Redazione

FASANO – Le Autorità sanitarie hanno informato oggi il Comune di Fasano che il numero dei contagiati da Covid-19 è di 81. Ad essi vanno aggiunti i 13 ancora positivi del cluster nella "Casa del Sole". Si raccomanda a tutti i cittadini di indossare sempre la mascherina su naso e bocca, igienizzare il più possibile le mani e osservare scrupolosamente il distanziamento sociale e le norme del Governo.

 

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Dopo la serrata dei giorni scorsi dei mercati settimanali di Mesagne il sindaco Toni Matarrelli ha avuto un incontro interlocutore con tecnici e i commercianti ambulanti al termine del quale ha deciso di riaprire il mercato settimanale del mercoledì contingentando gli ingressi. In campo a controllare ci saranno, oltre agli stessi commercianti, anche i vigili urbani e gli uomini della protezione civile. Il sindaco ha, al contrario, ordinato la chiusura di tutte le giostrine presenti nei parchi pubblici cittadini poiché non garantiscono la salubrità necessaria per i piccoli avventori. E si andrà avanti così per cercare di arginare gli effetti dannosi del Covid-19. Infine, il primo cittadino in vista dello shopping natalizio ha invitato i mesagnesi ad acquistare presso i commercianti locali e non servirsi dei siti di e-commerce. Il tutto per aiutare l’economia locale. Dunque, il sindaco Matarrelli ha deciso di riaprire il mercato settimanale del mercoledì dopo la serrata decisa, con ordinanza del 10 novembre scorso, per le merci non alimentari. Purtroppo, la decisione era stata contestata dai commercianti ambulanti che si erano già approvvigionati per far fronte al periodo pre-natalizio. Peraltro, essendo la Puglia in fasce arancione, i commercianti non hanno diritto al ristoro economico.

A Mesagne sono 150 gli operatori economici ambulanti che ogni mercoledì arrivano per vendere i loro prodotti nel mercato settimanale. “Siamo 150 famiglie che vivono di questo lavoro – ha detto Damiano, commerciante 50enne – purtroppo la nostra categoria non è tutelata dai decreti “Ristoro”. Ed ha aggiunto: “Il mercato settimanale in quest’area può essere gestito molto bene con i dovuti distanziamenti tra i vari stand e il contingentamento degli ingressi controllati dalla protezione civile o dai vigili urbani. Per cortesia troviamo insieme una soluzione, ma fateci lavorare”. Ieri pomeriggio nell’area mercatale si sono incontrati oltre ai commercianti anche il sindaco Matarrelli, il consigliere regionale, Mauro Vizzino, l’assessore alle Attività produttive, Antonello Mingenti, il comandante dei vigili, Teodoro Nigro, e il responsabile dell’ufficio Lavori pubblici, Claudio Perrucci. Il sindaco, dopo essere andato su e giù per l’aria mercatale con tutti i suoi tecnici, ha deciso di provare la riapertura del mercato settimanale. “Abbiamo studiato bene la situazione per venire incontro agli operatori. Infatti, la Puglia essendo regione di fascia arancione non permette ai commercianti di usufruire di un indennizzo statale”, ha precisato il primo cittadino -. Con la riapertura del mercato offriamo a questi operatori l’opportunità di guadagnare qualcosa. Certo, ridurremo gli stand, contingenteremo gli ingressi e vieteremo gli assembramenti. Se mercoledì tutto andrà bene proseguiremo. Se, al contrario, ravviseremo dei pericoli per la pubblica salute allora non ci sarà nulla da fare e dovremo chiudere. Comunque, abbiamo l’impressione che, ben organizzati, non dovremmo avere grossi problemi”.  Infine, il sindaco Matarrelli ha invitato i mesagnesi “a non fare acquisti online, ma servirsi dei commercianti locali per almeno i prossimi 3 o 4 mesi. Anche così si aiuta la nostra economia”.

 

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Continuano a migliorare le conduzioni del ragazzino di 11 anni che sabato pomeriggio è stato investito da un’auto nella città di Mesagne. Ieri pomeriggio i medici del reparto di terapia intensiva dell’ospedale “Perrino” di Brindisi lo hanno estubato. Gli hanno tolto la cannula che nelle prime ore dopo il sinistro lo hanno aiutato a respirare. In ogni modo anche se le sue condizioni migliorano i sanitari non hanno ancora sciolto la prognosi. L’incidente si è verificato sabato pomeriggio in via San Pancrazio nel tratto in cui via Foggia vi si immette. Il ragazzino era in sella alla sua bici quando, per cause ancora in fase di accertamento, si è scontrato con un’auto Hyundai condotta da un giovane mesagnese. Uno scontro alquanto violento che ha sbalzato il piccolo dalla bici facendolo cadere rovinosamente per terra, sull’asfalto.

 

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La pioggia che si è abbattuta copiosa sulla città di Mesagne ha fatto franare lo scavo della condotta fognante di via Udine facendo finire dentro le auto posteggiate lungo la strada. Una situazione, peraltro, già annunciata da tempo dai resideni che non è stata ascoltata da chi ha la responsabilità di tale fatto. Questa mattina in via Udine sono giunti i tecnci del Comune per verificare i fatti e i danni ai mezzi dei residenti. Molte volte, come insegnano i vecchi proverbi, prevenire è meglio che curare. "A cosa servono gi sforzi che sta facendo il sindaco Matarrelli per far emrgere la città se poi vi sono, sempre e comunque, queste criticità nella macchina logistica", hanno detto diversi residenti della via. 

 

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Ancora una volta prendiamo atto di come il clamore mediatico sia l'unica modalità utile per ottenere dalla Asl di Brindisi risposte che per mesi, spesso anni, si sono rincorse invano per altre vie.

A seguito dell'iniziativa di oggi, 16 novembre, che mi ha visto presidiare fin dal mattino l'ingresso della sede Asl di via Napoli è giunta puntuale (!) una PEC della Azienda Sanitaria in risposta alla nostra richiesta dello scorso 20 ottobre che a sua volta altro non era che sollecitare la ASL a risponderci ad una nota del 28 gennaio 2020…

Nella risposta tanto attesa, e ricevuta solo dopo un’azione di clamore mediatico come un sit-in, non solo la ASL disconosce tutti i crediti vantati da questa Cooperativa ma anticipa «che da controlli effettuati» è Eridano ad avere un debito nei confronti della ASL per «il mancato rispetto degli standards organizzativi».

Fino a ieri, e per molti mesi, la nostra unica arma è stata il dialogo e ci eravamo dimostrati comprensivi dei ritardi della ASL nei nostri confronti perché consapevoli di quanto la complessità della nostra situazione impedisse che fosse affrontata e risolta in tempi brevi, ancor più con lo stato emergenziale dovuto al Coronavirus. Dopo la comunicazione avuta oggi non ha più alcun senso continuare ad essere comprensivi e cercare il dialogo dal momento che gli uffici dell’Azienda Sanitaria, mentre non avevano tempo per ascoltarci, hanno avuto tempo e modo di elaborare una puntuale indicazione di somme vantate – a loro dire - nei nostri confronti.

Giunti a questo punto prendiamo atto che non vi è da parte dell'attuale dirigenza della ASL nessuna disponibilità a trovare soluzioni e con amarezza proseguiremo le nostre richieste non più con relazioni personali, sit-in o attraverso mezzi di comunicazione ma nelle giuste sedi che vicende come queste richiedono.

Per ERIDANO Coop. Soc. Onlus
IL LEGALE RAPPRESENTANTE

La situazione a Mesagne resta critica. Oggi sono 8 i nuovi positivi per un totale di 70. "Continuano le segnalazioni dei cittadini che, pur presentando sintomi da Covid-19, non riescono ad effettuare il tampone; altre che hanno sintomi ma circolano e hanno contatti, non facendo nulla per confermare o meno il possibile contagio", ha spiegato il sindaco Matarrelli. 

L’Amministrazione Comunale ha programmato per i prossimi giorni un calendario in sei sessioni per la discussione sul prossimo bilancio di previsione, che l’Ente intende definire prevedendo momenti di partecipazione allargata a tutte le espressioni sociali e produttive del territorio. Gli incontri – organizzati dal consulente del sindaco alle Politiche Attive, Antonio Calabrese - si svolgeranno in videoconferenza. Parteciperanno il primo cittadino, Toni Matarrelli; il presidente del Consiglio Comunale, Omar Ture, e il consigliere comunale con delega all’Elaborazione di Progetti di intervento in materia di Analisi del Bilancio, Giuseppe Colucci Carluccio. Assessori, consiglieri comunali e consulenti politici del sindaco interverranno in funzione degli argomenti trattati.

 
I primi due appuntamenti si terranno mercoledì 18 novembre a partire dalle ore 15.30: l’area tematica prevede il coinvolgimento della Consulta “Ambiente ed Attività socio-sanitarie ed assistenziali” e delle parrocchie, che saranno impegnate su temi ambientali, welfare e sanità. Alle 17.30 si discuterà di sport, politiche giovanili e scolastiche in collegamento con i rappresentanti della Consulta cittadina “Sport e Attività ricreative”, dei centri di aggregazione giovanile e della Rete scolastica.
Giovedì 19 novembre il doppio appuntamento, agli stessi orari, prevede il coinvolgimento della Consulta Cultura per le relative aree di interesse; a seguire, l’incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria sui temi che attengono alle attività produttive e allo sviluppo economico. Venerdì 20 novembre il confronto verterà su assetto del territorio, lavori pubblici e Centro Storico con i rappresentanti degli ordini e albi professionali di architetti, ingegneri e geometri. A seguire, con le organizzazioni sindacali, si discuterà dei servizi previsti nel Piano di Zona dell’Ambito Territoriale BR/4.
 
Per consentire agli intervenuti di prendere parte alla discussione, affrontando nel merito gli argomenti, a ciascuno di loro - prima di ogni incontro - verrà inviato lo stralcio del Dup –Documento Unico di Programmazione con i riferimenti della sezione di interesse per la quale si invita a partecipare.
 
Il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha emesso un'ordinanza sindacale relativa all'insediamento del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) per lo stato di emergenza epidemiologica da coronavirus - COVID-19.
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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 16 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 4.425 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.044 casi positivi: 267 in provincia di Bari, 50 in provincia di Brindisi, 110 nella provincia BAT, 426 in provincia di Foggia, 71 in provincia di Lecce, 127 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione. 10 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e riattribuiti.

Sono stati registrati 36 decessi: 19 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 8 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 659.731 test.

8.936 sono i pazienti guariti.

25.525 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 35.482 così suddivisi:

13.841 nella Provincia di Bari;

3.939 nella Provincia di Bat;

2.403  nella Provincia di Brindisi;

8.467 nella Provincia di Foggia;

2.672 nella Provincia di Lecce;

3.898 nella Provincia di Taranto;

261 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, DOPO SENTENZE TAR ORA STRETTA SU SPESA PSR; A RISCHIO 257MLN EURO FONDI UE. Con le sentenze del TAR che hanno segnato il percorso per rifare le graduatorie del PSR Puglia relative agli investimenti e ai giovani, ora serve una stretta decisiva sui pagamenti per scongiurare il rischio di restituire a Bruxelles 257 milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre prossimo. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia che chiede un deciso cambio di passo dopo che anche la Corte dei Conti ha lanciato l’allarme sulla mancata spesa dei fondi comunitari.

Dallo stato di avanzamento al mese di ottobre 2020 emerge – sottolinea Coldiretti Puglia – una situazione drammatica in un momento di grave emergenza economica ed occupazionale dovuta alla pandemia Covid, a causa dell’eccesso di burocrazia, problemi informatici e conseguenti ricorsi al Tar e per la strutturazione dei Bandi.

“Occorre una decisa inversione di tendenza per recuperare risorse preziose ma anche per non ripetere gli stessi errori per i progetti del Recovery fund. La Coldiretti ha ripetutamente evidenziato questo rischio, purtroppo con pochi riscontri. Il nuovo governo regionale è chiamato a recuperare ritardi enormi e le strutture amministrative a dare risposte immediate. Restituire anche un solo euro a Bruxelles sarebbe in questo momento un inequivocabile segnale di inadeguatezza e un danno per i nostri agricoltori, che legittimamente aspirano con queste risorse a costruire il proprio futuro e soprattutto per le imprese che in molti casi stanno lottando per la loro sopravvivenza”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

La Puglia ha speso solo il 35,6% delle risorse del Psr, per cui “Coldiretti ribadisce la collaborazione massima per individuare le soluzioni più appropriate – aggiunge  Muraglia - per uscire da una situazione preoccupante, ma ancora noi crediamo recuperabile. Il rischio di non utilizzare le risorse va assolutamente scongiurato, soprattutto oggi alla luce della sofferenze che la filiera agroalimentare sta vivendo in questa lunga contingenza pandemica”, insiste Muraglia.

Dall’analisi dei dati sullo stato di attuazione del Psr Puglia 2014-2020 emergono forti criticità, perché la Regione Puglia è tra le regioni italiane che dispone di maggiori risorse PSR –  conclude Coldiretti Puglia -  ed è l’ultima nella spesa delle risorse pubbliche.

 

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