Redazione

Sale il conto dei danni dei nubifragi nelle campagne in provincia di Taranto, dove il grano appena seminato è stato spazzato via dall’onda di acqua e fango, con il lavoro di un intero anno andato perduto nelle aziende agricole. E’ quanto emerge dal primo bilancio effettuato dalla Coldiretti Puglia sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo che ha investito con particolare furia le aree rurali di Ginosa, Castellaneta e Laterza.  

“I tecnici di Coldiretti stanno verificando i danni nelle campagne che sono in alcuni punti tuttora impraticabili per la bomba d’acqua che ha colpito l’area del tarantino. Ormai è incontrollabile la frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi, con costi per oltre 3 miliardi di euro in Puglia in un decennio, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“A causa della tropicalizzazione del clima con fenomeni così violenti e controversi, la gestione del rischio e le scelte in tema di assicurazioni in agricoltura vanno profondamente riviste, perché incidono sulla redditività e sulla liquidità delle imprese agricole, insieme alla corretta programmazione e governance aziendale”, insiste Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Taranto.

Negli ultimi 5 anni dal 2015 al 2019 – riferisce Coldiretti Puglia - il valore assicurato è sceso del 49% e il numero di aziende che sottoscrivono polizze assicurative del 43%.

“Le ragioni del basso ricorso alle assicurazioni – insiste il presidente Cavallo - è stato spiegato da un sondaggio di Ismea, costi troppo alti, estrema sfiducia nel sistema dei rimborsi, complessità nella sottoscrizione delle polizze con periodo di stipula non più rispondenti ai tempi e alla violenza dei fenomeni divenuti tropicali”, denuncia Cavallo.

Per questo è da rivedere a fondo – aggiunge Coldiretti Puglia - il meccanismo del Fondo di Solidarietà Nazionale per le calamità naturali che così com’è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosi. “Basti pensare che le nostre imprese agricole stanno ancora aspettando, solo per fare alcuni esempi, le indennità per la grave alluvione dell’ottobre 2013 e della nevicata del 6 gennaio 2017”, ricorda il presidente Cavallo.

Le evidenze climatiche di questi ultimi anni mostrano come soprattutto sulle colture più diffuse in Puglia, a partire da frutteti, uliveti e cereali, sono gli andamenti climatici (pioggia persistente, mancanza di acqua prolungata senza arrivare ad una siccità in senso tecnico, sviluppo conseguente di malattie ecc.) che determinano la diminuzione delle produzioni e quindi dei redditi.

“Lo sviluppo delle assicurazioni in agricoltura non può più prescindere – incalza il presidente Cavallo - da nuovi strumenti avanzati, dai satelliti ai sistemi previsionali, dagli indici di vegetazione alle nuove tecnologie e da una maggiore competitività dei prodotti assicurativi”.

Il maltempo si abbatte improvvisamente – conclude la Coldiretti – in un 2020 che si classifica fino ad ora come il quinto più bollente mai registrato in Italia dal 1800, con una temperatura di quasi un grado (+0,91 gradi) più elevata della media storica secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi dieci mesi dell’anno.

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Sono stati avviati a Mesagne tre progetti di servizio civile universale approvati nell’ambito delle proposte ammesse dalla Regione Puglia nel 2019 in favore del raggruppamento che comprende, oltre a Mesagne, anche i Comuni di San Marzano di San Giuseppe, Erchie, Torre Santa Susanna, Oria, Statte, Sava, San Giorgio Jonico, San Michele Salentino, Fragagnano e Monteparano. Il percorso, che ha preso il via in date diverse rispetto ai tempi previsti, alla luce dei rinvii che si sono resi necessari a causa dell’emergenza epidemiologica che nel frattempo ha colpito il Paese, vede il coinvolgimento di 12 giovani di età compresa tra 18 e 28 anni. I volontari del progetto denominato “Porte aperte alla Cultura” stanno lavorando, in questa fase con modalità a distanza, sui documenti dell’archivio storico, con sede in via Castello a Mesagne, nell’antico palazzo “Piazzo”, ad attività che coadiuvano l’ufficio comunale nelle attività di ricerca e catalogazione. Lo scorso 4 novembre, in occasione della giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate, il gruppo che si è costituito per tale area ha realizzato una ricostruzione video sulla ricorrenza storica, ricavata da fonti originali offerte da lettere dei soldati mesagnesi partiti per la prima Guerra Mondiale e atti dell’epoca. Il progetto “Noi per Voi” prevede, invece, interventi in favore di minori e giovani in condizioni di disagio economico o a rischio di esclusione sociale.

Le attività si stanno svolgendo perseguendo l’obiettivo di prevenire i fenomeni di devianza e abbandono scolastico attraverso l’offerta di spazi idonei a sviluppare azioni mirate rivolte a bambini e ragazzi a rischio. Gli operatori individuati sono impegnati in attività pomeridiane di doposcuola, a sostegno di alunni della scuola primaria, nel rispetto delle misure antiCovid. Infine, il terzo progetto, denominato “Sapere e Sapori”, investe il settore del turismo. Come previsto nella prima fase, i volontari sono impegnati ad effettuare ricerche ed approfondimenti su manifestazioni religiose e civili locali, sulla cultura enogastronomica e i prodotti tipici, con un’attenzione particolare rivolta alle tradizioni cittadine nelle sue molteplici espressioni. Nei giorni scorsi i volontari sono stati ricevuti nell’aula consiliare del Comune di Mesagne, a piccoli gruppi, dal sindaco Toni Matarrelli che li ha salutati sottolineando come quella del servizio civile rappresenti “un’opportunità per i giovani che la vivono e un’occasione per i territori e le comunità che ospitano le loro esperienze”. Ai singoli incontri, insieme al primo cittadino e ai responsabili di settore coinvolti, hanno partecipato il presidente del Consiglio comunale, Omar Ture, l’assessore ai Servizi Sociali, Anna Maria Scalera, il consigliere comunale con delega alle Politiche giovanili, Vincenzo Sicilia e il consulente cittadino alle Politiche culturali, Marco Calò. La durata complessiva delle attività è di un anno durante il quale i giovani si sono professionalizzati mettendo il loro sapere a servizio delle comunità locali in cui hanno operato.

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L' Associazione dei ristoratori Brindisini, Pani e Pesci, in un periodo luttuoso sul piano sanitario, difficile sul piano sociale, disastroso sul piano economico, causa Covid 19,

INVITA

i cittadini di Brindisi, a sostenere, con i loro acquisti, la già fragile economia locale evitando di fare acquisti attraverso la rete con la certezza di far arricchire i pochi colossi che dominano la scena mondiale.

Gli operatori commerciali locali li conosciamo perché ci mettono la faccia, perché frequentiamo i loro negozi, perché ci sanno consigliare, perché respiriamo la stessa aria, perché condividiamo, in tutti i suoi aspetti, la vita della nostra invidiata città.

Il nostro qualificato gesto di solidarietà, per questo Natale, è sostenere le attività locali. 

Ai tempi del Covid con le limitazioni agli spostamenti, e il grande successo delle consegne a domicilio per evitare le lunghe code, quasi 2/3 delle spese di Natale dei consumatori viene effettuato on line, dai classici regali, alle spese per festeggiamenti al cibo. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, in occasione del Cyber Monday che segue il Black Friday, sui dati Deloitte per cui quasi il 51% degli acquirenti si sente preoccupato per lo shopping in negozio e il 64% del budget per le feste dovrebbe essere speso online.

“C’è stata un’impennata degli acquisti online durante il lockdown con un aumento che supererà il 40% rispetto all’anno precedente. Schizzati alla stelle gli ordini di generi alimentari online, sostenuti dalla possibilità di avere la consegna a domicilio, una più ampia possibilità di scelta, l’opportunità di fare confronti e i prezzi convenienti”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Si sono moltiplicati i siti di e-commerce di aziende olearie e frantoi che vendono oli extravergine di alta qualità, con la possibilità di cucire ‘sartorialmente’ i blend a secondo del proprio palato, le vetrine on line di cantine pugliesi e di aziende agricole che vendono pasta, taralli, conserve e marmellate fino alla varietà di mieli prodotti in Puglia, con lo shop on-line anche di formaggi e salumi di alta qualità.

E’ corsa all’acquisto on line dei pacchi natalizi a Km0 sul portale www.campagnamica.it, dove è possibile prenotare con largo anticipo, acquistare e farsi consegnare direttamente a casa tutte le specialità agroalimentari dei territori italiani, divisi per regione.

Dall’inizio dell’emergenza Covid c’è stato un balzo record in Puglia della spesa a domicilio con un aumento del 90% delle consegne nelle case soprattutto di chi come gli anziani hanno maggiore difficoltà ad affrontare le file dei supermercati, secondo una analisi di Coldiretti Puglia relativi all’andamento della spesa a domicilio, garantita dalla rete di Campagna Amica da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus.

“E’ stato registrato – afferma il presidente Muraglia - un aumento delle consegne a domicilio effettuate direttamente dalla rete delle aziende agricole, della pesca e degli agriturismi di Campagna Amica in tutta la Puglia che garantiscono alle famiglie prodotti locali, a chilometri zero e a miglio zero, nel rispetto della stagionalità che non devono percorrere grandi distanze prima di giungere a tavola e sono quindi più freschi ed il servizio è divenuto indispensabile soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani e i malati”.

Per le festività natalizie arrivano anche i ‘regali contadini’ con il buono per il pranzo contadino e per l’esperienza in agriturismo, un modo per aiutare gli 876 agriturismi pugliesi per cui si profila un buco da oltre 50 milioni di euro, stretti fra lo stop nella zone arancione e il crollo del turismo che rischia di compromettere il Natale. L’iniziativa è di Terranostra Puglia, l’associazione agrituristica di Coldiretti, che lancia i buoni per il pranzo e l’esperienza in agriturismo da donare ad amici e familiari per il consueto scambio di doni natalizi, un cadeau diverso a base di sana enogastronomia e percorsi esperienziali da consumare in tranquillità nei luoghi rurali più suggestivi della Puglia.

Una esigenza che è stata colta dalle aziende agricole che – precisa Coldiretti Puglia - hanno avviato appositamente la fornitura dei prodotti agricoli direttamente alle famiglie, senza intermediazioni. L’obiettivo della Coldiretti è garantire, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, a partire dagli anziani e dai malati, la spesa alimentare direttamente dai contadini con prodotti freschi e di qualità nell’ambito della campagna #MangiaItaliano a difesa del Made in Italy, del territorio, dell’economia e del lavoro.

L’accresciuta attenzione per il Cyber Monday è giustificata dalla tendenza– conclude Coldiretti Puglia – ad acquistare i regali di Natale in anticipo per avvantaggiarsi dei prezzi più convenienti proposti da molti esercizi sotto forma di offerte speciali o per non dovere affrontare le lunghe file che caratterizzano il momento clou dello shopping delle festività.

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Mesagne, città solidale

Novembre 30, 2020

Dopo i titoli di "Mesagne città d'arte" e "Mesagne città mariana" adesso la città ha confermato la sua attenzione agli ultimi tanto da potersi definire "Mesagne città solidale". Tutto è scaturito dalla decisione del sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, di destinare i soldi delle luminarie natalizie alle persone indigenti della propria comunità che ha fatto diversi proseliti in tutta Italia, dove la notizia è stata accolta con un plauso dilagante. La somma destinata in bonus spesa è di 32 mila euro. La stessa che sarebbe servita per illuminare la città nelle festività natalizie. A questa somma base si stanno aggiungendo in questi giorni le offerte che arrivano dai cittadini. A supplire agli addobbi natalizi del Comune ci penseranno i commercianti diversi dei quali hanno già annunciato che illumineranno maggiormente le proprie vetrine. Il tutto per non far mancare in città la magia del Natale. Forse per la prima volta in città non c’è stata nessuna polemica intorno alla decisione dell’Amministrazione comunale poiché il momento difficile che si sta vivendo è stato ben compreso da tutti. Al contrario l'intera comunità sta cercando di solidarizzare intorno a coloro che hanno bisogno di aiuti.

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Il Sindacato Cobas   organizza un sit in  Martedì 1 Dicembre a partire dalle ore 8,30 in Piazza Santa Teresa per chiedere alla Prefettura la convocazione di un incontro che viene rimandato da mesi; l’incontro serve  al più presto possibile per  discutere  il passaggio della gestione del  servizio ADI dai Comuni dell’Ambito ,che comprende  Brindisi e San Vito dei Normanni, alla ASL.

La ASL già da tempo si è dichiarata disponibile alla operazione di passaggio del personale ADI, pur mantenendo fermi i costi a carico delle Amministrazioni.

Il Sindacato Cobas aggiunge a questo appuntamento altre preoccupazioni per i lavoratori/trici di ADI e SAD(assistenza domiciliare ) alla luce di quanto sta accadendo al Comune di Brindisi in tema di Bilancio per il 2021

Oggi le attività lavorative dell’ADI sono fortemente calate; qualcuno le addebita  al pericolo Covid dove gli anziani rifiutano l’intervento ,fatto sta che le dipendenti ADI con contratto di 30 ore settimanali sono passati nella maggior parte a lavorare  mezza ora al giorno.

Sembra anche che ci sia un progressivo disimpegno da parte del Comune di Brindisi per realizzare ulteriori risparmi.

Va realizzato al più presto questo incontro definitivo in Prefettura dove chiederemo maggiori ore alla azienda che gestisce il servizio ADI per conto dell’ASL , a fronte di quelle che ci sono state proposte nel corso di un passato incontro.

Le disavventure economiche per il servizio ADI-SAD inoltre continuano a tenere banco nel piano presentato dal Commissario Prefettizio ad acta Sebastiano Giangrande presenterà al prossimo Consiglio Comunale, che prevede tra l’altro ulteriori tagli ai servizi sociali del 20%.

Bisogna chiudere al più presto questa vicenda per evitare che diventi un bagno di sangue per chi ci lavora.

Brindisi 30.11.2020

Per Il Cobas Roberto Aprile

L'Istituto Tecnico Economico "Epifanio Ferdinando", sempre all'avanguardia nell'utilizzo delle nuove tecnologie, ha aperto un canale YouTube dal nome "Istituto Tecnico Economico Ferdinando Mesagne". Qui troverete diversi video di presentazione dell'Istituto e delle sue attività quali: progetti, stage, avvenimenti importanti, viaggi di istruzione. I "social" sono un importante strumento di comunicazione e in questo periodo di emergenza diventano addirittura indispensabili visto che, purtroppo, l'attività di orientamento in presenza sarà molto limitata.  Chi vuole effettuare una "visita virtuale" all'Istituto e chiedere informazioni può scegliere uno di questi canali: YouTube, Facebook (alla pagina: Istituto Tecnico Economico - Epifanio Ferdinando Mesagne), Instagram (profilo: istituto_tecnico_economico). A dicembre saranno anche attivati degli incontri in videoconferenza con i genitori e gli alunni delle classi terze medie.

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AGGIORNAMENTO SULL'EMERGENZA COVID-19 A MESAGNE: OGGI 5 NUOVI CASI E 11 GUARITI

 
Sono 105 le persone attualmente positive: 8 di loro restano ricoverate in ospedale, 3 con sintomi importanti e una in condizioni gravi. prevenire la trasmissione di COVID-19:
 
Igienizza spesso le mani con acqua e sapone o usando un apposito prodotto disinfettante a base alcolica.
 
Mantieni una distanza di sicurezza da chiunque tossisca o starnutisca.
 
Indossa una mascherina quando non è possibile rispettare il distanziamento fisico.
 
Non toccarti gli occhi, il naso o la bocca.
 
Tossisci o starnutisci nella piega del gomito o usa un fazzoletto di carta, coprendo il naso e la bocca.
 
Se non ti senti bene, resta a casa.
 
In caso di febbre, tosse e difficoltà respiratorie, contatta l'assistenza sanitaria.
 

A Villa Castelli, piccolo comune del brindisino che conta poco più di nove mila abitanti, il Natale è solidale grazie ad uno stanziamento di oltre 45 mila euro che il sindaco Giovanni Barletta, assieme alla sua giunta, ha deciso di destinare a famiglie bisognevoli di sostegno, senza tralasciare bambini e ragazzi e con la somma a disposizione, sarà garantita anche l’illuminazione tipica delle Feste. 

Le risorse comunali, unitamente alle risorse stanziate dal governo nazionale,  daranno la possibilità, alle famiglie indigenti, di ricevere un buono da spendere nelle attività commerciali della città; i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria riceveranno un dolce cadeau da parte di Babbo Natale; i ragazzi della scuola secondaria di primo grado potranno usufruire di un buono da spendere nelle cartolibrerie cittadine e un pensiero sarà destinato anche a persone anziane e persone con disabilità. 

“Anche se il periodo pandemico ha messo a dura prova molte persone, mai come in questo tempo, diventa fondamentale sottolineare la valenza simbolica ed affettiva del Natale ed è per questa motivazione che garantire l’accensione delle luminarie sarà il segno della volontà di continuare ad accendere piccole luci di gioia e speranza, con la certezza che arriverà un momento in cui sarà possibile tornare alla normalità e si potrà di nuovo ritrovarsi per le vie della città e condividere momenti sereni” – dichiara il sindaco Barletta. 

Villa Castelli, quindi, vedrà l’installazione di varie postazioni con luminarie a tema natalizio in piazza Municipio, vicino al Calvario e vicino alla Chiesa e, rispettando comunque quanto previsto dalle regole anti Covid, tutti potranno ammirarle e potranno vivere a pieno la magia dell’atmosfera natalizia. 

“La manovra che abbiamo approvato per questo Natale, sarà un respiro di sollievo per famiglie e commercianti perché abbiamo incluso tutte le fasce della popolazione. Ricordare e fare fronte alle esigenze dei miei cittadini è la mia priorità, ora in special modo, un periodo che ci sta mettendo sottopressione e ci sta togliendo molte occasioni di serenità. Con la mia amministrazione abbiamo pensato che, oltre a garantire quello che un comune deve sempre fare per il tramite dei servizi sociali, non potevamo assolutamente far mancare le luci del Natale ed è per questo che abbiamo fatto il possibile affinché anche a Villa Castelli fossero installate le luminarie” – conclude il primo cittadino. 

“Sono cominciati i lavori per la realizzazione del nuovo reparto di terapia intensiva Covid all’interno dei padiglioni della Fiera del Levante di Bari. Questi lavori  ci daranno la possibilità, in 45 giorni da contratto, di avere a disposizione ulteriori 160 posti per la terapia intensiva, che si aggiungono alla rete già esistente, e di concentrare in un’unica grande struttura i casi Covid, organizzando in maniera ottimale il lavoro di anestesisti, infermieri, operatori sanitari specializzati. Questo intervento non serve all’emergenza in senso tecnico, perché attualmente il tasso di riempimento delle nostre terapie intensive ci consente di sopportare il carico in modo adeguato ed in sicurezza, ma serve a trasformare nuovamente e nel più breve tempo possibile i grandi ospedali della Puglia in strutture per la cura delle altre malattie e per gli interventi chirurgici diversi dal Covid. La struttura, composta da moduli riutilizzabili che potranno essere in futuro riallocati, sarà allestita con i necessari servizi di supporto - laboratorio analisi, sala operatoria, radiologia e TAC - che entreranno a far parte della colonna mobile regionale della protezione civile”. Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha effettuato oggi un sopralluogo con il dirigente della sezione Protezione civile Mario Lerario nei padiglioni all’interno della Fiera del Levante dove sorgerà il nuovo reparto di terapia intensiva Covid.

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