Redazione
CAPODANNO: COLDIRETTI, UE GRAZIA VONGOLE NEL PIATTO
CAPODANNO: COLDIRETTI, UE GRAZIA VONGOLE NEL PIATTO. In vigore il regolamento che salva i menu tipici Made in Italy delle feste
L’Unione Europea grazia le vongole nel piatto degli italiani per Capodanno con l’entrata in vigore del regolamento del regolamento che autorizza i pescherecci italiani a pescare e commercializzare vongole più piccole (22 millimetri) di quanto previsto dagli standard Ue, che fissano genericamente la taglia minima in 25 millimetri. È quanto afferma Coldiretti Impresapesca nell’annunciare la pubblicazione del regolamento che riguarda la deroga per due anni alla taglia minima di riferimento per la conservazione delle vongole (Venus spp) in alcune acque territoriali italiane. Una misura che salva i piatti più tipici della tradizione Made in Italy, dagli spaghetti al sauté, fino ai risotti, ma anche – sottolinea la Coldiretti - la flotta nazionale dopo che i cambiamenti climatici hanno modificato i tempi di crescita delle vongole esponendo i pescatori a sequestri e multe, fino al blocco totale dell’attività, in un momento difficile per il settore, duramente colpito dall’emergenza coronavirus.
“Per le festività di fine anno ricadranno su pesce e molluschi le scelte gastronomiche dei pugliesi soprattutto per il cenone della vigilia di Capodanno, con la forte crescita della domanda proprio delle vongole con un balzo del 28%”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
A rischio non erano solo i menu a base di questo mollusco, ma senza il via libera comunitario alla richiesta di tolleranza avanzata dall’Italia e fortemente voluta da Coldiretti Impresapesca si rischiava di affondare una parte importante della flotta nazionale a causa del taglio delle esportazioni, che rappresentano quasi la metà della nostra produzione con un impatto devastante sul settore, già provato dalla pandemia per effetto di produzione invenduta, perdite economiche derivanti dal crollo dei prezzi e dal deprezzamento delle specie ittiche a maggior pregio non richieste dalla ristorazione, ancora alla prese con una difficile ripartenza.
In gioco in Puglia – sottolinea la Coldiretti regionale – una flotta di 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura, con le aree vocate di Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento. La durata del provvedimento, che salva in pratica anche i piatti più tipici della tradizione Made in Italy, dagli spaghetti al sauté, fino ai risotti, è fissata fino al 31 dicembre 2022 e occorre dunque intervenire per rendere definitiva la deroga – aggiunge Coldiretti Impresapesca – per evitare stress inutili al settore e dare certezze nella programmazione delle attività.
Il via libera non interessa tutti i tipi di vongole ma solamente la specie autoctona presente in mare aperto, la “chamelea gallina” conosciuta anche come “lupino”, la cui produzione si aggira sulle 30mila tonnellate circa, mollusco bivalve che cresce sui bassi fondali costieri sabbiosi, soprattutto in Adriatico.
I vincoli posti alle dimensioni della vongola nostrana – conclude la Coldiretti – hanno anche favorito la diffusione sui banchi delle pescherie oltre che sui menù dei ristorante di vongole di importazioni proveniente da altri paesi e continenti, in particolare lavorate e congelate, spesso spacciate per specie autoctone.
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L’ex Convento dei Cappuccini tra i luoghi del cuore FAI più votati
L’ex Convento dei Cappuccini di Mesagne è fra “I Luoghi del Cuore” più votati nella campagna promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) insieme a Banca Intesa Sanpaolo per scegliere uno fra i 40.539 siti segnalati dai cittadini. Nella classifica provvisoria, il monumento mesagnese risulta 250° in Italia, 20° in Puglia e 1° nel brindisino. Fra 2 mesi, con i risultati finali, l’ex Convento sarà di certo fra i primi 100 in Italia, 5° in Puglia e 1° nella provincia, potendo contare su circa 5.700 voti dati dalla somma di 1019 via web e degli altri raccolti nelle scuole e nelle piazze.
Visti i risultati, il sindaco Toni Matarrelli ha dichiarato: “L’ex Convento dei Cappuccini rappresenta uno stimolo per investire nei percorsi di innovazione intrapresi negli anni, alcuni dei quali accolti in questo contesto unico, monumentale e per tanti versi virtuoso. L’occasione è utile per rafforzare il sentimento di coesione sociale che porterà alla comunità ritorni economici, ricadute immateriali, culturali, morali, etiche”.
Nella classifica speciale FAI “I Luoghi Storici della Salute”, il Convento dei Cappuccini risulta 21° nella graduatoria nazionale e al 2° posto in Puglia. Il conteggio finale lo farà salire al 5° posto in Italia, con risvolti di immagine rilevanti per la città di Mesagne.
A tal proposito, Alessandro Distante, presidente di Isbem, ha affermato: “L’imminente bando FAI 2021, riservato ai Luoghi del Cuore con più di duemila voti, consente di cogliere una grande opportunità per richiedere al FAI di consolidare il progetto Monastero del Terzo Millennio, con cui creare un luogo dove si diffonde conoscenza, cultura, arte e scienza. Se reso efficiente e sostenibile, l’ex convento può essere un Bene Comune al servizio di tutti, soprattutto delle future generazioni, che devono acquisire competenze specifiche, crescendo come persone capaci di lottare per una società più giusta dove si sta sulle proprie gambe e si costruisce il futuro con le proprie mani, praticando anche il Paradigma del Dono”.
Al di là della somma che il FAI potrebbe mettere a disposizione per restaurare gli affreschi francescani dell’ex Convento, questa iniziativa può contribuire in modo efficace a valorizzare un bene che appartiene alla comunità mesagnese, il cui patrimonio va salvaguardato con passione, determinazione e lungimiranza.
“I programmi FAI costituiscono un’opportunità imperdibile per conferire ulteriore valore a ciò che Mesagne, città ricca di arte e di talenti, offre con gli snodi operativi che si sono man mano generati attraverso la sinergia fra gli attori del progresso, quali istituzioni, ricerca, imprese, enti del terzo settore, scuola e mondo della comunicazione”, ha concluso Marco Calò, consulente cittadino alle Politiche Culturali.
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BOOM VENDITE OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, BOOM VENDITE OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA (+27%); IN CIMA TOP TEN REGALI ENOGASTRONOMICI. Durante le festività caccia all’EVO di qualità con 9 famiglie su 10 che lo consumano ogni giorno- Crescono del 27% le vendite di olio extravergine di oliva in Puglia durante le festività con 9 famiglie su 10 che lo consumano ogni giorno e una crescente attenzione verso il prodotto di qualità in cima alla top ten dei regali enogastronomici più ricercati e molto attesi. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia sulla base dell’andamento delle vendite di olio EVO in aziende olivicole, frantoi e mercati contadini.
“Nonostante la sensibile flessione produttiva registrata nel 2020 che ha dimezzato il raccolto con 101mila tonnellate di olive prodotte, il segmento ha guadagnato in valore rispetto all’anno scorso superando i 650 milioni di euro”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
“Il settore oleario è forse quello che ha resistito meglio all’emergenza sanitaria, con un lieve calo dello 0,5% delle esportazioni di olio extravergine pugliese all’estero nei primi 9 mesi del 2020, quando la domanda estera di olio imbottigliato è arrivata soprattutto dagli Usa (+28) e dalla Francia (+42%)”, insiste il presidente Muraglia.
In attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazione per non cadere nella trappola del mercato per approfittare dell’ottima annata Made in Italy, il consiglio è quello di guardare con più attenzione le etichette – spiega Coldiretti Puglia – e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.
“A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l’olio extravergine. Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia”, aggiunge Muraglia.
L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione.
“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”, tiene a precisare il presidente Muraglia.
Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità – conclude Coldiretti Puglia – deve essere profumato all’esame olfattivo deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute.
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Mesagne, inaugurato il palazzetto dello sport. Assenti le società
È stato inaugurato ieri mattina il nuovo parquet del palazzetto dello Sport di via Udine, i nuovi canestri e i tabelloni segna punti, nuovi di zecca. Il palazzetto è stato dotato anche di un impianto di riscaldamento. Il costo dell’intera operazione è stato di 150 mila euro. Purtroppo a gioire per la ripresa d funzionalità del contenitore sportivo sono stati solo gli amministratori comunali perché le diverse società sportive di basket e volley, che normalmente lo utilizzano, sono ferme a causa delle disposizioni governative di prevenzione pandemia. Ma c’è una novità. Nella ripresa delle attività sportive il parquet di gioco sarà utilizzato anche per i campionati di Calco a 5. Tuttavia, nel restyling dello “scatolone” di via Udine sono rimasti da gestire gli spazi pubblicitari delle varie società. Attualmente, infatti, gli striscioni pubblicitari dei vari sponsor sono collocati in maniera anomala sia per dimensioni sia per caratteristiche.
Anche qui l’Amministrazione interverrà con un regolamento per disciplinare l’utilizzo degli spazi pubblicitari che, al momento, sono collocati sulle mura perimetrali della struttura. Per il 2021 è prevista la ristrutturazione degli spogliatoi, delle gradinate e la collocazione delle tribune per la stampa che saranno dotate di Wi-Fi. Infine, sarà collocato un impianto audio. In cassa vi sono disponibili 100 mila euro per questo ulteriore restyling. “Oggi è un momento molto belo per la nostra città – ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli – onoriamo, infatti, l’impegno assunto con le società sportive di ristrutturare il palazzetto che aveva bisogno di un restyling importante”. Matarrelli ha, quindi, aggiunto: “La vicenda del Covid non permette alle varie società sportive di poterlo utilizzare, ma siamo fiduciosi che ciò possa accadere quanto prima. Possiamo finalmente affermare che il palazzetto oggi è un impianto confortevole”. L’assessore allo Sport, Roberto D’Ancona, ha annunciato di aver “candidato il palazzetto come struttura dove svolgere attività sportive paraolimpiche”. Il relativo progetto è stato già inviato in regione per ottenere un finanziamento di adeguamento strutturale. Infine, nei prossimi mesi il palazzetto sarà intitolato all’avvocato Raffaele De Francesco che alcuni decenni addietro aveva donato l’area su cui sorge l’impianto sportivo al Comune di Mesagne.
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La battaglia di Cicloamici contro i rifiuti
I Cicloamici Fiab hanno dichiarato guerra all'abbandono sevaggio e incontrollato dei rifiuti nelle campagne con il conseguente fenomeno delle discariche abusive. Una vera e propria piaga nella Puglia peninsulare e non solo. Chiunque dotato di uno smartphone può fotografare e rilevare la posizione satellitare della discarica abusiva. L'associazione Cicloamici fornisce le indicazioni su come effettuare una segnalazione e i riferimenti delle autorità preposte a ricevere la segnalazione. In aggiunta ha creato una "Mappa dei rifiuti" . Al fine di sensibilizzare i rifiuti sono pubblicamente esposti con foto, tipologia, valutazione approssimativa. "Chi abbandona deliberatamente i rifiuti trasformando i luoghi in discariche abusive commette un crimine ambientale: ovvero è un criminale. Gli ecologisti in bicicletta non stanno fermi: fotografano e denunciano. Questo dossier è anche una guida pratica che spiega come segnalare e denunciare. Abbiamo creato una mappa dei rifiuti dove potete segnalarci i vostri avvistamenti", hanno precisato dall'associazione.
Come procedere alla segnalazione
La segnalazione di discariche abusive può essere fatta a titolo individuale o per conto di una associazione. La denuncia può essere fatta al sindaco del Comune ove sono stati rinvenuti i rifiuti abbandonati, oppure alla Polizia Locale operante nel Comune dove è avvenuto il rilevamento. Noi suggeriamo di fare la denuncia con lettera intestata al sindaco. La comunicazione in questo caso sarà necessariamente protocollata e rimarrà agli atti.
La presenza dei rifiuti può essere segnalata:
a voce (con dichiarazione che sarà trascritta dal pubblico ufficiale che la raccoglie); sia la polizia che l’ufficio del sindaco rilasceranno una copia della denuncia con timbro di ricevuta
per iscritto (a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o con denuncia consegnata a mano). E’ consigliato utilizzare la raccomandata a/r oppure la PEC. In questo modo si ha certezza che la segnalazione è stata ricevuta.
Se intendi aderire alla campagna di denuncia dei cicloamici allora puoi anche fornirci le informazioni con un modulo da compilare online e a cui allegare le foto
In caso di inerzia del Comune a intervenire, e in caso di ritrovamento di rifiuti speciali o pericolosi si può presentare la segnalazione-denuncia alla Procura della Repubblica a cui fa riferimento il Comune.
La segnalazione va sempre sottoscritta. Ricordate bene che le segnalazioni e le denunce anonime non vengono prese in considerazione.
Fondamentale è fornire in maniera completa i nostri dati in modo da essere facilmente raggiungibili per ulteriori chiarimenti da parte delle autorità.
Per rendere efficace la denuncia è opportuno allegare foto o video dei rifiuti rinvenuti ed essere il più possibile esaustivi e precisi rispetto alla localizzazione dell’area, alla tipologia dell’area stessa, alla qualità e quantità dei rifiuti.
Vi consigliamo di conservate una copia della denuncia e delle foto/video che consegnate a supporto della segnalazione.
Cosa deve contenere la segnalazione
Nella segnalazione devono essere contenute in maniera sintetica ed esaustiva tutte le informazioni necessarie al ricevente per accertare in maniera rapida il fatto:
Localizzazione dell’area: si devono fornire le indicazioni precise su dove si trovi l’area; fornire l’indirizzo oppure le coordinate gps (anche tramite smartphone) è la soluzione ideale.
Tipologia della zona: oltre ad indicare la tipologia dell’area (margine di strada, terreno coltivato, bosco, corso d’acqua, …) indicare se si tratta di un’area “aperta” oppure recintata o nella proprietà di qualcuno.
Quantità e qualità dei rifiuti: specificare se i rifiuti sono all’interno di contenitori, se sono chiusi o aperti, il numero di questi contenitori ed eventualmente odori particolari provenienti dai contenitori. Evitate di frugare tra i contenitori senza protezioni adeguate.
Individuazione del momento in cui è avvenuto l’abbandono: se è noto possiamo anche indicare il momento dell’abbandono. Es. se passo alla sera dalla strada X e ci ripasso al mattino e noto dei rifiuti abbandonati che non c’erano la sera prima è evidente che l’abbandono è avvenuto durante la notte;
Testimoni: possiamo anche inserire il nome o i nomi di altre persone che si sono accorti di quanto avvenuto.
Documentazione fotografica/video: supportare la segnalazione con del materiale fotografico o video è decisamente importante e necessario soprattutto per evidenziare e descrivere meglio la tipologia di rifiuti, la quantità e il loro stato. Non è necessario presentare tantissime fotografie, è importante che quelle consegnate siano ideali per far capire meglio la segnalazione.
Indirizzi PEC per inviare la segnalazione
Consigliamo di effettuare la segnalazione a titolo individuale o associativo mediante invio per E-mail all’indirizzo di posta elettronica certificata delle autorità competenti.
E’ importante individuare in quale territorio comunale ricade la discarica abusiva e indirizzare la segnalazione agli uffici preposti. Tipicamente i servizi di ambiente e igiene urbana e la polizia locale.
A titolo di esempio (ma non esaustivo) riportiamo le PEC di alcune autorità locali.
Mesagne
polizia locale Mesagne: vigili@pec.comune.mesagne.br.it
Servizi ambientali: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Brindisi
Ambiente e igiene urbana: ufficioprotocollo@pec.comune.brindisi.it
Polizia locale Brindisi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
I ritardi del drive in di Mesagne
Sono diverse le segnalazioni giunte da utenti in coda per sottoporsi al test anti Covid presso il drive in di Mesagne che inizia l'attività, secondo gli stessi, in ritardo rispetto all'orario comunicato. "Questa circostanza - hanno spiegato alcune persone - causa file e ritardi che potrebbero essere evitati". Ritardi che, naturalmnte, non sono imputabili al personale sanitario.
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Finanziato il progetto di valorizzazione e attrezzamento della spiaggia di Torre Canne per i diversamente abili
«Nei giorni scorsi – ha dichiarato il sindaco Zaccaria - il nostro Comune ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Puglia per la realizzazione di un progetto di valorizzazione e attrezzamento della spiaggia di Torre Canne per la libera balneazione delle persone diversamente abili.
Il sito oggetto di intervento è il tratto di spiaggia compreso tra la piazza in Via Eroi del Mare e lo stabilimento balneare La Zanzara, nel quale saranno installate delle passerelle (modulari e smontabili) e una pedana utile allo stazionamento dei diversamente abili.
Il percorso sarà integrato da un percorso tattile in gomma al fine di consentire il raggiungimento della battigia anche alle persone affette da disabilità sensoriale. Il percorso sopra descritto si svilupperà dal marciapiede, il quale sarà adeguatamente attrezzato, giungendo sino al Lido La Zanzara, con la possibilità di fruizione dei servizi. Infine saranno realizzati tre posti auto dedicati ai diversamente abili e sarà installato sul marciapiede, nei pressi dell’accesso alla passerella di cui sopra, una mappa tattile in alluminio in cui sarà riprodotta una planimetria in scala del percorso, con legenda in stampatello e braille».
«Siamo particolarmente orgogliosi dell’ottenimento di questo finanziamento - commentato l’assessore Galeota - rispetto al quale ringrazio l’Ufficio Demanio, nella persona dell’Ing. Leonardo D’Adamo, per la pronta redazione del progetto: l’intervento, oltre a valorizzare e qualificare ancor meglio la frazione di Torre Canne, darà una concreta e reale possibilità ai portatori di handicap di poter fruire della spiaggia e del mare in totale indipendenza e sicurezza.
Per la prossima stagione estiva (e per quelle a venire) permetteremo a chi vive una disabilità, permanente o temporanea, di realizzare - al pari di chi quella disabilità non la vive - lo stesso desiderio di godere appieno della bellezza e della unicità del nostro mare.
Per questo motivo continueremo a investire e a credere in progetti come questo, promuovendo così la piena integrazione delle persone diversamente abili nella collettività».
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Covid a Mesagne. Ad oggi ci sono 54 positivi
Positivi al Covid in provincia di Brindisi al 27 dicembre
Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 27 dicembre. Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 27 dicembre 2020 in provincia di Brindisi risultano positivi 966 soggetti, di cui 513 donne (53,1%), e 453 uomini (46,9%) con età mediana di 46 anni.
Pubblicata la fiaba “I cavalieri della luce” nata nel buio del lockdown
La fiaba che si fa dono per la gioia dei bambini. Pubblicato il libro con la fiaba dal titolo “I Cavalieri della luce” scritta da Marilena Mingolla e illustrata dai genitori e dai bambini sezione “Curiosoni” della scuola dell’infanzia “A. Cavaliere” di Mesagne. Il testo può essere acquistato presso la libreria Mondadori Bookstore in via Marconi, 133, l’edicola Ciribì in Via Castello, 34 e la cartoleria A Chiare Lettere di Mariagrazia Campana in Via Tancredi Normanno, 30, tutti a Mesagne (BR). Tutti i proventi della vendita andranno ad un progetto per le scuole. Le biblioteche vedranno i propri spazi riorganizzati, così da poter accogliere nel modo migliore i piccoli lettori, e gli scaffali riempirsi di nuovi volumi che accompagneranno la crescita di tutti i bambini che quelle biblioteche impareranno, sempre di più, a frequentare.
Un progetto nato dal buio del lockdown quando i genitori dei bambini della sezione “Curiosoni” della scuola dell’infanzia “A. Cavaliere” di Mesagne, uniti dall’amore, hanno deciso di cercare una luce. Durante il periodo di chiusura Marilena Mingolla, mamma di due gemelle, ha scritto una fiaba ed ha chiesto agli altri genitori di illustrarla insieme ai propri figli. L’entusiasmo per l’iniziativa proposta è stato grandissimo. L’idea iniziale era semplice: fare un regalo alle maestre che avevano accompagnato il percorso dei bambini e delle loro famiglie dal primo all’ultimo giorno di scuola, dal buongiorno alla buonanotte, senza mai lasciarli da soli.
Adesso che i tempi sono maturi, la decisione. Trasformare un brutto periodo in qualcosa di buono, che sia in grado di aiutare chi durante la pandemia ha più di altri sofferto la chiusura stando lontano dagli amici e dalla scuola. La scuola è il luogo in cui viene seminata la curiosità per la cultura e l’amore per la conoscenza ed è per questo che quella fiaba oggi è diventata un libro che tutti possiamo acquistare. Da questo progetto non potevano essere escluse le famiglie ed è per questo che anche loro saranno coinvolte in questo nuovo modo di fare cultura.
L’intero progetto è sostenuto dal dirigente scolastico del secondo circolo didattico, prof. Daniele Guccione.