente camerale promuova un tavolo per il porto di Brindisi.
 
In quella sede la sezione brindisina di Confindustria e l’Amministrazione Comunale dovranno – per una volta – mostrare la capacità di rivendicare investimenti e occasioni di sviluppo per il nostro porto. Il tutto, dopo un incontro con gli operatori del settore che fino ad oggi non si è avuta la sensibilità di convocare. Il tavolo, insomma, non dovrà essere una delle tante “vetrine” a cui spesso partecipa chi ci dovrebbe rappresentare. Si creino i presupposti, invece, perché si parli di fatti concreti e con cognizione di causa. Ci aspettiamo, pertanto, che a Brindisi si determinino le condizioni perché si discuta di porto in maniera seria e documentata, al contrario di ciò che è accaduto sino ad oggi.
 
Michelangelo Greco – Consigliere Comunale di Brindisi
 

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Cresce in casa CEDAT85-OMEGA S.Vito/Mesagne neo promossa in SERIE B Nazionale Maschile  l'attesa per l'esordio casalingo tra le mura amica del Pala Macchitella di S.Vito dei Normanni.Esordio previsto per Domenica 20 Ottobre alle ore 18.00 dove Ristani &Company sono chiamati a riscattare la dolorosa sconfitta di sabato scorso a Bari nella tana del CUS per 1-3  In settimana i Salentini  del duo Lo Re -Viva hanno sostenuto un utile collegiale con gli amici dello Squinzano Volley durante il quale i 2 tecnici hanno potuto mettere a fuoco alcune tematiche tecnico-tattico che si spera possano tornare utili domenica pomeriggio.Ospiti di turno saranno i ragazzi della "ANNALISA VOLLEY S.MARZANO (SA) reduci anche essi da una sconfitta  all'esordio per 1-3 dal PAG LECCE. Si auspica che anche stavolta ci sia sugli spalti a sostenere i propri beniamini il solito pubblico delle grandi occasioni che tanto ha fatto la scorsa trionfale stagione nel Campionato di Serie C. Costo biglietto ingresso euro 5,00 ridotto euro 3,00.

Mesagne. Allerta meteo

Ottobre 18, 2024

Si trasmette, per conoscenza alla cittadinanza, l'ordinanza sindacale n. 06 del 18 ottobre 2024 avente come oggetto "Ordinanza stato di emergenza per avverse condizioni meteorologiche - attivazione del centro operativo comunale (C.O.C.) per la pianificazione di emergenza, a partire dalle ore 00:00 del 19/10/2024 e per le successive 20 ore permanendo lo stato di allerta fino a nuove comunicazioni da parte della Protezione Civile".

 

 

 

 bilancio dei primi sei mesi dalla realizzazione degli interventi di ripristino della zona umida di Torre Guaceto è più che positivo. Si registra un picco di presenze di volatili sia in termini di specie, sia di numero di esemplari. “Diamo spazio alla natura, tornando all’eterogeneità” spiega il direttore Alessandro Ciccolella. 

Un obbiettivo raggiunto grazie al progetto “Interventi per la tutela e la valorizzazione della biodiversità terrestre e marina”. Azione 6.5, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito de Por 2014/2020, asse prioritario VI “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali”. 
E’ iniziato lo svernamento delle specie che trascorreranno negli areali del Sud il periodo freddo. Zona umida di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar, Torre Guaceto in generale e la sua palude nel dettaglio sono oggetto di interventi di ingegneria naturalistica per il ripristino degli habitat sin dall’istituzione dell’ente di gestione nel 2000. 
 Dopo le grandi bonifiche degli anni ’30 che hanno fortemente ridotto la zona umida e banalizzato la sua biodiversità, creando un ambiente unico composto prettamente da canneto, è stato fatto un imponente sforzo per la diversificazione. 
“Dobbiamo partire da un concetto base – ha spiegato il direttore del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Alessandro Ciccolella -, gli habitat omogenei possono ospitare solo gli animali che hanno necessità specifiche, quelle offerte appunto da quell’ambiente. Gli habitat eterogenei avendo numerose sfaccettature e caratteristiche diverse soddisfano le necessità di animali anche molto diversi tra di loro. Quindi, la biodiversità è sopravvivenza degli animali”. 
Dopo l’ampliamento del chiaro d’acqua che conduce alla torre aragonese e l’apertura di quello ad acque profonde, la scorsa primavera il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha concluso i lavori per la creazione di una nuova area composta da canneto, laghetti e acquitrini, quindi acque poco profonde e gli animali selvatici alla ricerca di un luogo sicuro in cui poter sostare e riprodursi hanno subito apprezzato. 
Nel primo periodo, quello primaverile, denominato prenunziale, quindi che precede l’accoppiamento, la zona è riempita di anatidi e limicoli, i volatili che da Sud si spostavano verso il Nord d’Europa, tra i quali le pettegole, i combattenti e gli aironi. Poi, in estate, nella stagione riproduttiva, si è popolata di folaghe, gallinelle, tuffetti, germani e numerose altre specie che hanno messo su famiglia in riserva. 
Ora, dopo la nuova migrazione post nunziale, verso Sud, con l’inizio dello svernamento sono tornati gli anatidi e le folaghe, i martin pescatore e le garzette. In primavere ed estate torneranno anche i piccoli nati a Torre Guaceto. 
“Siamo estremante soddisfatti perché la presenza di questi animali ci dimostra che l’intervento ha avuto successo – continua Ciccolella -, per ogni stagione ospitiamo numerose specie diverse donando una possibilità di vita ad infiniti esemplari che stanno patendo la scomparsa dei loro habitat naturali a causa dell’azione dell’uomo. La corretta gestione dell’ecosistema si costituisce di varie fasi: dopo lo studio degli habitat, si individuano le criticità presenti, si attuano azioni volte a risolverle, poi si monitorano i risultati per capire se continuare sulla scia di quanto fatto o cambiare strada. Noi continueremo sul percorso sul percorso che abbiamo tracciato già alla nostra istituzione”.

Il video: https://youtu.be/30L_GrFjmMk 

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Avremmo voluto evitare di rispondere all’ennesimo comunicato del cartello elettorale formato da diversi cespugli, di vecchia conoscenza politica, che si definiscono Casa dei moderati, inopportunamente visto i toni utilizzati. È chiaro che le modalità con cui ogni tanto si affacciano nell’agone politico, rappresentano un disperato tentativo di dimostrare che esistono. Effettivamente la loro presenza nella maggioranza è politicamente e numericamente inconsistente e, al netto di qualche comoda poltrona, per fortuna il loro contributo alla vita amministrativa è impercettibile, almeno da ciò che si vede.

Per coprire la propria impalpabilità e le proprie evidenti responsabilità per le annose questioni amministrative hanno sfornato, continuando tuttora, una sequela di comunicati, senza successo, per ‘aggredire’ esponenti del PD che, grazie all’esperienza e alla preparazione, hanno sottolineato tutti i limiti delle loro scelte politiche e certo non si fermeranno. In particolare sulla pista ciclabile di viale Aldo Moro, nelle diverse commissioni consiliari che hanno trattato l’argomento, non abbiamo mai fatto mancare, con l’onestà intellettuale che evidentemente non caratterizza tutti, il nostro supporto all’individuazione di soluzioni migliorative alle criticità emerse. La scelta dell’amministrazione comunale, con l’individuazione di un nuovo percorso promiscuo sulla strada di collegamento con il quartiere La Rosa, quindi ad alta percorrenza, lascia una serie di interrogativi sulla sicurezza e sull’incolumità dei ciclisti. Non intendiamo commentare un’ipotesi e perciò faremo una valutazione più approfondita e consapevole alla luce dei progetti esecutivi.

Ciò non toglie però che l’acrimonia, il risentimento e il livore con cui questo piccolo gruppetto tratta tutte le vicissitudini amministrative dovrebbe far riflettere e interrogare la maggioranza sulle reali motivazioni alla base di tale atteggiamento. È un tentativo, neanche tanto velato, di fare la voce grossa per chiedere più spazio politico-amministrativo o confermare quanto acquisito finora in maniera sproporzionata rispetto all’effettiva rappresentanza.

Intanto abbiamo una certezza: l’ipocrisia del gruppetto è già intrinseca nel proprio nome, poiché non rappresentano alcunché di moderato. Diamo un consiglio non richiesto, cambino la propria denominazione in Casa dei rancorosi, perché così saranno più facilmente individuati e poi gli si addice di più.

Partito Democratico di Brindisi

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Sono disponibili i biglietti per assistere alla partita Brindisi FC - Costa d’Amalfi FC, valida per la settima giornata di campionato di serie Dgirone H, in programma allo stadio comunale “Fanuzzi” domenica 20 ottobre, con fischio d’inizio alle ore 15.00. Anche per questa partita la società ha previsto l’ingresso gratuito in gradinata per donne e minori di 16 annii ticket gratuiti saranno disponibili presso i botteghini dello stadio solo nella giornata di sabato 19 ottobre.

Diverse le modalità attive per l’acquisto del tagliando d’ingresso:

▪ direttamente online sul portale vivaticket.com;
▪ presso le rivendite autorizzate Vivaticket, presenti in città e in provincia;
▪ allo stadio “Franco Fanuzzi” presso i botteghini lato tribuna centrale (sabato ore 10.00-12.30 e 16.30-20.00, domenica dalle ore 10.00).

Di seguito i prezzi dei biglietti:

▪ Tribuna centrale 25,00 (ridotto 17,00);
▪ Tribuna laterale 20,00 (ridotto 15,00);
▪ Gradinata 15,00 (ridotto 9,00);
▪ Curva Sud 10,00 (ridotto 7,00);
▪ Curva Nord ospiti 10,00 (ridotto 7,00).

Hanno diritto al biglietto ridottounder 16donneover 70 e persone con disabilità dal 50 al 66%. Hanno diritto alla gratuità le persone con invalidità dal 67% e i bambini fino a 5 anni (purché accompagnati da un maggiorenne).

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Il volo Ryanair Brindisi Milano ha portato un ritardo di oltre cinque ore, cambiando tutti i piani previsti in precedenza.

Anziché atterrare alle 20:40, come previsto, il volo è giunto all’aeroporto di Milano Malpensa solamente alle 01:48 dell’indomani. Un ritardo di oltre cinque ore per un cittadino di Varese, avvenuto il 28 marzo 2023, che ha portato non pochi disagi a lui e ad altri passeggeri del volo.

Sulla questione è intervenuto il Giudice di Pace di Brindisi, che, pochi giorni fa, ha disposto che Ryanair dovrà sborsare il pagamento di 250 euro nei confronti del passeggero.

«Il Giudice di Pace di Brindisi – commentano da ItaliaRimborso, che ha dato supporto al passeggero – ha applicato il Regolamento Comunitario 261/2004, che tutela i passeggeri aerei anche in casi di ritardo aereo. Oltre le tre ore di ritardo, infatti, i passeggeri possono richiedere la compensazione pecuniaria. Nella fattispecie non vi erano circostanze di sciopero o di condizioni meteo avverse».

ItaliaRimborso punta a far valere i diritti dei viaggiatori ed ancora una volta ha ricevuto una sentenza accolta, accaduto come il 97,8% dei casi. Per attivare l’assistenza è possibile farlo agevolmente, compilando il form presente nell’homepage del sito italiarimborso.it..

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Il Sindacato Cobas invita associazioni, movimenti, sindacati, a condividere le manifestazioni di protesta di sabato 19 ottobre che, su scala nazionale, saranno svolte in tante piazze in tutta Italia contro il disegno di legge 1660, cosiddetto “decreto sicurezza”. A Brindisi il momento di protesta si svolgerà con un sit in all’incrocio di Corso Roma con Corso Umberto a partire dalle ore 17,30 di sabato 19 ottobre. Il quadro delle norme giuridiche cambierà pesantemente se il ddl 1660 dovesse davvero diventare legge e ciò comporterebbe la trasformazione di alcuni illeciti amministrativi, molto spesso applicate impropriamente con finalità di deterrenza alle proteste sociali, ambientaliste e occupazionali, ad illeciti penali che possono comportare finanche condanne molto pesanti. Legge del tutto applicabile di fatto nella sua severità anche in una città come la nostra nella quale non mancano le tante imposizioni calate dall’alto, già negli scorsi decenni, e che continuano ad essere calate dall’alto come il “bombolone” di Edison oppure come l’inutile e anacronistico raddoppio del  gasdotto Tap che passa da Brindisi che ha il terminale di smistamento in contrada Matagiola alle spalle del quartiere Sant’Elia.
E con uno scenario in cui un Governo Nazionale, come l’attuale, che è sempre più convinto che una opera, fatta passare per strategica per il Paese, può superare qualsiasi normativa nazionale e internazionale o le valutazioni degli impatti sull’ambiente (come il caso di specie del deposito GNL di Edison) lo strumento architettato per tacitare ogni protesta - ogni forma di protesta - è più che funzionale alle lobbies delle speculazioni.  Quindi, non riusciamo a comprendere cosa c’entrino con la sicurezza dei cittadini le tante norme del ddl 1660. Questo ddl criminalizza di fatto il dissenso verso le politiche del governo e questa criminalizzazione è chiaramente rivolta alle associazioni ambientaliste che difendono i propri territori dalle devastazioni in nome del profitto. L’introduzione del reato di  “blocco stradale” o l’introduzione di un’ulteriore circostanza aggravante dei delitti di resistenza a pubblico ufficiale se il fatto è commesso al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica, anch’essa chiaramente rivolta alle manifestazioni contro la realizzazione di grandi opere come la TAV o il Ponte sullo Stretto, è la dimostrazione che si vuole colpire proprio chi, a giusta e sacrosanta ragione, si oppone alla realizzazione di queste opere deleterie per il proprio territorio. Ed è proprio perché è aumentata la presa di coscienza nei confronti degli impatti di queste opere palesemente inutili sui cambiamenti climatici, sull’ambiente e soprattutto sulla salute, le manifestazioni vedono sempre più un’ampia partecipazione delle comunità cittadine locali. A questo punto non poteva non arrivare la puntuale contromisura del Governo che, per accontentare i “soliti noti” che si “sentirebbero” minacciati dalle proteste di piazza, ha scelto di farsi carico di architettare un provvedimento così palesemente incostituzionale e così fuori da ogni ragione politica per sedare ogni tentativo di manifestare il dissenso. Anche per le vertenze occupazionali sarà così perché lo strumento avrà la stessa funzione, ovvero di sedare qualsiasi iniziativa spontanea o meno di lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro semmai lo hanno già perso. E come si potrebbe stare fermi, inermi e passivi di fronte a un disastro occupazionale come quello che stiamo vivendo per le dismissioni, senza investimenti alternativi a salvaguardia della occupazione, che interessano i comparti energetico, chimico e aeronautico?  A questo punto l’unica “messa in sicurezza”, se proprio vogliamo dirla tutta, è fermare le politiche liberticide di questo Governo, proprio di questo Governo che lamenta sempre la presunta “politicizzazione della giustizia, proprio di questo Governo che ha giurato sulla Costituzione della Repubblica Italiana, per impedirgli di usare il grimaldello del diritto penale per disincentivare e reprimere il dissenso. Il ddl 1660 (che resta sempre oggetto della libera discussione in Parlamento) sembra dunque usare la leva penale per disegnare simbolicamente un nuovo assetto dei rapporti tra Autorità e consociati, veicolando un chiaro messaggio: legge e ordine, chi protesta, chi è marginale, chi non pratica ginnastica d’obbedienza domani rischierà ben più di ieri. “La maggior parte delle sue disposizioni (come sostiene l’OCSE nel parere reso il 27 maggio 2024) ha il potenziale di minare i principi fondamentali della giustizia penale e dello stato di diritto”. E comunque… l’idea di voler trasformare il problema di ordine sociale in problema di ordine pubblico è davvero geniale!
Brindisi 18.10.2024
Per la Confederazione Cobas Roberto Aprile

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Cisternino, rappresentati dal Comandante, Luogotenente C.S. Salvatore Pernice, nell’ambito dei seminari divulgativi per la diffusione della prevenzione alle truffe in danno di vittime vulnerabili promossi dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, hanno incontrato, al termine della funzione eucaristica, 300 anziani presso la Chiesa madre di “San Nicola” di Cisternino.

Nel corso dell’incontro è stato affrontato il tema della prevenzione alle truffe, focalizzando l’attenzione, in particolar modo, sulle strategie di contrasto ai vari modus operandi attuati dai malfattori. Gli anziani hanno partecipato con interesse all’incontro e hanno rivolto numerose domande e rappresentato alcuni loro dubbi. L’Arma dei Carabinieri da sempre promuove questo tipo di contributo culturale, coinvolgendo attivamente i cittadini, con i quali viene instaurato un concreto confronto, stimolandone la curiosità. L’incontro è inserito in una più ampia calendarizzazione di appuntamenti che vedono l’Arma dei Carabinieri protagonista della vita delle comunità e sempre pronta ad apportare in ogni settore il suo contributo di vicinanza alle persone con l’obiettivo di tutelare le fasce deboli da quei fenomeni criminali ed accrescere il senso di fiducia verso le Istituzioni.

Le truffe agli anziani rappresentano un fenomeno in crescita in tutto il territorio nazionale, acuito dalla fragilità delle persone più deboli, soprattutto se vivono sole o lontane dai figli. Finti appartenenti alle forze di polizia, falsi operatori di luce e gas ma soprattutto finti parenti in difficoltà, sono i tra principali modus operandi utilizzati dai malfattori. Una particolare forma di truffa è invece rappresentata dal c.d. “phishing”, realizzato sulla rete internet attraverso l’inganno degli utenti, che si concretizza principalmente attraverso messaggi di posta elettronica ingannevoli o e-mail solo apparentemente provenienti da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.). Il messaggio invita, riferendo problemi di registrazione o di altra natura, a fornire i propri riservati dati di accesso al servizio. Solitamente nel messaggio, per rassicurare falsamente l’utente, è indicato un collegamento (link) che rimanda solo apparentemente al sito web dell’istituto di credito o del servizio a cui si è registrati. In realtà il sito a cui ci si collega è stato artatamente allestito identico a quello originale. Qualora l’utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali.

È importante prestare la massima attenzione, rivolgendosi alle forze dell’ordine in caso di necessità, reale o presunta, non esitando a chiamare il 112. Il numero è gratuito, noi sempre pronti ad aiutarvi.

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