le mostre del maestro Pablo Picasso, “L’altra metà del cielo”, allestite a Mesagne, Ostuni e Martina Franca. Oltre una decina di migliaia i visitatori che hanno ammirato le tre collezioni artistiche del maestro spagnolo e, per i prossimi mesi, si attende il pienone. Tema conduttore delle tre mostre è il rapporto, non facile, che il maestro Picasso ebbe con le donne tra arte, amori e tragedie. Lui le amò e per tutta la sua vita fu preda della loro bellezza. Le donne, da parte loro, non riuscivano a resistere al suo fascino, sebbene lui non fosse mai stato né bello né prestante. Era spesso un amore travolgente che, altrettanto spesso, finiva male. Perché Picasso con la stessa facilità con cui le conquistava le tradiva. Le sostituiva non appena la sua attenzione veniva attratta da un’altra donna. Testimonianza di ciò si ritrova nelle sue opere esposte nelle tre personali. Nel Palazzo Ducale a Martina Franca, ad esempio, sono esposte le opere in ceramica del genio spagnolo e l'olio su tela "Il Moschettiere" del 1964. Il castello Normanno-Svevo di Mesagne ospita diverse opere grafiche fra cui la celebre Barcelona Suite e l'olio su tela "Busto di Donna II". Infine il Palazzo Tanzarella, nel pieno centro storico di Ostuni, è presente una collezione inedita di scatti di Edward Quinn e Robert Capa e l'inedita incisione "Toros en Vallauris". La mostra è curata da Francesco Gallo Mazzeo, docente all’Accademia di Belle Arti a Roma, e porta in esposizione olii, grafiche e ceramiche di Picasso, un acquerello dell'artista e amante Dora Maar, grafiche e fotografie di Françoise Gilot, un'altra delle donne che ha accompagnato la vita del maestro spagnolo. L’esposizione è completata, come una sorta di “mostra nella mostra”, da una selezione fotografie di Edward Quinn, il fotografo irlandese che dal 1951 fino alla morte di Picasso fu legato all'artista da una profonda amicizia, e da un nucleo di foto di Robert Capa. Intanto a Mesagne sono tante le iniziative dei commercianti per allestire la città con i colori del maestro Picasso. I proprietari dello “Splendid bar”, ad esempio, hanno tappezzato la facciata con le immagini delle più famose opere di Picasso; Giovanni Guarini ha fatto stampare per il suo negozio di articoli sportivi delle t-shirt con le immagini di alcune opere del maestro; la pizzeria “Core a core” ha inserito nel suo menù la pizza “Picasso”, con pomodorini, mozzarella e fiori di zucca disposti a opera d’arte; Nicola Carone, nella sua macelleria, ha preparato gli hamburger “Picasso”. Non è tutto poiché anche i ristoratori dell’omonima associazione hanno predisposto dei menù “Picasso” particolarmente gustosi. La mostra resterà aperta fino al prossimo 4 novembre.
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