Molfetta promette alla Vergine del Carmelo magiore impegno per la città

Febbraio 22, 2016 2359

molfetta pompeo con vergine carmeloIl 20 febbraio la città di Mesagne celebra

il patrocinio della sua protettrice: la Vergine del Carmelo, in ricordo di un terremoto devastante del 1743 di cui la città uscì indenne grazie all’intercessione della Madonna. La commemorazione pubblica è come sempre un incontro privilegiato con la città durante il quale il sindaco, in questo caso Pompeo Molfetta, fa un’analisi della situazione sociale alla luce della crisi, non solo finanziaria ma anche di valori, in atto. “Oggi sentiamo ancora vivo quel provvidenziale intervento dall’alto: ogni giorno sembra mancarci la “terra da sotto ai piedi” quando nella nostra vita mancano le sicurezze primarie”, ha spiegato il primocittadino che ogni giorno combatte contro la “mancanza di lavoro, specie per i più giovani, che li esclude dal mondo che conta; l’impossibilità di soddisfare i bisogni quotidiani toglie fiato ed affanna il respiro a sempre più padri e madri di famiglia”. E poi ha fatto un’autocritica: “La sfiducia nelle Istituzioni – ha detto - percepite, non con tutti i torti rileggendo le cronache locali a noi molto vicine, come corrotte e fuorviate portano nel tessuto sociale la stessa devastazione di quel clamoroso evento sussultorio di trecento anni fa”. Molfetta, in ogni modo, ha assicurato il proprio impegno nel “cercare di dare risposte con la propria vita a queste difficoltà: progettando azioni ed interventi che possano invertire la rotta, impegnandosi in prima persona in un concreto volontariato, proponendo cultura e sensibilità d’animo ad apatia e rassegnazione. Se ne ero certo prima di quest’incarico ora ne sono completamente persuaso”. Al di la della crisi il sindaco Molfetta ha una certezza: Mesagne è una città viva. “La città è viva e partecipa anche nel progettare il futuro dei suoi spazi pubblici – ha assicurato - dove la rinascita e la riqualificazione di uno spazio urbano significa rinascita e rilancio delle relazioni sociale ed economiche. La città vive e spera: per questo chi ha responsabilità pubbliche non può deludere le aspettative di cambiamento”. Per raggiungere questo obiettivo “bisogna abbandonare le consolidate abitudini, rimettersi costantemente in gioco in un mondo che cambia rapidamente”. In quest’ottica di cambiamento mettere in atto ogni sforzo di cambiamento “anche, e soprattutto, quello che può urtare la nostra zona di comodo personale, è un tentativo di invertire la rotta e di dare delle risposte alle attese della città”, ha concluso il sindaco Molfetta.