Redazione
Coldiretti. Consumo di olio in aumento
Con lo scoppio della pandemia il rapporto con il cibo è cambiato con l’alimentazione che è diventata una delle vie per cercare di mantenere la salute come dimostra il boom della domanda di olio extravergine nel 2020 che ha spinto la crescita annuale degli acquisti del 12%. Di proprietà salutistiche e di andamento di mercato dell’olio con l’evoluzione dell’extravergine si è parlato nel corso dell’incontro a cui hanno partecipato Antonio Moschetta, Ordinario di Medicina Interna dell’Università di Bari 'Aldo Moro', Andrea Larossa, chef stellato del Ristorante Larossa di Alba, Rossano Boscolo, Rettore del Campus Etoile Acamedy.
“Il settore oleario è forse quello che ha resistito meglio all’emergenza sanitaria, con un aumento dei consumi sui mercati nazionali del 12% per le scelte di acquisto dei consumatori orientate a qualità e origine dell’olio extravergine di oliva sotto la spinta salutistica generata dall’emergenza pandemica, un lieve calo dello 0,5% delle esportazioni di olio extravergine pugliese all’estero nei primi 9 mesi del 2020, quando la domanda estera di olio imbottigliato è arrivata soprattutto dagli Usa (+28) e dalla Francia (+42%)”, così ha aperto i lavori il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. “Chi consuma olio pugliese ne rimane stregato perché i nostri oli danno dipendenza. A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l’olio extravergine”, ha aggiunto Muraglia, produttore e frantoiano.
“L’olio extravergine va scelto comprando bottiglie scure – precisa il direttore di UNAPROL, Nicola Di Noia - questo perché l’olio teme 3 nemici, l’ossigeno, il calore e la luce. E soprattutto, consiglio di comprarlo direttamente dai produttori ovicoli, in Italia presso i mercati di Campagna Amica, la più capillare rete di farmers market europei. E assaggiateli sempre prima di acquistarli. Dobbiamo imparare a riconoscere l’olio di qualità assaggiandolo ed annusandolo. Fidatevi dei vostri sensi. Gli oli di qualità profumano di sentori vegetali (erba tagliata, pomodoro, carciofo) e all’esame gustativo sono un po’ amari e piccanti. Attenzione a non scambiare l’amaro per un difetto. L’amaro ed il piccante sono percezioni positive, tipiche del frutto dell’oliva. Se noi stacchiamo una oliva dall’albero è amara. Il succo di quel frutto non potrà che essere un po’ amaro. Dobbiamo solo imparare ad abbinare quell’olio al cibo giusto”.
Gli Stati Uniti, attraverso la Federal Drug Administration (FDA), hanno recentemente sancito – aggiunge Coldiretti Puglia - l’importanza dell’olio extravergine per la salute umana, rendendo obbligatorio sulle etichette di indicare la percentuale acido oleico e sottolineare l’importanza per la cura della pressione e delle cardiopatie.
"L'olio extravergine di oliva – ha spiegato il professor Moschetta - è una medicina, è ricco di acido oleico, una sostanza in grado di regolare la proliferazione cellulare. In studi preclinici abbiamo potuto simulare geni alterati e stati di infiammazione intestinale, dimostrando che la somministrazione di una dieta arricchita di acido oleico è in grado di garantire notevoli benefici per la salute. Tali effetti positivi sembrano essere dovuti anche alla presenza dell'enzima SCD1 nell'epitelio intestinale, che funziona quale principale regolatore nel nostro corpo della produzione di acido oleico che non fa ingrassare, tutt’altro".
L’ideale in cucina sarebbe avere almeno tre tipologie che migliorano i piatti in cucina – hanno detto gli chef Larossa e Boscolo - un olio molto vegetale profumato di erba e pomodoro, poco amaro da abbinare alle insalate e ai cibi delicati come le verdure, poi un olio di media struttura per il pesce e delle zuppe e magari un olio più strutturato, amaro e piccante per i piatti più complessi come le carni. L’olio deve essere scelto in relazione alle sue caratteristiche, ma anche al corretto abbinamento con il cibo, imparando a giocare con i sapori e gli odori., come per i vini, con l’olio giusto al piatto giusto.
L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione.
“In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”, ha ricordato il direttore regionale, Pietro Piccioni.
Per chiudere in bellezza dalle cucine del suo agriturismo La Cascina di Diego a Mestre, il presidente nazionale di Terranostra, il cuoco contadino Diego Scaramuzza, ha celebrato l’olio extravergine pugliese con “il raviolo con goccia di olio in crema di ceci e timo fresco, perché l’olio extravergine è uno dei testimonial della distintività e della genuinità che deve contraddistinguere l’offerta dei nostri agriturismi. La trasparenza e la qualità degli oli extravergine dal campo alla tavola , con l’obbligo di indicazzione per legge in etichetta e con il tappo antirabocco, vanno tutelate e promosse ogni giorno nelle nostre cucine, a casa nostra. Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio”.
Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità – conclude Coldiretti Puglia – deve essere profumato all’esame olfattivo deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute.
Sorpreso in sella a un ciclomotore rubato, denunciato
Brindisi. Sorpreso in sella a un ciclomotore rubato, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 30enne del luogo, per ricettazione. In particolare, l’uomo, nel corso della notte, durante un controllo alla circolazione stradale, è stato fermato alla guida di un ciclomotore Piaggio Liberty 50 di proprietà di una 48enne di Vernole (LE), che in data 1 marzo 2021, ne aveva denunciato il furto presso la Questura di Lecce. Il mezzo è stato restituito all’avente diritto.
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Truffa on line: denunciate due persone
Erchie. Truffa on line, denunciate due persone. I Carabinieri della Stazione di Erchie, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata da una 18enne del luogo, hanno denunciato in stato di libertà, per truffa, un 60enne di Catania e un 33enne originario del Bangladesh, irreperibile. In particolare, i due si sono fatti consegnare 500,00 euro mediante ricarica postpay, quale pagamento di uno smartphone messo in vendita su una piattaforma on-line, mai consegnato all’acquirente.
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Si appropria di un telefono cellulare, 50enne denunciato
Francavilla Fontana. Si appropria di un telefono cellulare, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata da una 50enne del luogo, hanno denunciato in stato di libertà un 17enne, per appropriazione indebita. In particolare, il giovane si è appropriato indebitamente del telefono cellulare denunciato smarrito dalla proprietaria, successivamente localizzato all’interno dell’abitazione del minore. Il telefono è stato restituito alla legittima proprietaria.
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In arrivo 150mila euro grazie al bando Anci con “Appia 2030”. Il Comune di Brindisi come capofila del progetto “Appia 2030”, insieme ai Comune di Francavilla Fontana, Oria, Mesagne e Latiano, ha partecipato all’avviso pubblico “MediAree” di Anci che rientra nell’iniziativa della Commissione europea “Next Generation EU”, aggiudicandosi 150mila euro per i servizi connessi alla valorizzazione della Via Appia Antica per dodici mesi.
Il finanziamento, nell’ambito del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-20, ha una durata di tre anni, e dà sostegno ai capoluoghi per realizzare azioni di miglioramento e rafforzamento dei processi, delle competenze e degli strumenti di pianificazione strategica sovra-comunale; per l’individuazione e sperimentazione di ambiti territoriali di Area Vasta adeguati alla gestione di politiche di sviluppo economico e sociale, che prevedano per i Comuni capoluogo funzioni di coordinamento e integrazione di soggetti, progetti e risorse; per l’innesco di strumenti di diagnosi e valutazione delle politiche urbane, con un approccio volto a mettere in rete dati e informazioni territoriali.
Anci fornirà un supporto personalizzato attraverso attività di: consulenza e affiancamento da parte del proprio personale interno e di società e centri di consulenza; formazione specialistica rivolta al personale del Comune capoluogo e dei Comuni partner di progetto e ai soggetti del territorio coinvolti nel progetto; supporto logistico e organizzativo per la realizzazione di incontri territoriali in presenza e a distanza; partecipazione dei sindaci alla Cabina di Regia del progetto e alle iniziative di comunicazione finalizzate a dare visibilità ai propri progetti territoriali.
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È stato firmato ieri pomeriggio, dopo un'attesa lunga quasi 20 anni, il conferimento degli incarichi di coordinatore sanitario del comparto della Asl di Brindisi. Sono 93 i dipendenti che hanno accettato i nuovi ruoli organizzativi, firmando i nuovi contratti nella sala riunioni della direzione strategica, in via Napoli.
La lunga attesa affrontata dal personale ha mosso i vertici aziendali a radunare i dipendenti interessati nel piazzale dell'edificio che ospita gli uffici amministrativi dell'azienda dove, rispettando le norme relative il distanziamento sociale, hanno ascoltato le parole del direttore generale, Giuseppe Pasqualone, del direttore amministrativo, Caterina Diodicibus, e del direttore sanitario, Andrea Gigliobianco.
“È stato un percorso lungo e faticoso – ha dichiarato il Dg rivolgendosi ai presenti – ma con soddisfazione possiamo dire che il risultato ottenuto giustifica gli sforzi profusi. In questi sei anni e mezzo abbiamo lavorato tanto per dare un'organizzazione efficiente al comparto sanitario della Asl e questo è un altro tassello che si aggiunge a quelli già messi a posto: non abbiamo ancora concluso e nei mesi a venire faremo ancora qualcosa in questo senso”.
Pasqualone ha proseguito illustrando il lavoro svolto per arrivare alla firma dei conferimenti degli incarichi. “Sappiamo che nella Pubblica amministrazione i documenti, gli attestati e le qualifiche hanno un loro peso in questo tipo di decisioni: noi abbiamo scelto di mediare tra le carte e le capacità, le competenze e l'esperienza. La commissione ha svolto un lungo lavoro per mettere a fuoco tutti gli aspetti necessari a consentire una selezione accurata e chiara”. Il Dg, poi, si è preso tempo per fare le sue valutazioni e per condividere le riflessioni con i direttori delle Uoc: “siamo convinti di aver fatto le scelte giuste”.
Il direttore amministrativo Diodicibus ha rilanciato gli spunti offerti da Pasqualone, esprimendo soddisfazione per l'esito della vicenda. “Il percorso è stato lungo e, come detto dal direttore generale, la commissione ha affrontato un lavoro per nulla semplice: abbiamo tenuto il piede sull'acceleratore per chiudere la questione nel più breve tempo possibile dopo anni di attesa e, devo ammettere, sono contenta di come siano andate le cose anche perché conosco molti di voi e so quanto date a quest'azienda e agli utenti dei quali vi prendete cura ogni giorno”.
Prima di passare in sala riunioni per la firma da apporre sugli atti di conferimento degli incarichi, rigorosamente uno per volta nel rispetto delle normative anti-covid, anche il direttore sanitario Gigliobianco ha salutato gli infermieri. “Siete lavoratori e persone che meritano. Abbiamo puntato sull'impegno e sulla passione che dimostrate e che sono essenziali per svolgere al meglio delicati compiti che vi sono affidati, il minimo comune denominatore che accomuna tutti in quest'azienda, in tutte le nostre strutture”.
Pasqualone, poi, ha chiuso il suo intervento augurando buon lavoro a tutti e ricordando le responsabilità cui un operatore Asl è chiamato ogni giorno. “Vi ringrazio per aver aspettato così a lungo, vi auguro di completare il percorso che avete intrapreso ma ricordate che ogni volta che si assume una posizione inizia un nuovo viaggio. Abbiamo portato avanti un lavoro importante e sinergico che ha coinvolto anche le organizzazioni sindacali: i miei direttori sono orgogliosi di voi e lo sono anch'io. Oggi è una bella giornata”.
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Mesagne. Gestione oculata del patrimonio pubblico fa risparmiare migliaia di euro al Comune
In un anno il Comune di Mesagne è riuscita a risparmiare migliaia di euro con una gestione oculata del patrimonio comunale. Infatti, sono oltre 200 i cespiti immobiliari di cui il Comune detiene la proprietà. Per raggiungere questi obiettivi l’ente ha effettuato una ricognizione puntuale e dettagliata di tutti gli immobili comunali. Una volta avuto il quadro completo della situazione patrimoniale e dello stato di conservazione degli immobili ha dato avvio alla catalogazione ed alle schede tecniche con un lavoro certosino degli uffici. “Abbiamo iniziato a lavorare fin da subito – ci ha spiegato il vicesindaco, Giuseppe Semeraro con delega al Patrimonio - con la consapevolezza che il patrimonio comunale oltre che essere di importante valore, necessita di una attenzione particolare riguardo la sua destinazione. Abbiamo razionalizzato le spese con un evidente risparmio di spese e con l’abbattimento dei costi di gestione, compresi quelli concessi in locazione e in comodato gratuito, attraverso la voltura delle utenze e la ripartizione delle spese di manutenzione ed il pagamento del canone ove previsto”.
Il Comune al 28 febbraio 2021 ha assegnato 18 immobili comunali ad attività commerciali per un introito annuo stimato di circa 62 mila euro; 24 immobili concessi a titolo gratuito ad enti ed associazioni e 44 ad alloggi di edilizia popolare con un introito annuo stimato di circa 14.500 euro. Inoltre, è di questi giorni la pubblicazione del nuovo bando per la graduatoria per l’assegnazione delle case popolari di proprietà comunale, con la verifica dei requisiti di assegnazione, che scade il 9 aprile. “Per ciò che concerne le utenze relative a tutto il patrimonio comunale, compresi gli edifici pubblici, gli edifici scolastici e i beni monumentali, vi è stato, dall’insediamento della nuova Amministrazione, una intensa attività di ricognizione e verifica soprattutto orientata alla razionalizzazione della spesa”, ha proseguito il vice sindaco. Da maggio 2020 a seguito di gara Consip è subentrato un nuovo gestore di energia elettrica che ha portato ad un netto risparmio di costi di energia, sia sulla pubblica che negli edifici, pari a circa il 25%. Sono state volturate, nel frattempo, circa il 99% delle utenze di energia sugli immobili comunali concessi in locazione o in comodato, mentre continua il lavoro di voltura relativa alla fornitura AqP. La telefonia mobile è stata completamente riconsiderata, un lavoro che ha portato ad un evidente risparmio economico. Attualmente sono utilizzate solo sim ricaricabili per un costo di 3,4 euro a scheda per circa 40 schede in dotazione, che, insieme alle ricariche, prevede un costo di circa 340 euro a bimestre, con un netto risparmio rispetto al passato, il cui costo era di circa 3.800 euro a bimestre. La telefonia fissa è più razionale grazie all’installazione del centralino automatizzato, che ha portato all’eliminazione di molte linee telefoniche ed ha solo un costo fisso unitario, circa 1.000 euro a bimestre, azzerando in questo modo il costo delle telefonate che incideva sui costi totali per circa 4.000 mila euro a bimestre, con un evidente risparmio rispetto al sistema precedente. Infine, il Comune ha una trattativa in corso per la costruzione di nuovi alloggi di edilizia popolare.
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Covid - 19. Oggi 1.021 casi positivi in Puglia, 134 in provincia di Brindisi con 1 decesso
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, martedì 2 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 9.322 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.021 casi positivi: 410 in provincia di Bari, 134 in provincia di Brindisi, 105 nella provincia BAT, 137 in provincia di Foggia, 105 in provincia di Lecce, 123 in provincia di Taranto, 4 residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 40 decessi: 11 in provincia di Bari, 10 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 12 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.571.274 test.
111.599 sono i pazienti guariti.
33.111 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 148.702, così suddivisi:
57.057 nella Provincia di Bari;
15.761 nella Provincia di Bat;
10.989 nella Provincia di Brindisi;
29.750 nella Provincia di Foggia;
12.629 nella Provincia di Lecce;
21.749 nella Provincia di Taranto;
588 attribuiti a residenti fuori regione;
179 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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PORTO DI BRINDISI – VIZZINO: OK PER LE DUE ZONE FRANCHE DOGANALI. MA ADESSO SI LAVORI PER UNA IDEA CONCRETA DI SVILUPPO
La decisione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di autorizzare anche una seconda Zona Franca Doganale a ridosso del porto di Brindisi rappresenta una ottima notizia perché va nella direzione dello sviluppo del territorio ed aumenta la capacità del porto di attrarre nuovi traffici.
E’ positivo anche il fatto che sia impegnata in prima battuta anche una grande realtà produttiva come l’Enel attraverso la disponibilità delle proprie aree e delle strutture attualmente impiegate per la movimentazione del carbone.
La transizione energetica, però, richiede ben altro per evitare che sul territorio brindisino ricadano le conseguenze della decarbonizzazione, soprattutto in termino occupazionali.
Oggi più che mai, pertanto, occorre che la provincia di Brindisi disponga di una cabina di regia, capace di interloquire con Regione e Governo nazionale e soprattutto in grado di saper proporre quest’area a possibili investitori internazionali.
Il tutto, attraverso la definizione di un modello di sviluppo che parta dalle realtà industriali esistenti per individuare ogni possibile forma di crescita.
Farsi trovare impreparati a questo appuntamento significherebbe scomparire dall’agenda degli investimenti, anche in prospettiva della definizione del Recovery Fund e delle ricadute su ciascun territorio.
Ecco perché bisogna far presto, mettendo da parte sterili polemiche e abbattendo il muro dei veti incrociati che già tanti danni ha procurato alla nostra provincia. Procedere in ordine sparso per l’ennesima volta, infatti, significherebbe presentare un pessimo biglietto da visita anche all’attuale Governo, con inevitabili conseguenze negative.
Proprio per questo, dichiaro sin d’ora la mia piena disponibilità a svolgere una azione di stimolo nei confronti della Regione Puglia, sulla base di ciò che si deciderà a livello territoriale.
Mauro Vizzino – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia
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