Redazione
Per difendersi dalle temperature bollenti e tenersi in forma, cambiano i menù dei pugliesi che ricercano piatti light con l’aumento del 20% del consumo di pesce, ma crescono anche le importazioni dall’estero di prodotto ittici del 2,5%. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di EportPlanning che prevede un’accelerazione dell’import dall’estero nella media del triennio 2023-2025 pari al +7,7%.
In Puglia l’effetto dell’incremento del prezzo medio del gasolio – spiega la Coldiretti regionale – si sta abbattendo come una tempesta sull’attività dei pescherecci già duramente colpiti dalla riduzione delle giornate di pesca. Fino ad oltre la metà dei costi che le aziende ittiche devono sostenere è rappresentata proprio dal carburante. Con gli attuali ricavi la maggior parte delle imprese di pesca – spiega Impresapesca Coldiretti Puglia - non riesce a coprire nemmeno i costi energetici oltre alle altre voci che gli armatori devono sostenere per la normale attività. Di questo passo uscire in mare non sarà economicamente sostenibile.
Quasi 8 pesci su 10 che arrivano sulle tavole sono stranieri – dice Coldiretti Impresa Pesca Puglia - spesso senza che i consumatori lo sappiano, soprattutto a causa della mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine sui piatti consumati al ristorante che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy. Per questo nei Mercati di Campagna Amica si organizzano eventi di informazione per far conoscere caratteristiche, qualità ed aiutare a fare scelte di acquisto consapevoli, soprattutto di pesce dei nostri mari a miglio0.
Nei mari italiani si pescano ogni anno circa 180 milioni di chili di pesce cui vanno aggiunti gli oltre 140 milioni di kg prodotti in acquacoltura – spiega Coldiretti Impresapesca – mentre le importazioni dall’estero hanno ormai superato il miliardo di chili, secondo un’analisi su dati Istat relativi al 2018. Una situazione che lascia spazio agli inganni dal pangasio del Mekong venduto come cernia al filetto di brosme spacciato per baccalà, fino all’halibut o la lenguata senegalese commercializzati come sogliola. Una frode in agguato sui banchi di vendita in Italia e soprattutto nella ristorazione dove non è obbligatorio indicare la provenienza. Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono anche – continua la Coldiretti Impresapesca – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute.
Un rischio confermato dai dati del Rassf, il sistema europeo di allerta rapido che, su un totale di 399 allarmi alimentari segnalati nel 2018 nel nostro Paese, ha visto ben 154 casi riguardare proprio il pesce (101) e i molluschi bivalvi (53), ovvero circa il 40% del totale secondo un’analisi Coldiretti. In testa alla black list ci sono le importazioni dalla Spagna – denuncia Coldiretti - da cui sono arrivati ben 51 allarmi, dal pesce con presenza eccessiva di metalli pesanti come il mercurio o contaminato con il parassita Anisakis ai molluschi infettati da escherichia coli e Salmonella, fino al cadmio nei cefalopodi come seppie e calamari. Al secondo posto si piazzano gli arrivi dalla Francia con 39 casi, di cui ben 26 riguardanti la presenza del batterio Norovirus nelle ostriche, ma anche dell’Anisakis nel pesce e dei crostaci con solfiti, mentre al terzo c’è l’Olanda, anche qui con pesce all’Anisakis e Norovirus sui molluschi.
E intanto la flotta peschereccia pugliese, denuncia Coldiretti Puglia, ha perso oltre 1/3 delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%. Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, segnala Coldiretti, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.
Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative nei Mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta, la semplificazione e la tracciabilità.
Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.
Mesagne. Deceduto il mesagnese coinvolto in un incidente
Si è concluso in tragedia il grave incidente stradale che si è verificato venerdì pomeriggio lungo la provinciale che collega le città di Mesagne e San Pietro Vernotico. Infatti, non ce l’ha fatta il 58enne Vito Bianco, nato a Mesagne ma residente a Erchie, a causa dei traumi riportati nel sinistro.
L’uomo, alla guida di un trattore, era rimasto incastrato sotto il mezzo. La salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale del “Vito Fazzi” di Lecce, nosocomio presso il quale l’uomo era stato ricoverato in terapia intensiva, a disposizione del magistrato Giovanni Marino, della Procura della repubblica di Brindisi, che dovrà disporre gli accertamenti autoptici. Una decisione giunta nella mattinata di ieri, quando i familiari avevano già programmato il funerale. Purtroppo, ancora una volta, la provinciale 82, meglio conosciuta come la Mesagne-San Pietro Vernotico, è testimone di sinistri mortali. Probabilmente la conformazione stradale di questa importante arteria andrebbe ridisegnata in diversi tratti. L’incidente si è verificato venerdì pomeriggio, intorno alle ore 18, a circa cinque chilometri oltre il centro abitato di Mesagne precisamente in territorio di Brindisi: entrambi i mezzi stavano percorrendo la provinciale in direzione San Pietro.
Si trovavano in un tratto di strada caratterizzata da diverse curve, quando improvvisamente l’autocarro, per cause ancora in fase di accertamento, ha travolto il trattore che si è trovato improvvisamente davanti. Un urto alquanto violento. Il trattore, infatti, dopo l’impatto si è ribaltato sul fianco sinistro, andando a finire in parte all’interno del canale adiacente il margine della carreggiata, mentre il conducente è stato sbalzato dal posto di guida, rimanendo schiacciato sotto il mezzo agricolo. L’autocarro, invece, dopo l’impatto, ha finito la sua corsa dopo circa 40 metri dal punto d’urto. Immediatamente il conducente del camion si è fermato ed è corso verso il trattorista per prestargli aiuto.
Stessa cosa hanno fatto alcuni automobilisti di passaggio. Ma la situazione del ferito è apparsa subito critica. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunte le ambulanze del 118. Il Vito Bianco è stato soccorso dai sanitari i quali si sono resi subito conto dei gravi traumi riportati nel sinistro e hanno deciso di trasferirlo, in codice rosso, presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove alcune ore dopo il ricovero in terapia intensiva è deceduto. Il magistrato di turno in Procura, il sostituto procuratore Giovanni Marino, ha disposto il sequestro dei due veicoli, per effettuare ulteriori accertamenti tecnici che possano chiarire la dinamica dell’incidente. La salma di Vito Bianco è stata trasferita presso l’obitorio a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini sono state affidate alla polizia locale di Brindisi.
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Mesagne. Parco urbano R. Potì, serve un nuovo restyling
NEW VIRTUS MESAGNE | Rinnova il Capitan Gigi Risolo
La prima firma per il roster della nuova stagione non poteva che essere del nostro leader Gigi Risolo.
Ormai alla stagione 4 con i colori gialloblù, il nostro “big” è un giocatore dotato di straordinaria tecnica, fisicità e presenza sotto le plance, dove si è sempre distinto in ogni categoria, in diversi campionati sparsi in tutta Italia.
Tra le maggiori esperienza ricordiamo Ruvo, San Marino, Potenza, Brindisi e Francavilla.
Quella di Gigi è una conferma importante, non solo dal punto di vista del gioco, ma anche dello spogliatoio che, grazie alla sua leadership ed al suo carisma, ha tenuto da sempre unito.
“Tutta la dirigenza è entusiasta di questa riconferma” afferma il presidente Ivano Guarini, “abbiamo nel nostro roster non solo un giocatore dalle grandi capacità, ma una persona con un grandissimo cuore”.
In bocca al lup Cap
I vespisti mesagnesi al raduno internazionale del Salento
E cosi siamo arrivati al grande evento del 30 e 31 luglio 2022; Il Vespa Club Alezio organizza il 12° Raduno Internazionale del Salento al quale parteciperanno tantissimi Vespa Club dalla Puglia e non solo. Ovviamente non potevamo mancare noi, il Vespa Club San Vito dei Normanni! Come avviene da qualche anno a questa parte (ovviamente negli ultimi due anni di pandemia l’attività turistica si è ridotta notevolmente) il nostro gruppo si è sempre contraddistinto a tutti i raduni organizzati dai vari club per essere tra i piu’ assidui e numerosi, portando a casa tantissimi premi.
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Mesagne. Incidente stradale con un ferito grave
Un grave incidente stradale si è verificato oggi lungo la provinciale che collega le città di Mesagne e San Pietro Vernotico quando, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati un trattore con un camion. Il trattore è uscito fuori strada e il conducente è rimasto schiacciato. E' scattato l'allarme e sul posto sono giunte le ambulanze del 118. Il trattorista è stato trasferito in codice rosso presso l'ospedale "Fazzi" di Lecce.
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Cambio della guardia alla Uil confederale di Brindisi
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Inizia l’Ostuni Climate Camp 2022
Da sabato 30 luglio all’8 agosto si svolgerà nell’area di Cala dei Ginepri, marina di Ostuni, Brindisi, la seconda edizione dell’Ostuni Climate Camp, dieci giorni di confronti e dibattiti con i movimenti e comitati italiani che lottano sul proprio territorio per il clima e contro le nuove grandi opere fossili, dai nuovi rigassificatori ai nuovi gasdotti, inceneritori, centrali di biogas, e per il diritto al lavoro, alla pace e alla salute.
Il Camp è organizzato dal Movimento No TAP/SNAM di Brindisi, dal sindacato Cobas Brindisi e da Cobas Nazionale, da tutti i movimenti e comitati locali della Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile, con eventi organizzati da TUO Teatri Urbani e dai lavoratori dello spettacolo autorganizzati Cobas Puglia.
Ci saranno attivisti e movimenti dalle aree più sacrificate dalle crisi ambientali in Italia: Taranto, Bari, Pescara, Sulmona, Ravenna, Piombino, Venezia, Marche, Abruzzo, Molise, fino alla Sardegna e la Sicilia, dove convergeranno “Nuove energie”, all’insegna della socialità, della politica sindacale, delle “emergenze” oltre le emergenze, dell’ambiente e del clima, contro il riarmo e il taglio dei fondi alle scuole, e per la pace e la giustizia sociale.
I partecipanti sono ospitati nel Campeggio Internazionale di Cala dei Ginepri a prezzi concordati, mentre dibatti e eventi si svolgono nel vicino spazio aperto attrezzato, con inizio ore 18.
Il Climate Camp affronterà anche le tematiche riprese nelle ultime dichiarazioni del Ministro della Finzione Ecologica Cingolani e del piano di risparmio in discussione questi giorni da un Presidente dimissionario, dei ministri non dimissionari e da un Parlamento in decadenza. Cingolani ha dichiarato pochi giorni fa il totale ritorno al carbone, “sacrificheremo ancora una volta lo spegnimento delle centrali a carbone previsto per il 2025”, cioè le centrali di Cerano, Fusina, Civitavecchia e La Spezia. Poi che l’ulteriore espansione di TAP non ci sarà prima del 2027 e che sui “rigassificatori di Piombino e di Ravenna comunque non si discute: fondamentale che il primo entri in funzione entro gennaio 2023”, cosa impossibile da realizzare in tempi così stretti, visto che serve un gasdotto di collegamento alla rete gas, a meno di saltare qualsiasi studio di impatto ambientale e autorizzazioni varie. Poi una bomba pericolosa piazzata in mezzo al porto davanti alla città di Piombino. Follia pure di un Governo morente suddito agli interessi di grosse aziende energetiche come ENI e SNAM.
Si parte sabato 30 con una giornata tributo a Tonino Asciano, lu Marinaru, scomparso pochi mesi fa a Ostuni: costruttore di strumenti a percussione (in particolare tamburelli e tammorre), che “ti insegnava a suonarli e non te li vendeva se non ti impegnavi”. Ambientalista, attivo nella battaglia vinta negli anni ’80 contro la centrale nucleare prevista a Torre Guaceto (pensate… ) e contro la centrale a carbone di Cerano.
Il Camp aderisce la sera alle iniziative della rete contro i rigassificatori di Piombino, Ravenna, Porto Scuso e Augusta.
Seguirà il concerto in forma di Jam del mandolinista Mauro Semeraro con Giovanni de Palma alla chitarra e Fatmir Pireci al cifteli.
Poi dal 31 Luglio 2022 entriamo dal vivo dei dibattiti con l’assemblea dei movimenti europei su GNL e rigassificatori per confrontarsi sulle politiche energetiche degli altri paesi europei, molti uguali a quelle fossili italiane. Segue in serata le performance di due artiste: Sabrina De Mitri, One Woman Band, che presenta il suo viaggio elettro-acustico "To The Moon and Back", insieme al contributo fotografico di Fabrizia Chicoli.
L’ 1 Agosto sit in davanti alla sede di Leonardo SPA di Brindisi, divisione elicotteri anche da guerra, che ha appena ricevuto le maxi commesse da Turchia e Quatar, paesi in guerra, uno contro i Curdi e l’altro in Yemen, nazioni invase come l’Ucraina ma “sacrificate” al nuovo ordine mondiale. La sera parleremo infatti delle “lotte in tempi di guerra” in occasione dell’assassinio di Maldonado Mapuche, in cui incontreremo storie di Mapuche, Curdi, Palestinesi, e tutti i popoli da sempre migranti, con spettacoli e mostre a tema. A seguire l’artista e attivista Pippo Marzulli ci porterà nel mondo Mapuche con lo spettacolo “Una Canzone per Santiago” accompagnato da Nico Losito e una mostra “poetica“, a seguire ritornano sul palco gli “Scamnum”, storica band reggae pugliese.
Il 2 Agosto si parla di esclusione di gas e nucleare come fonti green nella tassonomia europea con esperti illustri. Seguirà la serata di tributo a Sante Notarnicola, rivoluzionario e poeta, con ospiti speciali.
Tanti altri dibattiti, mostre, eventi poi fino all’8 agosto. Il programma completo sul sito ostuniclimatecamp.wordpress.com. Vi aspettiamo.
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“COLLEZIONAUTA. CAPOLAVORI ATTRAVERSO IL TEMPO”
In un’atmosfera eterea, realizzata nell’ambiente che la famiglia Jatta un tempo utilizzava come deposito, i celebri vasi del Museo raccontano una storia nuova, congiungendosi al fascino di oggetti d’uso dell’Ottocento e del Novecento di proprietà Jatta, riletti attraverso l’osservatorio privilegiato del collezionista, una figura in grado di imporre la sua dimensione sociale anche nel presente.
È questo il filo conduttore della mostra “Collezionauta. Capolavori attraverso il tempo” inaugurata giovedì 28 luglio nel c.d. “Grottone” del palazzo Jatta e fruibile fino al 28 maggio 2023.
L’ampio salone definito da arcate e circondato da vani e nicchie, finora mai aperto al pubblico, oltre a garantire un’offerta culturale di qualità sarà destinato poi al potenziamento della fruizione di Palazzo Jatta nel solco di valorizzazione integrata.
«Il buon esito di questa iniziativa dimostra il valore del lavoro di squadra - commenta il prof. Massimo Osanna, Direttore Generale Musei - Con la regia della Direzione Regionale Musei Puglia e la collaborazione della Palazzo Jatta Benefit hanno infatti operato con grande intesa la Soprintendenza e il Comune di Ruvo, delineando una sinergia virtuosa, in ambito interistituzionale così come nel campo della cooperazione pubblico-privato. Il fatto che il Grottone di Palazzo Jatta sia ora a disposizione della collettività come nuovo spazio di narrazione per i visitatori è un’ottima notizia nell’ottica della diversificazione dell’offerta culturale e della valorizzazione del territorio e delle sue radici».
Il percorso espositivo vede al centro i vasi del Museo, partendo dal vaso di Talos, significativamente inserito nella sezione Ruvo nel Mondo, insieme a un corredo funerario rinvenuto nel 1986 e a un dipinto ottocentesco con la ricostruzione ipotetica della Tomba delle Danzatrici, esempio per antonomasia, nell’immaginario collettivo, di bene andato via dalla città. A seguire, la lisca centrale dell’esposizione prevede una sezione “L’emozione della Scoperta”, nella quale troneggiano alcuni tra i pochi vasi di cui si possiedono ancora notizie circa il momento dell’acquisto, seguita dal settore dedicato ai “Vasellini”, come i collezionisti Jatta nell’Ottocento chiamavano i piccoli vasi che erano costretti ad acquistare per potersi aggiudicare anche quelli più grandi e ritenuti più pregiati.
La sezione successiva si intitola “Forme strane” e si riferisce in particolare ai bicchieri a testa di animale (i rhytà) e ai vasi configurati a forma di testa umana, forme predilette da Giovanni Jatta senior, l’iniziatore della raccolta.
Il culmine della mostra si staglia su una parete dorata, sfondo dei crateri (i vasi per mescolare acqua e vino) decorati con la strage dei figli di Niobe e con l’albero dei pomi d’oro sorvegliato dal serpente e custodito dalle graziose Esperidi. Il cuore della esposizione risiede nella congiunzione fra i reperti del Museo e beni ottocenteschi e novecenteschi della famiglia Jatta.
“Con questa iniziativa raggiungiamo tre obiettivi - spiega il Direttore Regionale Musei Puglia, dott. Luca Mercuri - consentire la fruizione del patrimonio del Museo durante i mesi di necessaria chiusura per lavori, valorizzare le opere con un racconto inedito, diverso da quello abituale dell’allestimento ottocentesco, e, infine, condividere con i visitatori la storia appassionante che sta all’origine del Museo, immersa nel suggestivo mondo del collezionismo di due secoli fa. Questo nuovo ruolo del Grottone da noi fortemente voluto è solo il primo passo nella direzione di un approccio di valorizzazione integrata ai luoghi della cultura».
Curatela: Luca Mercuri e Palazzo Jatta Benefit
Direzione Scientifica: Claudia Lucchese
Direzione Lavori e coordinamento della progettazione: Azzurra Sylos Labini
Progetto di Allestimento: COR arquitectos
La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta dal giovedì alla domenica con i seguenti orari:
giovedì 8:30-13:30
venerdì 8.30-19.00
sabato 14.30-19.30
domenica 8.30-13.30.
In accordo con l’avanzamento del cantiere di restauro nel museo adiacente, gli orari potranno essere ulteriormente ampliati a partire dall’autunno.
Solo nella giornata di ieri l’Ente Nazionale Protezione Animali ha ricevuto la segnalazione di due uccisioni di cani: Galak, un grande cane bianco conosciuto da tutti a San Giovanni Rotondo (Foggia) a cui hanno sparato e Jack , un bracco benvoluto e accudito dagli abitanti di Soriano nel Cimino (Viterbo)accoltellato a morte. Per entrambi è stato attivato l’ufficio legale Enpa che attraverso l’avvocato Claudia Ricci, ha presentato denuncia.
“Un dolore e una sconfitta per tutti – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa- Due uccisioni che avvengono in due regioni diverse a distanza di poco tempo, entrambe con modalità incredibilmente crudeli ed inaccettabili ed entrambe nei confronti di due randagi conosciuti e benvoluti sul territorio. Due morti che sono quasi un affronto nei confronti dei tanti animalisti che ogni giorno si impegnano in difesa degli animali. Abbiamo attivato tutte le nostre risorse per andare a fondo a questa orribile duplice storia di violenza e crudeltà. Vogliamo giustizia per Galak e Jack e non ci fermeremo finché non saranno individuati e puniti a dovere i responsabili. Servono condanne severe, esemplari. Perché chi uccide un animale non deve potersela cavare con poco. Quante volte dovremo ripetere che è fondamentale riconoscere la pericolosità sociale di questi individui? Punire severamente chi compie atti così, crudeli e efferati nei confronti degli animali è necessario: non solo per dare giustizia a questi esseri innocenti la cui vita è stata stroncata in modo violento senza motivo ma anche per evitare che queste persone possano tornare a fare del male e questa volta chissà potrebbe toccare anche ad un essere umano”.
Galak e Jack. Entrambi randagi, entrambi apparentemente benvoluti da tutti e abituati a vivere in mezzo alla gente. Descritti come cani socievoli, mai aggressivi, eppure diventati il bersaglio della cattiveria e della violenza di qualcuno.
Galak, era un grosso cane bianco, il cane dei pellegrini, come lo chiamavano quelli del posto, perché si aggirava sempre nei pressi del convento dei Cappuccini a San Giovanni Rotondo, quasi ad accompagnare le persone in visita. E’ stato ucciso ieri mattina con un’arma da fuoco. Le indagini sono in corso e i Carabinieri stanno cercando i/il responsabili.
Jack, era un bracco di circa quattro anni. Abbandonato probabilmente, come accade a molti bracchi che non si rivelano bravi cacciatori, diversi anni fa ancora cucciolo. Viveva da tanto per le strade di Soriano del Cimino (Viterbo), ed era diventato, come ha affermato il Comune di Soriano del Cimino in una nota, una sorta di mascotte del paese. E’ stato rinvenuto morto la sera del 25 luglio, accoltellato a morte, come emerso da una prima verifica veterinaria. Anche in questo caso le indagini sono in corso, ed è stato acquisito materiale video dalle telecamere presenti in zona.
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