Redazione

Il tema delle cartelle Arneo non è ritenuta prioritaria da questa amministrazione.

 
Questa mattina si è svolto il consiglio comunale di Latiano in cui si sono affrontati importanti argomenti. Ma il 13 gennaio abbiamo presentato alcune mozioni ed interpellanze che non sono però state inserite in questo consiglio comunale. 
 
Si discuteranno sicuramente al prossimo, ma tra queste vi era una mozione che riteniamo importantissima e che sarebbe dovuta essere discussa oggi, visto il riempirsi la bocca da parte del Sindaco di parole come “interesse comune”, “unità”, citando addirittura il Presidente della Repubblica quando poi nei fatti l’effetto delle su citate parole si cercano solo a fasi alterne quando crede che gli possa tornare politicamente utile.
 
L’ oggetto della mozione è la sospensione dei  termini di pubblicazione della lista di carico degli “avvisi di pagamento” dell’Arneo con codice tributo 630 e 648 riferiti agli anni 2017 e 2016. 
L’ 8 gennaio 2021 infatti, tardivamente rispetto alla richiesta dell’Ente Arneo che chiedeva quale termine dal 4 gennaio al 19 gennaio 2021, è stato pubblicato un generico avviso relativo alla lista di carico degli “Avvisi di pagamento” dell’Arneo, dei tributi codice 630 “beneficio idraulico” e codice 648 “beneficio irriguo” riferiti all’anno 2017 e partite residue del 2016, per un totale di circa 5 milioni di euro; 
 
Le problematiche legate ai tributi Arneo sono note ormai a tutti i cittadini da anni. Il Consorzio di Bonifica di Arneo è nato per curare e salvaguardare i terreni agricoli dalle zone paludose, alla predisposizione del Piano Generale di Bonifica e di Tutela del Territorio Rurale ma l’evoluzione normativa in tema di consorzi di bonifica ha reso desueta gran parte della loro funzione originaria, senza tralasciare il punto cruciale che il tributo può essere imposto soltanto in funzione di una comprovata attività messa in campo dal Consorzio. 
 
Per questo speravamo che fosse stata discussa oggi, che il Presidente Argentieri si fosse prodigato in tal senso invece che ignorarla, vista la vasta platea di cittadini coinvolta e visto che per poter risolvere queste questioni vi è la necessità di importanti mobilitazioni politiche.
 
Con la nostra mozione, infatti, chiedevamo all’Amministrazione comunale di predisporre con assoluta urgenza un atto deliberativo da notificarsi al Presidente della Regione Puglia, all’Assessore all’Agricoltura e al Commissario Straordinario dell’ente Arneo, con cui venisse disposta la sospensione dell’efficacia del predetto avviso, almeno, fino al permanere dello stato di emergenza. 
 
Coalizione Claudio Ruggiero

“Oggi comincia il ministero pastorale di monsignor Giuseppe Satriano come arcivescovo dell’Arcidiocesi Bari-Bitonto e a lui, in questa giornata speciale, voglio rivolgere un grande augurio di buon lavoro. Il suo sorriso e la sua opera sono impressi nella memoria e nei cuori di tutti i brindisini che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

La sua storia di grande umanità, al fianco di tutti, ha lasciato un segno indelebile. Ad ottobre, qualche giorno dopo la sua nomina, siamo riusciti a parlare un po’ del suo percorso e dei suoi progetti. Sono davvero orgoglioso ed onorato che da oggi quest’uomo, figlio di Brindisi e di questo territorio, possa intraprendere un nuovo importante cammino al servizio di un’altra comunità.

A lui giunga l’abbraccio di questa amministrazione e di questa città che lo ringraziano per ciò che ha fatto e continuerà a fare per tutti noi”, lo dichiara il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi.

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Il Sindacato Cobas continua  lo stato di agitazione di tutte le cooperative sociali che lavorano per conto del Comune di Brindisi. Il Sindacato Cobas ha realizzato Venerdì 22 Febbraio un sit in davanti il Comune di Brindisi delle lavoratrici dei servizi sociali che stanno subendo un taglio delle ore da parte delle cooperative presso cui lavorano. Questo taglio delle ore di lavoro avviene  in seguito a minori finanziamenti erogati dal Comune dovuti alla realizzazione del  piano di predissesto economico dello stesso Comune      e riportati in bilancio 2021.   

Venerdì scorso abbiamo dovuto insistere non poco per ottenere un incontro con il Sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi.

 Alla fine siamo riusciti insieme ad una delegazione delle lavoratrici delle cooperative  ad incontrare il Sindaco.

Nel corso della riunione il Sindaco ha confermato la necessità dei tagli  e che dobbiamo tenerceli , altrimenti il Comune chiude i battenti.

Ha riferito che la realizzazione del Consorzio , proposto  già 5 mesi fa come la soluzione di tutti i mali , è ancora in alto mare e che dovrà  superare non poche difficoltà.

Per la riunione in Prefettura , dove  passare la gestione del servizio della assistenza domiciliare ADI dal Comune alla ASL , ci avrebbe fatto sapere a giorni dopo che stiamo aspettando da oltre un anno.

Il Sindacato Cobas ha risposto che rifiuta assolutamente la impostazione di quel piano di predissesto che su 56 milioni di euro ne prevede 40 di potenziale contenzioso, cioè di quelli che per vari motivi potrebbero far causa al Comune nel corso degli anni …dalle cadute per terra  agli espropri di terreni.

Diritti costituzionali dei cittadini non possono essere cancellati in questo modo, non si possono mettere sulla bilancia i bisogni dei cittadini da una parte e gli espropri dei terreni dall’altra .

Sono intervenute le rappresentanti delle lavoratrici che hanno evidenziato come il numero delle ore tagliate porta  ad un peggioramento significativo dei servizi offerti ai cittadini .

Taglio avvenuto in un periodo dove  cresce in modo esponenziale la richiesta di servizi dai cittadini più fragili, come donne e bambini.

Ricordiamo che le lavoratrici, tutte professioniste, avevano già subito un taglio del 20% a cui se ne aggiunge un altro uguale, fino ad avere  stipendi da fame .

Le rappresentanti hanno proposto al Sindaco di creare un tavolo di discussione approfondito per cercare percorsi di finanziamento tesi a riqualificare i servizi sociali , dando la  loro più che ventennale esperienza.

Il Cobas continuerà la lotta nei prossimi giorni con una nuova manifestazione sotto il Comune.

Brindisi 25.01.2021

Per il Cobas Roberto Aprile

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Crescono i prezzi dei prodotti alimentari nel carrello della spesa con aumenti che arrivano all’1,9% per la verdura fino al 4% per la frutta ma nei campi è speculazione al ribasso con i carciofi sottopagati nei campi di Puglia, colpiti dal maltempo, anche per l’invasione di prodotti provenienti da Egitto e Tunisia. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia sui dati Istat relativi all’andamento dell’inflazione a dicembre che evidenziano un aumento dei prezzi alimentari dello +0.8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre è speculazione nei campi dove il prezzo dei carciofi brindisini è crollato al di sotto dei 15 centesimi a capolino.

“I carciofi egiziani e tunisini sono facilmente riconoscili perché sono tutti perfettamente uguali, con i gambi della medesima lunghezza, deprivati di foglie e calibro uguale per ogni capolino. Chiediamo alle forze dell’ordine, che ringraziamo per l’attività di vigilanza costante, di inasprire i controlli in questo momento di emergenza pandemica, perché è una situazione inaccettabile in uno scenario di crisi dove non si dovrebbe speculare sugli anelli più deboli della filiera, gli agricoltori e i consumatori”, denuncia Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Coldiretti Brindisi.

Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve responsabilità con un “patto etico di filiera” per garantire – insiste Coldiretti Puglia - una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio. Un obiettivo che va sostenuto con un serio intervento normativo del parlamento contro le pratiche commerciali sleali ad integrazione della Direttiva UE 2019/633.

“Le importazioni di carciofi provenienti da Egitto, Marocco e Tunisia nei porti di Bari, Brindisi, Genova, Gioia Tauro e Manfredonia inquinano il mercato – insiste il presidente De Miccolis - immettendo prodotto di scarsa qualità a prezzi stracciati. Il rischio è che i nostri imprenditori agricoli decidano di non raccogliere più ritenendo poco remunerativa l’attività cinaricola. Il comparto in provincia di Brindisi ha bisogno di una seria programmazione per uscire dal momento di difficoltà e contemporaneamente assicurare la possibilità ai consumatori di acquistare prodotto locale che, non essendo soggetto a lunghi tempi di trasporto, garantisce freschezza e genuinità uniche”.

In Puglia si producono 1.245.400 quintali di carciofi – ricorda Coldiretti Puglia – di cui 475mila solo nella provincia di Brindisi, una delle aree vocate soprattutto per i carciofi di pregio, tanto da essersi assicurata il riconoscimento comunitario della IGP (indicazione Geografica Protetta) al carciofo brindisino.

Per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi – precisa la Coldiretti Puglia – vanno a remunerare il prodotto agricolo per effetto delle distorsioni e delle speculazioni che si verificano lungo la filiera a causa degli evidenti squilibri di potere contrattuale.

Una ingiustizia profonda che va combattuta rendendo più equa la catena di distribuzione degli alimenti che vede oggi sottopagati i prodotti agricoli spesso al di sotto dei costi di produzione senza alcun beneficio per i consumatori, afferma Coldiretti Puglia nel sottolineare che per controllare e sanzionare comportamenti sleali serve individuare un organismo di controllo con competenze e mezzi adeguati, nell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentare (ICQRF) funzionale.

Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare, conclude Coldiretti Puglia, segnalando che l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolosa la criminalità nell’agroalimentare che per questo va perseguite con la revisione delle leggi sui reati alimentari elaborata da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio agromafie promosso dalla Coldiretti per introdurre nuovi sistemi di indagine e un aggiornamento delle norme penali.

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Emergenza epidemiologica: oggi a Mesagne si contano 5 nuovi contagi e 4 guariti. Sono 46 le persone attualmente positive, di cui 2 in ospedale in condizioni che, per fortuna, non destano particolare preoccupazione. 

Una mesagnese risultato positivo al Covid - 19, il tredicesimo dall'inizio della pandemia, purtroppo è deceduto nelle scorse ore.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 24 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 8.623 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 954 casi positivi: 333 in provincia di Bari, 45 in provincia di Brindisi, 111 nella provincia BAT, 213 in provincia di Foggia, 75 in provincia di Lecce, 174 in provincia di Taranto, 3 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 14 decessi: 6 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.248.985 test.

58.040 sono i pazienti guariti.

55.070 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 116.110, così suddivisi:

44.408 nella Provincia di Bari;

13.093 nella Provincia di Bat;

8.338 nella Provincia di Brindisi;

24.668 nella Provincia di Foggia;

9.480 nella Provincia di Lecce;

15.447 nella Provincia di Taranto;

570 attribuiti a residenti fuori regione;

106 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Donazione multiorgano all'ospedale Perrino di Brindisi. 

La famiglia di un ragazzo di 17 anni, deceduto ieri sera nellospedale Perrino, dove era ricoverato a seguito di un grave incidente stradale, ha dato il consenso alla donazione degli organi. Equipe chirurgiche di Brindisi, Bari e Pisa sono al lavoro in queste ore per effettuare il prelievo. E la prima donazione del 2021.
Lattività di osservazione è cominciata intorno alle 17.30 della giornata di ieri 23 gennaio, laccertamento della morte cerebrale è avvenuto intorno alle 20.30. Allertato il Centro Regionale Trapianti, le attività sono proseguite nella notte in sala operatoria in attesa delle équipe multidisciplinari. Le operazioni si concluderanno presumibilmente nel primo pomeriggio.  
Siamo vicini ai familiari per la perdita di una così giovane vita - dichiara il direttore generale Giuseppe Pasqualone - un dolore simile è difficile da sopportare. Li ringraziamo infinitamente per aver espresso lassenso alla donazione in una circostanza drammatica, il loro gesto salverà la vita di altre persone.
Il coordinatore delle attività di prelievo del Perrino, dottor Massimo Calò, addolorato per la morte del ragazzo, esprime riconoscenza alla famiglia per la generosità e la forza dimostrata, e ringrazia tutti i professionisti e gli operatori sanitari coinvolti in questa lunga e difficile operazione.
 

Villa Castelli. due giovani denunciati per truffa assicurativa. I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata dalla Società Assicurativa “GROUPAMA ASSICURAZIONI S.P.A.” sede di Roma, per il tramite di un legale di Villa Castelli (BR) hanno denunciato in stato di libertà per truffa un 27enne di Scafati (SA) e un 31enne di Palma Campana (NA). In particolare, i prevenuti hanno richiesto un rimborso alla citata compagnia assicurativa, di un incidente stradale simulato a Palma Campana (NA) il 13.2.2019.

 

Cellino San Marco. 39enne insieme a 22enne cercano di eludere il controllo dei Carabinieri e si danno alla fuga con manovre pericolose, arrestati. il 39enne è stato anche denunciato per guida senza patente perché’ mai conseguita e per essersi rifiutato di sottoporsi ad accertamenti tesi a stabilire se fosse alla guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti.

A Cellino San Marco i Carabinieri di San Pietro Vernotico hanno tratto in arresto, in flagranza di reato CALDIRON Gianmarco, classe 1981 e un 22enne, per resistenza a P.U.. Lo stesso CALDIRON è stato anche denunciato per guida senza patente perché mai conseguita e per essersi rifiutato di sottoporsi ad accertamenti per stabilire se guidava in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti. Nello specifico, i militari di San Pietro Vernotico, notavano alla guida di un’autovettura il CALDIRON, il quale si sottraeva al controllo dandosi a precipitosa fuga. Dopo un lungo inseguimento nelle vie di San Pietro Vernotico e Cellino San Marco, il prevenuto ha abbandonato l’auto proseguendo la corsa a piedi, dopo aver impattato contro un muro di cinta, facendo perdere le proprie tracce. Le immediate ricerche poste in essere dai militari operanti coadiuvati dalla Sezione Radiomobile, hanno consentito di rintracciare il predetto nei pressi del luogo dell’incidente a Cellino San Marco, unitamente al 22enne che nella circostanza si accompagnava in auto. Il veicolo incidentato è stato sottoposto a sequestro. Il CALDIRON, in evidente stato di alterazione psicofisica, si rifiutava di sottoporsi ad accertamenti sanitari per verificare eventuale assunzione di sostanze stupefacenti, nonché è risultato sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita, reiterando medesima condotta contestata nel 2020. Al termine delle formalità di rito gli arrestati CALDIRON è stato sottoposto a regime degli areresti domiciliari e il 22enne, rimesso in libertà.

I Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio, hanno:

-   denunciato in stato di libertà:

. un 66enne di San Michele Salentino, poiché, a seguito di perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama lunga 7 cm., occultato nel portaoggetti dell’autovettura, sottoposto a sequestro;

. un 37enne di Massafra (TA), poiché, a seguito di accertamento mediante etilometro è risultato positivo con un tasso alcolemico di 1,5 GL, la patente di guida è stata ritirata e il veicolo sottoposto a sequestro.

 

-   segnalati all’Autorità Amministrativa, per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti:

.       una 41enne di Mesagne, poiché a seguito di perquisizione domiciliare è stata trovata in possesso di 1,5 grammi di marijuana occultata in una borsa;

.       un 19enne di Mesagne, poiché nel corso di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 1,0 grammi di hashish occultata nella tasca del pantalone;

.       un 32enne di Mesagne, poiché nel corso di perquisizione personale e veicolare è stata trovata in possesso di 3,0 grammi di marijuana, celata all’interno della tasca del pantalone.

Le sostanze stupefacenti rinvenute sono state sottoposte a sequestro.

Complessivamente sono stati eseguiti 11 controlli a persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, identificate 43 persone, controllati 31 automezzi, 9 perquisizione eseguite, e 8 contravvenzioni al Codice della Strada.