nei pressi del parco archeologico di “Muro Tenente”. Nei sacchi la spazzatura è stata meticolosamente differenziata dagli ambientalisti che nelle campagne circostanti hanno trovato di tutto: dalle carcasse di cani a quelle di cavalli, dalle onduline di cemento alle batterie esauste. E poi tanti rifiuti domestici. Il tutto in una zona ad alto tasso di fruibilità turistica grazie alle attrattive del parco archeologico. La manifestazione, “A mano a mano per Muro Tenente”, è stata organizzata dalla cooperativa “Impact”. Hanno aderito, oltre al Comune di Mesagne, anche i volontari di “Un sacco di gente con il sacco”, i soci de “La Manovella”, i volontari di “Sea Shepher”d provenienti da Lecce, e tanti mesagnesi che dal mattino alla sera si sono armati di pala e sacconi e hanno ripulito la banchine della strada comunale che collega Mesagne a Latiano. Al termine la spazzatura è stata caricata sui camion e depositata presso la piattaforma ecologica di Mesagne. «L’inciviltà e l’inquinamento è una battaglia che vogliamo vincere», ha spiegato Cristian Napolitano, l’archeologo responsabile della gestione del parco di Muro Tenente, che ogni giorno vede tante persone incivili che gettano i sacchi di rifiuti per strada e poi si dileguano velocemente prima che qualcuno possa prendere la targa dell’auto. Tuttavia, Napolitano ha un’idea ben precisa di coloro che sporcano l’ambiente intorno al parco. “Si tratta di gente che abita in questa zona di Latiano - ha precisato – che probabilmente evade il pagamento della Tari. Potremmo averne le prove concrete incrociando il numero degli utenti che hanno un contratto di allaccio di energia elettrica per uso domestico con il numero dei cittadini che pagano il tributo sulla spazzatura”. Un malcostume che potrebbe essere debellato se solo il Comune di Mesagne mettesse “in servizio” le fototrappole che, al contrario, ha gelosamente conservate in un armadio dell’ufficio Ambiente.
Breaking News :