La campagna di indagini archeologiche 2023 di Torre Guaceto si annuncia promettente. A pochi giorni dalla riapertura della necropoli a cremazione, rinvenute ulteriori 20 tombe e urne cinerarie. I visitatori potranno assistere alle operazioni di scavo in corso nella spiaggia delle conchiglie fino all’uno luglio.
Il team di archeologi diretti dal professore Teodoro Scarano del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento è tornato in campo, come nelle annualità precedenti, con loro i colleghi del Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, e per la prima volta quelli dell’Österreichisches Archäologisches Institut di Vienna.
I lavori iniziati il 29 maggio, andranno avanti fino all’1 luglio grazie al sostegno del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto che da sempre investe nella ricerca, tanto da essersi dotato, già nel 2018, del proprio laboratorio di archeologia, e al benestare della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Brindisi e Lecce che ha permesso di aprire gli scavi in regime di concessione ministeriale.
Il progetto nato nel 2019 con la scoperta fortuita delle prime quattro tombe a cremazione affioranti subito sotto la sabbia della spiaggia delle conchiglie, una delle calette interne dell’area protetta, sta raggiungendo proporzioni notevoli.
In pochi giorni di ricerca, gli archeologi hanno già portato alla luce quasi 20 tombe e reperti dal grande valore storico e culturale. Risultato che soddisfa tutti i partner tornati ad impegnarsi allo scopo di verificare l’estensione della necropoli nella sua area interna, sotto la vegetazione.
“Torre Guaceto è un patrimonio di bellezze naturali e archeologiche di portata inimmaginabile - ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, più la proteggiamo e investiamo in ricerca, più impariamo a conoscerla e comprendiamo quanto sia importante continuare su questa strada. Anche quest’anno, chi visita la riserva, può avvicinarsi all’area degli scavi in spiaggia e dialogare direttamente con gli archeologi all’opera. Una ulteriore modalità utile alla sensibilizzazione di quanti scelgono di trascorrere del tempo nell’area protetta. Per rispettare Torre Guaceto occorre prima innamorarsene e a questo sentimento si arriva solo attraverso la comprensione e la consapevolezza.