Redazione

Questa mattina a sorpresa il consigliere comunale Luigi Vizzino, pilastro dell'attuale maggioranza di governo, durante le assise si è dimesso dal suo incarico. Le motivazioni sono per "impegni professionali". Al suo posto è subentrata Sharon Capodieci. Vizzino ha augurato all'attuale amministrazione di continuare la strada fin qui per corsa con ulteriori grandi successi. 

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MIGRANTI: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCONO MA POCO LE IMPRESE STRANIERE; IN PUGLIA LE PROVINCE CON INCIDENZA PIÙ BASSA D’ITALIA

Foggia si ferma al 4,5%, Taranto al 4,4%, Bari al 4.3%, Barletta – Andria-Trani al 2,5%

Aumentano ma non come nel resto d’Italia le imprese condotte da stranieri in Puglia, dove si registrano le province con l’incidenza di crescita più bassa, con Foggia che si ferma al 4,5%, Taranto al 4,4%, Bari al 4.3%, Barletta – Andria-Trani al 2,5%, a testimoniare quanto gli arrivi di stranieri in Puglia siano legati principalmente alla stagionalità delle lavorazioni in campagna per periodi limitati nel tempo. A darne notizia è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Unioncamere-InfoCamere aggiornati al 30 giugno 2023 sulle imprese straniere iscritte al Registro delle imprese delle Camere di commercio.

Infatti, gli occupati stranieri sono ben rappresentati nel settore agricolo in Puglia, dove si concentrano per il 23,6% contro il 7,8% degli italiani, con la manodopera extracomunitaria in agricoltura, nonostante il calo progressivo negli ultimi 5 anni, che resta determinante nelle coltivazioni arboree 53,8% (frutta e viticoltura) e colture orticole 17,7% (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio), con i braccianti extracomunitari che hanno per quasi l’88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura.

Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano con le imprese agricole italiane e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel proprio Paese. Una esigenza che si è fatta stringente per la mancanza di manodopera italiana e a seconda del calendario delle raccolte – insiste Coldiretti Puglia – con la scalarità delle diverse coltivazioni e produzioni.

Nelle campagne servono – sottolinea la Coldiretti – figure specializzate come i trattoristi, i serricoltori, i potatori ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia. Non vanno dimenticati poi – continua Coldiretti – i nuovi sbocchi occupazionali offerti dalla multifunzionalità che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

E’ importante affrontare il tema della disponibilità di manodopera con una gestione dei flussi più efficiente – conclude Coldiretti - partendo dal decreto triennale che Coldiretti ha fortemente sostenuto e che può dare una grande mano tenendo conto che non solo si passa dalle 42 mila unità di lavoro stagionale alle 82 mila del 2023 fino alle 90mila del 2025 ma soprattutto che le quote riservate alle Associazioni agricole per i loro soci passano dalle 22.000 unità dell’anno scorso e raggiungono le 40.000 quest’anno, assicurando alle imprese la certezza di poter avere a disposizione lavoratori regolari e di non subire la concorrenza sleale di chi sfrutta le persone.

Musicisti provenienti da Puglia, Campania e Molise per le vie del centro storico e presso il parco “Potì”, eseguiranno le tipiche melodie natalizie suonando i caratteristici organetti, zampogne e ciaramelle: il suggestivo appuntamento si terrà sabato 30 dicembre a partire dalle 18.30. L’evento è organizzato da “LAB COMMUNICATIONS EVENTI” col patrocinio dell’amministrazione comunale nell’ambito del programma “Natale 2023 a Mesagne”.

Con il pagamento degli stipendi e delle tredicesime spettanti alle operatrici e agli operatori degli asili nido dipendenti della Cooperativa Gialla si è ripristinata una situazione che era diventata di grave ingiustizia a discapito proprio dei lavoratori.

È triste apprendere d’altronde che qualche partito di maggioranza, ancora una volta in modo assolutamente ambiguo, specula sui drammi di onesti lavoratori senza dare soluzioni concrete, pur potendolo fare per il ruolo ricoperto, dando addirittura notizie fuorvianti per addossare esclusivamente su altri la responsabilità dei ritardi di pagamenti. Infatti la circolare della Cooperativa Gialla inviata ai dipendenti nelle scorse ore, smentisce categoricamente le ricostruzioni fatte in questi giorni da alcuni amministratori. È evidente che le criticità emerse vanno ripartite in egual misura alla Cooperativa Gialla e agli uffici pubblici competenti poiché, da ambo le parti e con estrema superficialità, non si sono tenute in debito conto le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti.

Per questo la notizia del pagamento delle spettanze dovute darà più serenità alle operatici e agli operatori, che non possono e non devono mai essere in nessun modo sotto pressione per le scelte compiute, e alle loro famiglie.

Mi auguro che in futuro il cortocircuito tra la Cooperativa e gli uffici non si ripeterà più e soprattutto che le inadempienze di altri non ricadano sui lavoratori dipendenti degli asili nido”.

Isabella Lettori, Partito Democratico Brindisi

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Sono quasi 10mila gli ospiti per Capodanno e inizio d’anno a tavola negli agriturismi pugliesi spinti dalla tendenza a ricercare la buona tavola, ma anche la tranquillità, lontano dalle preoccupazioni e dal caos delle città. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia, sulla base delle indicazioni degli agriturismi di Campagna Amica e Terranostra della Puglia, associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti, una scelta favorita anche dalle condizioni climatiche.

Si registra – sottolinea la Coldiretti regionale - un aumento delle prenotazioni delle stanze in agriturismo anche da parte dei giovani che trascorrono la notte più lunga dell’anno nella tranquillità delle campagne facendosi tentare dalle golosità gastronomiche tradizionali presenti sulle tavole imbandite degli agriturismi senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche.

 Una scelta condivisa da chi ha scelto di andare in vacanza ma anche da quanti hanno deciso di rimanere a casa limitandosi ad una gita in giornata fuori porta, grazie alla diffusione capillare degli agriturismi da nord a sud della regione. La Puglia – continua la Coldiretti regionale – può contare su circa 958 aziende agrituristiche che sono in grado di offrire un potenziale di più di 15.000 posti letto, 28.112 coperti per il ristoro e 454 attività ludiche e servizi innovativi, dall’equitazione all’escursionismo, dalle osservazioni naturalistiche al trekking, dalle cooking class ai corsi, fino ad attività sportive, mountain bike e alle fattorie didattiche.

La riscoperta della natura, ma soprattutto della voglia di stare insieme per comunicare, che il silenzio della campagna a tavola certamente favorisce, sembrano essere dunque – sostiene la Coldiretti Puglia – graditi anche dalle giovani generazioni che spesso in piccoli gruppi di amici scelgono gli agriturismi, che hanno adeguato la propria offerta alle nuove esigenze.

 La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è – continua Coldiretti regionale  – la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi dove è possibile riscoprire i sapori del passato veramente a chilometri zero tramandati da generazioni.

Aumenta al contempo l’offerta nelle campagne di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti. La tendenza è verso la prenotazione last minute, ma per scegliere il consiglio – insiste la Coldiretti – è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.campagnamica.it senza dimenticare il passaparola tra parenti e amici che, per le vacanze in campagna, è sempre molto affidabile. 

​Ma l’agriturismo rappresenta anche uno dei punti di forza della destagionalizzazione del turismo, tanto da essere particolarmente apprezzato da chi scegli le partenze ‘fuori stagione’ anche per conoscere una Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna, dalla collina fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico, con ben il 92% delle produzioni tipiche che nasce nei comuni con meno di cinquemila abitanti.

Lo dimostra il fatto che l’offerta agrituristica è addirittura cresciuta, dove l’alloggio con 862 aziende  e la ristorazione con 693 si confermano i due pilastri dell’agriturismo, ma anche la degustazione cresce progressivamente e conta 443 aziende. In cima alla classifica regionale c’è la provincia di Lecce con 369 agriturismi, seguita – aggiunge Coldiretti Puglia – da Bari con 139, Brindisi 122 e Foggia con 119 strutture, e poi vengono Taranto con 87 aziende e la BAT con 27 agriturismi.

Dall’agri-campeggio all’agri-relax, dalla semplicità dell’accoglienza rurale ai buffet con i prodotti dell’orto, alle passeggiate ritempranti nella natura, il ventaglio di servizi innovati offerti in masseria sono alla base del gradimento in crescita degli ospiti italiani e stranieri, con l'impegno di Terranostra di contribuire a riposizionare l’offerta turistica nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, secondo modelli di sviluppo più equilibrati, a beneficio del turismo di qualità è sempre più attento non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio ma anche ad un ambiente pulito e salubre e alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare.

Tipo di autorizzazione agrituristica

alloggio

ristorazione

degustazione

altre attività diverse da alloggio ristorazione e degustazione

tutte le voci

Puglia

 

862

693

443

454

958

  Foggia

 

119

115

66

71

140

  Bari

 

138

139

83

90

172

  Taranto

 

87

67

60

41

90

  Brindisi

 

122

94

61

58

128

  Lecce

 

369

248

147

181

397

  Barletta-Andria-Trani

 

27

30

26

13

31

               

Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati ISTAT.

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Il Sindaco Giovanni Allegrini firma ordinanza contro l'uso di fuochi e materiali esplodenti durante le festività. Il Sindaco di San Michele Salentino, Giovanni Allegrini, ha emesso una ordinanza ieri mattina, giovedì 28 dicembre, per regolare l'uso di fuochi e materiali esplodenti nel territorio comunale durante le festività natalizie.
 
Dal 28 dicembre 2023 al 06 gennaio 2024, è vietato sparare qualsiasi tipo di fuoco in luogo pubblico. L'ordinanza estende il divieto di utilizzare o portare materiali esplodenti, accendere fuochi, far esplodere petardi, castagnole e simili in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
 
L'inosservanza di tali divieti comporterà sanzioni amministrative pecuniarie da € 25,00 a € 500,00, ai sensi dell'art. 7 bis del D. Lgs. 267/2000. L'organo accertatore sarà autorizzato al sequestro con finalità di confisca dei materiali in questione.
 
La Polizia Locale e tutte le Forze di Polizia sono incaricate di garantire il rispetto delle norme stabilite. Questa misura è stata adottata in considerazione delle pericolose abitudini festive che coinvolgono l'accensione di spari e fuochi pirotecnici con ordigni di libera vendita.
 
Il Sindaco ha sottolineato che tali pratiche annuali comportano conseguenze dannose per l'incolumità pubblica, incidendo sulla sicurezza urbana e causando danni a persone, animali e al patrimonio. Particolare attenzione è stata posta alla tutela dei minori, considerati a maggiore rischio, senza trascurare le implicazioni negative per gli animali domestici e selvatici.
 
Il Comune si impegna a garantire un clima festivo sicuro e responsabile per tutti i cittadini, invitando alla collaborazione per evitare situazioni pericolose durante le celebrazioni natalizie.

 

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La Polizia di Stato, con l’avvicinarsi dei festeggiamenti di fine anno, ha ulteriormente rafforzato i
servizi di controllo del territorio come disposti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza,
pianificando in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, una
serie di attività di vigilanza in generale, nonché controlli sulla fabbricazione, commercio e
detenzione di manufatti pirotecnici sull’intera provincia.
Nella sola giornata di ieri, i mirati controlli volti al contrasto della illegale produzione, vendita e uso
di materiale esplodente e giochi pirotecnici, disposti dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, ha
consentito, in tre distinte attività di controllo, di rinvenire oltre 520 kg di giochi pirici, denunciando
in stato di libertà tre brindisini che detenevano illegalmente detto materiale.
Difatti, nella prima mattinata, ad un giovane già noto alle Forze dell’Ordine, gli operatori
dell’UPGSP rinvenivano quattro candelotti di materiale esplodente di genere vietato. L’uomo è
stato denunciato in stato di libertà per detenzione illegale di materiale esplodente.
Poco più tardi, sempre personale delle Volanti ha proceduto al controllo di una bancarella il cui
venditore ambulante è persona nota agli atti d’Ufficio, constatando la presenza di alcuni giochi
pirici di cui è vietata la “vendita ambulante”. I successivi approfondimenti hanno permesso di
rinvenire in un camioncino parcheggiato nelle vicinanze alcuni scatoloni contenenti un ingente
quantitativo degli stessi artifici pirici e di ritrovare presso l’abitazione dell’uomo altro materiale
pirotecnico della stessa natura per un complessivo di 170 kg. Il giovane è stato denunciato in stato
di libertà.
Mentre in serata, la Squadra Mobile unitamente alle Volanti hanno fermato un furgone a bordo del
quale viaggiava un brindisino il cui atteggiamento è apparso da subito sospetto. Il più approfondito
controllo del veicolo ha permesso di rinvenire 350 kg di giochi; il giovane alla guida del veicolo è
stato indagato in stato di libertà.
Tutti i giochi pirici rinvenuti sono stati sequestrati e distrutti da personale della Squadra Artificieri e
Antisabotaggio in servizio presso l’Ufficio Polizia di Frontiera di Brindisi.
Proseguono incessanti i controlli al fine di consentire i festeggiamenti di Capodanno in sicurezza.

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Il Sindaco Antonello Denuzzo ha disposto con apposita Ordinanza il divieto di utilizzo sul territorio comunale di Francavilla Fontana di fuochi d’artificio, petardi, “botti”, artifici pirotecnici di qualsiasi genere e tipo, compresi quelli ad effetto illuminante.

Secondo i dati forniti dalla Polizia di Stato sul territorio nazionale nella sola notte dello scorso Capodanno si sono registrati 180 feriti con 48 ricoveri.

Lo scopo del provvedimento è quello di tutelare l’incolumità pubblica e la serenità della cittadinanza. I trasgressori incorreranno in sanzioni amministrative sino a 500 euro.

L'Ordinanza, che è consultabile sul sito internet istituzionale, è valida sino a lunedì 8 gennaio.

Con un discutibile provvedimento di giunta, l’amministrazione comunale di Brindisi ha deliberato la rinuncia a 800 mila euro di fondi regionali, che andranno così ad altre realtà cittadine limitrofe, per la realizzazione di una pista ciclabile nella zona a nord del centro abitato di Brindisi che avrebbe favorito il collegamento tra l’Aeroporto di Brindisi, la Chiesa di Santa Maria del Casale, i parchi del Cillarese, Sbitri e Punta Punta del Serrone, parte della litoranea di via di Torre Testa, individuata quale Strada Panoramica dal vigente piano paesaggistico regionale, e che avrebbe connesso tutto il sistema dei percorsi ciclo-pedonali già realizzati ed in corso di realizzazione e le contrade esistenti lungo la costa, come Contrada Betlemme. Il progetto finanziato durante la scorsa amministrazione di centrosinistra prevedeva, dopo una sopravvenuta modifica dovuta a maggiori costi a causa dell’aumento dei prezzi, la realizzazione di un percorso ciclabile in sede promiscua.

L’idea della scorsa amministrazione era quella di rendere maggiormente fruibile e attrattiva la costa nord e permettere così a più persone di raggiungere le spiagge cittadine e contribuire anche a decongestionare il traffico su via Materdomini. Un progetto che avrebbe avuto impatti positivi e avrebbe proiettato la costa nord di Brindisi sempre più verso una fruizione sostenibile, moderna e assolutamente in linea con altre realtà costiere e che tanto desideriamo. L’atto di giunta è gravissimo dal punto di vista politico e irrispettoso dal punto di vista istituzionale del lavoro della passata amministrazione tanto più che le motivazioni a corredo del provvedimento sono debolissime e scarsamente supportate da una reale e concreta causa. Infatti si è passati dal disconoscere il valore della grande programmazione progettuale ereditata dalla scorsa amministrazione di centrosinistra a compiere “iconoclastia” dei progetti più visionari. Ormai è chiaro il disegno portato avanti da più di qualcuno in questa maggioranza, ossia sopperire alla propria incompetenza cancellando quanto di buono fatto nel passato, poiché non si riesce a reggere il confronto.

A questo punto per completare il quadro, dobbiamo aspettarci le rinunce e le revoche dei progetti sulla costa finanziati dal contratto istituzionale di sviluppo e di quelli finanziati con i fondi del piano azione e coesione per la rigenerazione del water front cittadino.

Partito Democratico di Brindisi

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Per Torre Guaceto l’anno si chiude con innumerevoli progetti realizzati e calendarizzati. Dall’ampliamento della zona umida per gli animali migratori, alla messa in cantiere di opere per ultimare l’area multiservizi Porta della riserva. Il presidente: “Soddisfatti per il successo di governance e per la costante fiducia che la comunità del Parco e gli utenti ci accordano”. 

Come ogni anno, a chiusura 2023, nell’ambito dell’Assemblea dei soci di oggi, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto fa un bilancio di quanto fatto negli ultimi 12 mesi. 
“Tiriamo le fila del lavoro svolto con estrema soddisfazione – ha dichiarato il presidente dell’ente gestore, Rocky Malatesta. Grazie alla progettualità portata avanti e premiata da Istituzioni terze tramite finanziamenti pubblici, abbiamo realizzato e programmato interventi che aumenteranno gli standard di naturalità e tutela di Torre Guaceto ed il benessere della comunità locale. Non solo, anche nel 2023, grazie alla fiducia accordataci dai visitatori dell’area protetta, gli utili derivanti dalla gestione dei servizi estivi, ossia il lido balneare e l’area parcheggio Porta della riserva, saranno reinvestiti sull’area protetta e sull’intero territorio. Ringraziamo le Amministrazioni comunali di pertinenza e soci dell’Assemblea, Brindisi e Carovigno, il WWF Italia e tutti i Corpi di Stato alleati del Consorzio nella vigilanza di Torre Guaceto e per la promozione delle buone pratiche ambientali perché è anche grazie al loro contributo che raggiungiamo i traguardi che ci prefissiamo”. 
Numerosi i progetti realizzati nell’annualità che va concludendosi. Di seguito un breve sunto. 
Nell’ambito del POR Puglia, azione 6.6, sono state rimosse opere antropiche che creavano impatto sulla riserva, come strade asfaltate e fabbricati abbandonati presenti nell’area naturalistica, sono stati realizzati interventi di rinaturalizzazione e ripristino e tutela di habitat degradati, come le dune attraverso l’installazione di una staccionata, sono state posizionate vasche per la repressione degli incendi boschivi, valorizzato il patrimonio naturale e culturale attraverso il progetto “Granai della memoria”, raccolta interviste video agli anziani del territorio, e implementata la dotazione digitale dell’area protetta attraverso l’installazione di qrcode presso la pannellistica presente in riserva. 
Con il POR Puglia misura 6.5, sono stati realizzati interventi di conservazione e ripristino habitat come il potenziamento di un chiaro d’acqua e la creazione di uno ex novo, è stata realizzata un’area per la riproduzione della moretta tabaccata, specie a rischio di estinzione, e rimossa vegetazione esotica nociva per quella locale. E’ stata incrementata la connettività degli habitat forestali costieri della macchia a ginepri e della lecceta, nonché della prateria steppica, in alcune zone con la piantumazione di aree degradate, e la sostituzione di specie esotiche con piante della macchia mediterranea in altre. 
Grazie al POR Puglia monitoraggio, inoltre, il Consorzio ha condotto la nuova campagna di studio degli habitat e delle specie della riserva. Per la sola parte relativa agli habitat terrestri, sono stati complessivamente condotti 351 rilievi di campo e da remoto (tramite sensori satellitari e aviotrasportati), su un’area di monitoraggio di 1168 ettari. Lo sforzo di campionamento non era mai così alto nel corso del monitoraggio ventennale dell’area protetta. Le evidenze ottenute sono che il mosaico ambientale della zona umida è in progressivo incremento della sua complessità ecologica, il che significa che il suo valore ambientale cresce costantemente. La maggior parte degli habitat presenti gode di un buono stato di salute, grazie agli interventi diretti operati dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, il che ha implicato non solo il mantenimento delle specie animali presenti, ma anche un loro incremento, come nel caso delle tartarughe di palude che sta scomparendo ovunque, mentre a Torre Guaceto è in aumento, e l’arrivo di nuove, come il lupo. 
Con il Feamp è stato realizzato un nuovo pontile nell’area della torre aragonese per l’attracco dei mezzi nautici del Consorzio e delle forze dell’Ordine, è stato incrementato il parco mezzi dell’ente per il monitoraggio dell’area marina, sono state condotte attività di monitoraggio della fauna marina e delle tartarughe di mare attraverso l’utilizzo di trasmettitori satellitari. 
Vari i progetti di rilevanza etica che prenderanno sostanza grazie ai guadagni relativi alla stagione estiva 2023: saranno condotte attività di pulizia manuale delle spiagge e manutenzione della zona umida; sarà finanziata (come ogni anno) la campagna di ricerca archeologica 2024 presso la necropoli a cremazione dell’area protetta; sarà realizzato un nuovo sistema per la viabilità lungo la strada che conduce a Punta Penna Grossa con area per la salita e discesa dai mezzi di trasporto collettivo a 250 metri dalla costa; saranno realizzati gli ultimi interventi previsti presso la Porta della riserva come l’area per il dog sitting, la videosorveglianza e la colonnina per la manutenzione delle bici; saranno organizzati eventi sportivi e quelli di animazione territoriale previsti nell’ambito della Carta del Turismo Sostenibile e della candidatura di Torre Guaceto a patrimonio MAB-Unesco; è stato finanziato il corso per la formazione di 60 Guardie Ecologiche Volontarie che vigileranno sulla riserva ed il territorio della provincia di Brindisi. 
Per quanto concerne l’importate piano per il riuso in agricoltura dei reflui affinati provenienti dall’impianto consortile di Carovigno, il Consorzio ha elaborato il progetto esecutivo, a gennaio partiranno le procedure di acquisizione delle aree nelle quali saranno eseguiti gli interventi e successivamente la gara per l’affidamento dei lavori che dovranno realizzarsi entro il 2025. 
Grazie al supporto e al finanziamento concesso dalla Fondazione Blue Marine, a stretto giro, saranno deposti lungo le aree perimetrali dei fondali della riserva dissuasori della pesca di frodo. 
Per quanto attiene l’attività del Centro Recupero Tartarughe Marine, nel 2023, il Consorzio ha soccorso 31 esemplari, di questi: 21 sono sono stati riportati a condizioni di salute ottimali e sono stati reimmessi in mare, 5, purtroppo, visto il grave stato al momento del recupero, sono deceduti, e 4 attendono di rimettersi completamente per poi essere liberati. Presso il Centro Recupero Fauna Selvatica, invece, sono stati accolti 124 animali tra uccelli e mammiferi, di questi: 39 sono venuti a mancare poco dopo l’ingresso a causa di condizioni irreversibili, 64 curati e reimmessi in natura, 20 trasferiti presso il centro regionale di lunga degenza a Bitetto, 1 è ancora in cura. 
Vagliati e approvati il bilancio e tutti i progetti messi in campo dal Consorzio, i soci dell’Assemblea hanno chiuso la riunione nominando i due nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione in capo al Comune di Brindisi: Vito Brigitta, vicepresidente, e Giampiero Epifani, consigliere, in sostituzione di Vincenzo De Bonis e Alessandro De Vincentis.

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