spesso, scivola nel cybercrime. E' di questo che si parlerà sabato a Mesagne in un meeting organizzato dal Lions club. L'appuntamento è alle ore 18 nell'auditorium del castello. Relatori saranno Valeria Farina Valaori, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Brindisi, Vincenzo Melilli, dirigente territoriale dell'ufficio Scolastico regionale ed Eugenio Cantanna, ispettore superiore della polizia di stato. Alla pari del crimine tradizionale quello informatico può esplicitarsi sotto differenti forme e può essere perpetrato ovunque mettendo in difficoltà le vittime. Naturalmente i criminali che commettono questo tipo di crimini utilizzano una serie di metodi a seconda delle proprie capacità e scopi. Infatti, il crimine informatico è, alla fin fine, un semplice crimine con l'aggiunta di una componente informatica. Secondo i dati diffusi dal Norton Cybersecurity Insights Report emerge che gli italiani colpiti da attacchi informatici di vario tipo hanno impiegato una media di 13 ore per affrontare le conseguenze dei crimini. La maggior parte di questi, un italiano su 6, è stato oggetto di attacchi di tipo "ransomware", una forma di estorsione digitale mentre il 12% ha dichiarato di aver subito un furto d'identità e il 13% ha subito la perdita di informazioni finanziarie in seguito ad esperienze di acquisto online. In Italia le situazioni che più spesso hanno minato la sicurezza dei consumatori riguardano la compromissione della password dei loro account (17%), gli accessi non autorizzati alle caselle di posta elettronica (14%), i furti di dispositivi mobili (13%). Materia interessante di cui si discuterà a Mesagne. All'incontro sarà presente il sindaco, Pompeo Molfetta, e i dirigenti Lions, Pasquale Balice, Luca Vece e Gabriella Lippolis.
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