che non vedevo personalmente da almeno un decennio. Gli eventi professionali ci hanno divisi ma la passione comune per il basket ci ha fatti ritrovare. E' stata una piacevole chiacchierata, con un ragazzo maturato sia dagli eventi sportivi che da quelli personali. Quindici anni a Francavilla Fontana, sono stati intensi, importanti piene di soddisfazioni familiari che professionali. Stiamo parlando di un quarantenne, papà di uno splendido bambino, che vive di basket e per il basket. Di anni ne sono passati, da quando un pomeriggio fu chiamato da Angelo Vitale, un istruttore, la cui stima e affetto sono rimasti tali nonostante i tanti anni e la lontananza dal lavoro in comune. Davide, con profondo rammarico, ha salutato i tanti amici della sua città adottiva dove ha lasciato tanti ricordi per intraprendere la sua nuova avventura da head coach dell'Andrea Pasca Nardò, squadra costruita col chiaro intento di essere protagonista nel prossimo campionato di C regionale. Gli acquisti sono tanti e di qualità, la guida della squadra è in mano a un giovane coach che ha guidato ragazzi e ragazze sempre con diligenza e umiltà e che si dividerà giornalmente tra Nardò e il settore giovanile di Francavilla.
Dopo tanti anni a Francavilla, con quale motivazioni riparti nella tua nuova avventura a Nardò?
Per me decidere di non allenare più la prima squadra del Francavilla per guardare altre realtà non è stato facilissimo dopo 15 anni di importanti successi ed emozioni vissute con questa maglia. Credo che era arrivato il momento di avere nuovi stimoli, il momento di guardare altrove e Nardò è stata una piazza che mi ha dimostrato ambizioni, voglia, una realtà importante, una tifoseria molto calda, tutti elementi che mi hanno spinto a decidere di vivere questa esperienza con la famiglia Durante e con la Andrea Pasca Nardò.
Secondo alcuni addetti ai lavori, Nardò è la favorita insieme a Ruvo per la vittoria del campionato. Ci puoi confermare questi pronostici?
Sicuramente noi non ci possiamo nascondere, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Il Nardò viene, l'anno scorso, da un campionato importante. Quest'anno stiamo cambiando il roster, prendendo dei giocatori vicini al mio modo di intendere la pallacanestro. E' una squadra importante, una squadra forte e abbiamo il diritto dovere di lottare fino alla fine per la vittoria finale.
Se potessi tornare indietro, visto tutte le esperienze che hai maturato in questi anni, c'è una cosa nella quale vorresti migliorare?
Come si dice, bisognerebbe vivere due volte per non sbagliare e fare le scelte giuste. Non sono una persona che guarda troppo indietro, ho vissuto tutte le esperienze con la massima intensità. Dieci anni di Mesagne per me sono un ricordo straordinario e spero che un giorno a Mesagne si possa costruire qualcosa, perché è la mia città che meriterebbe di ritornare ai fasti e livelli. Francavilla per me è stata una esperienza fondamentale, mi sono trasferito e ho messo anche famiglia. Nonostante mi sposterò a Nardò, continuerò a seguire il settore giovanile del Francavilla, che rimane uno dei migliori in Puglia. Questa esperienza di Nardò mi da grandi motivazioni, a continuare nel mio lavoro in cui le motivazioni sono fondamentali per un allenatore. E' arrivato questo momento, se mi guardo indietro sicuramente ho fatto tante cavolate ma non sono abituato a guardare indietro.