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54 anni fa il Mesagne approdava in Serie D
2 Giugno 1968. "Chi c’era rivive, chi non c’era sa".
Sono passati 54 anni da quell’indimenticabile domenica di Giugno, quando il Mesagne di Onofrio Fusco, vincendo per 2-1 in un Comunale di Squinzano invaso da oltre duemila mesagnesi, approdava per la prima volta nella sua storia in serie D, la quarta serie nazionale (dopo la serie A, B, e C) e categoria di semiprofessionisti.
Dopo quasi quaranta anni dalla nascita dell’A.S. Mesagne, e dopo averla sfiorata e desiderata varie volte, finalmente il Mesagne approdava in serie D nazionale. Fu un campionato entusiasmante fino all’ultimo secondo, un campionato iniziato alla grande e concluso in modo trionfale, uno di quei tornei da ricordare con orgoglio, ricco di colpi di scena e deciso da un mesagnese purosangue che non si voleva arrendere al destino che vedeva la sua squadra pareggiare a pochi minuti dalla fine.
Il Mesagne vinse a pochi secondi dal termine ed evitò gli spareggi contro le corazzate Manduria e Galatina, società che avevano investito risorse finanziarie non indifferenti per il salto di categoria. Molte volte più dei soldi, della tecnica e dei nomi possono la volontà, lo slancio e il cuore.
Il Mesagne la spuntò perché giocò con passione e ci fu una sinergia tra dirigenti, giocatori, tifosi e città. Era un calcio che apparteneva alla gente, quando una maglia faceva piangere di gioia e dolore, quando sulle maglie dietro le spalle era scritto un numero che si imprimeva nella mente degli appassionati, e non il nome di un giocatore che è più un attore che atleta. Fu una intensa storia umana e calcistica.
Un calcio genuino, lontano da interessi economici e mediatici giocato e sudato in campi in terra battuta sempre pieni di passione. Il Mesagne con la V fu un simbolo, rappresentò un momento di aggregazione degli animi e delle coscienze. La memoria di quella squadra è rimasta viva, anzi si è rafforzata nel tempo. Fu la vittoria di tutti. Ci davano dei drogati, l’unico doping era il cuore ebbero a dichiarare alcuni giocatori mesagnesi che giocavano in quella squadra. Era un calcio di altri tempi, quello vero. Un calcio fatto di valori e uomini veri. E’ bene tramandare ai più giovani che prima di loro ci sono stati atleti che hanno giocato con il cuore e con passione, difendendo i colori della propria città. Facendo vivere emozioni indimenticabili.
15° Giornata (2-6-68): Squinzano – MESAGNE 1-2 (Mallardi; De Giorgi; Potì)
SQUINZANO: Capeto, Paticchio, Spanu, Molendini, Martina, Petrachi, Serio, D’Elia, Gallo, De Giorgi, Parato.
MESAGNE: Chirico, Agrosì, Lagioia, Perrucci, Potì, Pison, Molinari, Mallardi, Capilungo, Distante, Felicani. Arbitro: Papponetti di L’Aquila Spettatori: 2.000 con larghissima rappresentanza di tifosi del Mesagne.
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