Redazione

FURTI: COLDIRETTI PUGLIA, OLIVE COME DIAMANTI IN PUGLIA RUBATE ANCHE DAI MEZZI; IN 5 MINUTI SPARISCONO FINO A 30 KG AD ALBERO

Intensificare il presidio in campagna, ma anche nei trasferimenti delle olive nei frantoi

I predoni delle campagne in Puglia stanno facendo razzia di olive che come diamanti vanno sorvegliate di notte e scortate di giorno e di notte durante i trasferimenti nei frantoi. E’ la denuncia di Coldiretti Puglia, rispetto a quanto sta avvenendo negli oliveti, con i furti di olive direttamente in campagna ma anche fermando i mezzi carichi di olive e portando via la refurtiva, come accaduto a Ruvo di Puglia, episodi che a volte vengono sventati dalle forze dell’ordine e dalle guardie campestri.

I gruppi di malfattori in 3/5 minuti riescono a portare via oltre 30 kg di olive ad albero – aggiunge Coldiretti Puglia -  battendo gli ulivi con mazze anche di ferro per far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante. Le squadre di malfattori trascinano le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami, per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta, ma a rischio sono anche i mezzi, camion e autocarri che trasportano le olive.

Con la raccolta 2023 delle olive in Puglia per la produzione dell’olio extravergine stimata in aumento del 50% rispetto allo scorso anno, sono aumentati i tentativi di furto, spesso sventati anche grazie al rafforzamento del presidio delle forze dell’ordine nelle aree rurali. Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della ‘refurtiva’ che i ladri non riescono a portare via, aggiunge Coldiretti Puglia.

Secondo l’analisi dell’Osservatorio sulla criminalità dell’agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti sui risultati conseguiti dalle Forze di Polizia, l’intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. I danni al sistema sociale ed economico sono molteplici, dal pericolo per la salute dei consumatori finali, all’alterazione del regolare andamento del mercato agroalimentare. Per questo Coldiretti Puglia, ringraziando le forze dell’ordine per l’opera incessante svolta quotidianamente, chiede una stretta sui controlli per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori e agli operai.

Il fronte dell’illegalità è sempre più ampio e riguarda la proprietà fondiaria, le infrastrutture di servizio all’attività agricola e, non da ultime, le produzioni agricole ed agroalimentari. I reati contro il patrimonio, quali furto di mezzi agricoli (15%), abigeato (11%), furto di prodotti agricoli (13%), racket (9%), usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione, rappresentano la “porta di ingresso principale” della malavita organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale. Masserie, pozzi e strutture letteralmente depredate, chilometri e chilometri di fili di rame, letteralmente volatilizzati lasciando le imprese senza energia elettrica e possibilità di proseguire nelle quotidiane attività imprenditoriali. Capitolo a parte merita il mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliesi e dei consumatori.

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Capodanno in piazza a Mesagne con la discoteca Barbablù. Dalle ore 22 del 31 dicembre tanta musica, ballerini e giocolieri. Sarà piazza Orsini del Balzo ad accogliere la festa che si svolgerà a Mesagne nella notte tra l’anno che sta per finire e le prime ore del 2024: il “Barbablù Club” - gli ‘amici da una vita’ Carmelo Dimaggio e Francesco Maizza - dopo il successo dell’estate scorsa per la riuscitissima serata del 10 agosto, organizzata per festeggiare i 50 anni della storica discoteca, ci hanno preso gusto. Ed ecco che in collaborazione e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale arriva la serata che chiude in allegria il 2023: comincerà alle 22:00 con i DJ Domy Penta e Alex Pellegrino e l'irresistibile musica anni Settanta e Ottanta, mentre da mezzanotte in poi saranno di scena gli artisti del “Circus Salento”,  musicisti, cantanti, ballerini e giocolieri, che si esibiranno per circa un’ora e mezza. A seguire, un nuovo momento con i DJ Domy e Alex e sarà poi Francesco Spagnolo “Wise” nell’after party a chiudere l’evento. Il sogno iniziato nel 1973 non si ferma, il Barbablù vive e vuol far ballare e divertire ancora a lungo.

POLIZIA DI STATO: MESAGNE, SERVIZI STRAORDINARI DI CONTROLLO DEL TERRITORIO, ARRESTI E DENUNCE.

 
Nel fine settimana appena trascorso il personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Mesagne, durante servizi straordinari di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati nel territorio mesagnese, ha arrestato due residenti a Mesagne e altre tre persone sono state deferite all’A.G.
In particolare, un uomo è stato arrestato in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio dopo essere stato fermato e controllato nel centro storico di Mesagne da personale della polizia giudiziaria e trovato in possesso di 23 dosi di sostanza stupefacente del tipo hascisc, pronte per essere cedute. Un altro individuo, già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi per l’aggravamento della misura in atto a seguito del deferimento all’A.G. per il reato di possesso ingiustificato di grimaldelli e di porto di oggetti atti ad offendere, medesimo reato per cui, nella trascorsa settimana, sono stati denunciati in stato di libertà due brindisini che si aggiravano senza giustificato motivo in quel centro cittadino con alcuni arnesi atti allo scasso. 

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L’assemblea dei sindaci del Consorzio ATS BR4 approva il Bilancio 2024 – 2026.

Previsioni di spesa per il prossimo triennio: interventi a sostegno delle persone con disabilità, malattie oncologiche, autismo, lotta alla povertà, alfabetizzazione digitale.

 Per il terzo anno consecutivo un assiduo lavoro di squadra ha consentito al Consorzio ATSBR4 di approvare il  bilancio di previsione del triennio 2024 – 2026 entro il termine normativo fissato al 31 dicembre.

 

Nel corso della seduta presieduta dal sindaco di Latiano avv. Mino Maiorano, svoltasi ieri mattina presso la sede di via Santacesaria a Mesagne, l’assemblea dei sindaci dell’Ente ha discusso ed approvato all’unanimità il Documento unico di programmazione – Dup e la documentazione contabile collegata all’importante strumento, guida strategica ed operativa di tutti i documenti di programmazione. Nella relazione introduttiva, il presidente del Consorzio BR4 Antonio Calabrese ha argomentato sugli obiettivi raggiunti nel 2023, un anno caratterizzato dal rafforzamento generale dei servizi erogati e dall’avvio di nuovi progetti a sostegno delle fragilità e delle povertà estreme. Nella sua disamina, il presidente Calabrese si è soffermato in particolare su dati e modalità di erogazione del servizio di integrazione scolastica, che per l’annualità educativa 2023/2024 – accertati i requisiti - è stata assicurata a tutti coloro che hanno inoltrato istanza, nonostante l’aumento consistente delle domande presentate. Al contempo, i servizi di assistenza a disabili ed anziani, l’assistenza domiciliare SAD e ADI, hanno raggiunto lo storico risultato dell’abbattimento delle liste d’attesa, mentre il servizio di educativa domiciliare - ADE ha soddisfatto numerose richieste, riscontrando le segnalazioni giunte dal Tribunale dei Minori ed evitando l’istituzionalizzazione di altrettanti bambini e ragazzi.

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Le novità riguardano l’erogazione dei servizi a sostegno dei malati oncologici e delle persone con disturbo dello spettro autistico; inoltre, grazie alla realizzazione dei progetti finanziati con risorse PNRR, a San Pancrazio Salentino,  Torre Santa Susanna, e  a Cellino San Marco - che sarà anche sede di una stazione di teleassistenza – nasceranno tre  centri servizi di contrasto alla povertà. Ed ancora: saranno realizzate due strutture, a Mesagne e a Torre Santa Susanna, per la promozione dell’autonomia e per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Sarà infine attivato il progetto PIPPI 11 PNRR e L’ADI PNRR a sostengo di minori ed anziani. È invece già attivo in tutti i comuni del Consorzio il progetto per la facilitazione digitale, di cui alla misura PNRR 1.7.2. Il presidente Calabrese ha tenuto a sottolineare come il raggiungimento di tali obiettivi sia frutto della collaborazione, costante e proficua, fra tutti i Comuni consorziati, dell’impegno del personale impiegato all’interno dell’Ufficio di Piano e della collaborazione garantita dalle figure professionali dei 9 Comuni del Consorzio.

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63 annunci di lavoro per 96 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 29 Dicembre al 4v Gennaio relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 17 posti vacanti nel settore ristorazione su Brindisi e provincia, edilizia 16, commercio 13, vigilanza 6, sanità 5, metalmeccanico 5, amministrativo 5, turismo 4, tessile 4, lavanderie e tintorie 4, tecnico 3, pulizie 3, servizi alla persona 2, manutenzione 2, trasporti 2, impiantistica elettrica 1, energetico 1,  contabile 1, assistenza domiciliare 1 e artigianato 1.

 

Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete EURES sono numerose: si ricerca personale soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione.

Sempre aggiornata, inoltre, la sezione dedicata ai corsi di formazione e per diplomati e disoccupati, cui si uniscono le opportunità offerte con i programmi Garanzia Giovani e NEET.

Per qualunque supporto, richiesta o informazione, i cittadini e le imprese possono rivolgersi agli operatori di ARPAL Puglia dei tre Centri per l’impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi (Brindisi, Francavilla Fontana, Ostuni), i cui contatti si trovano in coda al comunicato.

"Per ripristinare fondi al centro antiviolenza comunale proporremo mozione con emendamento al bilancio”. “Purtroppo sta avvenendo quello che abbiamo previsto e denunciato come forze di centrosinistra nelle commissioni servizi sociali e bilancio e in ultimo in Consiglio Comunale in merito ai tagli fatti ai servizi che sono di vitale importanza per gli utenti che ne usufruiscono. L’azzeramento della quota comunale del cofinanziamento per il funzionamento del c.a.v., centro antiviolenza, per quasi 74 mila euro è la dimostrazione dell’insensibilità dell’amministrazione comunale ai problemi che attanagliano sempre più le cittadine e i cittadini brindisini più fragili. Non è tollerabile, infatti, privare i nostri concittadini più bisognosi di un presidio di legalità e di sicurezza. La cronaca di queste ultime settimane, caratterizzata da una serie di episodi di violenza sulle donne, sembra non aver fatto maturare tra tutti gli amministratori comunali brindisini la necessaria e maggiore responsabilità per le politiche di aiuto e prevenzione per i casi di maltrattamento ma, al contrario, ha prodotto un effetto scellerato con tagli scriteriati ai servizi di supporto. La denuncia delle rappresentanti del Centro Crisalide, attivo da anni contro l’abuso e maltrattamento su minori e donne con servizi di supporto mirati e qualificati di specialisti, non può e non deve rimanere inascoltato.

Per questo proporremo a firma del gruppo consiliare del Partito Democratico una mozione consiliare prevedendo una variazione di bilancio finalizzata a ripristinare la quota di cofinanziamento comunale al centro antiviolenza.

Solo così capiremo chi è sensibile al tema della prevenzione alla violenza e inchioderemo chi invece è sempre pronto a fare demagogia sul tema ma non si assume mai le proprie responsabilità”.

Denise Aggiano, consigliera comunale Pd Brindisi

Rosella Gentile, componente commissione comunale Pari Opportunità

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Lunedì 1° gennaio 2024, in occasione del Capodanno, l’Associazione Le Colonne propone una visita dal titolo “Capodanno in città: visita della Collezione Archeologica Faldetta e del centro storico della Città di Brindisi”. L’appuntamento è alle ore 18:30 presso la scalinata Virgilio, si farà visita al ricco patrimonio vascolare custodito all’interno della Palazzina del Belvedere, per poi proseguire in città con una passeggiata tra le vie e le piazze del centro cittadino, alla scoperta dei simboli e della storia di Brindisi. La Associazione le Colonne opera costantemente per rinsaldare il legame tra il territorio e i cittadini, offrendo delle occasioni di approfondimento culturale e di aggregazione per la comunità. Unisciti a noi per iniziare un nuovo anno all’insegna della cultura, celebrando la storia e la bellezza di Brindisi. La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni contattare il numero 3792653244 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Dopo le comunicazioni del Presidente della Provincia Toni Matarrelli in apertura dei lavori, si è svolta la convalida dei consiglieri provinciali eletti a seguito della consultazione elettorale di secondo grado svoltasi domenica 17 dicembre scorso. A seguire la trattazione dei punti all’ordine del giorno che sono stati tutti approvati:

 

  • Piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie possedute dalla Provincia di Brindisi alla data del 31.12.2022; art. 20 d. lgs 175/2016;
  • 175, comma 3 bis, lett. a) del d.lgs. 267/2000 -VII variazione al bilancio di previsione 2023-2025;
  • Regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Brindisi. Modifiche ed integrazioni;
  • Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell'art. 194, comma 1, lett. a) del D.L.vo n. 267/2000;
  • Variazione di bilancio, anno 2023, prelievo Fondo rischi contenzioso, art. 175, co. 3, lett. c) D.L.vo n. 267/2000.
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Martedì 2 gennaio riprendono gli interventi chirurgici nel reparto di Ortopedia dell'ospedale di Ostuni. L'unità operativa garantirà h24 attività chirurgica programmata a bassa e alta intensità. Nei giorni scorsi il direttore generale Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, e il direttore amministrativo Loredana Carulli hanno visitato il reparto, accompagnati dal direttore facente funzione Giovanni Manfredi.

“La volontà della direzione strategica - spiega Gigantelli - era quella di riavviare in tempi brevi le attività chirurgiche dell'unità operativa di Ortopedia di Ostuni: per raggiungere questo obiettivo abbiamo riassegnato al reparto le unità di personale medico e infermieristico necessarie alle esigenze del servizio”.

Manfredi sottolinea che "è previsto anche l'ingresso di un ortopedico proveniente da Chieti. I numerosi pazienti in lista d'attesa saranno chiamati a seconda dell'urgenza dell'intervento a cui devono essere sottoposti. Confidiamo - ha concluso - in un ampliamento futuro dell'équipe per lavorare con maggiore tranquillità".

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Lo scorso 13 dicembre sono stati resi pubblici i risultati del sondaggio “Cercasi schiavo” condotto dall’associazione Mesagne Bene Comune; questa inchiesta ha tolto il velo che copriva le reali condizioni di lavoro degli addetti al settore, andando oltre la superficie patinata dell’attuale successo turistico a Mesagne.
Il sondaggio ha avuto una partecipazione clamorosa: hanno risposto 82 addetti, a fronte di 40 esercizi in attività.
Si è avuta la conferma di quello che si intuiva, e cioè di quanto sia diffuso lo sfruttamento dei lavoratori, fatto di paghe basse ed orari di lavoro oltre le otto ore; in più, è stato rilevato che le donne sono quelle più sfruttate e con le paghe più basse.
RETRIBUZIONI: solo il 6 per cento è oltre il salario minimo, mentre l’84 per cento è un “working poor”, con le donne più povere.
ORARI DI LAVORO, un dato allarmante: il 60 per cento lavora più di otto ore al giorno, sino a 13 ore, e più si lavora meno si viene pagati. Per fare più soldi o si aumentano i posti nei de-hors, o si allunga l’orario di lavoro.
CONDIZIONI DI LAVORO: vessazioni e disagio oltre ai ricatti. Un’ambiente molto pesante.
C’è un dato da rilevare che va contro l’opinione comune: questo settore non è più connotato dalla stagionalità, dal lavoro temporaneo (uno degli alibi per giustificare i salari bassi), bensì è caratterizzato dalla continuatività e professionalità, ponendo così un serio problema rispetto ai contratti.
Le istituzioni: i lavoratori sono frustrati e soli. Il 61 per cento dei controlli sono insufficienti ed inefficaci, grazie ai contratti grigi. (il contratto è definito grigio quando copre 6-8 ore lavorative ma ne vengono richieste di più al lavoratore). Sindacati assenti nel 77 per cento dei casi, così come è assente l’amministrazione comunale.
Il risultato è quello di un profondo senso di scoramento, abbandono e mancanza di prospettiva sofferto dai lavoratori del settore.
Permane una notevole discrasìa tra i prezzi praticati ed i compensi dati a chi serve ai tavoli;
visto che l’Amministrazione Comunale investe tanto nel Centro Storico, ci si aspetterebbe che gli imprenditori restituissero in qualche modo alla Comunità questo sforzo in termini di legalità e ricchezza per tutti. Ma così non è.
Soluzioni istituzionali: a Bologna e Napoli, dove c’è un accordo tra ispettorato e comune. chi non applica i contratti viene privato dell’uso del suolo pubblico, ovvero niente dehors; ma dubitiamo che l’attuale amministrazione, sempre in cerca di consenso elettorale, possa procedere in questa direzione.
Un’altra nota non secondaria: c’è un Turismo in espansione, ma non sarà così per sempre; ci sono le grandi aziende che si fanno avanti. Inoltre il Settore è poco conosciuto, non lo si è mai studiato; bisogna capire che il turismo riconfigura tutto sul territorio, capire in che modo ed agire di conseguenza.
Inoltre i flussi turistici sono poco prevedibili: se non si appronta un serio progetto di sviluppo si rischia di “passare di moda”, vanificando tutti gli sforzi fatti finora.
Vent’anni fa andava di gran moda la riscoperta delle antiche putee, concentrate a Carovigno, autentiche testimonianze di una gastronomia antica e verace. Oggi in quella cittadina non vi è traccia di quel momento magico, visto che nessuno all’epoca elaborò una seria proposta culturale.
Qui si tratta di rendere attrattivo il nostro centro storico non solo dal punto di vista gastronomico, ma di riempirlo di contenuti. La mostra su Caravaggio è stato uno di quei contenuti ma, dato il suo costo, non può essere replicato regolarmente, e non si può basare tutto su sporadici Grandi Eventi.
I ristoratori sanno che l’attuale trend positivo potrebbe finire da un momento all’altro, come lo sa l’amministrazione comunale che, per ritardare il più possibile questa evenienza continua a profondere ingenti somme di denaro per tener su il baraccone; somme sempre più rilevanti, in una relazione che ricorda da vicino la tossicodipendenza. Da un lato l’amministrazione che ha legato il suo destino al successo del centro storico, e ne ha bisogno per presentarsi in grande spolvero alle prossime elezioni; dall’altro i ristoratori che temono la fine del trend positivo e quindi vanno rassicurati in tutti i modi. Con dosi sempre più “forti” di investimenti.
Fino a quando può reggere questo rapporto “tossico” senza un progetto complessivo?
Si parla sempre di una “capitale culturale”, ma non si riesce ad andare oltre ad una “capitale dell’intrattenimento”; mancano all’appello le varie componenti della società civile, quali le associazioni del terzo settore, i singoli individui con le loro idee, gli stessi partiti, mai coinvolti.
Non si può continuare a vivere alla giornata, tra lifting ed imbellettamenti, o con le armi “magiche” prima della giostra ed ora della ruota panoramica.
C’è un’idea di sviluppo o si andrà sempre in ordine sparso, confidando nello spirito di intrapresa dei ristoratori, lasciando loro mano libera nella gestione degli spazi pubblici occupati all’inverosimile d’estate?
Se è assodato che si opera in un settore in cui è difficile fare previsioni sui flussi turistici, invece di lasciare mano libera al libero mercato, forse solo con un patto di ferro tra le Istituzioni ed gli imprenditori , fondato su un valido progetto culturale, si potranno avere maggiori certezze e maggiori diritti.
Carlo Ferraro Portavoce M5S Mesagne

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