Redazione

Il Ferdinando di Mesagne premiato due volte al concorso della Regione Puglia “Mi impegno per la legalità”.

 Due sono i premi assegnati all’Epifanio Ferdinando 
alla classe 2B Liceo Scientifico Mesagne. Titolo del lavoro: Palermo non mi piaceva. Monologo interiore di due coscienze a una voce (docente referente prof.ssa Francesca Diviggiano)
alla classe 3A Tecnico Tecnologico S. Pancrazio Salentino. Titolo del lavoro: Non sempre si vince (docente referente prof.ssa Fabiola Imbriani)
al concorso “Mi impegno per la legalità” promosso dalla Commissione regionale di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, insediata presso il Consiglio regionale della Puglia, tramite la Sezione Biblioteca e Comunicazione istituzionale.
Le opere vincitrici sono state selezionate a cura della Commissione Esaminatrice composta dal dott. Vito Lagona (dirigente del Consiglio regionale della Puglia) e dalle prof.sse Liviana Basile e Caterina Madaro, segretaria la dott.ssa Rosy Luciano.
Il bando prevedeva la candidatura di opere letterarie o artistiche o digitali, ed era finalizzato alla promozione e diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani, per incentivare la partecipazione attiva nella lotta alla criminalità e alla corruzione. Era rivolto agli studenti degli Istituti secondari di secondo grado del territorio della Regione Puglia.
I temi da approfondire erano:
- conoscenza e lotta del fenomeno mafioso, della corruzione, delle forme di criminalità e illegalità;
- la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura;
- gestione dei beni confiscati, con particolare riferimento all’uso sociale;
- vittime della mafia e dei fenomeni criminosi.

Concerto gratuito “Controrchestra”, 21 dicembre sagrato Chiesa di Mater Domini a Mesagne.

Gran Concerto di Natale della “Controrchestra big band”, si terrà giovedì 21 dicembre presso il Sagrato della Chiesa di Mater Domini a partire dalle ore 20. Imperdibile il repertorio: brani classici natalizi riarrangiati in chiave moderna dal maestro Vito Vittorio Desantis e canzoni a tema, protagoniste la pace e la solidarietà tra i popoli del mondo. L’evento è organizzato dall’amministrazione comunale nell’ambito del programma “Natale 2023 a Mesagne”.

Il 19 dicembre scorso è stato inaugurato a Brindisi, in via Palestro 11, lo sportello sociale “informanziani” che sarà curato dalle volontarie e i volontari dello Spi Cgil e dell’Auser di Brindisi. E’ un servizio che il Sindacato dei Pensionati Regionale della Cgil ha voluto fortemente avviare, in via sperimentale, in tutti i comuni capoluogo delle sei province pugliesi, come ha chiarito nel suo intervento il Segretario Generale dello Spi Cgil Puglia Gianni Forte, nella consapevolezza che nei grossi centri urbani le fragilità delle persone sono ancora più critiche,  spesso il senso di abbandono e di solitudine è percepito in maniera più marcata, perché non esiste più la comunità solidale di un tempo. Soddisfazione per l’avvio dell’attività dello sportello è stata espressa dal Segretario Generale della Cgil di Brindisi Antonio Macchia, convinto dell’importanza di essere sempre più vicini ai bisogni di pensionati e lavoratori, creando luoghi specifici per l’ascolto. Ecco, quindi, che lo Spi Cgil e l’Auser di Brindisi cercheranno di offrire un contesto adeguato per accogliere e ascoltare non solo  le persone anziane, ma anche tutte quelle persone che vivono una situazione di disagio, per cogliere il bisogno che emerge e provare a dare una risposta attraverso informazioni e supporto per accedere  ai servizi che l’Ambito Territoriale Sociale, o l’ASL, offrono a cittadine e cittadini. Sappiamo quanto il periodo sia difficile per tante famiglie o persone  che vivono da sole: molte di loro non conoscono nemmeno i servizi, gli ausili, o il supporto, cui la propria condizione economica o stato di salute, consente di  accedere. Inoltre il sistema telematico che molti uffici degli Enti preposti alle politiche socio-sanitarie applicano nelle procedure di presentazione delle domande, trova del tutto inesperta una gran parte della popolazione avente diritto. Ecco perché il Sindacato si fa carico di estendere ai servizi socio-sanitari, una funzione di intermediazione tra le persone e le Amministrazioni pubbliche, così come già fa, da sempre, per i servizi previdenziali e fiscali. All’evento hanno partecipato la sindaca di S. Vito dei Normanni Silvana Errico, l’Assessore Comunale alle politiche sociali Antonio Pisanelli e il Direttore del Consorzio ATS BR/1 Maurizio Moscara, a cui la Segretaria Generale dello Spi di Brindisi, Michela Almiento, insieme alla Presidente dell’Auser Provinciale Adriana Policicchio, ha espresso un sincero ringraziamento per aver accolto l’invito e ha chiesto piena collaborazione per far sì che lo sportello sociale diventi un valido strumento territoriale di diffusione di informazioni e di supporto tecnico per un accesso più agile ai servizi sociali a e tutte le misure dedicate alle persone più fragili, cui  va  prestata la massima attenzione.

Brindisi, 20 dicembre 2023                                                       La Segretaria Generale

                                                                                                       Spi Cgil Brindisi

                                                                                                      Michela Almiento

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Il quattordicesimo appuntamento della rassegna Libri di Puglia, promosso dalla Teca del Mediterraneo -  Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia in collaborazione con l’Associazione Pugliese Editori, si tiene giovedì 21 dicembre, alle ore 18.30, presso sala The groove, a cura della Bottega delle Delizie, in via Lecce angolo piazza del Popolo a San Pietro Vernotico (LE), con la presentazione del libro “Le confidenze” di Luisa Ruggio, Besa Muci. Introduce Annassunta Catamo. Dialoga con l’autrice Teresa Romano.

Il progetto

Partito nel 2019, il progetto “Libri di Puglia” intende offrire nuove forme di promozione del libro, incentivare la lettura in luoghi alternativi alle biblioteche e alle librerie tradizionalmente deputate a questo tipo di attività, raccontare al pubblico il ricco e variegato panorama letterario della regione.

L’iniziativa “Libri di Puglia” mira ad offrire un’animazione culturale costante del pubblico e a saldare la proposta libraria con quella dell’intrattenimento, contribuendo inoltre allo sviluppo dell’imprenditoria pugliese nel segmento editoriale e alla diffusione del ricco e variegato panorama letterario della regione.

Ad un anno dall’accordo siglato tra l’Azienda Sanitaria Locale e il Comune di Fasano il Primo Cittadino torna a scrivere all’ente sanitario per la restituzione del terreno e delle le spese di abbattimento del manufatto esistente

Il sindaco di fasano Francesco Zaccaria scrive alla ASL e al presidente della Regione puglia Michele Emiliano in merito all’area compresa fra Via Giuseppe Attoma e Via Leonardo De Mola, adiacente all’I.I.S.S. Leonardo da Vinci.

«A distanza di oltre un anno - si legge nella nota del sindaco Zaccaria - a questo Ente non è mai pervenuto alcun riscontro ufficiale né il Comune di Fasano, nell’ottica del principio di leale collaborazione fra Amministrazioni, ha inteso procedere autonomamente o mediante eventuali contenziosi. La cantierizzazione di molteplici opere pubbliche determinata dalle risorse di provenienza PNRR, nonché l'imminente realizzazione di un momento storico e indimenticabile per questo territorio, lo svolgimento del G7 nella prima metà del prossimo anno, possono essere il giusto volano per avviare un confronto efficace, rapido e sostanziale per la risoluzione di un annoso problema della Città che rappresento».

 

La vicenda è quella che riguarda il terreno della zona 167 adiacente all’I.I.S.S. «da Vinci». L’area in questione era stata ceduta nel 1999 alla Asl che, con apposita convenzione, si era impegnata ad edificare un nuovo presidio multifunzionale territoriale. Presidio che però non è mai stato realizzato. In questi anni, infatti, è stata solo costruita la parte grezza del manufatto che non è stata mai terminata dalla Asl, determinando uno stato di degrado e di incuria della zona. Nel maggio 2022, nell’ultimo incontro, si è arrivati a un accordo: la Asl ha manifestato l’intenzione di restituire l’area, il Comune si occuperà dell’abbattimento del manufatto e della bonifica dell’area e la Asl coprirà i costi.

«La nostra priorità – conclude il Primo Cittadino - è comunque ripristinare la zona ponendo fine allo stato di abbandono e di incuria in cui si trova».

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Il “Premio dei Premi” nella categoria Turismo è stato consegnato dal ministro Zangrillo ad ItaliaRimborso “per aver sviluppato un servizio tecnologico che supporta gratuitamente i passeggeri che subiscono un disservizio aereo e che si propone come partner per agenzie e tour operator”.

La cerimonia di conferimento si è tenuta ieri, all’interno della sede del CNR di Roma, con la “XIII edizione del Premio dei Premi”, il premio nazionale per l’innovazione nei servizi, promosso dalla Fondazione COTEC, e istituito per concessione del Presidente della Repubblica, con il coordinamento del comitato di indirizzo di cui fanno parte, oltre ai ministeri, anche i soggetti organizzatori dei singoli premi previsti dal decreto.

Obiettivo della Presidenza della Repubblica, che ha fornito ai presenti un messaggio di apprezzamento nei confronti delle aziende premiate, del Consiglio dei ministri e degli enti organizzatori Abi, Adi, Cna, Confcommercio, Confindustria e PNICube è diffondere la cultura dell’impegno creativo, dell’innovazione e del miglioramento continuo, come fattore di successo. Il premio consiste in un riconoscimento delle innovazioni avanzate, individuate tra quelle premiate annualmente nelle competizioni a carattere nazionale organizzate nei settori dell’industria e servizi, dell’università, della pubblica amministrazione e del terziario.

Insieme al presidente della Fondazione COTEC Luigi Nicolais e alla presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, oltre al già citato ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, presenti anche il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ed altri esperti e professionisti del settore.

Oltre a ItaliaRimborso sono state premiate altre eccellenze italiane, tra le quali Eni, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Tim e Unicredit.

«Sono onorato che la nostra azienda abbia ricevuto il prestigioso "Premio dei Premi" – dichiara Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – . Un simbolo tangibile dell'impegno, della dedizione e della collaborazione che hanno permeato il percorso della nostra pmi innovativa. In questo momento di gioia e gratitudine, non posso fare a meno di riflettere sull'importanza di unire le forze, di condividere conoscenze e di ispirare gli altri lungo il percorso verso il successo».

L’amministratore della claim company ItaliaRimborso poi continua: «Il riconoscimento del "Premio dei Premi" non è solo una medaglia da esibire con orgoglio, ma un impegno rinnovato a perseguire l'eccellenza in ogni suo aspetto. Questo premio è uno sprone a continuare a sfidare i limiti, a esplorare nuovi orizzonti e a far sì che il lavoro sia un faro che illumina il percorso intrapreso, portando la nostra realtà ad essere una eccellenza nazionale. Oggi aziende di successo, come ItaliaRimborso, vengono guardate con fiducia da fondi esteri, pronti ad investire nella innovazione, perché credono nel progetto intrapreso. Dispiace il mancato coinvolgimento a lunga durata da parte degli investitori nazionali, che, spesso, si ritrovano a investire in startup che si rilevano dei boomerang, come mostrano i molteplici esempi, purtroppo, presenti. Ritengo che quest’ultimo aspetto ci debba far riflettere proprio sull’importanza che l’innovazione ricopra, ai fini del pil del nostro Paese, dei suoi investimenti e dell’occupazione che il comparto possa creare».

Felice D’Angelo, in conclusione si rivolge ai fruitori dei servizi di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza ai passeggeri aerei che subiscono disagi: «La nostra mission è sempre stata quella di fornire soluzioni efficienti, trasparenti e orientate al cliente, e il "Premio dei Premi" ci motiva a mantenere e superare questi standard elevati. Alla base dell’innovazione e quindi di poter creare eccellenze aziendali vanno alimentate menti eccelse che possano dare lustro e supportare così al meglio gli investimenti. Ringrazio la giuria e l’organizzazione del "Premio dei Premi" per aver riconosciuto il nostro impegno e i risultati ottenuti finora».

 

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Innovazione sociale e partecipazione per una cultura di pace. Sono i temi del terzo e ultimo evento- laboratorio del progetto “Interculturalità e pace nelle città che apprendono" che, promosso dall’Impresa Sociale Learning Cities, in partnership con Pax Christi APS Movimento Cattolico Internazionale per la Pace e in collaborazione con la Scuola di Politica per Giovani Donne “Prime Minister” e l’Associazione “Brindisi & C.”, si svolge giovedì 21 dicembre dalle ore 9,30 alle ore 18,00 presso Palazzo Granafei-Nervegna di Brindisi in via Duomo 20.

«Obiettivo dell’incontro è - spiega Giuliana La Spada, coordinatrice del progetto per Learning Cities - avviare una riflessione partecipata sull’innovazione sociale e sulla partecipazione per generare un apprendimento collettivo e una progettazione condivisa, tra enti e cittadini, di azioni culturali che contribuiscano alla diffusione di una cultura di pace nelle comunità e a partire dalla città di Brindisi.»pace_luminarie_a_Brindisi.jpeg

Tutto ciò, anche a cornice di due importanti appuntamenti come il G7 dei Capi di Stato e di Governo in Valle d'Itria e il 30mo anniversario della presenza della Base Logistica per le Missioni di Pace delle Nazioni Unite a Brindisi, che si terranno nel corso del 2024.

L’incontro è rivolto a professionisti, attivisti e cittadini, e rappresenta un’occasione per discutere di pace e condividere idee e progetti per esperienze virtuose nel territorio - partecipazione gratuita previa registrazione obbligatoria attraverso il link undefined -.

Numerosi e autorevoli sono i relatori della tappa brindisina, quali Giuseppe Marchionna, sindaco della città, Mauro D’Attis, deputato della Repubblica Italiana, Toni Matarrelli, presidente della Provincia di Brindisi, Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Giuliana La Spada, coordinatrice del progetto per Learning Cities, Emma Taveri, esperta di marketing territoriale, già assessore al Turismo a Brindisi, Serena Baldassarre, Prime Minister, Giovanna Ceglie, direttrice Base UN Brindisi, Fabio Pollice, rettore dell’Università del Salento, Fabio Carbone, docente e ricercatore presso l'University of Northampton in Gran Bretagna, Pia Abboud, creativa dell’associazione del Libano Ouzville, Emmanuele Curti, manager culturale e coordinatore Stato dei Luoghi, Angelo Moretti, fondatore del Peace Village in Ucraina, Antonella Cassisi, referente Learning Cities Unesco, Gigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-Museali della Regione Puglia, e Vincenzo Bellini, presidente del Distretto Puglia Creativa.

Nel pomeriggio sono previste attività laboratoriali in cui gli esperti faciliteranno, con l’utilizzo di metodologie partecipative, l’avvio di un lavoro progettuale che promuova una cultura di pace nella comunità cittadina - nello specifico, l’ipotesi di realizzare la Biennale della Pace Contemporanea, oggetto dei laboratori della Prime Minister e un Museo Diffuso della Pace Contemporanea in siti dismessi e in spazi urbani in degrado o disuso in passato adibiti a difesa.

«Siamo orgogliosi – commenta Emma Taveri, esperta di marketing territoriale, già assessore al Turismo a Brindisi – di ospitare nella nostra città un evento di grande spessore che coinvolge, non solo esperti e professionisti, ma anche cittadini interessati a esplorare come l'innovazione sociale e la partecipazione attiva possano contribuire alla costruzione di una società più armoniosa, culturalmente attiva e orientata alla pace attraverso la co-creazione di proposte orientate a rendere Brindisi, da sempre crocevia di culture, una città sempre più attrattiva in quanto hub di pace e accoglienza».

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Ettore Prandini, 51 anni, lombardo con tre figli, è stato confermato Presidente nazionale di Coldiretti. Ad eleggerlo all’unanimità l’Assemblea dei delegati giunti da tutte le regioni, in rappresentanza di oltre 1,5 milioni di soci, riunita a Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo.

Nominata anche la nuova Giunta Confederale composta dai tre vicepresidenti Nicola Bertinelli, David Granieri e Gennarino Masiello oltre che da Franco Aceto, Gianluca Barbacovi, Cristina Brizzolari, Dominga Cotarella e Francesco Ferreri.

Laureato in giurisprudenza, Prandini guida un’azienda di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Ha guidato la Coldiretti Brescia e la Coldiretti Lombardia. Ricopre anche le cariche di presidente nazionale di Uecoop, della Fondazione Campagna Amica e dell’Osservatorio sulla criminalità nell’Agricoltura e sul sistema agroalimentare.

“Sostenere la competitività delle imprese agricole e della pesca per garantire la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall’estero, promuovendo filiere produttive 100% Made in Italy con l’innovazione e la sostenibilità economica ed ambientale” E’ l’obiettivo fissato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini “per i prossimi cinque anni  con l’impegno a raggiungere 100 miliardi di valore dell’export agroalimentare anche con la spinta della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e la lotta al falso Made in Italy sulle tavole mondiali. E’ necessario – precisa Prandini - investire sulla logistica in termini infrastrutturali sui trasporti via terra, via mare e via aerea creando interconnessioni fra i vari hub che permettano di accorciare tempi di consegna e tagliare costi inutili. Va sostenuto il Made in Italy offrendo all’Ismea la possibilità di svolgere il ruolo di cassa depositi e prestiti anche per proteggere la filiera agroalimentare nazionale dallo shopping straniero. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che – continua Prandini - vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati con il coinvolgimento delle ambasciate e valorizzando il ruolo strategico dell’Ice con il sostegno delle ambasciate”.

“Occorre intervenire sulle emergenze con sostegni adeguati ma servono anche scelte strutturali per far fronte agli effetti sempre più devastanti dei cambiamenti climatici – continua Prandini – attraverso un’azione a favore della transizione ecologica con investimenti che vanno dal verde urbano alle agroenergie ma anche un piano invasi per garantire acqua a cittadini e imprese e lo sviluppo dell’agricoltura 4.0 con strumenti come droni, robot e satelliti che rappresentano oggi un giro d’affari di più di 2 miliardi di euro, con un incremento del 2300% nel giro di appena cinque anni. Ma sul fronte dell’innovazione occorre lavorare anche alla nuova genetica green no ogm per ridurre i costi delle imprese ed aumentare il reddito. In tale ottica lanceremo nel 2024 i primi campi sperimentali in Italia sulle Tea, le Tecniche di evoluzione assistita”.

“Non dimentichiamo però che a causa della cementificazione e dell’abbandono – ricorda Prandini - l’Italia ha perso quasi 1/3 (30%) dei terreni agricoli nell’ultimo mezzo secolo con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari ed effetti sulla tenuta idrogeologica del territorio e sul deficit produttivo del Paese e la dipendenza agroalimentare dall’estero. Occorre quindi accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.

“Nei prossimi 5 anni crescerà anche la nostra azione in Europa – conclude Prandini - dove si decidono i destini della nostra agricoltura e dove l’Italia, che è leader mondiale nella qualità e nella sicurezza alimentare, ha il dovere di svolgere un ruolo di apripista nelle politiche agroalimentari, nell’interesse delle imprese e dei cittadini. Ma resteremo fortemente ancorati ai territori dove le Regioni sono interlocutori privilegiati delle politiche comunitarie”.

Prandini è al timone di una Organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte quasi ventimila punti tra fattorie, mercati, agriturismi, botteghe, ristoranti e orti urbani, la più grande rete a km zero a livello europeo. Una forza sociale che ha cultura di governo senza per questo essere legata ad alcun partito politico.

La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 845 Uffici di Zona e 3729 sezioni comunali. In pratica, è presente in quasi un comune su due lungo tutto il Paese.

Con il nuovo ruolo di sindacato imprenditoriale di filiera e l’ingresso come aziende associate di big del settore agroalimentare e la promozione di un sistema capillare di servizi con Consorzi Agrari d’Italia (CAI) e Bonifiche Ferraresi (BF), Coldiretti ha promosso inoltre Filiera Italia, che per la prima volta vede l’agricoltura e l’industria alimentare italiana d’eccellenza insieme per difendere, sostenere e valorizzare il Made in Italy.

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ENERGIA: COLDIRETTI, 16% RINNOVABILI ITALIA NASCE NEI CAMPI

ACCORDI PER RADDOPPIARE CONTRIBUTO AGRICOLTURA

IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA CONSORZI AGRARI D’ITALIA (CAI),  VITROPLANT E UNAPROL PREVEDE

LA REALIZZAZIONE DI PROPOSTE E PROGRAMMI DI CONTRASTO DEL FENOMENO PATOGENO DELLA XYLELLA

 

Il 16% della energia rinnovabile consumata in Italia nasce dai campi e dalle stalle offrendo un contributo strategico al fabbisogno nazionale grazie all’impiego di biomasse, biogas, bioliquidi e fotovoltaico in grado di raddoppiare, grazie anche a nuovi accordi, il proprio potenziale produttivo al servizio del Paese per contribuire a raggiungere gli obbiettivi fissati dalla Cop28 per il 2030. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Centro Studi Divulga in occasione dell’Assemblea elettiva dove sono state firmate intese con le più importanti realtà del Paese, da Open Fiber a Eni, da Italgas a Vitroplant, da Enel al Gse fino ad Acea, per far crescere una filiera agroalimentare allargata che vale oltre 600 miliardi di euro, in un momento storico in cui è vitale per il Paese tutelare la propria sovranità alimentare, il sistema produttivo, i posti di lavoro e l’autosufficienza energetica

Il valore strategico della filiera agroalimentare Made in Italy dal campo alla tavola comprende – rileva Coldiretti – ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Una rete diffusa lungo tutto il territorio che – spiega la Coldiretti – quotidianamente rifornisce i consumatori italiani ai quali i prodotti alimentari non sono mai mancati nonostante pandemia e guerra. Un record trainato da un’agricoltura che è la più green d’Europa con – evidenzia la Coldiretti – la leadership Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (325), 526 vini Dop/Igp e 5547 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.

Senza dimenticare – sottolinea Coldiretti - che cibi e le bevande stranieri sono oltre dieci volte più pericolosi di quelli Made in Italy, con il numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari oltre i limiti di legge che in Italia è stato pari al 6,4% nei prodotti di importazione, rispetto alla media dello 0,6% dei campioni di origine nazionale, secondo i dati dell’ultimo Rapporto pubblicato da Efsa nel 2023 relativo ai dati nazionali dei residui di pesticidi. Ma il Belpaese – continua la Coldiretti – è anche il primo produttore Ue di riso, grano duro e vino e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.

Il contributo allo sviluppo del Paese non si limita dunque all’alimentare, ma cresce anche la produzione energetica agricola grazie agli accordi siglati dalla Coldiretti.

Il protocollo d’intesa tra Consorzi Agrari d’Italia (CAI),  Vitroplant e Unaprol è finalizzato allo sviluppo di sinergie per accrescere il livello di innovazione di qualità dei prodotti e dei servizi in ambito agricolo necessari per la transizione tecnologica dell’impresa con programmi e percorsi di ricerca e sperimentazione volti ad aumentare l’efficacia e l’efficienza della gestione degli oliveti e al miglioramento qualitativo dell’olio di oliva e degli altri prodotti della filiera olivicola, in un’ottica di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale, la realizzazione di proposte e programmi di contrasto del fenomeno patogeno della Xylella, la realizzazione di azioni e programmi volti allo sviluppo ed alla diffusione a tutti i livelli dell’innovazione tecnologica in ambito agricolo, la promozione di sostenibilità ambientale tra le imprese finalizzata alla valorizzazione e al riutilizzo dei sottoprodotti propri della filiera olivicolo-oleari e la definizione di accordi di fornitura di beni, mezzi e servizi a supporto dello sviluppo delle aziende della filiera olivicolo-olearia. 

L’accordo tra Eni e Coldiretti punta a favorire produzioni agricole sostenibili e a valorizzarne gli scarti e dei sottoprodotti, a sviluppare colture per utilizzo energetico sia per la produzione di biocarburanti HVO e biometano, sia per la filiera della chimica da fonti rinnovabili. L’accordo contempla anche possibili iniziative di generazione di energia elettrica rinnovabile e attività volte a favorire il riutilizzo delle acque per uso agricolo.

Il Protocollo d’intesa firmato da Coldiretti e Italgas vuole favorire lo sviluppo della produzione di biometano in Italia. Coldiretti garantirà il coinvolgimento dei soci nei piani di informazione e formazione sul biometano e li sensibilizzerà sul suo utilizzo in diversi ambiti produttivi e industriali; realizzerà una mappatura degli impianti di biogas esistenti e potenzialmente oggetto di conversione a biometano. Italgas, a sua volta, si impegna a contenere i tempi di valutazione delle proposte di connessione dei nuovi impianti alle proprie reti; a ridurre i costi di allacciamento e a mettere in atto azioni volte a superare i limiti di capacità ricettiva delle reti di distribuzione locali

L’accordo fra Enel e Coldiretti individua alcune direttrici strategiche affinché elettrificazione e sostenibilità rappresentino opportunità di crescita per le aziende agricole, permettendo di ridurre i costi e aumentare l'efficienza delle proprie attività. Le misure del PNRR prevedono 10 miliardi di euro per il settore agricolo, più della metà dei quali insistono in ambiti nei quali Enel ha progetti e prodotti nel proprio portafoglio. L’intesa prevede quindi percorsi condivisi per favorire lo sviluppo di una concreta transizione energetica, ad esempio promuovendo l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti delle aziende agricole e delle stalle e utilizzando i fondi del PNRR della misura “Parco agrisolare”, che coinvolgono oltre 30 mila aziende per un totale di risorse di oltre 2,3 miliardi di euro. Altro tema strategico dell’accordo è la tutela della risorsa idrica, che rappresenta oltre il 40% delle fonti rinnovabili nel nostro Paese. Occorre potenziare la disponibilità delle acque per favorirne l’uso irriguo, potabile ed energetico, aumentando la capacità di captazione delle acque nei territori, che potrà essere efficientata anche attraverso pompaggi idroelettrici.

Il protocollo tra Coldiretti e GSE punta a favorire la transizione ecologica nel comparto agroalimentare, la tutela e il rafforzamento della sovranità alimentare nazionale, la sicurezza energetica e il sostegno agli investimenti per la ricerca e l’innovazione della filiera, attraverso l’individuazione delle opportunità derivanti dai meccanismi di incentivazione, anche mediante l’attivazione di uno Sportello dedicato, la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, di promozione dell’economia circolare, la promozione di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile (CACER) e l’avvio di Progetti di ricerca e innovazione, volti alla sperimentazione di soluzioni tecnologiche avanzate nel comparto agroalimentare e zootecnico, attraverso l’agricoltura di precisione.

Il Protocollo di intesa tra Coldiretti, ACEA, ANBI e BF punta alla tutela e il riuso della risorsa idrica nel settore agro-industriale ed energetico.  Nello specifico, i firmatari studieranno iniziative per impiegare le risorse provenienti dalla depurazione delle acque reflue e degli impianti di compostaggio di Acea nella produzione di fertilizzanti e concimi organici e minerali. Sempre in questo ambito, si valuterà la realizzazione di attività che consentano l’utilizzo di sottoprodotti agricoli provenienti dalla filiera negli impianti Acea per la produzione di biogas ed energia, per promuovere un modello esteso di sviluppo di filiera totalmente italiana. Si punta anche a sinergie in ambito idrico ed energetico nel campo dei consorzi di bonifica mediante opere ed interventi infrastrutturali per la salvaguardia ambientale, la prevenzione delle calamità e nel campo dei bacini di accumulo e pompaggio, inclusa l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica rinnovabile dal fotovoltaico all’idroelettrico.

L’accordo fra Coldiretti e Open Fiber prevede la collaborazione nello sviluppo di servizi digitali innovativi per il settore dell’agricoltura grazie alla diffusione della rete ultraveloce a Banda Ultra Larga di Open Fiber, dove sono presenti gli associati di Coldiretti, e l’agevolazione nell’accesso ai fondi agricoli per la realizzazione delle infrastrutture necessarie.

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Venerdì 22 dicembre, alle ore 19, la chiesa di Santa Maria del Casale diventerà palcoscenico di uno straordinario evento culturale: lo spettacolo “Il racconto della notte Santa” di Tonino Papadia, rappresentazione messa in scena dall’associazione culturale “Pietrevive del Salento” che si inserisce in un contesto di drammaturgia e musica popolare, portando in scena una fusione tra sacro e profano, tra storia e musica, tra tradizione e innovazione.

Lo spettacolo non racconta solo una storia ma si veste di un’atmosfera permeata dal senso originale del Natale: il messaggio di pace di Sant’Alfonso Maria de Liguori, diffuso attraverso la pastorale “Quanno nascette Ninno a Bettalemme”, diventa il filo conduttore di un viaggio attraverso tempo e spazio, unendo il passato al presente attraverso un linguaggio nel quale le parole si fondono ai suoni. Elemento centrale dello spettacolo è la musica, connotante della tradizione natalizia italiana in generale e in particolare del Salento. Le melodie, che traggono origine dalle antiche zampogne dei pastori abruzzesi e molisani, sono state riadattate e reinterpretate per l’occasione mantenendo tuttavia intatto il loro spirito originario. Il pubblico sarà accompagnato tra le sonorità tradizionali che richiamano alla memoria i racconti di un tempo, quando la musica e il canto erano gli unici strumenti per raccontare storie e tramandare la cultura.presepe_il_racconto_della_notte_Santa.jpg

Ma “Il racconto della notte Santa” non è solo musica. È anche teatro, narrazione, poesia. È l’espressione di una tradizione ricca e antica, che si declina in forme diverse ma sempre cariche di significato. I testi, che narrano dell’annunciazione e della nascita di Gesù, si legano a interpretazioni drammaturgiche che danno vita a uno spettacolo nello spettacolo, nel quale ogni parola, ogni nota, ogni gesto contribuisce a creare un’esperienza immersiva e coinvolgente. L’ambientazione nella chiesa di Santa Maria del Casale aggiunge un ulteriore livello di suggestione e diventa il contesto ideale per una iniziativa - tra storia e spiritualità - con il doppio tratto religioso e culturale. Le antiche pietre della chiesa dichiarata monumento nazionale nel 1875 faranno da eco alle voci dei cantori, ai suoni degli strumenti, alle parole degli attori, creando un’atmosfera magica e di tensione al Natale.

Quanno nascette Ninno” e “Tu scendi dalle stelle”, i canti al centro dello spettacolo, sono rappresentati come simboli di una cultura popolare che sopravvive e si rinnova nel tempo, come l’espressione di una comunità che, nonostante i cambiamenti e le evoluzioni del mondo moderno, mantiene vive le sue tradizioni, le riconosce e le condivide in un continuo rimando al passato. “Il racconto della notte Santa” è un invito per tutti coloro che amano la musica, il teatro, la storia e le tradizioni. Un appello a rallentare, a lasciarsi trasportare da emozioni autentiche in una stagione dell’anno che richiama alla condivisione e alla riflessione. È un omaggio alla bellezza della cultura salentina, un regalo di Natale per la comunità e per tutti coloro che riconoscono alla festa un significato simbolico elevato, di inno alla vita.

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