di "Picasso e l'altra metà del Cielo", presente dal 25 aprile scorso e fino al 4 novembre, a Mesagne, Ostuni e Martina Franca. In metà mese, infatti, sono stati 7 mila i visitatori che hanno ammirato le collezioni del maestro Pablo Picasso sparse nelle tre città pugliesi. Il target di età dei visitatori è vario e la provenienza spazia un po’ da tutta Italia con una logica preferenza regionale. Arguta e vincente l’idea del biglietto unico il cui costo comprende la visita alle tre collezioni artistiche. Perciò chi lo acquista si garantisce la visita anche nelle tre città con un indotto enogastronomico e artigianale interessante. Tema conduttore delle tre mostre è il rapporto, non facile, che il maestro Picasso ebbe con le donne tra arte, amori e tragedie. Lui le amò e per tutta la sua vita fu preda della loro bellezza. Le donne, da parte loro, non riuscivano a resistere al suo fascino, sebbene lui non fosse mai stato né bello né prestante. Era spesso un amore travolgente che, altrettanto spesso, finiva male. Perché Picasso con la stessa facilità con cui le conquistava le tradiva. Le sostituiva non appena la sua attenzione veniva attratta da un’altra donna. Testimonianza di ciò si ritrova nelle sue opere esposte nelle tre personali. Nel Palazzo Ducale a Martina Franca, ad esempio, sono esposte le opere in ceramica del genio spagnolo e l'olio su tela "Il Moschettiere" del 1964. Il castello Normanno-Svevo di Mesagne ospita diverse opere grafiche fra cui la celebre Barcelona Suite e l'olio su tela "Busto di Donna II". Infine il Palazzo Tanzarella, nel pieno centro storico di Ostuni, è presente una collezione inedita di scatti di Edward Quinn e Robert Capa e l'inedita incisione "Toros en Vallauris". La mostra è curata da Francesco Gallo Mazzeo, docente all’Accademia di Belle Arti a Roma, e porta in esposizione olii, grafiche e ceramiche di Picasso, un acquerello dell'artista e amante Dora Maar, grafiche e fotografie di Françoise Gilot, un'altra delle donne che ha accompagnato la vita del maestro spagnolo. L’esposizione è completata, come una sorta di “mostra nella mostra”, da una selezione fotografie di Edward Quinn, il fotografo irlandese che dal 1951 fino alla morte di Picasso fu legato all'artista da una profonda amicizia, e da un nucleo di foto di Robert Capa. Inutile dire che gli organizzatori sono più che soddisfatti delle 7 mila visite in quindici giorni e si aspettano numeri a quattro o, meglio ancora, cinque zeri al termine della mostra. "Non possiamo che essere soddisfatti di questa risposta di pubblico – ha spiegato Pierangelo Argentieri, di Puglia Micexperience, rete d'impresa organizzatrice dell'evento -. La grande partecipazione del primo periodo di esposizione conferma che la scommessa fatta di distribuire una mostra in un territorio vasto sta dando i suoi frutti". Tantissimi i cittadini delle tre città che hanno già visitato la mostra è numerosissimi turisti che hanno approfittato dell'esposizione per visitare le bellezze dei tre paesi e di quelli limitrofi.
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