Redazione

Le recenti elezioni per il rinnovo della RSU/RLSA nella società EuroApi (ex Sanofi) hanno visto la Uiltec di Brindisi raccogliere un eccellente risultato: le nostre liste sono cresciute nei consensi e sono stati confermati i tre Delegati uscenti Domenico Tarantini, il più suffragato in assoluto, RSU/RLSA Operai/Impiegati, Francesco Mangione RSU Operai/Impiegati e Gianluca Scivales RSU Quadri. A Domenico Tarantini che nonostante le difficoltà personali e le forti pressioni psicologiche subite è riuscito ancora una volta a raccogliere una grande fiducia nei colleghi il mio grazie personale e quello della Segreteria Territoriale. Tarantini è un Dirigente che la Uiltec di Brindisi ha sempre tenuto e terrà in debita considerazione.

Oltre ai già menzionati Delegati eletti la Segreteria di Brindisi, assieme alla stessa Segreteria Nazionale nella persona del Segretario Generale Paolo Pirani, esprimono la propria gratitudine ai candidati Marco Tedesco e Calogero Cancellieri ed al Componente della Commissione Elettorale Raffaele Andriani, al Gruppo Dirigente, cosi come a tutte le Lavoratrice ed i Lavoratori che hanno contribuito liberamente con il proprio voto al raggiungimento di questo obiettivo. Un risultato ancora più rilevante se si considera il clima aziendale a dir poco avverso con molti, ripetuti, tentativi di schieramento e di delegittimazione del Sindacato da parte di alcuni apparati aziendali.

Superate le elezioni, consapevoli della responsabilità ricevuta, torniamo a lavorare per comprendere quale futuro riservi questa realtà ancora non ben definita chiamata “EuroApi”. Già domani, 25 gennaio, in Confindustria Brindisi è previsto un incontro con i vertici aziendali da noi richiesto alla presenza delle Segreterie Nazionali, Territoriali e della nuova RSU per un “aggiornamento sulla situazione aziendale”. Non è più tollerabile navigare a vista e soprattutto non è più accettabile ignorare le reali intenzioni del nuovo Management. Sono molte le problematiche già dettagliatamente evidenziate che verranno puntualmente riproposte nell’incontro con la Società.

Data la complessità delle sfide che attendono i Lavoratori ed il mondo sindacale in questa Azienda la Segreteria della Uiltec di Brindisi auspica una maggiore collaborazione tra i diversi Componenti della nuova RSU/RLSA eletta – ad ognuno dei quali va il nostro augurio di buon lavoro - per affrontare con il giusto spirito costruttivo il confronto con EuroApi e definire in modo corretto e soddisfacente una nuova fase, non solo per i Lavoratori di questa Azienda ma per l’intero territorio.      

                                       

Il Segretario Generale Uiltec Brindisi

Carlo Perrucci

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Polizia locale di Mesagne, vigili del fuoco e il veterinario dell'ASL sono stati impegnati oggi pomeriggio per recuperare una capra tibetana che era andata a finire in una voragine naturale presente in contrada Campo D'oro. Fortunatamente tutto è andato bene e la capretta è stata recuperata da Franco Bianco e presa in consegna dall'ASL. 

Dati del giorno: 23 gennaio 2022

7.267
Nuovi casi
53.741
Test giornalieri
10
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.256
Provincia di Bat: 805
Provincia di Brindisi: 707
Provincia di Foggia: 1.113
Provincia di Lecce: 1.320
Provincia di Taranto: 981
Residenti fuori regione: 53
Provincia in definizione: 32
134.483
Persone attualmente positive
694
Persone ricoverate in area non critica
68
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

545.454
Casi totali
7.248.343
Test eseguiti
403.847
Persone guarite
7.124
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 189.168
Provincia di Bat: 56.089
Provincia di Brindisi: 51.305
Provincia di Foggia: 85.047
Provincia di Lecce: 82.137

E' deceduta a 81 anni Nonna Maria, dell'omonimo antico forno, decana dei panettieri di Mesagne. Una icona delle tradizioni culinarie Nonna Maria gestiva un antico forno in pietra in cui si sfornano tanti prodotti tipici locali. Nel dicembre scorso aveva voluto contribuire alla raccolta fondi di Telethon con una pettolata realizzata davanti al suo forno. Poi le sue condizioni di salute sono precipitate. Oltre all'amore per il suo lavoro Nonna Maria ha trasmesso i segreti del mestiere alla figlia e alle sue due adorate nipoti. I finerali si svolgeranno luned'alle ore 15,30 presso la chiesa Matrice.  

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Salgono ad oltre 300mila i chili la frutta di verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% pugliesi, di alta qualità e a chilometri zero in dono dagli agricoltori di Campagna Amica ai più bisognosi durante la crisi generata dalla pandemia Covid. E’ il bilancio reso noto da Coldiretti Puglia, che con la diffusione della variante Omicron del Covid, continua a portare avanti l’iniziativa di solidarietà la “spesa sospesa” nel mercati di Campagna Amica della Puglia  per contribuire concretamente a combattere la fame.

“Un’iniziativa di solidarietà importante alla quale stanno collaborando tanti giovani agricoltori per garantire cibo di qualità e a Km zero sulle tavole di tutti, in modo particolare a coloro che hanno visto cambiare radicalmente la propria condizione a causa della pandemia”, afferma Benedetta Liberace, leader di Coldiretti Giovani Impresa della Puglia.

I consumatori hanno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica.

“Con questa iniziativa abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche. La spesa raccolta viene poi consegnata agli enti caritativi e ai servizi sociali dei Comuni”, conclude Liberace. Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche.

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APULIA FILM COMMISSION, ZULLO (FDI): STA FRANANDO L’INTERO SISTEMA EMILIANO, LA FONDAZIONE DILANIATA TRA LITI, DENUNCE E DIMISSIONI. IL PRESIDENTE FACCIA CHIAREZZA. 

“Frana un’altra importante fondazione regionale, l’Apulia Film Commission, questa volta sotto i colpi di litigi interni, denunce e dimissioni. Il gruppo di Fratelli d’Italia è ancora in attesa che il presidente Emiliano venga in aula a riferire su quanto sta succedendo fra vertici CHE LUI HA NOMINATO.

“E oggi sono ancora le notizie di stampa a consegnarci un clima impossibile all’interno del Consiglio di Amministrazione che ha spinto la vicepresidente Marta Proietti, e il consigliere Luca Bandirali, a rassegnare le proprie dimissioni per evitare di votare – almeno cos? ci sembra di aver capito – la proposta di licenziamento del direttore generale Antonio Parente richiesta dalla Simonetta Dellomonaco con la quale c’era stato un violento litigio.

“Anche all’epoca furono sempre le indiscrezioni di stampa a dare la notizia, per questo il primo dicembre chiedemmo al presidente Emiliano di venire in Consiglio regionale a riferire, anche perché il tutto avveniva in contemporanea alle dimissioni dell’assessore alla Cultura, Bray. I due eventi potrebbero non avere nulla a che fare, oppure no. Sta di fatto che la lite fra la presidente Dellomonaco e il direttore Parente non è un bisticcio fra parenti o amici, peraltro finito con un’aggressione e una denuncia alla Procura di Bari. E’ un diverbio fra i vertici che non pu? rimanere interno alla Fondazione, anche perché come opposizione vorremmo conoscere i motivi dei dissapori e se questi incidono sulle scelte anche d’investimento che vengono prese. La Fondazione gestisce importanti risorse pubbliche, vale a dire soldi dei pugliesi.

“Ma non frana solo un'Agenzia, frana un sistema in piena implosione cos? come faranno prima o poi i sistemi tirannici e siamo certi che anche la tirannia di Emiliano ha vita breve. Fratelli d’Italia, anche questa volta, per l’ennesima volta, chiede chiarezza e trasparenza. Emiliano sfugge al confronto in Consiglio con noi suoi oppositori? Noi non molliamo.”

 

CARA E CPR DI RESTINCO BRINDISI. GRAVISSIME LE CONDIZIONI IN CUI SI TROVANO I LAVORATORI.  LA FP CGIL PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE PERMANENTE DEI LAVORATORI DEL CENTRO CARA DI ACCOGLIENZA IMMIGRATI DI RESTINCO. 

 
E’ di ieri la incredibile notizia appresa dalla cooperativa la mano di francesco, che gestisce il servizio CARA di Restinco, di voler porre in regime di cassa integrazione i lavoratori del centro. Situazione inaccettabile per la Fp Cgil Brindisi che considera tale misura, la miseria sopra la miseria, date le 15 ore contrattuali già insostenibili per poter portare un pezzo di pane a casa, per i lavoratori del centro, ormai stanchi e provati da una situazione che si ripercuote sul loro sostentamento e su quello delle loro famiglie, da circa 15 mesi. Pare essere in parallelismo anche insoluta la posizione del pagamento retributivo degli stipendi e del costante ritardo nei pagamenti, per i lavoratori del CPR che versano in situazioni di disagio economico al pari. La struttura CARA è da circa 15 giorni a campo zero, ovvero priva di ospiti, essendo una struttura invece con capienza in regime ordinario di 128 ospiti. Non si comprende dove siano stati destinati gli ospiti data l’emergenza e i tanti arrivi di questi ultimi periodi, nonostante che  l’immigrazione sia un fenomeno che merita risposte anche sul territorio brindisino, essendo il CARA un centro ministeriale e non un centro di accoglienza straordinario. Siamo oramai alle soglie di un nuovo passaggio di gara di cui non si conoscono ancora esiti e propositi in merito dalla Prefettura e non ci sono previsioni, nè comunicazioni di arrivo prossimo, di nuovi ospiti da destinarsi a tale struttura recettiva da parte della committente. Si chiede formalmente un tavolo urgente, alla Prefettura di Brindisi, a tutela dei lavoratori e della struttura di accoglienza. Inoltre, sarebbe opportuno comprendere  quale modello gestionale in termini di programmazione si intende adottare per il futuro di questo centro e per il destino occupazionale dei lavoratori dipendenti. Si comunica a tutti lo stato di agitazione permanente dei lavoratori e che a decorrere dai prossimi giorni la Fp Cgil Brindisi aprirà’ presidi di protesta autorizzati, nel rispetto delle procedure e delle misure anti covid a tutela dei lavoratori interessati, fino a definitivi esiti di risposta o ad azioni risolutive, per il futuro del centro e per chi per decenni ha prestato incessantemente la sua opera, con senso di responsabilità, dedizione ed esprimendo sempre un grande senso di appartenenza e fidelizzazione nei confronti della struttura in questione, anche nel periodo covid, facendo di questo centro, un centro di riferimento ed eccellenza nazionale ,per competenza e professionalità acquisita. In definitiva i lavoratori che, in un recente passato erano contrattualizzati con lavoro full time ora si ritrovano a percepire miseri contratti part time di 15 ore settimanali (con una media mensile, pari a circa 450 euro di stipendio) ed in ultimo vengono addirittura relegati in cassaintegrazione vedendosi falcidiato ulteriormente il compendio retributivo. Pertanto, nel confermare quanto sopra rappresentato si invitano le istituzioni preposte a voler intervenire anche per evitare che situazioni di estremo disagio come queste da noi rappresentate, possano provocare gravi ripercussioni di carattere sociale.
 
 
 

Dati del giorno: 22 gennaio 2022

7.902
Nuovi casi
43.295
Test giornalieri
11
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 2.461
Provincia di Bat: 863
Provincia di Brindisi: 660
Provincia di Foggia: 1.317
Provincia di Lecce: 1.475
Provincia di Taranto: 1.024
Residenti fuori regione: 70
Provincia in definizione: 32
143.357
Persone attualmente positive
699
Persone ricoverate in area non critica
69
Persone in terapia intensiva

ASL BRINDISI – VIZZINO: SULLE DIMISSIONI DEL DOTT. OLIVA DAL DISTRETTO FRANCAVILLA/CEGLIE OCCORRE FARE CHIAREZZA. 

 
La notizia relativa alle dimissioni presentate dal dott. Arturo Oliva dall’incarico di direttore del Distretto sanitario Francavilla/Ceglie desta forti preoccupazioni. 
Il dott. Oliva, infatti, nel rinunciare immediatamente all’incarico ricevuto, ha parlato di un “disastro” gestionale all’interno della struttura, con fatti gravissimi che si ripercuotono inevitabilmente sui pazienti di quei comuni. 
Occorre, pertanto, fare immediatamente chiarezza sull’accaduto ed è per questo che con il consigliere  Maurizio Bruno abbiamo chiesto la Commissione Sanità della Regione Puglia, che presiedo, per ascoltare lo stesso dott. Oliva, il direttore generale dell’Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone, il dirigente del Dipartimento Salute Vito Montanaro e l’Assessore alla Sanità Michele Emiliano.

Con l’avanzare dei contagi per effetto della variante Omicron la zona gialla interessa 4 milioni di pugliesi, con il limite massimo dei 4 posti a sedere per tavolo tra non conviventi nei 20mila ristoranti e pizzerie e nei 900 agriturismi della Puglia. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, in riferimento agli effetti del cambio di colore da lunedì 24 gennaio in Puglia, dopo la firma della nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, alla luce dei dati del monitoraggio settimanale.

“Il passaggio in zona gialla oltre a rendere obbligatorio di nuovo l’uso di mascherine all’aperto ad eccezione dei bambini sotto i sei anni e di chi fa sport, prevede un massimo di 4 persone per tavolo al chiuso in bar, ristoranti e agriturismi. Il limite dei posti a tavola è una misura di sicurezza che però ha ripercussioni sul bisogno di convivialità ma pesa anche sugli incassi degli agriturismi dopo le pesanti perdite subite a causa della pandemia Covid. Senza dimenticare che un terzo della spesa turistica è destinato all’alimentazione con il cibo che rappresenta per molti turisti la principale motivazione del viaggio”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

La ripresa dei contagi per la variante Omicron rischia di peggiorare nel 2022 la situazione già difficile del settore agrituristico – aggiunge Coldiretti Puglia - con le aziende che hanno perso nell’ultimo anno il 27% delle presenze rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani. Ammontano ad oltre 200 milioni le perdite che hanno colpito i consumi nelle attività di ristorazione – aggiunge Coldiretti Puglia - ma anche per l’acquisto di cibo di strada e souvenir agroalimentari delle vacanze nel 2021.

Il turismo in Puglia impatta per 6,5 miliardi sui consumi finali, pari al 12,3% sui consumi totali – insiste Coldiretti Puglia – una ricchezza straordinaria a cui contribuisce il turismo esperienziale negli agriturismi, come dimostrato dalla quota percentuale di soddisfazione nel rapporto con il territorio. Ai primi posti di gradimento c’è l’offerta di olio di qualità all’85%, di prodotti agroalimentari all’83, paesaggi e colori per il 75%, l’ospitalità al 72% e l’offerta vitivinicola al 70%,

La Puglia – sottolinea la Coldiretti regionale - è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con oltre 3,8 milioni di pernottamenti di turisti stranieri che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. L’assenza di stranieri in vacanza in Puglia  grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – sottolinea Coldiretti Puglia – i turisti dall’estero da paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa.

La mancanza di vacanzieri si trasferisce a valanga sull’insieme dell’economia per il crollo delle spese per alimentazione, alloggio trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Il cibo infatti – aggiunge Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Puglia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare su 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia,  9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica.

Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio – conclude Coldiretti Puglia – con la necessità di valorizzare questo patrimonio anche per aumentare la spinta propulsiva del Made in Italy sui mercati esteri.

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