Nella giornata di domenica, invece, dopo un calendario in salita nelle prime quattro giornate, le ragazze di mr. Rampino tornano tra le mura amiche ospitando l’ostico Putignano, squadra molto compatta in difesa e fisicamente piazzata. Appuntamento per domenica 13, alle ore 18.20.
Continua, intanto, il nostro viaggio nel roster della formazione di serie C. Oggi andiamo a conoscere meglio i due liberi a disposizione di mr. Rampino, due ragazzine terribili che stanno facendo parlare moltissimo gli addetti ai lavori: Martina Zurlo e Martina Demilito.
Martina Zurlo, sei in via di guarigione dopo il lungo infortunio. Quanto ti mancano il parquet, le gare e i tifosi?
Z.: Mi mancano tantissimo. Per me che sono cresciuta con la pallavolo, ogni infortunio è un piccolo dramma che mi fa stare male non solo fisicamente. Per riprendermi ci vorrà ancora un po’ di tempo e mi costa molto non essere in campo a dare il mio contributo. Spero di riprendermi al più presto, perché la pallavolo, per me, è vita!
Parlaci del gruppo di quest’anno e del tuo rapporto con le compagne di squadra.
Z: Premetto che c'è sempre stata sintonia in tutti i gruppi in cui ho giocato. Tuttavia, in questi ultimi anni ho acquisito sempre più esperienza, grazie a chi mi ha allenato scrupolosamente e anche alle mie compagne di squadra, che mi hanno dato e continuano a darmi preziosi consigli. Un grazie particolare, però, lo vorrei dedicare a Martina Demilito, una vera amica. Stesso nome, stesso aspetto fisico e stessi guai. Quello che ci fa andare avanti è la voglia di giocare e di migliorare, caratteristiche che nessun tipo d’infortunio può fermare.
Martina Demilito, dopo tanta gavetta nelle giovanili, finalmente sei in prima squadra da protagonista. Deve essere una grande soddisfazione per te che sei cresciuta in questa società.
D.: Penso che sia il sogno di tutte le ragazzine che entrano per la prima volta in una palestra. Io sono riuscita a realizzarlo e sono felicissima. La pallavolo bisogna sentirla sotto la pelle e non basta il talento o essere più alti della media se si vuole giocare. Vorrei ringraziare mister Andrea Sportelli, mio allenatore sin dai primi passi, e mister Giunta, che mi ha portato ad esordire già due anni fa in serie C. Tuttavia, il grazie più grande va alla mia famiglia che mi supporta e sopporta sempre, in qualsiasi situazione.
Per te un ruolo tutto nuovo, considerando che nasci attaccante. Cosa ti piace e cosa non ti piace?
D.: La differenza non si nota molto, perché anche da attaccante sono molto predisposta a difendere e ricevere. Ovviamente devo ancora entrare nei meccanismi della squadra e nel nuovo ruolo, ma per fortuna c’è mister Rampino che mi aiuta molto e ha molta fiducia in me.
Mauro Poci