PSR Puglia 2014-2020. Gli agronomi pugliesi chiedono maggiore coraggio

Giugno 09, 2016 2075
ordine agronomi forestali br logoIn occasione della riunione del partenariato tenutasi lo scorso 26 maggio l’assessore Di Gioia e il direttore del dipartimento prof. Nardone hanno evidenziato alcuni elementi fondamentali su cui la struttura intende fondare la programmazione 2014-2020.
Tra questi a parere degli agronomi di Puglia, assumono estrema rilevanza la cantierabilità obbligatoria da produrre all’atto della domanda di beneficio, l’assente o sensibile riduzione dello scorrimento delle graduatorie ed infine un impegno di spesa ridotto alla esigenze immediate dei potenziali aventi diritto con possibilità di riproporre più volte il bando nel corso del periodo di impegno.

Temi, questi, che sono stati al centro di una specifica riunione della Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi di Puglia tenutasi lo scorso 01 giugno. Si appalesa un “salto culturale” nell’approccio all’uso dello strumento messo a disposizione dalla politica agricola comunitaria. Si tratta di una sfida importante cui la nostra categoria non vuole sottrarsi, anzi. Siamo già pronti e ben felici di poter fare parte attiva e critica di questo salto culturale.

L’analisi dei principi emersi nella riunione del partenariato preoccupa, e non poco, gli agronomi pugliesi. L’obbligo della cantierabilità costituisce elemento che noi professionisti siamo ben lieti di accettare, ma con l’attuale burocrazia diviene insostenibile; i tempi medi per l’ottenimento di tutti i pareri, autorizzazioni e nulla osta non consentono alle aziende di fare corretta programmazione in vista di una possibile adesione ai bandi, anche perché la Regione non da assoluta certezza sulla loro pubblicazione. Il tutto è ancora più insostenibile se si pensa che un’azienda agricola, in assenza di scorrimento di graduatoria, si potrebbe trovare nelle condizioni di dover riproporre la propria candidatura a più bandi con il rischio che le autorizzazioni acquisite, nel frattempo, abbiano perso validità.

La nuova gestione regionale chiede un “salto culturale” e sia, ma da parte di tutti. E’ una sfida importante, ma per essere vinta necessita di un’azione sinergica da parte di tutti coloro che sono coinvolti. Gli Agronomi ed i Forestali, quando chiamati, hanno sempre collaborato fattivamente e questo intendono fare. Si richiede però che la Regione abbia il coraggio di affermare chiaramente quali scelte politiche ha fatto o intende fare sulla gestione del PSR perché ci risparmieremo inutili attese ed incontri che potrebbero essere vissuti come meri obblighi procedurali.
 
Francesco d’Alonzo
presidente dell’Ordine Territoriale
dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Brindisi
Ultima modifica il Giovedì, 09 Giugno 2016 08:53