Redazione

«Da domani la Gazzetta si ferma». E' l'asciutto titolo dell’editoriale con cui il direttore Michele Partipilo spiega ai lettori come mai la Gazzetta del Mezzogiorno interrompe le pubblicazioni e il 2 agosto non sarà più in edicola, come annunciato ieri dall’editore. "Dopo 134 anni - scrive Partipilo - si interrompe una storia che neppure le due guerre mondiali poterono fermare. Se non interverranno auspicabili colpi di scena, il destino del giornale e di tutti i lavoratori è segnato». Si tratta di 144 persone, tra giornalisti e poligrafici. E chiede «a chiunque possa intervenire di farlo senza indugio, senza calcoli, senza interessi». La Gazzetta, sottolinea, «è patrimonio di tutti e identità collettiva di un territorio». È dal 24 settembre 2018, ricorda, «che i giornalisti e tutti gli altri dipendenti fanno sacrifici enormi per continuare a mantenere in vita il giornale. Abbiamo lavorato gratis per mesi».

Ma «oggi scade il contratto di affitto con cui la curatela fallimentare il 12 dicembre scorso aveva affidato alla Ledi srl la gestione temporanea della Gazzetta. Da quel giorno sono seguiti mesi di lavoro intensi» e «nella nuova redazione sono venuti a salutarci rappresentanti delle istituzioni, politici, colleghi che hanno apprezzato il lavoro svolto e hanno intravisto un futuro sereno per la Gazzetta. E invece si sbagliavano": «non restano che poche ore per un salvataggio in extremis o per una più che probabile morte annunciata». La possibilità di una proroga della gestione da parte della Ledi "è venuta meno in queste ore - spiega Partipilo - perché la continuità aziendale che sarebbe stata così assicurata - garantendo il valore della testata - non avrebbe avuto alcuna considerazione nelle successive valutazioni».

«È chiaro - aggiunge - che in ballo c'è l’assegnazione finale della Gazzetta a una delle due società in corsa e cioè la Ledi srl, che gestisce in affitto la testata fino a stanotte, e la Ecologica spa che ha presentato un’analoga proposta di concordato nel fallimento. Ai giornalisti come agli altri lavoratori della Gazzetta non interessa quale sarà il risultato finale della procedura fallimentare. A noi interessa che la Gazzetta resti nelle edicole come è accaduto da 134 anni a questa parte». In queste poche ore che restano servono «soluzioni e, soprattutto, serve responsabilità": un giornale non è solo un’azienda che può riprendere la produzione dopo una procedura fallimentare, se interrompe le pubblicazioni «ne subisce conseguenze che non di rado portano alla morte». Partipilo rivolge così alle istituzioni l’appello «a fare ogni sforzo, a spendere ogni residua energia perché la Gazzetta resti in edicola. Non solo lunedì - conclude - ma fino a quando lo vorranno le genti di Puglia e Basilicata». (ANSA).

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Si è concluso oggi, presso Masseria Canali, il primo laboratorio estivo per i ragazzi facenti parte dei servizi di integrazione scolastica, educativa e bisogni speciali organizzato dall'Ambito Territoriale sociale BR 4 (Cellino San Marco, Erchie, Latiano, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre Santa Susanna) in collaborazione con la cooperativa "Socioculturale" affidataria dei servizi educativi dell'Ambito e la cooperativa "Terre di Puglia - Libera Terra".
È stata un'esperienza entusiasmante che ha riaperto le porte alla socialità a circa 60 ragazzi appartenenti ai comuni sopramenzionati.
Attraverso attività di animazione sociale e laboratori musicali, artistici e creativi, i ragazzi si sono riappropriati della loro libertà, della loro gioia e divertimento e soprattutto dei loro sorrisi. Un ringraziamento a tutti: agli educatori, agli OSS e coordinatori delle citate cooperative per la loro provata professionalità ed umanitá, all'ufficio di Piano dell' Ats BR 4, alle sue assistenti sociali dislocate nei vari territori e a tutti gli uffici sociali professionali dei comuni associati. Da lunedì 2 Agosto si ricomincia con il secondo laboratorio organizzato presso la piscina Feel Good di Cellino San Marco.

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Il cittadino sentinella del suo territorio per prevenire episodi criminali. È il sunto della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sui danneggiamenti delle colture vitivinicole verificatesi a Cellino San Marco che si è svolta ieri mattina presso la prefettura di Brindisi. All’incontro, presieduto dal prefetto Bellantoni e svoltasi alla presenza dei vertici territoriali delle forze dell’ordine, hanno partecipato il sindaco di Cellino San Marco e i rappresentanti provinciali della Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. È stato oggetto di analisi il fenomeno relativo ai reati in agricoltura con particolare riferimento ai recenti danneggiamenti delle colture vitivinicole, per cogliere le chiavi di lettura, che sono oggetto di approfondimento investigativo in corso. Meno di un mese fa, il 29 giugno, era stato distrutto un intero vigneto dell’azienda agricola “Masseria Li Veli”.

Ed ancora prima qualcuno aveva appiccato il fuoco a un camion di Cantine Due Palme e lo sparo intimidatorio, di alcuni colpi di fucile, contro l’abitazione di Angelo Maci, presidente della Due Palme. Il prefetto Bellantoni ha invitato le associazioni di categoria a sensibilizzare i propri assistiti a presentare una tempestiva denuncia che può rendere ancora più efficace l'attività di indagine delle forze di polizia. I rappresentanti di categoria, da parte loro, si sono impegnati a sensibilizzare, in questo senso, i propri consociati, assicurando la massima collaborazione a supportare l’imprenditoria agricola anche in un percorso di ascolto, quali "sensori" del disagio e delle eventuali insidie provenienti dal mondo criminale. Al termine della riunione, il prefetto ha tracciato due linee di azione: da un lato l’intensificazione  dei servizi di prevenzione e di  controllo del  territorio da parte delle forze di polizia nei territori maggiormente colpiti, dall’altro la programmazione di iniziative di prevenzione, con la collaborazione dell’Amministrazione locale e delle associazioni  di categoria,  volte al rafforzamento dei sistemi di sicurezza passiva; inoltre, verranno sviluppate quelle forme di collaborazione  che si inseriscono  nel cosiddetto  “accordo di vicinato”, stipulando con il Comune il protocollo di vicinato.

Tale strumento valorizza, nel contempo, il contributo qualificato che ogni cittadino può fornire attraverso l'osservazione del territorio, segnalando alle forze di polizia fatti e movimenti sospetti. Su tali proposte collaborative è stata espressa piena condivisione da parte del Sindaco di Cellino San Marco e dalle associazioni di categoria.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 31 luglio 2021 in Puglia, sono stati registrati 11.703 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 232 casi positivi: 60 in provincia di Bari, 34 in provincia di Brindisi, 25 nella provincia BAT, 36 in provincia di Foggia, 32 in provincia di Lecce, 42 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Non sono stati registrati decessi. Un decesso registrato per errore nei giorni scorsi in provincia di Bari è stato tolto dal database.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.897.563 test.

247.015 sono i pazienti guariti.

2.348 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 256.031, così suddivisi:

95.809 nella Provincia di Bari;

25.842 nella Provincia di Bat;

20.122 nella Provincia di Brindisi;

45.523 nella Provincia di Foggia;

27.673 nella Provincia di Lecce;

39.802 nella Provincia di Taranto;

853 attribuiti a residenti fuori regione;

407 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Alla luce di quanto accaduto in un incontro in Confindustria tra organizzazioni sindacali e l’azienda 

TI Automotive, il coordinamento donne della Cgil di Brindisi esprime solidarietà nei confronti della 
Segretaria Fiom Cgil, Azzurra Carriero e al contempo stigmatizza il comportamento del segretario 
della Fim Cisl Ta Br . 
Duole constatare che , se pur le parole usate contro la Segretaria Fiom non fossero lessicalmente 
sessiste ma denigratorie rispetto all’affidabilità come figura professionale, tra i tanti dipendenti che 
l'azienda aveva citato nel corso dell'incontro, solo nei confronti di Azzurra Carriero, unica donna, il 
Segretario della Fim Cisl Ta Br, ha utilizzato espressioni offensive. Ecco perché consideriamo i toni 
e i contenuti utilizzati dal dirigente sindacale non appartenenti a un lessico sindacale e totalmente 
estranei ad una cultura inclusiva e di genere . 
Il Coordinamento donne Cgil intende quindi denunciare il permanere di una cultura sessista, 
violenta e discriminatoria da cui derivano comportamenti che sovente si attuano sui posti di lavoro 
ma anche durante le trattative sindacali, che riduce le donne a compiacenti e servizievoli oggetti in 
alcuni casi o ad elementi di disturbo in altri. 
L’odio, la derisione, le affermazioni gratuite, spesso false, sono la cifra che caratterizza un 
maschilismo ed un machismo strisciante e, più in generale, un modo di comunicare volgare, che 
pare ormai sdoganato sul web, sulla carta stampata e purtroppo anche nelle istituzioni. 
Pertanto , il Coordinamento donne Cgil , nel rinnovare la propria vicinanza alla Segretaria della 
Fiom Cgil di Brindisi, lancia un appello per la costruzione di un’assemblea pubblica a tutte le donne 
e a tutti gli uomini , alle associazioni, ai/alle rappresentanti delle istituzioni che vogliono 
riconoscersi in un Paese che contrasta seriamente sessismo, discriminazioni e stereotipi all’interno 
e all’esterno dei luoghi di lavoro e dove ci sia una parità reale tra donne e uomini.

Nelle ultime settimane la Questura di Brindisi ha intensificato l’attività di controllo al fine di evitare gli assembramenti soprattutto in considerazione dell’evoluzione del fenomeno pandemico.

Nella città capoluogo sono stati controllati nr.20 esercizi pubblici. In particolare l’attenzione è stata rivolta al centro storico con il supporto della Polizia Locale e di tecnici dell’ARPA che hanno eseguito rilievi fonometrici a carico di numerosi locali e quattro di essi sono stati sanzionati per la mancanza di idonea documentazione. Sempre a Brindisi due sono state le sanzioni elevate per occupazione abusiva di suolo pubblico.

Nella cittàdina di Ostuni sono stati sottoposti a controllo nr.12 locali e tre di essi sono stati chiusi temporaneamente per esercizio abusivo di intrattenimento danzante.

Parimenti a Mesagne i locali controllati sono stati 16; i riscontri sono in corso di valutazione per le eventuali successive sanzioni.

L’attività di controllo con l’ausilio delle Polizia Locali e dei tecnici dell’ARPA continuerà per tutto il mese di Agosto.   

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Il Presidente di ANCE Brindisi Angelo Contessa ha incontrato il Sindaco di Mesagne Toni Matarrelli.

Obiettivo della riunione era quello di porre le basi per costruire una sinergica collaborazione finalizzata alla valorizzazione del territorio e conseguente sviluppo economico.

Durante il colloquio sono emerse diverse proposte e idee progettuali interessanti per avviare concretamente un percorso di lavoro condiviso.

Il numero uno della sezione provinciale Costruttori Edili ha assicurato la piena disponibilità dell’Associazione a supportare la candidatura del borgo messapico a “Capitale italiana della cultura 2024”.

A tal proposito è stata condivisa la necessità di coinvolgere tutti i Comuni della provincia e in particolare la città di Brindisi, per sostenere tutti insieme questa entusiasmante sfida, condita da impegno, creatività e passione, che potrà garantire lustro e visibilità alla nostra terra.

Il Presidente Contessa ha poi espresso la volontà di collaborare - anche con l’ausilio degli Enti Bilaterali nell’ottica di avviare eventuali percorsi formativi - alle attività finalizzate alla valorizzazione del Parco archeologico “Muro Tenente”, fiore all’occhiello per il recupero della storia del territorio e delle popolazioni e che può rappresentare un  un vero attrattore di interesse turistico e volano di riconversione occupazionale.

Nel corso dell’incontro è emersa, inoltre, la comune volontà di istituire un tavolo tematico in cui ANCE mette a disposizione del Sindaco e della sua Amministrazione, tutti gli strumenti e le risorse necessari (Centro Studi, esperienze e consulenze specifiche ecc.) in materia di urbanistica/edilizia e di codice dei contratti.

Per affiancare realmente i Comuni, anche in vista della scommessa legata alle opportunità del “Recovery Plan”, è infatti indispensabile avviare un processo di collaborazione, costituendo magari una “task force” - che potrebbe prevedere anche il coinvolgimento di giovani professionisti - che possa comprendere le esigenze dei Sindaci, alleggerire la mole di lavoro degli uffici pubblici e garantire la redazione di progetti in tempi ridotti.

“Stiamo lavorando – ha commentato il Presidente Contessa – per inaugurare realmente una nuova stagione di dialogo con le Istituzioni e, in tal senso, abbiamo riscontrato ampia disponibilità da parte del Sindaco Matarrelli.

E’ davvero giunto il momento di condividere una visione strategica unitaria per favorire la crescita e lo sviluppo del nostro territorio”.

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Brindisi. Aggrediscono una cittadina filippina e la insultano con frasi razziste, denunciati. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro, a seguito degli accertamenti scaturiti dalla denuncia – querela presentata da una cittadina filippina residente a Brindisi, hanno denunciato in stato di libertà per il reato di percosse aggravate dall’odio razziale in concorso una 44enne del luogo e un 27enne di origine marocchina senza fissa dimora regolare sul territorio italiano. In particolare, i due, sulla pubblica via, senza alcun motivo, hanno aggredito la vittima, dapprima verbalmente proferendo più volte frasi razziste, e poi fisicamente, strattonandola per le braccia e sferrandole un calcio alla gamba destra.

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Mesagne. Sorpreso in casa con la marijuana, aggredisce i militari, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato un 25enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. In particolare, nel corso di una perquisizione domiciliare, i Carabinieri hanno rinvenuto e posto sotto sequestro nella camera da letto in uso esclusivo al giovane 4,7grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana, un bilancino di precisione, vario materiale utile per il confezionamento e la somma di euro 35,00 in banconote di vari tagli, considerati provento dell’attività di spaccio. Durante le operazioni, il 25enne ha opposto resistenza, aggredendo i militari operanti. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

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