Redazione

“3x2 risate” è lo spettacolo che andrà in scena venerdì 6 settembre al Teatro Comunale di Mesagne, a partire dalle ore 20.30 nell’ambito della rassegna estiva promossa dall’Amministrazione comunale.

Per l’associazione “Quanta brava gente”, saranno sul palco Pasquale Arpino,  Piero Buzzacchino e Giovanni Filannino con un evento a cura dell’associazione Vivilaria, l’organizzazione nata per ricordare Ilaria Scianaro, appassionata della vita, donna generosa, mamma esemplare; per mantenere viva la sua memoria e continuare sulla strada che Ilaria ha amorevolmente tracciato. Cinque le situazioni di ordinaria quotidianità, vicende condite in salsa comica che trasporteranno con leggerezza e allegria gli spettatori … da una improbabile visita di condoglianze ad un provino per autore teatrale, passando dalla Napoli della sceneggiata partenopea, per approdare ad una questione di eredità. Le risate lasciano spazio a un tuffo nel passato e ai grandi classici, tra un amore sofferto di matrice shakespeariana e due fidanzati che si scambiano promesse attraverso la fessura di un muro.

L’ingresso per assistere allo spettacolo è gratuito, è gradita la prenotazione accedendo a www.vivilaria.it.

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Questa sera il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, durante una serata di omaggio alla figura di Vito Marchionna, presidente dell'Auser, deceduto qualche giorno addietro, ha anticipato che avvierà l'iter amministrativo per conferire a Marchionna la Civica Benemerenza.

La benemerenza civica è un'onorificenza che viene concessa da un comune italiano ad un cittadino, organizzazione, associazione o ente che con opere concrete nel campo delle scienze, delle arti, dell'industria, del lavoro, della cultura, della scuola, dello sport o con iniziative di carattere sociale, assistenziale, filantropico o con atti di coraggio siano stati di aiuto ai propri concittadini o abbiano esaltato il prestigio della città. I cittadini insigniti di tale onorificenza si definiscono cittadini benemeriti.

Un grave incidente stradale si è verificato nel pomeriggio lungo la provinciale che collega Ostuni a San Michele Salentino, immediata periferia della città Bianca, dove una Fiat Punto condotta da un giovane 25enne, per cause ancora in fase di accertamento, è uscita fuori strada. Il giovane è rimasto ferito gravemente. Soccorso è stato trasportato in codice rosso presso l'ospedale "Perrino" di Brindisi. Qui è stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva. Sul posto dell'incidente sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Ostuni, i soccorritori del 118.

Due giorni per approfondire, tra Lecce e Porto Cesareo, il ruolo cruciale dell tecnologie subacquee nel documentare, studiare e conservare i tesori dell'archeologia subacquea nonché le modalità di esplorazione di siti sommersi che sarebbero altrimenti inaccessibili. Si svolge, il 5 e 6 settembre, il workshop “FORMA MARIS. Sistemi per la conoscenza e la mappatura del patrimonio subacqueo” promosso dall’Università del Salento (Dipartimento di Beni Culturali e DiSTeBA) con la Fondazione Leonardo e la Marina Militare nell'ambito dell'iniziativa "Civiltà del Mare - Le Università per il Subacqueo".

“Tra gli argomenti trattati in questo workshop”, commenta la professoressa Rita Auriemma, docente di Archeologia subacquea nell’Università del Salento, “ci saranno anche i risultati delle ultime ricerche sul porto romano della riserva naturale delle Cesine e sull’Area marina protetta di Porto Cesareo. Si parlerà delle molteplici “presenze subacquee” che appartengono a diverse epoche storiche, dal 2000 a.C. ad oggi: relitti antichi e moderni, strutture fortificate, necropoli sommerse. Sarà un racconto unico e coinvolgente, coadiuvato dalla fruizione immersiva con visori 3D prevista nel pomeriggio”.archeologia_mappatura_del_patrimonio_subacqueo_foto_di_Sandro_Notarangelo4.jpg

I lavori avranno inizio alle 9:30, presso il rettorato dell’Università del Salento (piazza Tancredi 7, Lecce), con i saluti del Rettore Fabio Pollice, del Presidente della Fondazione Leonardo Luciano Violante, del Capitano della Marina Militare Daniele Ruggeri. Seguiranno i saluti del dottor Luigi De Luca (Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio), del Capitano Marcello Luigi Notaro (Direzione Marittima di Bari) e dei direttori del DiSTeBA Stefano Piraino e del Dipartimento di Beni Culturali Girolamo Fiorentino.

I molteplici interventi dei relatori, indicati nel programma allegato, serviranno ad approfondire come, con veicoli sottomarini a controllo remoto (ROV), droni subacquei, sonar ad alta risoluzione, gli archeologi abbiano schedato il patrimonio culturale subacqueo, identificato reperti senza danneggiarli, acquisito dati sulle condizioni ambientali. A latere delle relazioni poi, nel pomeriggio, ci saranno degli eventi paralleli apertiu al pubblico denominati “I laboratori del mare”: laboratori didattici di storia e archeologia del mare per bambini dai 6 ai 12 anni; fruizioni immersive/dry diving di siti archeologici sommersi con visori 3D; la premiazione del concorso video-fotografico “Mare sottosopra. Racconti video e/o fotografici delle coste e dei mari del Salento”; visite guidate al Museo Castromediano – “Paesaggi di mare del Salento”.archeologia_mappatura_del_patrimonio_subacqueo_foto_di_Sandro_Notarangelo1.jpg

Il venerdì, presso l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, a partire dalle ore 9:00, è prevista un’attività di sperimentazione partecipata di percorsi subacquei e costieri riservata ai convegnisti e preceduta dai saluti dell’Assessore Marco Basile (Comune di Porto Cesareo), del Comandante Francesco Perrotti della Capitaneria di Porto di Gallipoli, del Presidente dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo Pasquale Coppola e del Presidente del Coordinamento Ambientalisti pro Porto Cesareo onlus/CEA Centro Educazione Ambientale Mino Buccolieri.

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Tutto pronto per il ritorno di “Giallo e Nero di Puglia”, il festival dedicato al genere giallo-noir-thriller e organizzato dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con il sostegno del Comune di BrindisiGiovedì 5 settembre alle ore 18.30 nella Sala della Colonna di Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi saranno ospiti Gabriella GenisiGiuliano Pasini e Valeria Corciolani, autori di romanzi diversi fra loro ma che permettono di esplorare le tante sfumature di un genere letterario che ha conquistato e continua a conquistare sempre più lettori. Brindisi è ormai divenuto un punto fermo per lo scenario del genere giallo in Puglia, ospitando l’unico concorso nazionale dedicato al genere, ma anche in ambito nazionale richiamando autori tra i più riconosciuti e affermati. L’incontro vedrà i saluti istituzionali del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, e sarà moderato da Regina Cesta.  L’ingresso è libero.

Gabriella Genisi, nota al grande pubblico per il personaggio di Lolita Lobosco, presenta il suo nuovo romanzo e il nuovo protagonista, questa volta al maschile, e lo fa con “Giochi di ruolo”, giallo ambientato nel meraviglioso Gargano. Giuliano Pasini presenta “L’estate dei morti”, finalista al “Premio Dora Nera 2024”, autore definito dal critico letterario Antonio D’Orrivo sulle pagine del Corriere della Sera, «Una stella del thriller italiano». Valeria Corciolani presenta “Di rosso e di luce”, un giallo al femminile nel quale arte, letteratura e osservazione del presente si mescolano con richiami, citazioni e modelli come il filo rosso che conduce la narrazione verso il finale.

Al termine il tradizionale firmacopie curato da “Giunti al Punto - Le Colonne Brindisi”, al termine del quale i presenti potranno dialogare e gustare un aperitivo con gli autori.

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L'A.S.D. Nitor comunica che la gara d’esordio della nostra squadra nel campionato di Serie C si svolgerà presso il Campo Sportivo Comunale "Enzo Mario Citiolo" di San Vito dei Normanni (BR), anziché allo Stadio Comunale "Franco Fanuzzi" di Brindisi.
 
Questa decisione è stata presa a causa del diverso numero di squadre che compongono la nostra Serie C Girone C (15) ed il campionato di Serie D Girone H, che disputerà il Brindisi FC (18), con la conseguenza di una non perfetta alternanza nell'utilizzo del campo tra le due società.
 
Il regolamento prevede, infatti, che, in caso di concomitanza di più gare sullo stesso campo da gioco, la Serie D maschile abbia la priorità sulla Serie C femminile, e le attività lavorative o scolastiche che spesso coinvolgono le atlete e i dirigenti avrebbero reso impossibile lo spostamento delle nostre gare in giorni diversi dalla domenica, anche e soprattutto per le squadre ospiti.
 
Questione analoga si porrà anche per le successive tre gare casalinghe e per quella del 12 gennaio, per le quali verrà comunicata in seguito la soluzione individuata. 
 
L’esordio allo Stadio Comunale "Franco Fanuzzi" è, quindi, rimandato al 10 novembre, ma nel frattempo invitiamo tutti a seguire la squadra in questa nuova sede temporanea, con la certezza che il vostro supporto sarà fondamentale per affrontare al meglio queste sfide.
 
Ci scusiamo per eventuali disagi arrecati ai nostri tifosi, ringraziandoli per la comprensione e il continuo sostegno.
 
Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni e aggiornamenti.
 
A.s.d. Nitor Calcio Femminile

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San Raffaele Ceglie. Amati: “Il TAR rinvia al 18 per non compromettere con decisioni provvisorie e monocratiche l’esito della decisione collegiale. Scelta illogica e disumana, perché se malati muoiono la questione si compromette davvero” 

Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati. 

“Il TAR di Lecce, questa volta con il Presidente Ettore Manca e a seguire le medesime performance dei presidenti Enrico D’Arpe e Antonio Pasca, ha deciso di rigettare la richiesta di revoca del decreto provvisorio di sospensione degli atti della ASL di Brindisi, rinviando la decisione all’udienza del 18 settembre, fissata per i provvedimenti collegiali. Gli atti sospesi, per intenderci, erano quelli che cercavano di rimediare al fatto che i pazienti gravi ricoverati al San Raffaele rischiano di morire perché molti sanitari impegnati non hanno le specializzazioni per curarli e i requisiti organizzativi sono ampiamente violati; è tutto ciò a detta del Dipartimento di prevenzione della ASL. È chiaro? Ciò vuol dire che da oggi al 18 settembre nel Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica si potrà tranquillamente morire per rischi relativi a cure inappropriate, anche sulla base di una indicazione del TAR di Lecce. 
E qual è la motivazione di questa decisione? È tutta contenuta in un brocardo latino: re adhuc integra, che significa per fare in modo che la decisione non comprometta la questione in discussione dinanzi al collegio, ossia lasciamo il mondo così com’è e ci vediamo il 18. 
Secondo il presidente del TAR Ettore Manca, dunque, è meglio non compromettere l’è eventuale e molto ipotetico interesse della Fondazione San Raffaele alla gestione del Centro sino al 18 settembre, anche a costo di compromettere la vita dei pazienti che sono esposti al rischio vita in ogni secondo che ci separa da oggi al 18 settembre. Ciò vuol dire che, se proprio di il re adhuc integra potesse avere un senso logico e giuridico, esso dovrebbe riguardare proprio l’estrema cautela di non compromettere irrimediabilmente la vita delle persone, considerato che, se la Fondazione San Raffaele dovesse aver ragione (ma è detto solo come ipotesi discorsiva, perché non ho mai visto inadempienze più gravi), ci vorrebbe un non nulla per farli tornare in sella, anche perché l’altra parte è una pubblica amministrazione. 
Insomma, secondo i presidenti del TAR di Lecce il problema di questa controversia consiste nel diritto della Fondazione San Raffaele di non vedersi compromessa e con provvedimenti provvisori la gestione del Centro e non nel dovere immediato della ASL, della Regione e dello Stato italiano a non far morire le persone. Bel modo di pensare al diritto, ma soprattutto alla vita, negando secoli di studi e ricerche sull’introduzione nella dottrina dello Stato di concetti teologici secolarizzati, grazie ai quali abbiamo forgiato la nostra cultura giuridica. Ma ormai sono lontani i tempi in cui si leggeva Carl Schmitt o Eusebio di Cesarea. 
Ma la battaglia continua e ringrazio l’avvocatura regionale, nelle persone di Rossana Lanza e Paolo Scagliola, e i dirigenti regionali Mauro Nicastro, Antonella Caroli e Vito Carbone: la loro linearità argomentativa e le ineccepibili ricostruzioni tecniche molto presto prevarranno, perché quando quando qualcuno si permette di rivoltare o travisare la realtà questa si vendica e si presenta sbattendoci in faccia.”

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Il Centro Oncologico di Francavilla unico sprovvisto  di  psicologo di base. Bruno: “La Direzione regionale provveda subito a colmare questo vuoto. La salute mentale dei pazienti non può essere trascurata in alcun modo”.

Nota del consigliere Maurizio Bruno, presidente Comitato regionale Protezione Civile:

"Il Centro di Orientamento Oncologico “COrO” di Francavilla Fontana è stato una grande conquista per la nostra sanità territoriale e per tutti i pazienti che da tre anni possono contare anche su questo fondamentale presidio di cura.
"Eppure, a distanza di tre anni dalla sua attivazione, il “COrO” di Francavilla è ancora l’unico a non disporre di uno Psicologo di base.
"Anche l’istituzione di questa figura, fortemente voluta da questa amministrazione regionale, varata e finanziata ormai più di un anno fa, è stata una enorme conquista sociale.
"Eppure, nonostante le richieste alla Direzione generale dell’Asl di Brindisi, il “COrO” di Francavilla ne è ancora sprovvisto.
"Chi opera nella sanità, ma non solo, sa quanto l’aspetto psicologico non sia un elemento trascurabile per chi affronta un male terribile come il cancro. Tutt’altro.
"Il tumore, oltre a distruggere il corpo, annichilisce anche la mente, finendo per arrecare alla persona colpita un danno alla sua salute globale molto più devastante del cancro stesso.
"Ogni giorno trascorso senza il dovuto supporto psicologico, è per queste persone un giorno di dolore ulteriore in più che va invece affrontato con la massima celerità possibile.
"Per questo chiedo con tutta la forza possibile, che le autorità competenti provvedano immediatamente a colmare questo vuoto all’interno del Centro di Orientamento Oncologico di Francavilla, individuando al più presto lo Psicologo di base che dovrà seguire sul posto i pazienti del centro. 
"Quella che stanno subendo i pazienti del Centro di Francavilla è una discriminazione rispetto agli altri centri provvisti di tale figura, dolorosamente ingiusta. 
"E spero, anzi sono certo, che la Direzione Generale si adopererà a strettissimo giro per risolvere questo increscioso problema."

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Fasano nella Top 5 delle destinazioni turistiche scelte dai turisti degli Stati Uniti che vengono in Puglia

Pugliapromozione comunica che Bari, Lecce, Fasano, Ostuni e Polignano sono le 5 mete pugliesi preferite dai turisti USA

FASANO – Nel corso dell'Italian Festival di Hoboken, Pugliapromozione ha annunciato le cinque località della Puglia più visitate dai turisti americani: Bari, Lecce, Fasano, Ostuni e Polignano.

Fasano è entrata di diritto nella Top 5 delle destinazioni turistiche scelte dai viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti d’America che visitano la Puglia. Questo riconoscimento sottolinea la crescente popolarità di Fasano come meta preferita per il turismo internazionale, anche grazie al recente G7 che ha dato una visibilità planetaria al nostro territorio.

Negli ultimi anni, l’amministrazione comunale, in stretta collaborazione con gli operatori del settore, ha intensificato gli sforzi per attrarre visitatori internazionali, con l’aumento di eventi culturali e gastronomici, che attraggono ogni anno migliaia di visitatori. Dai festival culturali alle celebrazioni tradizionali passando per le eccellenze enogastronomiche, gli eventi offrono un’opportunità unica per immergersi nella cultura locale e per apprezzare le straordinarie tradizioni artistiche e culinarie.

«Fasano è fra le prime cinque destinazioni scelte dai turisti degli Stati Uniti – dice il sindaco Francesco Zaccaria - che vengono in vacanza in Puglia: la bella notizia è stata comunicata da Pugliapromozione, struttura della Regione Puglia, alla vigilia dell’Italian Festival che si svolge da oggi all’8 settembre a Hoboken, nel New Jersey (USA). Nel 2023 sono stati quasi 158.000 gli arrivi di turisti statunitensi nella nostra regione, con un incremento del 40%, per un totale di circa 400.000 pernottamenti; le prime cinque città per numero di soggiorni sono state Bari, Lecce, Fasano, Ostuni e Polignano. Grazie a tutti i lavoratori e gli imprenditori dell’ospitalità per questo risultato che rappresenta un’ulteriore tappa dello sviluppo turistico del nostro territorio: Fasano continua a vincere perché continua ad aprire le sue braccia al mondo».

«In questi anni abbiamo messo in campo una visione chiara, basata su obiettivi concreti e soprattutto sul dialogo costante, sulla sinergia tra istituzioni e imprese - spiega l’assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi -. Riconoscimenti come questo certificano questa strategia e ci motivano a proseguire su questa strada: organizzare sempre meglio questo sistema vincente, affrontare di petto e insieme le difficoltà, valorizzare al massimo i nostri punti di forza».

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Cerealicoltura al collasso, si rinuncia alle semine. Cia Puglia: “Piano contro la crisi”

Calo del 13% delle superfici coltivate, crescita del 40% delle importazioni, i cerealicoltori offrono i loro terreni

Situazione drammatica nella Bat, nella Murgia Barese e in Capitanata: il granaio d’Italia è in crisi totale

Le proposte della CIA per un piano nazionale d’emergenza con misure strutturali e azioni per il settore

Col valore del grano duro italiano che ha toccato il punto più basso degli ultimi 4 anni, molti cerealicoltori pugliesi stanno iniziando a offrire i propri terreni in fitto per destinarli a foraggio. È quanto sta rilevando CIA Agricoltori Italiani di Puglia sia in provincia di Foggia che nella BAT e nella Murgia barese. Il dato complessivo della cerealicoltura regionale registra una diminuzione del 13% degli ettari di terreno destinato alla coltura del grano duro e un calo produttivo che, nell’ultimo triennio, segna un meno 30%. La riduzione di un terzo della produzione in Puglia, prima e più importante produttrice di grano duro in Italia, è un dato significativo e drammatico. Non è un caso che questo dato si accompagni a un altro, altrettanto emblematico: nel 2023, che pur caratterizzandosi come “annus horribilis” della cerealicoltura rischia di essere superato, in peggio, dal 2024, le importazioni di grano duro dall’estero sono aumentate del 40%.

BAT E MURGIA BARESE. “La situazione è particolarmente grave nei comuni della BAT e nella Murgia Barese, e con risvolti drammatici soprattutto nelle aree rurali di Minervino Murge, Spinazzola, Poggiorsini, Gravina, Altamura, Santeramo in Colle, che rappresenta circa il 27% della superficie del territorio regionale: in questi territorio, anche a causa della mancanza di acqua per irrigazione, non vi sono alternative colturali alla coltivazione dei cereali, ed è concreto il rischio di un tracollo complessivo dell’agricoltura”, spiega Giuseppe De Noia, presidente provinciale di CIA Levante Bari-Bat.

NEL FOGGIANO. Anche a Lucera, San Severo, Torremaggiore, nelle aree rurali del capoluogo e più in generale in tutto il Tavoliere la situazione è ugualmente grave. “Molti cerealicoltori hanno rinunciato a seminare”, dichiara Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata, “e stanno offrendo i loro terreni in fitto per destinarli a foraggio. Gli ultimi 4 anni, con le importazioni salite alle stelle e il valore del grano riconosciuto ai produttori che è sprofondato oltre ogni limite, sono stati per la cerealicoltura tra i peggiori di sempre”.

MENO QUANTITÀ MA QUALITÀ ALTISSIMA. Le quantità raccolte sono inferiori rispetto agli scorsi anni, soprattutto a causa dell’eccezionale siccità che ha colpito la Puglia, ma la qualità di quanto è stato raccolto è tra le migliori degli ultimi 10 anni sia in termini di peso specifico sia per quanto riguarda il valore proteico. Il massiccio ricorso alle importazioni, però, ha determinato un abbassamento assolutamente iniquo del prezzo accordato ai produttori. Tutto questo proprio negli anni in cui sono cresciuti a dismisura i costi di produzione per i nostri cerealicoltori. E mentre il prezzo del grano italiano ha subito un crollo di 200 euro a tonnellata rispetto al 2022, il costo della pasta e del pane invece è salito ed è tuttora ai livelli più alti dell’ultimo decennio. Senza interventi, gli agricoltori saranno costretti ad abbandonare la produzione per mancanza di redditività. Un ettaro di grano duro ha costi di produzione di circa 1.300 euro per ettaro. Quest’anno la produzione media è stata di circa 1,2 t/ha, con un prezzo di 310 euro a tonnellata, con una PLV media di 372 euro per ettaro. Di fronte a questa situazione non c’è capacità imprenditoriale che tenga. Le aziende falliscono e non hanno neppure la possibilità di programmare le nuove semine.cia_mobilitazione_protesta_2024_1.jpg

LE PROPOSTE CIA. “Facciamo appello alle istituzioni locali e nazionali, affinché sia riconosciuto lo stato di crisi del settore e si rendano promotori di iniziative per affrontare l’emergenza”, dichiara Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’organizzazione. “Chiediamo che le risorse del Fondo Sviluppo Filiere del Decreto Agricoltura siano destinate principalmente ai produttori di grano duro; che siano attivati strumenti di Credito Agrario con interessi garantiti dallo Stato per affrontare la prossima campagna agraria; una Moratoria su mutui e finanziamenti in essere; l’esonero del pagamento dei contributi degli operai, dei Coltivatori Diretti e degli Imprenditori Agricoli Professionali per gli anni 2024 e 2025. L’esonero del pagamento del contributo 630 dovuto ai Consorzi di Bonifica. Al fine di poter dare una risposta più concreta e strutturale al settore cerealicolo occorre agire sulla competitività delle imprese agricole e su processi che facilitino le aggregazioni. Occorre inoltre la immediata revisione  della Riforma della PAC 2023-2027, fortemente penalizzante per il settore cerealicolo e del grano duro in particolare. Bisogna  bloccare il Traffico di Perfezionamento Attivo (TPA, più volte denunciato e mai preso in considerazione), in tempi sufficientemente anticipati rispetto alla raccolta del grano duro”. Per CIA Agricoltori Italiani di Puglia, inoltre, sono necessarie queste ulteriori misure: Istituzione dell'Ente Nazionale del Grano Duro sul modello dell'Ente Nazionale Risi; Rafforzare gli strumenti di sostegno alla produzione come i “Contratti di Filiera” e sostenere la costituzione di efficienti strutture associative che rappresentano senz'altro un ottimo processo di integrazione tra produttori di grano duro e trasformatori; Rivisitazione dei parametri di valutazione merceologica e salubrità;  Piano Nazionale Filiera Grano Duro-Pasta; promozione di un Patto Etico-Sociale tra produttori agricoli, pastai e cittadini-consumatori, sostenuto dal Ministero dell’Agricoltura per promuovere il consumo di pasta italiana, prodotto da grano italiano, non solo tra le famiglie, ma anche nelle strutture e nelle mense pubbliche e private; piena e totale tracciabilità dei prodotti realizzati con grano duro.

LA BATTAGLIA DI CIA AGRICOLTORI ITALIANI. “CIA Agricoltori Italiani”, aggiunge Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’organizzazione, “ha messo da oltre un anno la questione cerealicola al centro della propria agenda sindacale di rivendicazioni e proposte. Lo scorso aprile 2023, abbiamo lanciato assieme al presidente nazionale Cristiano Fini la petizione che ha raccolto 80mila firme. Siamo riusciti a coinvolgere, anche nelle nostre grandi manifestazioni a Foggia e a Bari, 45 comuni pugliesi a sostegno di una battaglia che attraverso la tutela della cerealicoltura italiana intende garantire anche la qualità e la salubrità della filiera grano-pasta per i consumatori. I frutti di quella battaglia hanno portato prima alla riattivazione della Commissione Sperimentale Nazionale sul prezzo del grano e poi a un passo in avanti per l’attivazione delle misure di Granaio Italia. Tutto questo, però, non basta: la battaglia deve continuare per concordare e attivare un vero e proprio piano d’emergenza e di rilancio di un settore, quello cerealicolo, da cui dipende una buona parte della nostra vera sovranità alimentare”.