La regione Puglia sta rinegoziando la graduatoria per finanziare i Sac (Sistemi ambienti e culturali, n.d.r.) nell'ambito del progetto "L'Appia dei Messapi: dalle Murge alla Valle d'Itria". Il progetto nel 2011 fu escluso per problemi amministrativi. Dopo cinque anni, con i fondi residui, la regione Puglia ha rinegoziato i progetti scartati. La città di Mesagne è Comune capofila di san Vito dei Normanni, Oria, Latiano, San Pietro Vernotico, Torre Santa Susanna, San Pancrazio, Villa Castelli, Erchie, Sandonaci, Cellino San Marco, San Michele Salentino e Torchiarolo. L'importo complessivo messo a disposizione dalla regione Puglia è di 300 mila euro. I Sistemi ambientali e culturali sono aggregazioni territoriali finalizzate alla valorizzazione e gestione integrata di beni ambientali e culturali già esistenti e fruibili come aree protette, beni monumentali e archeologici, musei, teatri storici, biblioteche, archivi. Il 17 agosto il presidente del comitato "Terra di Mesagne" ha lanciato la notizia su Facebook. Il giorno dopo, casualmente, il Comune di Mesagne ha inviato una nota a tutta l'aggregazione dei Comuni di cui la città è capofila per convocare un incontro. La regione Puglia, infatti, ha previsto per la metà di settembre una riunione per valutare i progetti da finanziare. "La nostra speranza - ha chiarito Mimmo Stella - è che il comune non s'impantani nuovamente in cavilli burocratici che possano escluderlo dal finanziamento. Purtroppo è stato già perso tempo e denaro con la vecchia Amministrazione". Il Comune di Mesagne si è già messo in moto. "Posso assicurare che oltre a contattare e convocare un incontro con tutti i Comuni aggregati abbiamo sollecitato gli uffici interessati a stilare un progetto da presentare in Regione", ha spiegato Roberta De Netto, assessore alla Cultura. Critico su questa vicenda Antonio Bardaro, di Forza Italia. "sarebbe il caso - ha detto - che la Regione Puglia ci spiegasse, attraverso i suoi eruditi tecnici, come mai il progetto dei Sac mesagnesi prima è stato scartato e poi è stato riammesso al finanziamento. A questo punto o i 12 Comuni non hanno validi tecnici oppure i tecnici della regione non sono all'altezza della situazione".
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