Serie C, alla PetrolMenga Ceglie il derby contro Ostuni. L'ammiraglio Nelson sugli scudi

Bruno Morobianco Dicembre 05, 2016 1117

petrolmenga ceglieFinisce nel tripudio del numeroso caloroso e festante

pubblico locale, il derby che mancava da ben 12 anni. Quinta vittoria consecutiva e terzo posto in classifica alla penultima del girone di andata, un bilancio di tutto rispetto per la neopromossa messapica nonostante la partenza a strappi. E' stato un derby come tutti lo immaginavano, teso, combattuto punto a punto pieno di tanti spunti tecnici come le tre super stoppate dell'ammiraglio Nelson, accolte dal pubblico con ovazioni così intense più di un suo canestro. La vera super star della gara è stata il lungo americano, che è stata una vera e propria spina del fianco della difesa ostunese, sia in attacco che in difesa. La gara ha visto una buona partenza degli ospiti, avanti ma non troppo. I padroni di casa sono rimasti in scia e piano piano, guidati dalla sagacia tattica del ministro della circolazione della palla, l'altro statunitense Mitola, hanno macinato gioco e punti, chiudendo in parità il primo quarto, 21-21 per poi passare avanti di 5 punti all'intervallo lungo sul 42-37. Break decisivo per l'esito della gara. Al rientro, nuova partenza super degli ospiti che, guidati da Smith per lui 29 punti a referto e l'ultimo ad arrendersi dei suoi, hanno trovato un nuovo piccolo vantaggio. A questo punto ci ha pensato l'eterno Faggiano, vero punto di incontro tra la squadra in campo e i tifosi in tribuna, a guidare i suoi alla vittoria finale. In campo l'esperto capitano, non gioca a basket, ruggisce agonismo puro che trascina psicologicamente tutto e tutti e ogni canestro, ogni rimbalzo sembrano quelli della vita. Senza di lui difficilmente avremmo potuto assistere alla vittoria di ieri perché con lui in campo tutto è possibile. Il Ceglie ha vinto perché ha anche trovato anche le preziose triple del cecchino Argentieri. Passata la paura per il vantaggio ostunese la gara si è indirizzata sempre più verso i padroni di casa che, incitatati dal pubblico senza mai una pausa, hanno preso il largo arrivando fino a un rassicurante +12. Nonostante i tentavi degli ospiti, il Ceglie ha retto l'urto e ha fatto sua la gara sul 78-72. Peccato che la festa dei padroni di casa sia stata rovinata dal parapiglia finale, tra tifosi locali e ospiti, nonostante l'impeccabile servizio d'ordine della società ospitante. Non si può gestire tutto e tutti in un palazzetto piccolo per la sete di basket della città. A fine gara il presidente Allegretti non ha nascosto la soddisfazione per la vittoria nel derby, per il terzo posto e per le prospettive di crescita della società cegliese mantenendo sempre ambizioni e i piedi ben saldi a terra.  

Ultima modifica il Lunedì, 05 Dicembre 2016 12:32