L'assessore allo Sport D'Ancona: "Grazie Vito, per tutte queste vittorie. Ti aspettiamo a Mesagne"
L'assessore allo Sport del Comune di Mesagne, Roberto D'Ancona, ha vissuto da lontano per motivi di lavoro la vittoria di Vito Dell'Aquila. Lo ha seguito in Tv ed ha letto commenti ed entusiasmi. "Ero all'estero e mi sono enormemente emozionato da italiano ed in primis da mesagnese". D'Ancona non conosce personalmente Vito. Ricopre l'incarico istituzionale da poco tempo. "Non so molto di lui e della sua vita, ma ciò che mi ha impressionato è stata la sua determinazione e convinzione. Come dire: nessuno davanti a me! Uno spettacolo di caparbietà, capacità e lavoro maniacale, tanto da portarlo alla vittoria quasi .."scontata". Umiltà, educazione, determinazione e saggezza, qualità intraviste anche nelle varie interviste seguite in tv. Ho letto che non ha mai saltato un allenamento per cui un ragazzo così merita tutto l'oro del mondo". Vito può fare scuola su come la vita la possiamo determinare noi con il nostro atteggiamento e impegno. Vito rappresenta il meglio della gioventù mesagnese. Con Vito un grazie anche all'altro mesagnese Carlo Molfetta, team manager della nazionale Taekwondo, che gli è stato vicino e lo incoraggiato in questa grande avventura. Un grande abbraccio anche al maestro Roberto Baglivo che con Carlo e Vito ha fatto di Mesagne la capitale del Taekwondo italiano. Grazie Vito, per tutte queste vittorie. Ti aspettiamo a Mesagne".
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Ultimi da Redazione
- Floriana Pinto presenta Pupi Avati
- Oggi in Commissione sanità regionale la mancata assunzione di parte dei dipendenti del San Raffaele
- Mesagne. A Natale regala un prodotto sartoriale della Casa di Zaccheo
- Presentazione libro "Magma" con l'autore Raffaele Costantini presso Officine Ipogee.
- Forza Italia: “La violenza non sempre è visibile”