Redazione

CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, SCATTA FERMO PESCA IN ADRICATICO; OCCHIO AD ETICHETTA

Il settore della pesca e dell’acquacoltura in Puglia vale 225milioni di euro

con una flotta di 1.455 battelli, il 12,3% del totale nazionale

Stop al pesce fresco a tavola per l’avvio del fermo pesca che porta al blocco delle attività della flotta lungo l’Adriatico, in Puglia da Manfredonia a Bari. A darne notizia è Coldiretti Pesca Puglia, nel sottolineare che il blocco durerà dal 16 agosto fino al 29 settembre.

Nonostante l’interruzione dell’attività – precisa Coldiretti Pesca – sulle tavole sarà comunque possibile trovare prodotto italiano, dal pesce azzurro come le alici e le sarde, al pesce spada, ed inoltre a spigole, orate, sogliole, cannocchie, vongole e cozze provenienti dalle barche della piccola pesca, dalle draghe e dall’acquacoltura. Il consiglio è dunque quello di verificare bene le informazioni in etichetta sui banchi di pescherie e supermercati, ma per assicurare reale trasparenza occorrerebbe arrivare all’etichettatura obbligatoria dell’origine anche al ristorante.

Il settore della pesca e dell’acquacoltura in Puglia – dice Coldiretti Puglia – vale 225milioni di euro, secondo i dati CREA, con una flotta operante lungo le coste pugliesi costituita da 1.455 battelli che rappresenta il 12,3% del totale nazionale, il 10,5% del tonnellaggio e il 12% della potenza motore, con le aree vocate di  Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi, oltre agli allevamenti in mare aperto di spigole, ombrine e orate.

Intanto, quasi 8 pesci su 10 che arrivano sulle tavole sono stranieri – dice Coldiretti Pesca Puglia - spesso senza che i consumatori lo sappiano, soprattutto a causa della mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine sui piatti consumati al ristorante che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy. Per questo nei Mercati di Campagna Amica si organizzano eventi di informazione per far conoscere caratteristiche, qualità ed aiutare a fare scelte di acquisto consapevoli, soprattutto di pesce dei nostri mari a miglio0.

Una crisi quella del settore ittico tricolore che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura.

Il fermo – conclude Coldiretti Impresapesca – non deve essere una mera restrizione dei tempi di pesca, misure già abusate dai regolamenti comunitari, ma deve avere come obiettivo quello di tutelare le risorse target nelle fasi biologiche più importanti quali la nascita e l’ accrescimento dei giovanili, una fase di tutela che non può essere disgiunta dalla attenzione alla sostenibilità economica delle imprese di pesca coinvolte alla misura di fermo e dalla sostenibilità sociale per la tenuta dei territori costieri e delle tante economie collegate alla produzione ittica quali il commercio,) la ristorazione, il turismo, la cantieristica.

Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.

VINO: COLDIRETTI PUGLIA, BENE RIDUZIONE RESE UVA/ETTARO PER IGP; MA SERVONO CONTROLLI SERRATI E CATASTO VITIVINICOLO

Bene la riduzione di uva ad ettaro per i vini IGP, un provvedimento, che se accompagnato dall’attivazione del catasto vitivinicolo e da controlli più rigidi e serrati, potrà portare ad una stabilizzazione del mercato, con la Puglia che è la seconda regione in Italia per la vendita di vini IGP. E’ il commento di Coldiretti Puglia alla pubblicazione della delibera di Giunta con cui è stata approvata la riduzione delle rese di uva ad ettaro per i vini IGP.

“Avevamo chiesto strumenti di gestione delle DO/IG quali la riduzione delle rese per ettaro delle produzioni IGP della nostra Regione proprio per un riequilibrio del mercato”, afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che sono necessari anche “l’attivazione dello schedario vitivinicolo, l’eliminazione delle deroghe produttive per i vini comuni sopra le 30 Tn, la valutazione della fattibilità di ipotesi di sospensione della concessione delle autorizzazioni per nuovi impianti, ma anche la necessaria applicazione di una misura di distillazione, per alleggerire le attuali giacenze di magazzino e una possibile verifica di una misura per lo stoccaggio”,  aggiunge il presidente Cavallo.

La contrazione dei volumi di vendita – insiste Coldiretti Puglia - sia sul mercato interno che su quelli esteri, la permanenza di prezzi di commercializzazione dei vini sfusi piuttosto bassi, a fronte del considerevole incremento dei costi di produzione, sta riducendo considerevolmente i margini aziendali, con il serio rischio non solo di mettere in difficoltà le imprese ma di avere una negativa forte ripercussione sui produttori.

“Le difficoltà legate all’aumento dei costi di produzione e ai costi dei finanziamenti stanno mettendo a rischio la spesa complessiva del sistema vitivinicolo in ambito Ocm”, insiste Cavallo nel ribadire la necessità “di lavorare nella direzione di aumentare la flessibilità nella attribuzione e rendicontazione delle spese relative alla varie misure oltre che prevedere a livello nazionale e regionale meccanismi di overbooking per garantire la massima distribuzione delle risorse ed evitare che alla fine dell’anno finanziario siano restituite risorse al bilancio comunitario”, conclude il presidente Cavallo.

La Puglia è la seconda regione in Italia per la vendita di vini IGP, con un valore di 631 milioni di euro pari al 93,1% del paniere IG del Paese, un gradimento che i consumatori confermano – conclude Coldiretti Puglia - anche sul fronte della qualità, facendola salire al quarto posto della top ten delle regioni con i vini rosati e al quinto per i vini rossi.

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L’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni indice per l’anno 2025 un

 
BANDO DI BORSA DI STUDIO 
PER ANIMATRICE O ANIMATORE DI COMUNITA’ (ADC)
DEL PROGETTO POLICORO
 
L’Animatrice o Animatore di Comunità (AdC) è il vero protagonista del Progetto Policoro.
L’AdC ha il compito di animare il territorio diocesano, curare il rapporto con il Vescovo, il tutor, i direttori degli uffici pastorali e il clero, costruire e vivere in pienezza le relazioni con i giovani che incontra nelle scuole, nelle parrocchie, nelle realtà sociali e territoriali, presso il Centro Servizi diocesano così da poter diffondere una nuova cultura del lavoro, basata sui principi della Dottrina Sociale della Chiesa.
 
Il Progetto si propone di essere una presenza concreta nel mondo del lavoro, promuovendone una nuova cultura e accompagnando i giovani nella ricerca e nella realizzazione della propria vocazione lavorativa, tramite l’orientamento al mondo del lavoro e alla creazione d’impresa.
 
I candidati dovranno rispettare, tra gli altri, i seguenti requisiti: avere un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, essere residenti e domiciliati presso uno dei Comuni dell’Arcidiocesi, essere in possesso del diploma di Scuola secondaria di secondo grado e della patente di tipo B. 
Requisiti e caratteristiche per esteso sono elencati nel bando.
 
E’ necessario inviare la propria candidatura via e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. allegando il proprio CV e la domanda di partecipazione entro il 31 agosto 2024. 
Le candidature pervenute oltre questa data non saranno prese in considerazione.
 
E’ possibile reperire domanda di partecipazione e bando sul sito dell’Arcidiocesi.

I carabinieri del Nas hanno eseguito un controllo sulle attività commerciali di Mesagne, trovando una situazione non conforme alla normativa. In pratica si tratta di un centro estico con annessa una camera da letto con due posti che svolgeva attività di affittacamere. I carabinieri per la Tutela della Salute N.A.S. di Taranto hanno evidenziato la presenza dell’attività di affittacamere con annesso servizio di centro benessere costituita principalmente su due piani di cui: al piano rialzato, la presenza dell’attività di affittacamere consistente in 1 camera con 2 posti letto; al piano internato, la presenza di locali del centro benessere ed ulteriori locali alloggiativi. Inoltre, durante il controllo è stato verificato l’assenza di ulteriori SCIA o altro titolo abilitante/autorizzativo, all’interno dei locali riguardanti l’attività di estetisca e affittacamere e anche che da nessuna delle pratiche presenti agli atti, risulta che le stesse siano tra loro complementari e/o collegate fra loro;  da parte sua l’ASL Brindisi compartimento di Mesagne, Dipartimento S.I.A.N e S.I.S.P., eseguita la verifica dei requisiti igienico-sanitari ed il Comando di Polizia Locale ed all’Ufficio Urbanistica – Edilizia del Comune di Mesagne, in riferimento alle proprie competenze, effettueranno i dovuti e necessari controlli ed ad emettere eventuali atti conseguenziali. Così il Comune ha emesso l'ordinanza 381 con la quale ha diffidato la proprietaria dell'attività commerciale  a non utilizzare le "camere/alloggi in assenza delle relative procedure previste in ordine alla comunicazione inizio attività e/o altri adempimenti amministrativi; e a non utilizzare i locali dedicati al centro estetico/benessere ad un uso diverso da quello previsto dalla Scia per l’apertura di attività di estetista".

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FERRAGOSTO: COLDIRETTI PUGLIA, PICNIC IN SPIAGGIA E IN CAMPAGNA E GRIGLIATE ACCESE PER CAPODANNO ESTIVO

Ecco il vademecum per valorizzare il barbecue e aiutare a prevenire il rischio incendi favoriti da afa e siccità

Gettonati a Ferragosto i picnic e le tradizionali grigliate al mare, in campagna, negli agriturismi o nelle case dotate di spazi adeguati. E’ quanto emerge dall’indagine di Coldiretti Puglia che per sostenere una delle passioni più radicate tra i vacanzieri per il Capodanno estivo ha stilato il vademecum per aiutare a valorizzare al meglio la grigliata ma anche a prevenire il rischio incendi, favoriti da siccità e caldo torrido.

Se la maggioranza assoluta tra i patiti del barbecue preferisce le grigliate a base di carne (49%), un 37% si orienta su quelle miste, un 7% su quelle di pesce mentre sale la percentuale dei vegetariani (7%), secondo le stime di Terranostra Puglia, l’associazione agrituristica di Coldiretti. Per avere un ottimo risultato dalla cottura con il barbecue – sottolinea la Coldiretti regionale – la regola di base è quella di ricorrere a materie prime di qualità, molto meglio se Made in Italy, che garantiscono freschezza e genuinità come sostengono i tutor della carne della Coldiretti che offrono consigli su acquisti e ricette nei mercati di Campagna Amica. E’ poi possibile risparmiare fino al 50% con l’acquisto di tagli alternativi meno conosciuti e più economici, ma anche più adatti al piatto che si vuole portare in tavola, senza rinunciare alla qualità italiana.

Per questo è importante – sottolinea la Coldiretti Puglia – valorizzare anche i “pezzi” minori di carne nella consapevolezza che, per esempio, del bovino non esiste solo la richiestissima fiorentina, ma ci sono altre parti dal sapore caratteristico che appartengono alla tradizione culinaria italiana come per esempio i famosissimi bolliti piemontesi, la squisita faentina (pancia tagliata a fette e cotta alla griglia), la lingua salmistrata e la trippa in umido amata dall’intero Centro Sud della nostra penisola. I tagli di carni bovine italiane, a partire da quelli delle razze storiche come Piemontese, Chianina, Maremmana, Marchigiana, Podolica e Romagnola sono perfetti per essere arrostiti alla griglia, ma anche la braciola di maiale e le salsicce di suino italiano hanno caratteristiche qualitative inappuntabili. Un po’ di pazienza in più occorre per cuocere il pollo alla griglia. Anche la carne di coniglio dà ottime performance sulla griglia.

Un perfetto posizionamento del barbecue lontano da luoghi a rischio incendio è la prima operazione necessaria per poter lavorare in sicurezza e con i migliori risultati. Occorre – segnala la Coldiretti – un piano d’appoggio stabile e sicuro. Anche la strumentazione deve essere adeguata: non possono mancare graticola, pinze, pennello e guanti. Norma fondamentale è che il barbecue non può mai essere lasciato incustodito, ma deve essere vigilato a vista soprattutto in presenza di bambini che vanno tenuti a debita distanza. Per realizzare una buona brace – continua la Coldiretti – è consigliabile impiegare della carbonella di qualità.

A conclusione della grigliata – conclude la Coldiretti – spegnere la carbonella per scongiurare il rischio che qualche scintilla caduta su vegetazione secca possa innescare un incendio.

IL VADEMECUM COLDIRETTI PER UNA BUONA GRIGLIATA

1.Piano d’appoggio del barbecue stabile, sicuro e non esposto al vento

2.Attrezzatura adeguata (graticola, pinze, pennello e guanti) a portata di mano

3.Controllare sempre il barbecue per salvaguardare i presenti (bambini) ed evitare incendi

4.Impiegare carbonella di qualità, evitando il legno troppo ricco di resina

5.Cuocere i cibi alla temperatura giusta, evitando il contatto con le fiamme

6.Non rigirare continuamente gli alimenti e non bucare la carne

7. Cucinare le verdure con il calore residuo dopo la cottura della carne

8.Far riposare per qualche secondo i cibi cotti su un tagliere di legno scanalato

9.Dopo l’uso spegnere accuratamente la carbonella per evitare il rischio di incendi

10.Pulire a fondo la griglia dopo l’uso con una spazzola di metallo.

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La notte scorsa si è sfiorata la tragedia a Campo di Mare, lido di San Pietro Vernotico, dove un giovane è stato ferito di striscio a un polpaccio da un proiettile vagante. I giovani erano in spiaggia per trascorrere qualche ora in serenità quando hanno udito alcuni colpi di arma da fuoco. Uno di questi ha ferito un giovane che era in spiaggia a un polpaccio. Fortunatamente la ferita non è grave. Quello che è grave è che siano stati sparati impropriamente e illegalmente dei colpi di arma da fuoco. Sul posto sono giunti i carabinieri di San Pietro che hanno avviato le indagini. I colpi sarebbero stati sparati dall'alto in basso verso la spiaggia. 

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Una signora che a Mesagne stava portando a passeggio il suo cane è stata attaccata da un altro cane che prima le ha morso un braccio e poi si è avventato all’animale della donna mordendolo prima alla gola e poi a una zampa. La signora è stata portata in ospedale dove gli sono stati applicati dei punti di sutura. Entrambi i cani sono di proprietà. Sul posto sono intervenuti sia i vigili urbani sia la polizia. I proprietari del cane che ha assalito la signora con il suo peloso sono stati denunciati per l’incauto affidamento. La polizia sta indagando sull’episodio per verificare se, in base a tutti gli accertamenti espletati, ci saranno gli estremi per successivi risvolti di natura penale. Nella serata di lunedì, intorno alle ore 22,30, una signora stava passeggiando in via Pacinotti, a qualche decina di metri dal parco Potì, con il suo husky, rigorosamente tenuto al guinzaglio.

Lo aveva portato a fare la passeggiatina serale. Mentre stava rientrando nel condominio in cui risiede, per cause ancora in fase di accertamento da parte della polizia, è stata attaccata da un altro cane che prima si è avventato sul braccio della signora, azzannandolo, e poi ha rivolto le sue attenzioni verso l’husky che ha addentato al collo e successivamente alla zampa sinistra. La signora con il braccio che si riempiva di sangue ha iniziato a gridare e a chiedere aiuto. Diverse persone sentendo le urla della donna si sono avvicinate e hanno cercato invano di dividere i due animali. Purtroppo il cane probabilmente sfuggito al controllo del suo conduttore non lasciava la presa. A quel punto un inquilino del terzo piano dello stabile che si era affacciato per vedere cosa stava accadendo in strada ha preso un secchio di acqua e l’ha gettato giù sui cani. Solo in quel momento il cane assalitore ha mollato la presa e la situazione si è normalizzata. Almeno sul piano dell’aggressione poiché la signora rimasta ferita al braccio è stata soccorsa e trasportata presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi.

Qui è stata sottoposta ad accertamenti e relativa profilassi. Successivamente è stata trasferita presso il reparto di chirurgia Plastica in cui le sono stati applicati una trentina di punti di sutura. L’husky rimasto ferito al collo e alla zampa sinistra è stato trasportato presso una clinica veterinaria per le cure del caso. In via Pacinotti sono giunti i vigili urbani e la polizia che hanno avviato le indagini iniziando dal ricostruire l’intera vicenda. E quello dell’aggressione dei cani è un argomento di grande attualità in Italia. L’argomento è ben regolamentato poiché l’ordinanza del 3 marzo 2009 del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali all’articolo 1, comma 1, prevede che “Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell'animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall'animale stesso”.

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Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato questa mattina nel canale Patri di Brindisi. Le fiamme alte sono state domate dai vigili del fuoco e dai volontari della protezione civile, compresa quella di Mesagne, che hanno lavorato diverse ore. Il fumo ha invaso le abitazioni dei quartieri Commenda e Bozzano.

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Incidente con 3 feriti

Agosto 15, 2024

Un incidente stradale si è verificato questa mattina intorno alle ore 7,30 a Brindisi all'incrocio tra viale Commenda e via Tirolo. Qui, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrate una Lancia Y e una Hyundai. Nello scontro 3 persone sono rimaste ferite e sono state trasportate presso il pronto soccorso del Perrino per accertamenti. Sul posto la polizia locale. 

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Nella bella cornice del sagrato della Chiesa Madre a Mesagne si è tenuta l'8^ edizione di Mesagne in Lirica dedicata al grande Giacomo Puccini nel centenario della sua scomparsa.
Si sono esibiti in maniera magistrale il soprano MARIA LUISA LATTANTE, il tenore ENRICO GUERRA accompagnati al pianoforte dal Maestro EKLAND HASA. Narratore della serata l'attore/baritono
LUCA DE LORENZO che ha raccontato un pò la storia del grande compositore lucchese e come sono nate le sue grandi opere. Gli artisti hanno cantato arie da Manon Lescaut, La Boheme, Tosca, Madame Butterfly e Turandot.

La bella cornice di pubblico ha gradito ed applaudito a lungo gli artisti , presentati dal giornalista COSIMO SARACINO.