dell'ex campo sportivo di via dei Sasso, si chiamerà "Roberto Potì", in ricordo di una vecchia gloria del calcio mesagnese. Il comitato, sorto a sostegno di questa candidatura, ha ottenuto il 27,85 per cento delle preferenze. Tanta la gioia dei tifosi del Mesagne calcio e amici di Potì che sono rimasti a presidiare il seggio fino al termine dello spoglio. Tra i tanti presenti allo spoglio anche il sindaco Pompeo Molfetta, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Semeraro, l'assessore Antonio Marotta, il consigliere Antonello Mingenti e diversi politici e cittadini. La consultazione popolare ha riscosso un notevole successo poiché alle urne si sono recati 2 mila 283 mesagnesi che con il loro voto hanno espresso il nome da dare al parco. Mercoledì pomeriggio alle ore 18 è iniziato lo spoglio al termine del quale sono risultati le seguenti preferenze. L’ex calciatore del Mesagne ha raccolto 636 preferenze; Parco delle Farfalle 285, Parco Arcobaleno 149, Parco della Gioia 112, Parco Marcella di Leverano, vittima di mafia 86, Parco Palmira Profilo, vittima di malasanità 153, Parco Melissa Bassi 178, Parco degli Angeli 450, Parco della rondine Allegra 111. Bianche 5, nulle 7. Degna di nota una scheda, subito annullata, su cui qualcuno aveva espresso il desiderio che il parco fosse dedicato a Silvio Berlusconi. Per il resto tanta festa e tanta gente a fruire del parco. L'unica nota dolente un colpo di pallone che ha raggiunto, inconsapevolmente, un'anziana donna che è stramazzata al suolo sbattendo la testa per terra. La poverina è stata immediatamente soccorsa dagli uomini del 118 e trasportata presso l'ospedale "Perrino" di Brindisi dove è stata sottoposta ad accertamenti. Sul posto del sinistro sono giunti i vigili urbani per cercare di fare chiarezza sull'episodio. Infatti, da un’attenta lettura dei fotogrammi, delle telecamere di videosorveglianza, i vigili potrebbero ricostruire la dinamica del sinistro e individuare gli autori, forse minorenni, che rischiano una denuncia per lesioni. Tuttavia, l’incidente ha posto all'attenzione degli amministratori locali la necessità di un maggior controllo e severità nei confronti delle attività che si svolgono nel parco dove, in alcune ore della giornata, sembra regnare un’anarchia totale. D’altronde, in questi casi, prevenire è meglio che curare.
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