Coldiretti. La truffa non danneggia i produttori onesti In evidenza

Tranquillino Cavallo Dicembre 04, 2015 1891

olio e oliveL'ennesima truffa dell'olio extra vergine italiano, scoperta ai danni (Articolo completo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

del consumatore, non fa che confermare quanto gli olivicoltori vanno dicendo da anni: diffidate dall'acquistare bottiglie di olio al di sotto di 8 euro a litro. Diversamente la truffa è in agguato. Gli olivicoltori della provincia di Brindisi, da tempo, si sono organizzati per produrre olii di ottima qualità a costi proporzionati. Tra le organizzazioni di produttori che da anni sono al fianco degli olivicoltori, e certificano la qualità del prodotto ottenuto, c'è certamente la Coldiretti con il suo presidente, Sergio Botrugno.

Presidente Botrugno questa volta la truffa ce la siamo trovata in casa.

Per noi non è una novità poiché da tempo abbiamo assunto una linea di condotta ben rigida su questo fronte. D'altronde l'invito a incrementare i controlli nei punti vendita, compresi i supermercati, è partito da Coldiretti che ha invitato le forze dell'ordine a prelevare bottiglie dagli scaffali ed analizzarle.

Questa truffa quanto danneggia il comparto provinciale.

Vi sembrerà strano ma questa truffa non danneggia gli olivicoltori onesti perché fa emergere il marcio che c'è nel comparto. Per cui aiuta gli olivicoltori onesti. E posso assicurare che sono la stragrande maggioranza. Purtroppo il comparto è in affanno poiché i costi di produzione sono divenuti insostenibili. Ecco perché quando si trova un litro di olio extravergine a pochi euro bisogna stare attenti. Giorni fa alcuni turisti, che hanno acquistato delle aziende olivicole nel Comune di Ostuni, ci facevano notare la difficoltà e il tempo che ci vuole nel raccogliere le olive. Da qui l'inciso che l'olio non può costare pochi euro poiché ha alle spalle dei costi di raccolta piuttosto elevati. Resta, quindi, basilare un buon piano di comunicazione e di marketing per orientare il consumatore ad acquistare i prodotti di qualità. Purtroppo, devo dire, che da un po' di tempo, proprio a causa di queste truffe, il consumatore è disorientato e confuso. A risentirne è stata la vendita degli olii che ha fatto registrare una contrazione dei consumi e, di conseguenza, delle vendite.

Quali sono le tutele che possono essere messe in campo.

Importante è stato introdurre le Op, le organizzazioni di produttori, che lavorano sulla qualità del prodotto. Inoltre effettuano il monitoraggio e la gestione amministrativa e il miglioramento dell'impatto ambientale. Altro compito importante è quello della tracciabilità con la relativa certificazione e tutela della qualità dell'olio di oliva. Inoltre, i prodotti ottenuti sono commercializzati attraverso specifiche catene alle cui spalle si sono degli accordi di filiera certi e garantiti. In questo modo l'olio acquista un valore aggiunto. Infine, c'è la garanzia di un prodotto realmente Made in Italy, non taroccato.

Il consiglio di Coldiretti su questo fronte.

Il consiglio di Coldiretti è quello di guardare con più attenzione le etichette ed acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.  

Ultima modifica il Venerdì, 04 Dicembre 2015 08:35