Il Codacons sollecita gli Enti locali a recepire il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017, per consentire le definizioni agevolate delle cartelle esattoriali. Il Decreto Fiscale, emanato per consentire ai Cittadini morosi di pagare le cartelle esattoriali in quattro rate, senza interessi e mora, si applica a tutti gli Enti locali che si servono (per la riscossione crediti) di Equitalia. Tuttavia per chi, come tantissimi Comuni, si serve di altra società di riscossione, non c’è possibilità di “rottamare” nulla.
C’è pochissimo tempo per poter aderire alla rottamazione. Il Decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 2 dicembre e gli Enti locali hanno appena sessanta giorni, da quella data, per aderire alla sanatoria per i tributi locali. In questo momento di profonda crisi economica per l’intero Paese, sarebbe un gesto di attenzione verso i Cittadini che finirebbe per portare anche qualcosa nelle derelitte casse comunali. Perché non si può cercare di ottenere da qualcuno somme che non si possono dare.
Inoltre si pone un problema di uguaglianza, atteso che per lo stesso tributo alcuni Cittadini possono estinguere la loro esposizione pagando circa la metà del dovuto mentre altri devono (per l’inerzia degli enti locali) pagare per intero. Difatti, recependo la “rottamazione”, i Cittadini potrebbero vedersi dimezzati i propri debiti con i Comuni e, conseguentemente, sarebbero incentivati a rateizzare per definire le pendenze. La rateizzazione della somma da versare, infatti, è prevista dallo stesso decreto “anti-Equitalia”. Gli anni interessati sarebbero, a rigor di norma, quelli che vanno dal 2000 al 2015. Purtroppo bisogna agire in fretta, molto in fretta. Quindi se gli Enti locali vogliono, concretamente, manifestare una apertura verso i Cittadini in difficoltà, devono far presto.
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