sarà invasa pacificamente da circa mille figuranti, che giungeranno da ogni parte d'Italia, che prenderanno parte alla "Fiera medievale franca", organizzata dal gruppo storico "Città di Mesagne". Sabato e domenica il centro storico tornerà indietro di secoli. La manifestazione, su cui è stato posto il veto da parte dei frati Carmelitani sia per l'utilizzo del nome San Michele Arcangelo sia per il percorso che non dovrà transitare davanti alla basilica del Carmine, è alla sua tredicesima edizione. Il corteo storico ripercorrerà la via Francigena utilizzata dai pellegrini per raggiungere la Terra Santa. Alla fine del quinto secolo il culto all'Arcangelo Michele si diffuse rapidamente in tutta Europa, anche in seguito all'apparizione dell'Arcangelo sul Gargano. Secondo la tradizione, l'Arcangelo sarebbe apparso a San Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto l'8 maggio 490 e, indicatagli una grotta sul Gargano, lo invitò a dedicarla al culto cristiano. In quel luogo sorge tutt'oggi il santuario di San Michele Arcangelo, nel mezzo del nucleo cittadino di Monte Sant'Angelo, che nel Medioevo fu meta di ininterrotti flussi di pellegrini, i quali per giungervi percorrevano un percorso di purificazione lunga la via Francigena. A Mesagne, sotto l'attuale Basilica del Carmine, c'era un sacello e una grotta, con affresco, dedicata a San Michele Arcangelo. Per cui i pellegrini in attesa di imbarcarsi da Brindisi e da Torre Guaceto, allora porto di Mesagne, per la Terra Santa facevano una visita al santuario mesagnese dell'Arcangelo. Il flusso diventò così notevole che i frati e la popolazione organizzarono due fiere, a maggio e settembre, per vendere ai pellegrini i generi di prima necessità. Gli allora regnanti le dispensarono da tasse perciò divennero "franche". Dopo dodici anni di rievocazione storica quest'anno i frati hanno deciso di dichiarare "guerra" al gruppo storico e gli hanno intimato di rivedere l'intero programma. Pena il ricorso alla magistratura. Così, a poche ore dall'inizio dei festeggiamenti il gruppo ha aderito, suo malgrado, alle richieste monastiche e non transiterà davanti alla Basilica anche se, è bene ricordare, si tratta di strada e luogo pubblico dove un privato, in questo caso i frati, non hanno il potere legale di negare il transito di una manifestazione pubblica regolarmente autorizzata. Su questa vicenda c'è il silenzio assoluto della curia di Brindisi. L'inizio dei festeggiamenti è previsto per le ore 19 di sabato nel prato antistante l'antico maniero Normanno-Svevo con i giochi medievali, il tiro con l'arco, sbandieratori e antiche botteghe artigiane. Domenica si prosegue alle ore 20,30 con la cena medievale per i nobili, il duello tra cavalieri e uno spettacolo de "I Fieramosca" della disfida di Barletta.
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