Ha preso il via la vendemmia 2019

Agosto 21, 2019 1516

vendemmia 2019 2Lunedì scorso, anche in provincia di Brindisi,

i viticoltori hanno iniziato a vendemmiare i primi grappoli delle uve precoci come, ad esempio, lo Chardonnay e il Pinot. In confronto allo scorso anno, si è avuto un ritardo di circa quindici giorni nella maturazione degli acini a causa del clima pazzo e delle diverse avversità atmosferiche che hanno ritardato il taglio dell’uva. Al momento, per lo Chardonnay c’è una gradazione media di 16 gradi con un ph perfetto. Sul fronte della quantità, invece, si registra una diminuzione del quantitativo, se paragonato allo scorso anno, anche se per stilare un bilancio attendibile, si deve aspettare la fine di Agosto. vendemmia 2019 5Questo è il resoconto secondo il Centro Studi di Confagricoltura che dichiara: “Rispetto all'anno scorso, la quantità è in diminuzione, tuttavia occorre evidenziare che il raccolto 2018 è stato particolarmente abbondante, pertanto l'attuale diminuzione della produzione non è da leggere in termini negativi".de Miccolis Angelini filippo coldiretti 1 Per il presidente provinciale di Coldiretti, Filippo Angelini De Miccolis, l’annata si prospetta buona, “anche se l'andamento della raccolta dipenderà molto dal resto del mese di Agosto e da quello di Settembre, per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo”. Il presidente ha, quindi, aggiunto: “Dalla prossima settimana si prevede il taglio del Fiano e delle altre uve autoctone a bacca bianca, mentre per la prima settimana di Settembre, si dovrebbero iniziare a vendemmiare le uve a bacca rossa”. Naturalmente, a causa delle avverse condizione meteo dei mesi scorsi, la vendemmia sarà a macchia di leopardo. Nelle zone dove si sono abbattuti gli eventi atmosferici, la qualità e la quantità delle uve non sono delle migliori, mentre nelle zone “franche” da questi eventi, il prodotto si è mantenuto integro e ottimo, per cui si ricaverà un vino eccellente. Adesso la nostra speranza è che il tempo tenga al bello”. Infine, il presidente Angelini De Miccolis ha voluto sottolineare come, anche in provincia di Brindisi, “sta crescendo il turismo legato al vino, anche se la burocrazia non facilita questo trend”. In provincia di Brindisi, non sono molte le cantine che lavorano le uve precoci, tra queste emerge la più antica azienda sociale del brindisino, la Cantina di San Donaci. Anche quest'ultima sta aspettando ancora qualche giorno prima di iniziare il taglio dello Chardonnay. “Dalle campionature che eseguiamo giornalmente – ha spiegato il presidente Marco Pagano – ci siamo resi conto che, per avere un grado zucchero ottimale, dovremo aspettare ancora qualche giorno. Fortunatamente, le condizioni meteo sono ottimali e abbiamo programmato per lunedì prossimo la vendemmia delle uve precoci”. Sempre nelle terre brindisine, chi ha già iniziato le operazioni vendemmiali è la più grande azienda d’Italia, con 1.200 soci produttori e 2.500 ettari di vigneti, la Cantina Due Palme, di Cellino San Marco. A sovrintendere ai lavori c’è il presidente-enologo, Angelo Maci che segue tutte e fasi della vendemmia, dal taglio in azienda al conferimento in Cantina e allo scarico del prodotto.MACI ANGELO “Devo dire che le uve che abbiamo tagliato fino adesso sono sane e ci permetteranno di ottenere un ottimo vino – ha spiegato il presidente Maci -. Per il momento, con quest’uva stiamo preparando la base spumante. È un prodotto che sta ottenendo una media di 16 gradi babo. Perfetto, quindi, per la base spumante”. Intanto, i tecnici di Due Palme, giornalmente, monitorano i vitigni dei soci, campionando le uve per avere un quadro della situazione ottimale. “Se la situazione meteo si mantiene stabile, le altre tipologie di uve le potremo vendemmiare non prima della metà del prossimo mese”, ha concluso il presidente Maci. Già il tempo...Gli occhi e il pensiero dei viticoltori è rivolto al cielo, alla sua stabilità metereologica. Secondo le previsioni, fino ai primi giorni di Settembre, il bel tempo dovrebbe essere stabile nella provincia di Brindisi, facendo sperare, quindi, in una vendemmia asciutta e fruttuosa. Dopo un anno di lavoro e migliaia di euro spesi per condurre a maturazione le uve, non resta che la speranza in una stagione favorevole che possa premiare lo sforzo e il sacrificio dei viticoltori brindisini.