Redazione

STANOTTE SULLA CITTA’ DI MESAGNE E’ CADUTA UNA QUANTITA’ STRAORDINARIA DI PIOGGIA: IL SISTEMA IDRICO HA RETTO BENE, DISAGI PER LA RETE FOGNARIA A CAUSA DEGLI ALLACCI ABUSIVI

 
Alcuni numeri utili a comprendere la straordinarietà degli eventi atmosferici di stanotte: a Mesagne sono caduti 66,8 millimetri d’acqua, un dato che rapportato alla quantità di pioggia del 2019 – 545,6 millimetri totali – rappresenta una percentuale del 12,2%. Si tratta di un dato evidentemente eccezionale ed imprevedibile che in altri tempi, senza gli interventi di mitigazione realizzati nel corso degli anni, avrebbe messo in ginocchio il territorio. Il sistema idrico della città ha retto bene: 66,8 litri di pioggia posatisi su ogni metro quadro cittadino rappresentano senz’altro un indice record. Si tratta di un dato di per sé eccezionale, tanto più se comparato a quello dello scorso anno.
 
Le criticità sono da riferire alla tenuta della rete fognaria, che in alcuni punti ha causato la tracimazione del livello dell’acqua e la fuoriuscita di liquami. Tale superamento del livello di capienza, secondo le interpretazioni dell’Acquedotto Pugliese, è dovuto al fatto che si registrano molti casi di allaccio di acque bianche al tronco di fogna nera. Esistono cortili privati che raccolgono l’acqua piovana convogliandola nelle fogne nere: questo, in caso di piogge eccezionali come quelle che si sono abbattute stanotte a Mesagne in 5 ore, determinano il sollevamento dei tombini con le conseguenze e i disagi che conosciamo. L’AQP ha fatto sapere che avvierà una verifica per denunciare gli autori degli allacci abusivi.

“Il Tap è entrato in funzione: porterà in Europa il gas azero” intitolava domenica il Sole24ore, “la multinazionale Tap annuncia che il gasdotto è operativo”.

Gli abitanti di Melendugno ci riferiscono invece che i cantieri di TAP li fervono ancora di lavori, e anche a Matagiola, dove dovrebbe arrivare l’interconnessione TAP/SNAM, ci sono ancora gli scavi aperti… E comunque, come riferisce Il Sole 24ore, è già stato fatto il testing dei tubi: ci chiediamo: tutto il gas immesso in un tubo da 1400 millimetri di diametro per 54 KM dove è finito, visto che a Brindisi si ferma tutto e non c’è ancora il collegamento con la Rete Adriatica SNAM?

Si, perché a Matagiola non c’è nessun gasdotto che collega la stazione SNAM con la Rete Adriatica SNAM, che parte da Massafra col gasdotto Massafra-Biccari.

Eppure a Matagiola arrivano o partono per ora 6 gasdotti, oltre a TAP: arriva dalla Sicilia attraverso Bernarda il 42 pollici (1050 mm di diametro) che porta in Salento il metano che consumiamo, compreso il rifornimento per la centrale a turbogas di EniPower nella zona industriale di Brindisi, che consuma 1 milardo di metri cubo l’anno di gas; e poi parte un 18 pollici (450 mm) verso Palagiano, che rifornisce i paesi sulla via Appia.

Ma nessun 48 pollici che possa interconnettersi alla Rete SNAM a Massafra.

Tale megagasdotto di 80 km è una priorità sul sito di SNAM ed è programmato per il 2026: è addirittura un Progetto d’Interesse Comune approvato dal Parlamento Europeo con il finanziamento della Banca Europea degli Investimenti. Ma non è stato presentato a Minambiente ancora neanche lo Studio d’Impatto Ambientale o altra documentazione per l’iter autorizzativo.

Per cui, il gas di questa entrata in funzione, una volta arrivato a Brindisi, dove va a finire? Lo useremo noi di Brindisi la mattina per farci il caffè? Stiamo assistendo in questi giorni a Brindisi a un forte odore acre la sera: non vorremmo fosse dovuto a inopportune perdite del gasdotto…

E il gas di TAP come sarà portato in Europa, visto che da Brindisi manca l’interconnessione con la Rete Adriatica SNAM di Massafra, e visto che tale rete è stata realizzata solo a metà e mancano interi tronchi, come il Biccari – San Salvo, il PRT di Sulmona, il tratto Sulmona – Foligno che dovrebbe attraversare Norcia e le zone terremotate (????), e poi il Foligno – San Sestino, tutti tronconi della Rete SNAM ancora in fase autorizzativa?

Come ammesso dalla stessa SNAM, tale rete sarà completata per il 2025, data spostata poi al 2026: e intanto a Brindisi ne dovremmo bere di caffè per smaltire il gas di TAP…

Inoltre TAP doveva entrare in funzione un anno fa, e durante la fase Covid ha continuato a lavorare, eppure sono in ritardo di un anno, dicono per le proteste della popolazione e per il Covid…

Nella stessa nota TAP sottolinea che in tutto il lavoro non ci sono stati “incidenti di percorso”: ricordiamo che il 26 maggio 2020 moriva Simone Martena, operaio di 34 anni, schiacciato dai tubi a Vernole a causa dell’inosservanza della normativa sulla sicurezza da parte della azienda subappaltatrice Max Streicher.

E i vertici di TAP sono indagati dalla Procura di Lecce per disastro ambientale: la seconda udienza doveva tenersi proprio questo venerdì, il 20 novembre, ma è stata spostata al 29 gennaio 2021 causa Covid. Questo, mentre il processo contro gli oltre 100 attivisti NoTAP per reati minori e spesso ridicoli, va avanti malgrado il Covid.

L’annuncio della inverosimile entrata in funzione di TAP proprio a ridosso dell’udienza dei suoi vertici davanti ai giudici di Lecce sembra una strana coincidenza. Probabilmente la società svizzera vuole passare all’incasso anticipato dei finanziamenti europei (un miliardo e mezzo di euro) ed evitare le penali verso i partner commerciali (Enel, Hera ed Edison) per il ritardo nella fornitura del gas, se il gas non può arrivare al nord o in Europa…

Intanto il consigliere regionale PD Fabiano Amati si è prodigato in questi ultimi mesi per mettere a posto alcune malefatte di SNAM a Tuturano, prontamente denunciati dal Movimento No TAP/SNAM di Brindisi: nella posa dei tubi per il gasdotto TAP/SNAM, a fine maggio, SNAM aveva intercettato la falda di San Paolo, acqua meteorica in un territorio sotto vincolo idrogeologico, che portava acqua ai pozzi dei 400 abitanti della frazione di Torre Rossa e poi sfociava nel Canale di Siedi che alimenta la riserva regionale del Bosco di Cerano, causando un altro disastro ambientale. Amati si è prodigato per far avere ai 400 abitanti l’allaccio all’acquedotto: ma quando gli abitanti han visto che dovevano pagare diverse decine di migliaia di euro per regolarizzare le loro abitazioni, hanno rinunciato, e ancora oggi continuano ad avere i pozzi asciutti e la riserva del Bosco di Cerano è rimasta senza acqua…

Altra battaglia di Fabiano Amati: far avere ai comuni del brindisino le “compensazioni di TAP”.  Ma Amati dimentica che l’interconnessione che attraversa il brindisino fino a Matagiola, che è Comune di Brindisi, è un gasdotto di SNAM, non di TAP. E SNAM ha previsto nell’autorizzazione all’opera solo l’incremento della offerta di servizi abbinati al gas: cioè qualche stazione di servizio in più per il metano per auto…

Mentre  Commissione Europea e BEI hanno deciso di non finanziare più il gas metano e l’Italia ha firmato l’accordo di Parigi per uscire dai fossili e ridurre le emissioni di CO2, Brindisi vuol diventare “hub del gas” d’Europa. Siamo proprio ritardati…

E come succede da decenni, Brindisi continua ad essere terra di conquista di multinazionali che inquinano e fanno disastri senza scrupoli per il loro profitto e noi brindisini abbiamo le bollette di corrente e metano tra le più alte d’Italia e il tasso di tumore al seno e tumori alle vie respiratorie più alto d’Italia. Poveri noi fessi….

Movimento No TAP/SNAM della Provincia di Brindisi

 

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 17 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 6.228  test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.234 casi positivi: 495 in provincia di Bari, 88 in provincia di Brindisi, 124 nella provincia BAT, 182 in provincia di Foggia, 94 in provincia di Lecce, 245 in provincia di Taranto, 7 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 36 decessi: 8 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 16 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 665.959 test.

9.052 sono i pazienti guariti.

26.607 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 36.716 così suddivisi:

14.336 nella Provincia di Bari;

4.063 nella Provincia di Bat;

2.491 nella Provincia di Brindisi;

8.649 nella Provincia di Foggia;

2.766 nella Provincia di Lecce;

4.143 nella Provincia di Taranto;

268 attribuiti a residenti fuori regione;

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Ordinanza di chiusura delle scuole "Emanuele Cavaliere" e "Carducci" di Mesagne e "Perasso-Virgilio" di Brindisi. A Mesagne il dirigente Daniele Guccione ha disposto la chiusura del plesso dopo che nello stesso era risultata positiva al virus una maestra. Riaprirà venerdì 20 novembre. Nel tardo pomeriggio di oggi è stata chiusa anche la scuola "Carducvi" Perché uno scolaretto di quinta classe è risultato positivo al virus. A causa della positività al Covid di un’insegnante della scuola primaria in servizio presso la scuola Perasso di Brindisi. La sede Perasso dell’Istituto comprensivo Centro I Perasso-Virgilio resterà chiusa fino al 21 novembre.

La chiusura si rende necessaria per consentire ad Asl di effettuare le indagini epidemiologiche e gli eventuali screening necessari.

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Brindisi. Trovato in possesso di un coltello del genere proibito, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 38enne del luogo per porto di armi od oggetti atti a offendere. L’uomo, nella mattinata del 16 novembre, è stato fermato alla guida di un’autovettura e trovato in possesso di un coltello della lunghezza complessiva di 22 cm, di cui 7 di lama, occultato nel vano porta oggetti. L’arma bianca è stata sottoposta a sequestro.

Mesagne. Detiene in casa 84 grammi di marijuana, arrestato. I Carabinieri della Stazione Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno tratto in arresto un 51enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, i  militari operanti hanno proceduto alla perquisizione personale e locale presso l’abitazione in uso all’uomo dove hanno rinvenuto e posto sotto sequestro 84 grammi di marijuana, la somma di 620,00 euro, vario materiale utile per il confezionamento e un bilancino di precisione. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato rimesso in libertà.

TEATRO PUBBLICO PUGLIESE: TEATRO MI MANCHI, LA NUOVA INIZIATIVA DEL TPP PER RACCONTARE LE EMOZIONI E L'ASSENZA DEL TEATRO. Il teatro ci manca e al teatro mancano i suoi spettatori! È da questa affermazione che il Teatro Pubblico Pugliese è partito per ideare e lanciare la sua nuova iniziativa “Teatro mi manchi”, destinata a tutti gli affezionati del teatro, quel pubblico così numeroso che frequenta le repliche degli spettacoli programmati in tutta la regione e che oggi, invece, è costretto a rimanere a casa. Così come sono costretti a rimanere a casa gli artisti e tutte le maestranze del mondo dello spettacolo.

Come nelle più grandi storie d’amore, il teatro vive di reciprocità: non ci sono artisti senza pubblico, non c’è pubblico senza un teatro in cui vivere assieme l’emozione dello spettacolo. Abbiamo bisogno di sentirvi vicini e di riempire con la vostra voce questo tempo sospeso, aspettando di poterci presto incontrare nelle platee pugliesi” si legge sulla pagina Facebook del Teatro Pubblico Pugliese.

Partecipare all’iniziativa è facilissimo. Basta inviare un video-selfie di massimo un minuto raccontando la propria vita senza teatro, quello che si prova, quello di cui si sente la mancanza e cosa significa vivere senza teatro. Lanciata sui canali social del consorzio per le arti e la cultura della regione Puglia - dove si trovano anche tutte le indicazioni per partecipare e il modulo/liberatoria da compilare per autorizzare l’uso delle immagini inviate - l’iniziativa, pensata come una rubrica con cadenza settimanale, sta già ricevendo i primi contributi dagli appassionati di teatro.

I video che arriveranno, saranno pubblicati sui canali social del Teatro Pubblico Pugliese per raccontare il periodo di sospensione con gli occhi del pubblico. I materiali vanno tutti inviati alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. I video devono essere girati tenendo lo smartphone in orizzontale e indossando gli auricolari per garantire un audio ottimale, devono durare massimo un minuto ed essere accompagnati da una piccola presentazione, dalla liberatoria per l’uso delle immagini e da una foto del documento di identità.

 

COVID: COLDIRETTI PUGLIA, CACCIA ALL’OLIO D’OLIVA MA ADDIO A QUASI 1 BOTTIGLIA SU 2 IN PUGLIA. Aumentano del 9,5% gli acquisti delle famiglie dell’olio di eccellente qualità. 

Addio a quasi una bottiglia di olio extravergine Made in Italy su due in Puglia con il dimezzamento del 48% della nuova produzione regionale di eccellente qualità che dovrebbe attestarsi attorno alle 101mila tonnellate rispetto alle 194mila tonnellate dell’annata precedente, a causa del clima pazzo, dal maltempo alla siccità, senza dimenticare gli effetti della Xylella che ha di fatto devastato gran parte degli uliveti del Salento. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia sulla base dell’aggiornamento previsionale elaborato da Ismea e Unaprol per la campagna 2020/21.

Nella culla della produzione olivicola e olearia delle province di Bari e BAT la siccità e il maltempo – stima Coldiretti Puglia - hanno ridotto le produzioni rispetto all’anno scorso del 30% nella zona costiera di Barletta, Trani, Bisceglie e il calo del 60% nella zona interna di Andria, Palo del Colle, Bitetto, con qualità alte. Qualità straordinaria in termini di qualità – aggiunge Coldiretti Puglia - ma con un calo della produzione del 50% in provincia di Foggia, dove le olive risultano decisamente più grandi rispetto alla media e sono giunte a maturazione in leggero anticipo rispetto al consueto.

Annata ottima in provincia di Brindisi con un aumento del 40% della produzione di olive – insiste Coldiretti Puglia - nonostante l'avanzamento verso nord della Xylella, con piante positive e sintomatiche, che in alcune zone della parte sud della provincia sono già particolarmente evidenti.  

Una situazione produttiva preoccupante a fronte dell’aumento del 9,5% degli acquisti delle famiglie che con l’emergenza Covid sono tornate a fare scorte in cucina con i prodotti base della dieta mediterranea, secondo i dati relativi al primo semestre dell’anno. In Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni - sottolinea Coldiretti - con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative nelle sale di degustazione di frantoi, agriturismi e aziende agricole.

“La sensibile flessione quantitativa della produzione è accompagnata da ottima qualità e ciò deve portare – ha insistito il presidente Muraglia - ad un recupero dei prezzi che l’anno scorso sono stati spesso deludenti. Non accetteremo alcun tentativo di deprimere i prezzi e il mercato dell’olio extravergine. A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l’olio extravergine. Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione.

“Il settore oleario è forse quello che ha resistito meglio all’emergenza sanitaria, con un calo solo del 2% delle esportazioni di olio extravergine pugliese all’estero nei primi 6 mesi del 2020, quando la domanda estera di olio imbottigliato è arrivata soprattutto dagli Usa (+28) e dalla Francia (+42%)”, insiste il presidente Muraglia.

L’andamento dei prossimi mesi dipenderà come di consueto dalla situazione internazionale con la produzione mondiale stimata in linea a quella dello scorso anno ed i prezzi in Spagna, Grecia e Tunisia che mostrano tendenze al rialzo. La Spagna è di gran lunga il principale produttore mondiale seguito dall’Italia mentre sul podio al terzo posto si trova la Grecia.

L’andamento della raccolta è importante dal punto economico ed occupazionale per una filiera che conta in Puglia una Produzione Lorda Vendibile di 750 milioni di euro, con la coltura che occupa oltre 369 mila ettari che rappresentano – aggiunge Coldiretti Puglia -  il 40 % di quella del Mezzogiorno, quasi il 32% della superficie olivetata nazionale e l'8% di quella comunitaria e si fregia di 5 oli DOP e l’IGP Olio di Puglia.

Con l’82% degli italiani che con l’emergenza coronavirus sugli scaffali cerca prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio, il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove  è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.

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La svolta verso la mobilità sostenibile in corso a Francavilla Fontana è stata candidata all’Urban Award 2020, la gara virtuosa sulle misure adottate dagli Enti locali in materia di mobilità alternativa all’automobile.

A questo prestigioso premio, ideato dalla direttrice del magazine viagginbici.com Ludovica Casellati, la Città degli Imperiali si presenta con i progetti “Adotta una bici”, bike sharing gratuito, bonus bici e pedibus.

Obiettivo di Urban Award è far conoscere le soluzioni che i Comuni stanno programmando o realizzando per consentire alla cittadinanza e ai turisti di incrementare l’utilizzo di biciclette e trasporti integrati per i propri spostamenti. Il tutto per favorire la mobilità sostenibile in grado di diminuire l’impatto ambientale generato dai veicoli privati.

La premiazione dei tre vincitori si svolgerà durante l’Assemblea Nazionale Anci di mercoledì 18 novembre alle ore 18.30 e sarà possibile seguire i lavori in diretta streaming collegandosi al sito Anci.it.

Il Presidente dell’ANCI Antonio Decaro nella conferenza stampa di presentazione dell’evento ha dichiarato: “Credo che la sostenibilità sia un obiettivo da coltivare a maggior ragione in questa fase, quando ci si interroga su come cambiare le abitudini di vita delle città dopo l’esperienza del coronavirus. Credo che iniziative come l’Urban award, capaci di mettere in contatto esperienze locali differenti su questo tema, siano assolutamente da sostenere e condividere e mi auguro che tanti Comuni partecipino a questa quarta edizione, come hanno già fatto in quelle precedenti”.

La giuria dell’Urban Award è presieduta Ludovica Casellati ed è composta da Vittorio Brumotti, campione internazionale e inviato di Striscia la Notizia; Giuseppe Calabrese, gastronomo, conduttore Linea Verde; Massimo Cirri, autore Caterpillar Radio 2; Renato Di Rocco, presidente Federazione Ciclistica italiana; Giancarlo Feliziani, caporedattore Tg La7; Antonella Galdi, vice segretario generale Anci; Francesco Giorgino, giornalista TG1 e docente Luiss; Maria Rita Grieco, caporedattore TG2; Stefano Laporta, presidente Ispra; Rosanna Lambertucci, conduttrice televisiva; Paolo Liguori, direttore Tgcom24; Piero Nigrelli, direttore settore ciclo di Ancma; Massimo Poggio, attore; Rosario Rasizza, AD Openjobmetis; Guido Rubino, Cyclinside; Monica Sala, giornalista conduttrice Radio Monte Carlo.

“Siamo felici di provare a competere con Comuni che hanno molto da insegnare – dichiara l’Assessore alla Mobilità Sostenibile Sergio Tatarano – intendiamo riscattarci da un ritardo culturale a cui non siamo in alcun modo rassegnati. Speriamo che il lavoro enorme degli ultimi due anni su questo versante sia apprezzato dalla giuria particolarmente autorevole.”

 

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Pochi minuti fa si è verificato un incidente sulla rampa stradale che da via Latiano conduce alla bretella della Ss7. Durante la salita un escavatore è scivolato dal rimorchio di un camion ed è finito in strada dove si è ribaltato. Fortunatamente non seguiva nessun mezzo. Sul posto è intervenuta la polizia. 

 

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