Redazione

LUPI: COLDIRETTI PUGLIA, SALVIAMO ANCHE PECORE ASINI E AGNELLI; DAL GARGANO AL SALENTO SI MOLTIPLICANO AVVISTAMENTI E ATTACCHI

Si aggiungono al sovrappopolamento di numerose altre specie selvatiche, dai cinghiali agli storni, dai cormorani alle lepri fino ai pappagalli verdi

Ora bisogna salvare pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi dal Gargano al Salento dove la presenza del lupo si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi negli allevamenti che hanno costretto alla chiusura delle attività e all’abbandono della aree interne. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, a seguito delle numerose segnalazioni degli allevatori della Murgia barese e tarantina, in provincia di Foggia e di Lecce con l’ultimo caso a Cutrofiano, in riferimento alla proposta della Commissione Europea di downgrade dello status del lupo da "strettamente protetto" a "protetto" annunciata dalla presidente Ursula Von Der Layen secondo la quale “la concentrazione di branchi di lupi in alcune regioni europee è diventata un pericolo reale soprattutto per il bestiame”. Una decisione che risponde alle richieste  delle autorità locali di maggiore flessibilità per gestire più attivamente le concentrazioni critiche di lupi.

In Italia si è registrato un forte aumento da nord a sud della popolazione di lupi, stimata dall’Ispra nell’ambito del progetto Life WolfAlps EU intorno ai 3.300 esemplari, 950 nelle regioni alpine e quasi 2.400 lungo il resto della penisola mentre il numero di pecore è diminuito di circa il 10% negli ultimi cinque anni secondo l’analisi della Coldiretti.

I numeri sembrano confermare che il lupo ormai, non è più in pericolo e – sottolinea la Coldiretti regionale – il rischio vero oggi è piuttosto la scomparsa della presenza dell’uomo delle aree interne per l’abbandono di migliaia di famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane di mucche, capre e pecore.

Dopo gli attacchi dei lupi, agli animali a volte feriti o uccisi si aggiungono – precisa la Coldiretti Puglia – i danni indotti dallo spavento e dallo stato di stress provocato dagli assalti, con ridotta produzione di latte e aborti negli animali sopravvissuti.

Sono essenziali misure di contenimento per non lasciar morire i pascoli e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le aree rurali più difficili dove l'allevamento è l'attività principale, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze pugliesi, come la pecora 'Gentile' di Altamura o la 'Moscia' leccese. Il problema dei grandi carnivori sta diventando insostenibile ed è necessario trovare una soluzione in tempi rapidi.

Negli ultimi anni si è reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie, al fine di proteggerle dagli attacchi poiché recinzioni e cani da pastori spesso non sono sufficienti per scongiurare il pericolo. La resistenza degli agricoltori è al limite – spiega la Coldiretti regionale – è urgente trovare nuove modalità di azione che permettano di organizzare in maniera più efficace un sistema di gestione di questi animali predatori, che non sono più specie in via di estinzione.

Del resto, questa situazione si somma – aggiunge Coldiretti Puglia - ai problemi di sovrappopolamento di numerose altre specie selvatiche, dai cinghiali agli storni, dai cormorani alle lepri, che si moltiplicano in una situazione di assoluta mancanza di adeguate misure di programmazione necessarie per evitare il conflitto con il lavoro agricolo.

I numeri sembrano confermare che il lupo ormai, non è più in pericolo e – sottolinea la Coldiretti – impegnano le Istituzioni a definire un Piano nazionale che guardi a quello che hanno fatto altri Paesi Ue come Francia e Svizzera per la difesa dal lupo degli agricoltori e degli animali allevati. Il rischio vero oggi è – denuncia la Coldiretti regionale – la scomparsa della presenza dell’uomo dalle aree interne per l’abbandono di migliaia di famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane di mucche, capre e pecore.

Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli – conclude la Coldiretti Puglia – le montagne muoiono, l’ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città.

L’Istituto Tecnico Economico E. Ferdinando di Mesagne, può vantare un poker d’assi tra i suoi ex alunni: quattro giovani che sono riusciti a raggiungere traguardi importanti negli ambiti più disparati. Le loro biografie sono ricche di  impegno e di soddisfazioni e sono caratterizzate da una grande motivazione che li ha spinti a realizzare i loro sogni. Partiamo dalle storie di due donne volitive, Deborah e Anna, due ex studentesse per le quali la conoscenza delle lingue, del diritto e dell’economia è stata fondamentale per essere proiettate in una dimensione internazionale. La dottoressa Deborah Villani,  oggi è un medico specializzando in cardiologia presso il Policlinico Universitario di Foggia e, negli anni del percorso universitario,  è stata per studio in Slovenia, a Siviglia  e, da laureata, ha lavorato come medico urgentista, durante l’emergenza Covid, a Bordeaux. Anna Carrozzo, attualmente partnership relations coordinator alla Norvegian Cruise line, ha un lungo curriculum dato che, dopo la laurea in mediazione linguistica, ha lavorato a Lione, a Londra, sulle navi da crociera MSC, per Air Canada ed ha anche ottenuto la cittadinanza inglese.  Tra le storie di successo ci sono anche due ragazzi brillanti e poliedrici che sono riusciti a realizzarsi in differenti ambiti. Vincenzo Sicilia che, dopo la maturità al Tecnico Economico, ha conseguito l’abilitazione come agente di commercio, si è laureato in Scienze Giuridiche ed è anche un imprenditore edile di successo che ha messo a frutto la volontà di fare politica maturata già sui banchi di scuola e concretizzata nel mandato di consigliere comunale con delega alle politiche giovanili con il sindaco Tony Matarrelli.  Antonio Capodieci, invece, dopo il percorso della scuola secondaria, si laurea in Scienze Infermieristiche e,  lavorando a Bologna coltiva la passione per il cinema e diventa il regista di cortometraggi diventati virali che testimoniano l’emergenza della pandemia e riceve l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica da parte del presidente Mattarella. Da queste storie si possono trarre molti spunti di riflessione, senza dimenticare le considerazioni del Dirigente Scolastico ing. Mario Palmisano Romano che afferma: “La scuola offre agli studenti un’occasione di crescita, rafforzata da un territorio, quello mesagnese, che sta investendo nel turismo, nell’accoglienza e nella cultura.”   

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L’Associazione Pro Loco Brindisi nell’ambito delle attività finalizzate alla valorizzazione e alla promozione della città, rivolgendo particolare attenzione ai corsi principali del centro cittadino e con il chiaro obiettivo di favorire il rilancio del commercio di prossimità, ha il piacere di presentare l’evento denominato “Christmas Shopping DAY”.

L’evento si svolgerà sabato 23 dicembre, l’ultimo sabato di grande shopping prima del Santo Natale, a partire dalle ore 16:00 e sarà composto da una serie di iniziative che si articoleranno in centro interessando Corso Umberto, Corso Garibaldi e culmineranno con un grande spettacolo di musica live in Piazza della Vittoria.

Abbiamo immaginato una giornata con i corsi pieni di gente alla quale offrire una piacevole accoglienza prestata da un folto gruppo di artisti di strada e mascotte che porteranno un’esplosione di allegria e garantiranno un’atmosfera che sarà in grado di coinvolgere grandi e piccini.

Nella porzione pedonale di Corso Umberto, assisteremo a uno spettacolo di breakdance organizzato dai ragazzi della Street School – Hip Hop Academy che vedrà come protagonisti tutti gli allievi della prima scuola di Hip Hop e discipline urbane del nostro territorio.

Per chi volesse saperne di più della nostra città poi, assieme agli amici del Centro Guide Turistiche Brindisi, abbiamo predisposto un inedito tour guidato per gruppi (ore 17:00 e ore 19:00), per scoprire le meraviglie che si nascondono all’interno del Nuovo Teatro Verdi (foyer, camerini, palcoscenico), degli scavi dell’area archeologica di San Pietro degli Schiavoni e di Palazzo Nervegna.

In serata, dopo la chiusura dei negozi, concluderemo la nostra splendida giornata in centro concentrando il pubblico su Piazza della Vittoria per assistere al meraviglioso spettacolo della band Vega80, che proporrà una ricchissima scaletta di brani per ripercorrere la storia della musica anni ’80.

Per ulteriori informazioni e per la prenotazione del tour guidato, potete scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure contattarci al numero 333 2854793 o seguire la nostra pagina facebook Pro Loco Brindisi.

Nel ringraziare l’Amministrazione Comunale e il Distretto Urbano del Commercio DUC Brundisium per averci dato la possibilità di realizzare l’evento e sicuri del fatto che la cittadinanza garantirà una grande risposta in termini di presenze, non ci resta che dare appuntamento a tutti a questo sabato in CENTRO, non mancate.

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Al via la settima edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Fasano” – Grottaglie Città delle Ceramiche. Appuntamento giovedì 28 dicembre alle ore 18.30 presso il Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni (Br)

A poche ore dal via la VII edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Fasano” – Grottaglie Città delle Ceramiche - può ritenersi già un successo per una molteplicità di motivi che andremo ad elencare nel corso di questo articolo.

Come si ricorderà lo scorso anno il “Premio”, che l’organizzatore Giuseppe Fasano dedica al padre Nicola, si svolse nella Tenuta del noto artista Al Bano Carrisi a Cellino San Marco. Fu un successo di partecipazione, ma fu soprattutto un successo per il circuito culturale e giocoso che riuscì a sviluppare. Non ricordiamo un solo momento in cui i numerosi partecipanti distolsero l’attenzione da ciò che accadeva intorno a loro. Il commento finale fu: “Ma è già finito?”, espressione che da sola esprime la piena soddisfazione di chi fu presente all’evento e che alcuni pensavano dovesse essere un fatto sporadico.

Ma così non è perché le prime sei edizioni svolte hanno scritto solo il capitolo d’esordio di un premio che certamente, anno dopo anno, saprà trovare nel dinamico promotore e organizzatore Giuseppe Fasano, un autentico “vulcano”, colui che saprà mettere in evidenza le peculiarità di un’azione artistico-culturale iniziata dal padre Nicola e portata avanti dai diretti discendenti. La famiglia Fasano, ricordiamo, si tramanda l’arte della lavorazione della ceramica dal 1620, quindi ha superato il quattrocentesimo anno di vita.

Chi ha conosciuto in vita Nicola Fasano, scomparso già da qualche anno, ne parla come di un artista vero, autentico figlio grottagliese, e vero maestro su un duplice fronte. Il primo è stato quello della trasmissione dell’arte ceramica ai figli e ad altri ceramisti, ma ha anche voluto, e saputo, dialogare con migliaia di studenti non soltanto grottagliesi ma di tutta la provincia ionica che chiedevano di visitare il suo laboratorio per vedere plasmare l’amorfa argilla che, magicamente, acquistava forme e figure di grande fascino.

Chi lo ha conosciuto nel suo storico laboratorio, oggi ritorna volentieri, non soltanto perché il figlio Giuseppe è il degno continuatore della tradizione ceramistica dei Fasano, ma anche per quel clima di grande raccoglimento che il sito offre. Guardando i forni e i resti archeologici di una zona che sfida i secoli, sembra ancora aleggiare la figura ieratica di Nicola Fasano.

Il Premio “Giuseppe Fasano”, in linea con i suoi obiettivi, si caratterizza per la presenza di personaggi la cui esperienza di vita e professionale può costituire ispirazione ed esempio per la comunità.

L’edizione 2023 vedrà rinnovarsi l’appuntamento in una diversa location, precisamente il Castello Dentice di Frasso a San Vito Dei Normanni.

Unico in Puglia ad essere ancora abitato dalla famiglia d'origine, il castello è ubicato al centro del paese del brindisino. La residenza vanta circa 20 stanze tutte arredate con mobili autentici d'epoca, pavimenti antichi, mobili d'epoca, fotografie, trofei di caccia che arredano ogni angolo del castello rendendolo unico. Il castello dispone anche di un giardino con alberi secolari.

La scelta della location da parte dell’organizzazione del Premio non è stata casuale ma dettata anche dalla lunga amicizia che lega Giuseppe Fasano ai padroni di casa, il principe Giuliano Dentice di Frasso e la consorte, principessa Fabrizia Favia.

Il comitato organizzatore del Premio Internazionale “Giuseppe Fasano” è composto dall’organizzatore Giuseppe Fasano, dal prof. Francesco Schittulli, dal già questore e prefetto Francesco Tagliente, dalla giornalista Agata Battista e dalla principessa Fabrizia Dentice di Frasso.

Per il resto dobbiamo aggiungere che quest’anno, oltre alla attesa “laudatio” del prof. Francesco Lenoci, ci sarà la presenza dell’artista tarantina Mietta, di Romina Power e di Yari Carrisi, figlio del famoso cantante Albano.

Seguirà la presentazione del libro “Giuseppe Fasano. Fatto d’argilla (l’uomo e l’artista della ceramica)” scritto dalla professoressa Sara Didonna. Il libro contiene molti aneddoti della vita del ceramista grottagliese, organizzatore del premio, Giuseppe Fasano. Il lettore può apprezzare non solo la qualità della scrittura della prof.ssa Sara Didonna (presente alla serata), ma anche l’acutezza di certe riflessioni oltre a una serie di fotografie che ripercorrono molti attimi della vita del protagonista.

Tra i premiati ci saranno personaggi del mondo della cultura, dell’imprenditoria, del commercio e della società rappresentata dalla magistratura, dal mondo della sanità e dal volontariato; personaggi che a livello nazionale ed internazionale stanno scrivendo una importante pagina della nostra storia.

Riceveranno il premio l’avvocato tarantino Alessandro Saracino, il cegliese Donato Valente della Fondazione Fiera di Milano, il direttore de la Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Mazza, la scrittrice barese Mina Micunco, la scenografa Fulvia De Nicolò, la giornalista di Mediaset Maria Luisa Sgobba, il medico barese Attilio Guarini, l’imprenditore laertino Salvatore Colacicco.

La serata sarà presentata dalla nota conduttrice di Telenorba, Alina Liccione.

Appuntamento, pertanto, giovedì 28 novembre alle ore 18.30 presso il Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni.

Ingresso con invito e limitato per la normativa sulla sicurezza.

 

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Porto Ostuni-Villanova, Amati: “Mantenuto altro impegno con operatori. Contributo per messa in sicurezza, dopo dragaggio e progettazione. Spero in celerità del Comune”

Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati. 

“Il Consiglio regionale ha approvato la mia proposta di concessione di un contributo di 900mila euro per i lavori di messa in sicurezza, tra gli altri, del Porto di Ostuni-Villanova, ripartito su un triennio. Questo finanziamento è connesso a quello di 100mila euro approvato, su mia proposta, ed erogato lo scorso anno per la progettazione, nella speranza che il Comune termini l’attività celermente o almeno entro il prossimo fine luglio, come da atto di concessione del contributo. 
Il nuovo contributo approvato ieri, invece, servirà proprio a realizzare le opere progettate grazie al precedente contributo. Insomma, ci siamo portati avanti con il lavoro, sempre accogliendo l’impegno assunto su sollecitazione degli operatori portuali. 
In una condizione di normale e intenso lavoro, senza parole roboanti o improbabili progetti eclatanti, nel giro degli ultimi due anni siamo riusciti a salvare il finanziamento per il dragaggio, che sarebbe stato perso se non avessi accolto il grido di dolore degli operatori portuali, determinando uno scossone sulla Commissione prefettizia e il successivo impegno competente e determinato del dirigente comunale Giovanni Spalluto”.

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NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, LA STATUINA DEL PRESEPE 2023 È IL MAESTRO IMPRENDITORE E IL SUO APPRENDISTA; RAPPRESENTA LA TRASMISSIONE DEL SAPER FARE ATTRAVERSO LE GENERAZIONI

A 800 anni dal primo presepe voluto da San Francesco a Greccio

La statuina del presepe 2023 è il maestro imprenditore e il suo apprendista che rappresenta la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni,  distribuita  in Puglia a tutti i vescovi  da Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola. Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti” vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.

Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, dalle oche alle galline, fino a cani e gatti per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra. Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, quest’anno la statuina rappresenta attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni.

Tra chi allestisce il presepe si segnalano notevoli disparità a seconda del genere, dell’età e del territorio. Se il 61% degli uomini è pronto a mettesi all’opera con statuine, bue e asinello, la percentuale scende al 49% nel caso delle donne, mentre tra le varie generazioni i più appassionati sono gli anziani (61%), anche se tra i giovani si segnala comunque un 54% che quest’anno allestirà la Natività, secondo Coldiretti/Ixe’. La tradizione del presepe è forte soprattutto al Sud dove è praticamente presente in oltre due case su tre (68%) mentre i meno affezionati sono gli abitanti del Nord est (46%).

La straordinaria ricchezza di fonti narrative, evangeliche e popolari, ha consentito, sin dal XIV secolo, di differenziare anche in Puglia – spiega Coldiretti Puglia - la rappresentazione della Natività da quella del Presepe che si è diffuso in Puglia dall’800, quando in ogni famiglia venivano allestite riproduzioni in miniatura della scena della Natività, utilizzando materiali naturali e artigianali.

Si è sviluppata così l’arte presepiale, arrivando ad un alto grado di affinamento artigianale con la lavorazione della cartapesta a Lecce, dove gli artigiani iniziarono a realizzare strutture e pupazzi per presepi a base di cartapesta, in forma policroma, trattata a fuoco e drappeggiata su uno scheletro realizzato con fili in ferro. I presepi artistici sono diventati così una delle caratteristiche natalizie della Puglia. Da allora la tradizione si è mantenuta fino ai giorni nostri ed è stata esportata anche al di fuori del territorio pugliese, con luoghi che conservano gruppi statuari rappresentanti la natività, che risalgono persino  al XIV e XV secolo, come il Presepe di Altobello Persio nella Cattedrale di Maria SS. Assunta ad Altamura, il Presepe di Stefano da Putignano nella Chiesa di Maria SS. degli Angeli a Cassano Murge (Bari), nella Cattedrale di Maria SS. Assunta a Polignano a Mare, a Grottaglie nella Chiesa di Maria SS. del Carmine e a Putignano nella Chiesa di San Pietro Apostolo, il Presepe Ligneo dell’Ottocento ad Andria (Barletta Andria Trani) nella Cattedrale di Maria SS. Assunta, il Dolmen con Gesù Bambino nel sito archeologico di Montalbano di Fasano – aggiunge Coldiretti Puglia - il presepe di Nuzzo Barba, il più antico risalente al XV secolo, nella Chiesa di S. Caterina d’Alessandria a Galatina, il Presepe Ligneo dell’Ottocento nella Basilica di San Martino a Martina Franca e il Presepe Poliscenico Antico nella Chiesa del Sacro Cuore a Torremaggiore.

Il Presepe – conclude Coldiretti Puglia - è una tradizione molto italiana, la cui origine viene fatta risalire a quello realizzato da San Francesco nel Natale del 1223 a Greccio e che da allora si è sviluppato in tutte le aree del Paese per raccontare la devozione, ma anche la sofferenza, la gioia e l’impegno nel lavoro e in famiglia attraverso personaggi figli dell’ispirazione religiosa ma anche della modernità.

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Il Natale dei bambini a Mesagne: venerdì 22 dicembre, piazzale Chiesa San Giovanni Paolo II. Tante irresistibili attrazioni per i più piccoli a partire dalle ore 18.30. Un pomeriggio dedicato ai bambini all’insegna dell’allegria e del divertimento, ricco di attrazioni e spettacoli: si svolgerà venerdì 22 dicembre a partire dalle ore 18.30 presso il piazzale della Chiesa di San Giovanni Paolo II  a Mesagne. A rendere entusiasmante l’evento saranno le irresistibili mascotte, l’effervescente spettacolo del giocoliere, i magici racconti della trampoliera cantastorie, i meravigliosi trampolieri luminosi, e per continuare a sognare bolle giganti e un gigantesco castello bianco luminoso. L’iniziativa, a cura di “Lab Communications”, è promossa dall’Amministrazione comunale nell’ambito del programma “Natale 2023 a Mesagne”. L’iniziativa è libera e gratuita, tutti possono partecipare.

Servizi sociali nel Caos da anni per via di scelte politiche, ma la politica se la prende con lavoratrici e lavoratori e chi li rappresenta. Apprendiamo di dichiarazioni, evidentemente strumentali, di alcuni esponenti della politica Brindisina e di esponenti dirigenziali legati al Consorzio ATS BR1 , stando ai virgolettati della stampa online  la responsabilità della mancata internalizzazione dei servizi nel Consorzio sarebbero da addebitare ai sindacati ed in Particolare alla Funzione Pubblica CGIL.

La FP CGIL sarebbe insomma “responsabile” dei rallentamenti in quanto ha rilevato un crescente affanno tra gli operatori del settore, che si percepiscono in costante urgenza nella gestione delle situazioni in carico, condizionati da un sovraccarico di lavoro anche per la cronica sotto dotazione organica, affaticati dal peso progressivamente assunto dalla gestione di parti amministrative e burocratiche divenute sempre più preponderanti rispetto alla relazione d’aiuto.

La scrivente FP CGIL BRINDISI ha in effetti più volte segnalato tali problematiche a tutti gli Enti preposti ed ha indetto uno stato di agitazione che presto sfocerà in azioni di lotta ancor più incisive visto che in una riunione in Prefettura sono stati più volte disattesi gli impegni presi nei confronti di questa platea di lavoratrici e lavoratori, altro che “il problema di carenza di organico non esisterebbe più” come qualcuno si è avventurato a sostenere evidentemente scordandosi di quanto si sarebbe potuto fare…

La FP CGIL avrebbe “follemente” chiesto interventi urgenti dato che si rischia di mettere in discussione la stessa erogazione del delicato Servizio nel territorio di Brindisi, dopo tanti incontri che non hanno avuto alcun riscontro in termini di risoluzione della situazione.

La Funzione pubblica CGIL di Brindisi  insomma avrebbe “osato” chiedere che non venisse ulteriormente lesa la dignità del personale adibito ad un servizio essenziale a rispondere ad un disagio crescente nel territorio, ma che a sua volta registra una sofferenza personale e lavorativa difficilmente sostenibile.

Quindi si accusa la platea di Lavoratrici e lavoratori rappresentati dalla FP CGIL che con la loro rivendicazione di dignità lavorativa starebbero bloccando le assunzioni ed i concorsi nell’Ambito addebitando alla stessa FP CGIL questa responsabilità.

Rigettiamo con forza questo tentativo di scaricare le colpe di due amministrazioni che si sono succedute sulla professionalità del personale, questo attacco non verrà derubricato come casuale ma siamo pronti come Funzione Pubblica CGIL di Brindisi ad ogni azione a tutela delle persone che rappresentiamo.

 

Ma c’è di più, dopo anni di tagli lineari ai servizi sociali, dopo processi di privatizzazione di asili nido comunali, con che coraggio si citano strumentalmente le continue azioni di rappresentanza “Cgil o Fp Cgil” a garanzia dei lavoratori e dell’internalizzazione dei servizi del Comune di Brindisi e San Vito Dei Normanni?

Dopo anni di costruzione e concertazione continua vorremmo ancora dire, basta demagogia strumentale e autoproclami politici, invece di decantare “fabule” qualcuno dovrebbe dire da dove nasce il demansionamento dei lavoratori e da quanti anni si appaltano i servizi a ribasso?

chi ha avuto responsabilità storica, non può sentirsi o narrarsi esonerato da giudizi o esprimere narrazioni ancora una volta sulla pelle dei lavoratori. 

Peccato che tutto riviene da atti e determinazioni ed ognuno ha una storia e memorie documentabili di tagli lineari chiari sulle fragilità e sui servizi alle persone, sui servizi sociali del Comune di Brindisi e San Vito.

Noi continuiamo e continueremo a tutelare le persone e chi si prende cura delle persone a Brindisi e rifiutiamo ogni forma di auto-pubblicità distorta, che provi a minare le rivendicazioni espresse dai lavoratori con la Cgil in maniera chiara e condivisa. Il nostro è un no a chi non garantisce le platee storiche credendo di usare e gettare le persone e le professionalità a ribasso senza valorizzazione alcuna per le professioni di aiuto che da anni cooperano con mancate programmazioni- funzionali- gestionali delle attività da svolgere a tutela dell’ utenza. 

Criteri chiari ed esigibili e percorsi che mirano al benessere di tutti i lavoratori coinvolti questa è la pagina di rappresentanza che stiamo scrivendo con i lavoratori per tutelarli e non ci faremo intimidire.

Da anni lavoriamo per implementare le risorse umane, ma non autorizzeremo certamente la carneficina del personale esistente che merita salvaguardia e riconoscimenti puntuali e attenti, accorti a non penalizzarli.  

Come da nostra prerogativa la Fp Cgil Brindisi, continua in una lotta al superamento dell’esternalizzazione dei servizi che valorizzi il personale storico che con abnegazione garantisce i servizi esternalizzati, con in alcuni casi picchi di anzianità di 25 anni. 

Esiste un piano del fabbisogno che non trova applicazione da mesi proprio per la mancanza di coraggio di chi si erge a risolutore e che nel momento in cui poteva dar seguito alle legittime aspettative del personale in servizio da anni ha alzato le  spalle e si è girato dall’altra parte, le responsabilità oggettive di questa e della precedente amministrazione sono sotto gli occhi di tutti e soprattutto stridono sulla pelle delle persone, oggi si veicolano bozze propagandistiche con contratti in ipotesi assunzionale che da 36 ore passano a 18 ore contrattuali, ovvero con stipendi ridotti non rispondenti al precedente piano di fabbisogno ma non rispondenti soprattutto alla salvaguardia della professionalità esistente.

L’ attacco insinuato portato avanti contro chi esercita solo la giusta tutela nei confronti dei lavoratori per la reale salvaguardia dei livelli occupazionali, ci ricorda momenti storici poco edificanti.

Siamo al paradosso di una campagna denigratoria dato che addirittura si attaccherebbe la “scriteriata” pretesa della CGIL di garantire Lavoratrici e Lavoratori rappresentati.

Alla FP CGIL si chiede di tapparsi il naso ed accettare questo gioco al ribasso sulla pelle delle persone che lavorano, non possiamo assolutamente permettere che succeda dato che sono tante le condizioni non chiare che stranamente si modificano in itinere e tanta è la confusione amministrativa che ha prodotto lo stato di agitazione di tutto il personale dei servizi sociali ed esternalizzato. Azione dovuta per chi come noi ha a cuore il bene dei lavoratori e dell’utenza fragile di questo territorio.

 

LUCIANO QUARTA

Segretario Generale Funzione Pubblica Cgil

CHIARA CLEOPAZZO

Segretaria Provinciale Fp Cgil Brindisi

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Recuperata e restituita una borsa sottratta dalla casa di un’anziana donna. Nei giorni scorsi, una coppia di coniugi anziani si è presentata presso la Stazione Carabinieri di Fasano per denunciare il furto di una borsetta, avvenuto all’interno della loro abitazione, contenente, oltre ai vari documenti personali, una cospicua somma di denaro prelevata nella stessa mattinata per fare fronte alle consuete spese natalizie.

I militari dell’Arma, oltre a raccogliere le informazioni necessarie per risalire all’autore del furto, hanno appreso che la coppia riponeva nell’oggetto sottratto un particolare valore affettivo poiché realizzato a mano dai componenti di una comunità “no profit”.

Immediatamente attivatisi, nell’arco di poche ore, i Carabinieri della Stazione di Fasano, dopo aver messo insieme tutti gli elementi utili alle indagini, hanno individuato una 40enne del posto, ritenuta la presunta autrice del furto e, a conclusione delle attività eseguite, hanno rinvenuto la borsetta con tutti i documenti e parte del denaro sottratto.

Gli oggetti e i valori recuperati sono stati subito restituiti all’anziana vittima, alla quale i militari hanno anche donato un calendario storico dell’Arma dei Carabinieri come attestazione di vicinanza al cittadino nonché simbolo di augurio per le prossime festività.

Questa specifica attività rientra all’interno di un più ampio segmento di servizi disposti dalla Compagnia di Fasano, mirati ad innalzare il livello di prevenzione dei reati. In ambito provinciale, per tutto il periodo festivo, il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi ha disposto l’intensificazione dei servizi preventivi, con pattuglie a piedi e a bordo di autoradio, allo scopo di assicurare la sicurezza, reale e percepita, della popolazione.

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“Un piano a sorpresa”, spettacolo musicale: giovedì 21 dicembre al Teatro Comunale di Mesagne.

"Un piano a sorpresa, interventi estemporanei”, evento live organizzato da "Tempo di Musica", la nuova scuola di musica di Fabio Caponegro per ragazzi e adulti: si esibiranno gli allievi di pianoforte della Scuola, i musicisti Fabio Caponegro e Chiara Flumian. Lo spettacolo si svolgerà presso il Teatro Comunale a partire dalle ore 19. L’ingresso è libero, è gradita la prenotazione al numero 347.9423774. L'iniziativa è patrocinata dall'amministrazione comunale nell'ambito del programma "Natale 2023 a Mesagne".