Redazione

ale a 108 il numero delle tombe portate alla luce nell’ambito della necropoli a cremazione di Torre Guaceto che sorge sotto la sabbia della spiaggia delle conchiglie. La ricerca archeologica ha permesso di scoprire per la prima volta anche due deposizioni vuote dedicate a chi è morto in battaglia o in viaggio. 

Si è appena conclusa la quarta campagna di scavo della necropoli protostorica a cremazione di Torre Guaceto. Le ricerche finanziate dal Consorzio di Gestione della riserva e condotte in regime di concessione ministeriale dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, si sono svolte in accordo con la Soprintendenza ABAP per le Provincie di Brindisi e Lecce e in collaborazione con il Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, con il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari.
“La scoperta della nostra storia ha un valore inestimabile e se possiamo ogni anno sostenere la ricerca è anche perché gli utenti contribuiscono economicamente al nostro lavoro, fruendo dei servizi estivi della riserva, come il lido e il parcheggio” ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta.
Oggi la conferenza stampa indetta per la diffusione dei risultati ottenuti, nell’ambito della quale sono intervenuti anche: Teodoro Scarano, professore dell’Università del Salento e direttore dello scavo di Torre Guaceto, Maria Piccarreta, segretario regionale del Ministero della Cultura per la Puglia, Francesca Riccio, soprintendente all’Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo e cultura, Regione Puglia, Sabrina Franco, assessore alla Cultura di Carovigno. 
“La necropoli di Torre Guaceto è un contesto archeologico straordinario – ha dichiarato Scarano - l’unico sepolcreto a cremazione dell’età del Bronzo nel Mediterraneo centrale sul quale sia attivo un progetto di ricerca multidisciplinare. Ora è necessario che gli attori istituzionali e i portatori d’interesse del territorio si attivino per avviare un percorso di progettazione che conduca alla realizzazione di uno spazio museale dedicato, nel quale raccontare le storie degli individui che tra il XV e l’XI secolo a.C. hanno vissuto in questi luoghi attraverso le urne funerarie e gli splendidi ornamenti in bronzo e ambra rinvenuti nel corso degli scavi.” 
Le notizie 2024 sono numerose. Nella sola campagna di quest’anno sono state individuate ulteriori 43 tombe, delle quali più della metà in ottimo stato di conservazione e portate al laboratorio di archeologia di Torre Guaceto per essere microscavate, elemento che permetterà ulteriori scoperte nei prossimi mesi. 
Tra le poche tombe che sono state microscavate già sul cantiere ai fini del recupero, ne spiccano due con ornamenti femminili in bronzo quali corredi funerari, in un caso si tratta di una fibula ad arco di violino, mentre nell’altro delle armille, bracciale, con terminazione a spirale. 
E’ aumentato il numero di tombe che si datano alla fase finale dell’età del Bronzo e che restituiscono urne con decorazione protovillanoviana a scanalature con motivi geometrici o provviste di decorazioni plastiche a rilievo.
Nel corso delle ultime indagini sono state trovate anche, per la prima volta, due tombe vuote, due cenotafi: tombe dedicate a chi è morto lontano da casa, quindi in battaglia o in viaggio, e il cui corpo non sarebbe più tornato al villaggio. 
“La straordinaria scoperta della necropoli fatta a Torre Guaceto e il sorprendente stato di conservazione dei reperti, in particolare di alcune urne ritrovate integre – ha dichiarato Piccarreta - sono la dimostrazione che la sapiente gestione delle tutele del patrimonio culturale e paesaggistico garantisce sempre il corretto utilizzo e lo sviluppo sociale ed economico dei territori”. 
“Provo molta soddisfazione ed orgoglio per i risultati ottenuti con questo lavoro di squadra a Torre Guaceto – ha dichiarato Patruno -, la riserva è riuscita a fare dei vincoli per la tutela che le sono propri uno strumento per la crescita culturale e turistica dell’intero territorio. Sono i processi importanti come questo a cambiare in meglio il volto della Puglia”.

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Giovedì 18 luglio - Il secondo appuntamento musicale del “Manovella in Fest” è con Alessia Tondo, si terrà giovedì 18 luglio a partire dalle ore 21.00 presso il Chiostro del Comune di Mesagne. Ingresso libero e gratuito.

Inserita nel programma “Estate mesagnese 2024”, l’iniziativa è promossa da “Arci La Manovella” in collaborazione con l’etichetta discografica Zero Nove Nove. L’artista pugliese presenta il progetto “SITA”, la sua prima produzione da solista. Alessia Tondo è una delle voci più importanti della scena musicale pugliese. A 6 anni la sua prima esperienza musicale nel gruppo salentino Mera Menhir, pochi anni dopo viene lanciata dai Sud Sound System nel brano “Le radici ca tieni”; con i Sud ha continuato a collaborare per live e partecipazioni televisive. A soli 13 anni il suo ingresso nell'Orchestra de "La notte della Taranta" come solista, i duetti con gli ospiti e le collaborazioni con i maestri della prestigiosa manifestazione. Nel 2015 entra a far parte come interprete e autrice  del gruppo di musica popolare Canzoniere Grecanico Salentino, che nel 2018 - vincitore del prestigioso “Songlines Music Awards” - sale sul podio come miglior gruppo di world music al mondo.

Giovedì 18 luglio - Sul palco di piazza Orsini del Balzo è atteso il concerto dei Rocking  Fingers, storica Dire Straits tribute band del Sud Italia. Evento gratuito con inizio alle 21.30.

Attiva in Puglia e Basilicata, la band è stata ospite di numerose iniziative in locali privati, piazze e festival. La formazione ufficiale dei Rocking Fingers è composta da: Angelo Fumarola alla chitarra solista e voce; Gabriele Giannuzzi alla chitarra ritmica e cori; Dario Fumarola al basso; Antonio Marra alla batteria, componente della band dal 2001, che vanta la partecipazione a numerosi progetti musicali e artistici, nazionali e internazionali. Ad attendere il pubblico due ore di concerto, coinvolgente e imperdibile per ogni fan dei Dire Straits ma anche per ogni cultore del rock, che avrà l’occasione di immergersi in una celebrazione live dei Dire Straits matura e raffinata, per rivivere le leggendarie sonorità di una delle band più amate della storia musicale mondiale.

 

Venerdì 19 luglio - La “Corrida” di Giacomino Marseglia si svolgerà in piazza Gioberti a partire dalle ore 20.30. Evento gratuito. Ventitré i concorrenti in gara per esibizioni di canto, musica, teatro e mimo. In platea il pubblico - giudice irremovibile -  munito di pentole, campane e campanelle, sirene e piatti da far risuonare per bocciare le performance oppure in mood plaudente, per premiare e far vincere. E poi le divertenti gag di Giacomino, accanto a lui due bellissime vallette. E gli ospiti della serata: Mimmo Vinci, da “Tù sì que vales”, e Mino Mautarelli, poeta e cantante.

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Saranno Angelo Capodieci e Fabio Mellone gli assistenti di coach Romano nel prossimo campionato di DR1. Reduci entrambi dall’ultima difficile permanenza e dall’ennesima finale regionale, la terza in tre anni, degli Under 19 Gold, la prossima stagione sportiva faranno parte dello staff tecnico della formazione senior. Una vita passata con i colori biancoverdi incollati sulla pelle, prima come giocatori per poi qualificarsi come tecnici della federazione italiana pallacanestro conseguendo ottimi risultati. Inoltre entrambi si occuperanno delle leve del florido settore giovanile mensanino e in particolare Capodieci Under 15 (nati 2010/2011) e Under 14 (nati 2011/2012), mentre Mellone Under 19 (nati 2005/2006/2007) e Under 17 (2008/2009). Il settore giovanile inizierà la preparazione pre campionato il 2 settembre.

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Nel suggestivo scenario della Marina di Brindisi il pubblico di lettori e appassionati ha potuto incontrare tre dei cinque scrittori finalisti del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello - Confindustria Veneto, selezionati lo scorso 31 maggio a Padova e conoscere le loro opere: Antonio Franchini con “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), Federica Manzon con “Alma” (Giangiacomo Feltrinelli), Vanni Santoni con “Dilaga ovunque” (Laterza).

Ha aperto i lavori il Presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti LIPPOLIS che ha ribadito la rilevanza dell’evento, evidenziandone la prestigiosa opportunità di crescita intellettuale dell’intero territorio.

Tradizione culturale - confermata dal Sindaco di Brindisi, Giuseppe MARCHIONNA - in sintonia con la candidatura di Brindisi a capitale italiana della cultura 2027.

Anche l’Assessora alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Politiche Migratorie, Legalità e Antimafia sociale - Viviana MATRANGOLA – ha sottolineato l’importanza dei benefici derivanti al territorio da una vera e propria industria della cultura, fortemente sostenuta dalla Regione Puglia, della quale l’assessora ha enumerato le varie attività esercitate nel particolare ambito.

Sull’argomento è intervenuto Chris Torch, progettista internazionale e direttore artistico del dossier per «Brindisi Capitale italiana della cultura 2027».

A portare i saluti della Fondazione il Campiello e di Confindustria Veneto, il Direttore e Segretario Generale del Premio, Carlo Stilli, che ha sottolineato come il premio rappresenti l’impegno concreto degli industriali a favore della cultura e come il tour estivo sia un elemento essenziale per la promozione e la diffusione della letteratura tra la gente.

Grande entusiasmo fra i presenti ha suscitato la lettura di un passo dei rispettivi libri da parte degli autori. Gli ospiti, brillantemente “coinvolti”, sono stati perciò indotti ad acquistare le opere disponibili presso il punto libri curato dalla titolare della libreria Pupilla di Brindisi, Chiara SERGIO.

Hanno contribuito alla realizzazione dell’evento Scandiuzzi Steel Constructions S.P.A.  ed Enel Italia S.P.A., nostre aziende associate. I rispettivi rappresentanti, Roberto RABBONI - CFO Chief Financial Officer per Scandiuzzi Steel Constructions S.P.A. e Gaetano EVANGELISTI - Responsabile Associazioni, Stakeholder e Politiche Territoriali per Enel Italia S.P.A. - si sono soffermati sulla rilevanza dell’approccio culturale anche all’interno delle dinamiche aziendali.

Nei giorni scorsi nella sede della Prefettura di Brindisi, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e del presidente della Regione Puglia Emiliano, è stata annunciata la conclusione dei lavori in corso nella discarica di rifiuti pericolosi Micorosa a Brindisi. Al di là del fatto che bisognerebbe capire che vi sia stata l’effettiva dismissione piena dei lavori di cantiere, va detto che non siamo di fronte ad una bonifica ma ad una messa in sicurezza dell’area: la differenza è sostanziale perché la bonifica avrebbe dovuto comportare il recupero e lo smaltimento dei rifiuti a termine di legge e il ripristino pieno dello stato dei luoghi, con conseguente disponibilità dell’area per altre attività o per un progressivo reinserimento ambientale all’interno del Parco delle saline e degli stagni di punta della contessa e fiume grande. In realtà siamo di fronte ad una messa in sicurezza con tombamento di rifiuti pericolosi, che hanno prodotto nel tempo gravi danni ambientali e della semplice copertura dell’area che rimane quindi non disponibile e che non prevederà alcun recupero ambientale e per attività compatibili.

L’area interessata è di 57 ettari e ciò che complica ulteriormente la situazione è che vi è una parte interessata dall’intervento di proprietà eni, in quanto si dovrebbe procedere a monitoraggio costante sulle matrici ambientali e quindi è necessario che ciò avvenga sotto la supervisione e il controllo dell’Arpa. Non siamo di fronte ad una bonifica semplicemente perché, in modo assurdo e che con una diffida avevamo chiesto di attenzionare da parte dell’autorità giudiziaria, si è voluto procedere ad una assegnazione della gara d’appalto al massimo ribasso, addirittura giunto fino al 74% rispetto alla base d’asta: ciò ha comportato il dover procedere all’assegnazione di lavori di sola messa in sicurezza ed ad una discutibile attribuzione degli stessi lavori ad una società, che evidentemente non era affidabile da vari punti di vista, ciò comportando ritardi, ulteriori danni ambientali anche al di fuori dell’area di diretta pertinenza della discarica, e un inquinamento anche connesso ad interventi tecnicamente a dir poco discutibili sulla falda.

Legambiente, non esulta quindi per una bonifica che tale non è, e chiede che il monitoraggio richiamato sia effettivamente sotto la direzione dell’Arpa a tutela dell’ambiente e della salute pubblica e contemporaneamente che non si ripetano appalto al massimo ribasso, in relazione a progetti e ad iter autorizzativi estremamente complessi e delicati in un’area SIN che, a fronte di un ottimo livello di caratterizzazione pari al 97% ha un livello di bonifiche su tutte le matrici ambientali che non raggiunge il 10%.

Il Presidente Doretto Marinazzo

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Le foto inviate da un nostro lettore dimostrano la sporcizia presente ai margini del cavalcaferrovia attiguo al cimitero. In pratica le scoline dideflusso delle acque piovane sono tutte intasate. Non piove, ma se dovesse piovere l'acqua pluviale avrebbe difficoltà a defluire e intaserebbe la sede stradale.

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Una Fiat Grande Punto questa notte è andata a fuoco in via Alfieri a San Pietro Vernotico. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi e i carabinieri della locale stazione che indagano per dare una corretta lettura dei fatti accaduti intorno alle ore 3. 

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Dembel Sall è un nuovo calciatore del Brindisi Football Club. Difensore classe ’94, originario di Pikine, nella regione di Dakar in SenegalSall cresce nelle giovanili del Parma. Con i ducali debutta nel 2013 in Coppa Italia Primavera e nello stesso anno partecipa e segna un gol nella Viareggio Cup. Dopo la sosta in Emilia, nel 2014 passa in comproprietà al Bari, quindi a gennaio 2015 è ceduto in prestito alla Pro Piacenza, compagine che lo fa esordire in serie C. Con i biancorossi colleziona oltre 50 presenze, poi una lunga trafila in serie D, categoria nella quale veste le maglie dTurris (con cui ottiene il suo “personal best” in fatto di reti andando a segno quattro volte), Lentigione, PorticiGladiator, Team AltamuraAngri e infine lo scorso anno Gelbison alla corte di mister Monticciolo, con la cui maglia disputa 18 gare, accompagnate da due reti e due assist.

Il Brindisi Football Club si è assicurato le prestazioni di Bruno De Pace, difensore classe 2000 originario di Catanzaro. Lo scorso anno ha iniziato a Prato, giocando 11 partite, poi a gennaio il passaggio alla Gelbison, nel girone H della serie D. De Pace è cresciuto nel settore giovanile del Catanzaro, poi il difensore ha vestito le maglie di Castrovillari Gozzano totalizzando oltre 80 presenze in categoria. Con l’Acireale e il Trapani ha raggiunto i playoff per tre volte di seguito. Bruno_De_Pace.jpg

 Qualità e intelligenza a centrocampo anche con Matteo Montinaro, classe 1996 originario di Lecce. Cresciuto nel vivaio dell’US Lecce 1908, ha vestito la maglia del Nardò in Eccellenza e serie D. Poi il salto con il Bisceglie dalla serie D alla C, categoria che ha conservato per due anni a Monopoli. Poi BrindisiGravina, una stagione e mezza a Bitonto. A dicembre 2021 il trasferimento a Casarano, poi nel 2022 a Molfetta fino a dicembre, la seconda parte del campionato con la maglia granata del Nardò, fino alla stagione, la 2023-24, in terra cilentana con la Gelbison di mister Monticciolo.Matteo_Montinaro.jpg

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Si festeggia in Puglia in occasione del concorso del 10eLotto di martedì 16 luglio. La fortuna - riferisce Agipronews - fa tappa a Collepasso, in provincia di Lecce, dove sono stati centrati 50mila euro grazie ad un “9 Oro”. L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per oltre 25,9 milioni di euro, per un totale di oltre 2,14 miliardi da inizio anno.

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Oltre gli schemi, offrendo qualcosa al top che a Mesagne manca, pur nella vasta gamma dell’offerta enogastronomica: si è preannunciato per tempo e il 18 luglio a sera, alle ore 20, ecco l’esordio di “Alticcio winebar”, idea realizzata da Mattia Capodieci e Alessia Sanese in piazzetta dei Caniglia (ex Chiccara): non il classico ristorante, né una proposta fine dining, dalla quale provengono i protagonisti: «né cene gourmet, né piatti da abbuffarsi o da restare affamati, ma un’esperienza di buona cucina fra cibo e vini e spirits». Per entrambi, benché giovanissimi, si tratta del ritorno a casa dopo percorsi paralleli di crescita e formazione professionale fino a toccare le vette in realtà 5 stelle, premiate da riconoscimenti Michelin proprio conseguiti negli anni in cui loro hanno operato.

E a Mesagne? «Non il classico ristorante, perché vogliamo che le persone non debbano sentirsi costrette a trascorrere ore per consumare – dice Mattia Capodieci, chef -: sarà qualcosa di molto più facile, perché ciascuno potrà abbinare un piatto che sia di carne, di pesce o vegetariano a quella che è la nostra proposta di vini e spirits. Utilizzeremo materie prime pugliesi – ribadisce Mattia -: esse verranno lavorate con quelle che sono le mie esperienze, con tecniche di cucina differenti, mettendone in pratica diverse, fra le quali anche le “nikkei” giapponesi. Faremo tutto noi: dalla lavorazione del pane a quella di una proteina che sia carne o pesce».

«Le presentazioni dei piatti saranno pulite – aggiunge -: ci sarà l’essenziale per mettere in evidenza la materia prima che caratterizza quel piatto… . Per i vini – prosegue - abbiamo puntato moltissimo sulla Puglia, aprendoci anche ad altri territori italiani ed esteri. Abbiamo voluto fare una scelta marcatamente pugliese perché molto sta cambiano nella vinificazione in Puglia: stiamo passando dalla vinificazione di massa a produrre anche qualità».

È un ristorante? È un’aperitiveria? «È “Alticcio” – replica Alessia -. Saranno, cioè i clienti che decidono come impostare la loro serata, con una cucina che lavora a pieno ritmo per preparare piatti che sono stati studiati, ma senza proporre la classica carta divisa in sezioni. Noi avremo una lista di piatti – prosegue - che meglio abbiano pensato per accompagnarli ai vini della nostra cantina con l’intenzione di cambiare il menu almeno quattro volte l’anno perché le materie prime sono quelle che dettano le nostre scelte». E adesso, col dire che Alessia si è andata già orientando fra gli orti e i produttori locali per procurarsi “in house” le materie prime necessarie, sveliamo qualche particolare della loro vita, proprio a partire da entrambi che, dopo la maturità, vanno in Olanda per apprendere l’inglese, lavorando per mantenersi agli studi… Alessia quindi - ex cintura nera di taekwondo e nazionale italiana – si laurea in Civiltà e Lingue Straniere Moderne all'Università di Parma, dando avvio alla mia carriera nel mondo dell'Hospitality fino ad essere Resident Manager e a dedicarsi anche al mondo dell’enologia grazie alla Scuola di Sommelier. Mattia, invece, anche lui in Olanda dopo la maturità, diciamo che passa dai lieviti alla cucina, facendo la spola in diverse parti d’Europa per confrontarsi con realtà enogastronomiche diversissime fra loro. L’approdo sarà, anche per lui, una residenza 5 Stelle superior. Per entrambi la realtà è il futuro si chiama “Alticcio”. Ed è nella loro Mesagne.  

  

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