Iniziata la vendemmia 2018 In evidenza

Agosto 20, 2018 2628

vendemmia 2016 4Resta ancora un’incognita la vendemmia 2018

in terra di Brindisi. Da una parte ci sono i viticoltori che profetizzano un aumento di produzione, mentre dall’altra ve ne sono altri che credono in un calo dovuto al caldo e ad alcuni agenti patogeni che hanno minato la qualità e quantità del prodotto. Tra circa un mese, si potrà fare un primo bilancio di previsione per poi passare, dopo qualche settimana, a stendere il bilancio definitivo. Intanto, in questi giorni, i viticoltori e le cantine stanno tagliando e introducendo le uve precoci, come lo Chardonnay e il Primitivo. I risultati organolettici, al momento, sono piuttosto soddisfacenti, mentre i prezzi di vendita sono sui livelli dello scorso anno, piuttosto stabili, bassini, per remunerare i viticoltori in modo soddisfacente. Dunque già da un paio di settimane, i viticoltori hanno iniziato la fase della vendemmia con le uve Chardonnay e con quelle per basi spumante. Per il Primitivo, però, bisognerà attendere la fine del mese, mentre continua a progredire la maturazione delle uve più tardive, come il Negramaro e la Malvasia di Brindisi che saranno vendemmiate tra la metà di settembre e la metà di ottobre. Sotto l’aspetto fitosanitario, la presente annata viticola si è presentata con un ottimo germogliamento, seguito da una vigorosa fioritura e una allegagione che è stata piuttosto buona, ad eccezione di alcune aree, dove gli abbassamenti delle temperature hanno provocato la caduta di fiori o di piccole acini. Tra le varie cantine del territorio che hanno iniziato la vendemmia, c’è la “Due palme” di Cellino San Marco, leader europea nel settore vitivinicolo. “Abbiamo iniziato le operazioni vendemmiali lunedì 6 agosto con lo Chardonnay e la base spumante”, ha spiegato Angelo Maci, presidente del sodalizio, secondo cui “il prodotto, quest’anno, è abbastanza buono, equilibrato, soprattutto negli acidi ph”. Il presidente ha, quindi, aggiunto: “Prevediamo una buona vendemmia e quindi prodotti buoni anche quest’anno. Per quanto riguarda la quantità, invece, siamo sul 15% in più rispetto all’anno scorso. Abbiamo già introdotto in cantina il 50-60% del prodotto”. Il presidente Maci ha, quindi, fatto una previsione sulla vendemmia delle uve locali. “Per esprimere un giudizio sulle uve rosse – ha detto - il discorso slitterà a fine Agosto/inizio Settembre. È prematuro fare delle previsioni, abbiamo un 15% di uva in più su tutti i vitigni, dobbiamo augurarci che le condizioni meteo siano positive, senza piogge e senza umidità e, soprattutto, senza le nebbie notturne che sarebbero devastanti in questa fase di maturazione. Sarebbe azzardato sbilanciarsi adesso con un giudizio qualitativo, rinviamolo fra un mese”. Per l’imprenditore agricolo Emanuele Guglielmi, vice presidente della Cantina sociale di Mesagne, la “quantità di uve, in confronto allo scorso anno, è in calo, poiché la peronospora e la grandine hanno inciso negativamente. Tuttavia, bisogna vedere, al momento di vendemmiare, l’effettiva quantità prodotta”. Per ciò che riguarda i prezzi di mercato Guglielmi ha precisato che lo “Chardonnay è attualmente quotato circa 50 euro a quintale, rispetto alla Malvasia e al Negramaro che si aggirano intorno alle 40 euro per quintale”.