Redazione
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Abbiamo temporeggiato qualche giorno prima di dare il nostro parere sulla nuova giunta, in considerazione della mancata assegnazione di ulteriori incarichi che evidentemente il neosindaco ha deciso di tenere per se, confermando la deriva bolscevica propria del nuovo corso della politica mesagnese. Qualche riflessione è dovuta: il sindaco aveva nella sua squadra brillanti medici mesagnesi: Dott Mattia, specializzando all’ultimo anno in igiene (cioè quella specializzazione che apre le porte alla gestione sanitaria), dott. Devicienti da anni medico di famiglia, dott.ssa Crusi, specializzata in rianimazione, una delle colonne portanti della terapia intensiva di Brindisi, dott. Lecce, medico legale dell’asl, per anni medico del 118 a Mesagne. Invece abbiamo appreso con enorme stupore la nomina ad assessore alle politiche sanitarie di un’infermiera di sala operatoria (quindi con una conoscenza dei problermi sanitari locali pari a zero) che vive a Mesagne da pochissimi anni.
Alla stessa vengono assegnati i servizi sociali, sfiduciando quindi Annamaria Scalera, che in campagna elettorale aveva fatto vanto del suo operato in questo campo.. Del resto da chi è riuscito a far nominare presidente della commissione sanità regionale una persona il cui lavoro era occuparsi di prenotazioni e riscossione ticket sanitario non potevamo aspettarci niente di diverso. Il sindaco ha poi confermato tacitamente quello che abbiamo da sempre ribadito in questa campagna elettorale, cioè la gestione inefficace dei lavori pubblici, sottraendo questo ruolo al confermato consigliere D’ancona e tenendo per se la delega.
Sfiduciato anche Mingenti evidentemente il suo impegno per le attività produttive non è stato apprezzato dal sindaco. Così si è verificata la situazione paradossale che il più suffragato tra i 128 candidati del sindaco, con ben 743 voti rimane a bocca asciutta. Ci sembra del tutto evidente che Il sindaco ha creato questa coalizione più per conseguire il proprio obiettivo personale della ricerca dei consensi e appagare il proprio ego smisurato piuttosto che cercare la qualità della neo giunta comunale.
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CANONI DI LOCAZIONE ARCA NORD SALENTO: PENALIZZATI I PENSIONATI
Da gennaio 2024 ARCA NORD Salento ha modificato i criteri di calcolo dei canoni di locazione. Nonostante non vi sia stata alcuna modifica nella legge, l'Arca Nord Salento ha deciso che, nel calcolo del reddito convenzionale degli inquilini, i redditi da pensione non debbono più essere abbattuti del 40% come invece avviene per i redditi da lavoro dipendente, come avviene in tutti gli altri istituti e Comuni pugliesi. In tal modo i nuovi criteri di calcolo applicati penalizzano i pensionati interessati che si sono visti aumentare i canoni di locazione.
Si crea quindi una disparità di trattamento, in condizioni di uguale situazione reddituale, tra lavoratori e pensionati. CGIL, SPI CGIL, SUNIA CGIL di Brindisi hanno appena inviato il terzo sollecito di chiarimento interpretativo della norma a Regione Puglia, preoccupati non solo del danno economico e sociale che questo criterio di calcolo procura alla fascia più debole della popolazione, cioè gli inquilini pensionati, ma anche delle ricadute negative che ciò comporterebbe per tutti i bandi di assegnazione degli alloggi di E.R.P. in cui il diritto viene calcolato con l’abbattimento del 40%, e che sarebbero, quindi, inficiati dall’interpretazione della norma che dà ARCA Nord Salento di Brindisi. L’auspicio è che Regione Puglia, con urgenza, per la responsabilità che le compete, chiarisca quale sia il giusto criterio di calcolo da applicare evitando che la diatriba tra l’Istituto di Brindisi e le Organizzazioni Sindacali si prolunghi oltremodo, facendo crescere il disagio e l’esasperazione tra i pensionati interessati, che diventa sempre più difficile da gestire e che, senza chiare risposte, porterà sicuramente ad indire manifestazioni di protesta a tutela del diritto di equità sociale.
CGIL BRINDISI SPI CGIL BRINDISI SUNIA CGIL BRINDISI
A.Macchia M. Almiento M. Petarra
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A Mesagne è possibile fare una sauna completamente gratis. Basta recarsi al Punto di primo intervento territoriale dell’Asl, ex ospedale san Camillo de Lellis, è la sauna è servita. Almeno secondo quanto afferma la denuncia che ha presentato la Cgil funzione pubblica di Brindisi con una nota che ha inviato alla stessa direzione territoriale dell’Asl nella quale ha sottolineato una serie di criticità presenti nella struttura. In primis la mancata manutenzione ordinaria degli ambienti sanitari che ha portato al blocco dei condizionatori d’aria cui si è aggiunto il caldo torrido di questi giorni che ha messo in difficoltà gli operatori del 118, incidendo sugli stessi interventi. Le temperature sono salite oltre il livello di guardia tanto da mettere in discussione la sicurezza sanitaria di operatori e pazienti. “È di ieri la notizia che, oltre ai condizionatori già non funzionanti da tempo, si è aggiunta la rottura di una tapparella che non consente il ricambio d’aria. Le temperature torride di questi giorni, sommate al calore sviluppato dai macchinari presenti, rendono insostenibile la permanenza dei lavoratori all’interno dei locali”, ha scritto nella nota Luciano Quarta, segretario generale FpCgil di Brindisi -. Da tempo denunciamo il deterioramento della struttura afferente il Ppit del 118 di Mesagne, con il personale Asl e Sanità service costretto ad ingegnarsi per garantire la tutela della salute dei cittadini ed il benessere e la sicurezza dei pazienti, che hanno creato condizioni potenzialmente pericolose”.
Ed a proposito della pericolosità di tale situazione il rappresentante dei lavoratori dell’Asl per la Cgil, Enzo Maglie, ha aggiunto: “Oltre alle carenze già evidenziate da tempo, come la porta elettronica d’entrata mai riparata e sempre aperta, esponendo il personale Asl e Sanità service a rischi e alle intemperie, e le porte interne che ormai non si chiudono più, la questione dei condizionatori non funzionanti e delle tapparelle bloccate rappresenta il punto di non ritorno”. Criticità che possono incidere sulla qualità del servizio erogato. “Il palliativo delle tendine per il sole non è più utilizzabile in quanto sono rotte da tempo e mai riparate. Le tapparelle forzate in chiusura creano un ambiente insalubre per mancanza di ricambio dell’aria. Questa condizione non solo alimenta la nostra preoccupazione, ma rappresenta una flagrante violazione delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e tutela della salute dei pazienti”, ha chiosato Francesco Pollastro, coordinatore sanità per la FpCgil di Brindisi. Secondo il coordinatore “le alte temperature provocano un incremento significativo delle chiamate al 118, soprattutto per patologie legate al caldo come colpi di calore, disidratazione e scompensi cardiaci. Questo aumento del carico di lavoro, combinato con le condizioni disumane in cui il personale è costretto ad operare, crea una situazione di estremo rischio sia per gli operatori che per i pazienti”. In assenza di un riscontro concreto e di azioni tangibili “entro cinque giorni dal ricevimento della presente ci vedremo costretti ad intraprendere tutte le azioni sindacali e legali necessarie a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini”, hanno concluso i tre rappresentanti sindacali.
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FP CGIL -ANCORA CONFUSIONE PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DELL’AMBITO E DEL CONSORZIO BRINDISI 1
LA FP CGIL BRINDISI DENUNCIA LA DIFFICILE SITUAZIONE IN RELAZIONE A QUANTO ACCADE, BANDI DESERTI E NESSUN GOVERNO DEL SISTEMA O PROGRAMMAZIONE ORGANIZZATIVA PER I SERVIZI ESTERNALIZZATI DEL CONSORZIO DI BRINDISI
Non sono nuove le preoccupazioni in relazione ai servizi esternalizzati del consorzio BR 1 del Comune di Brindisi e San Vito dei Normanni. Andati deserti infatti anche i nuovi bandi proposti, con dubbie valutazioni a verifica dei costi reali del lavoro e delle tabelle ministeriali, in relazione a platee storiche rivenienti da esperienze pluridecennali in clausola sociale come segnalato da noi sui tavoli di confronto sindacali. Scotta il clima in relazione alla sempre più sconcertante agitazione ed incertezza in cui giacciono i lavoratori esternalizzati dei servizi di sostegno alla famiglia e del CAV che sono in proroga di appalto fino al 30 giugno con ancora nessuna determinazione per il loro futuro. Il servizio ADI attende ancora la liquidazione del TFR e gli emolumenti finali retributivi dalla vecchia cooperativa che gestiva l’appalto e altri lavoratori sono in attesa di liquidazione ed in causa presso vecchi gestori, con ultimi dubbi di aumenti contrattuali orari solo ad alcune lavoratrici ed ad altre storiche no. Queste e tante altre le questioni poste al vaglio di determinazioni da contrattare ai tavoli di confronto intercorsi senza alcun esito dalla nostra organizzazione. Ribadiamo di ritenere gravemente irrisolta la situazione afferente alla gestione dei servizi esternalizzati primari e non, del consorzio BR. 1, che garantiscono i Lea sul nostro territorio, con nessuna visione strategica delle esigenze del territorio in una programmazione sempre estemporanea di welfare, non di prospettiva e spesso mal condivisa, che abbiamo paura spinga Brindisi ancora più indietro e non avanti come meritano le persone fragili con i loro bisogni crescenti .Pertanto chiediamo a queste istituzioni responsabili di procedere tempestivamente ad una nuova programmazione atta a risolvere quanto segnalato e per giungere tempestivamente a determinazioni fattive nell’ interesse dell’ utenza e delle lavoratrici e dei lavoratori da noi rappresentati.
FP CGIL BRINDISI:
LA SEGRETARIA PROVINCIALE CHIARA CLEOPAZZO
Demetra e i ragazzi, continua il recupero della barca a vela sottratta all’immigrazione clandestina
A distanza di circa di due mesi dall’inaugurazione del progetto “Refitting soul Demetra: io sono. Io posso”, modulo “Un tuffo a colori”, il sodalizio creatosi intorno all’avvio dell’iniziativa esprime grande soddisfazione. E lo fa soprattutto alla luce dell’entusiasmo che stanno mostrando i ragazzi coinvolti: intanto parte attiva per la valutazione delle criticità elettriche, meccaniche ed idrauliche, stanno partecipando a interventi di piccola manutenzione e ad attività di risanamento del legno. Tanti gli ornamenti per interni – lanternine, foto e dipinti a tema mare – già create da mani laboriose per abbellire Demetra. Emozioni e curiosità sono gli elementi che stanno accompagnando un’esperienza che si conferma una bella occasione sotto l’aspetto della crescita personale dei giovanissimi impegnati nelle attività. Sono i minori segnalati dal servizio sociale del Comune di Mesagne, gli ospiti della Cooperativa “Divenire” e di altre organizzazioni attive nel Terzo Settore – tra queste la Cooperativa “Sostegno” di Latiano e l’AIPD - Associazione Italiana Persone Down sezione di Brindisi – i protagonisti di un’avventura che sta restituendo una nuova vita all’imbarcazione sottratta all’illegalità.
«Si ringraziano il Marina di Brindisi quale partner logistico, il cantiere navale Danese, partner esecutivo per i lavori, il Fondo di beneficenza dell’Istituto San Paolo per il contributo economico stanziato. Si ringraziano altresì tutti i privati, e le imprese e gli Enti che a vario titolo, ed in più occasioni, ci hanno sostenuto e continuano a farlo», dichiarano i referenti dell’associazione mesagnese “Demetra”, da cui prende il nome l’imbarcazione e l’intero intervento, che gode del patrocinio della Provincia di Brindisi e della città di Mesagne, di Avviso Pubblico e del Consorzio ATS BR4. Le opere di refitting continueranno per alcune altre settimane, successivamente i ragazzi coinvolti saranno i destinatari del nuovo progetto socio-educativo di velaterapia permanente. Demetra, la Bavaria Cruiser 46 usata dagli scafisti per immigrazione clandestina, sarà dispensatrice di amorevole attenzione, onorando la sua intitolazione.
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Nel 2023, Caravaggio e il suo tempo; quest’anno, G7: sette secoli di arte italiana. Per il secondo anno consecutivo la grande mostra organizzata - nell’ambito del Protocollo d’Intera Puglia Walking Art - da Micexperience Rete d’Impresa, con enti promotori il Comune di Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero della Cultura, è parte integrante, esperienza significativa, si può ben dire, della quarta edizione del workshop “Puglia, a way of life” che si terrà giovedì 27 giugno alle 16,00, nella sala conferenze della Stampa Estera, a Palazzo Grazioli (via del Plebiscito, 102) a Roma. I lavori verranno avviati da Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia ed avranno come ospite speciale Luca Bianchi, direttore generale della Svimez, esperto in economia e politiche di sviluppo territoriale. «“Puglia, a way of life” è un evento per ragionare su un modello integrato di promozione della qualità della vita che riguarda le persone e le comunità, attraverso pratiche che trovano il loro fondamento nel patrimonio materiale e immateriale della regione», spiega una nota istituzionale che riferisce della partecipazione dei vertici politici ed istituzionali della Regione negli ambiti della cultura e del turismo E stando a quei presupposti, le esperienze da raccontare sono quella della Fondazione Paolo Grassi, che celebra i 50 anni del Festival della Valle d’Itria e quella della Rete d’imprese Micexperience, che con il suo presidente Pierangelo Argentieri illustrerà la mostra G7: sette secoli d’arte italiana, allestita nel castello di Mesagne (Brindisi), ideale percorso in continuità con quanto accade nel maniero normanno svevo da diversi anni in qua.
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Romano è il nuovo capo allenatore della Mens Sana Mesagne
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Nella mattinata di oggi, presso lo studio notarile Lexat di Roma, è stato ricostituito il capitale social del Brindisi Football Club S.r.l. da una cordata di imprenditori. Con il subentro del nuovo assetto proprietario, il socio Giuseppe Roma è stato designato alla presidenza del club. Si apre così una nuova pagina per la storia del calcio brindisino, il primo step di un percorso che guarda alla definizione di una nuova prospettiva e di un nuovo progetto, credibile e competitivo, ma soprattutto capace di ricreare un clima di fiducia e di aspettative attorno alla maggiore espressione di calcio della città.
La società è attesa a un protocollo di adempimenti che dovrà condurre all’iscrizione al campionato nazionale di serie D, entro il prossimo 14 luglio, e alla dotazione di una struttura dirigenziale chiamata ad allestire una squadra competitiva e ad assegnare ogni altro ruolo tecnico e operativo. La dirigenza sarà subito al lavoro per sviluppare talenti, pianificare la stagione sportiva, gestire le risorse umane e tecniche oltre che stabilire una comunicazione efficace all’interno e all'esterno dell’organizzazione.
La nuova proprietà è pienamente consapevole delle sfide che questa transizione comporta, ma è altrettanto determinata a perseguire con fermezza gli obiettivi stabiliti. Il Brindisi Football Club si impegna a mantenere aperti i canali di comunicazione con tutti i player della città - tifoseria, istituzioni, enti, aziende e comunità - per garantire trasparenza e coinvolgimento nella realizzazione dell’ambizioso progetto sportivo. Si ringrazia per quanto fatto negli anni scorsi la famiglia Arigliano, da oggi estranea alla nuova compagine societaria.
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