Redazione

VINO: COLDIRETTI PUGLIA, BALZANO COSTI DA TRASPORTI A +54% VETRO; PUGLIA PRODUCE 16% IGT NAZIONALE

L’impennata del costo del vetro cavo per le bottiglie, con un aumento che ha raggiunto il +54% negli ultimi due anni, si aggiunge al pesante gap logistico nazionale e frena l’export del vino Made in Italy nel mondo, con la Puglia che produce il 16% del vino IGT italiano, un valore importante messo a rischio dall’aumento dei costi di produzione. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del Centro Studi Divulga.

Se nel 2022 il balzo dei costi è stato giustificato dai picchi di prezzo per l'elettricità (543 euro per megawattora) e per il gas (233 euro per megawattora), la successiva discesa delle quotazioni energetiche non ha avuto però effetti positive sui prezzi del vetro. Infatti – continua Coldiretti su dati Divulga - negli ultimi 12 mesi, infatti, i prezzi di gas ed elettricità sono crollati rispettivamente dell’85% e 79% mentre nello stesso periodo l’indice dei costi del vetro ha continuato a crescere con un +24% nell’ultimo anno.

Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7% con un valore di 407 milioni di euro.

 

Su questo scenario pesa anche l’aumento dei prezzi dei carburanti e un pesante deficit logistico italiano per la carenza di infrastrutture per il trasporto merci, che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro, con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga. Si tratta di un aggravio per gli operatori economici italiani superiore dell’11% rispetto alla media europea e ostacola – continua Coldiretti – lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per il vino che è il prodotto agroalimentare italiano più esportato all’estero con un valore che nel 2022 è strato pari a 7,9 miliardi sui mercati mondiali.

A fronte dell’aumento dei costi quest’anno – sottolinea Coldiretti – frenano le vendite all’estero con un aumento di appena il 2% nei primi quattro mesi del 2023 per colpa anche del rallentamento dell’economia e dell’inflazione che ha tagliato la capacità di spesa dei consumatori a livello globale. A sostenere le esportazioni è il Prosecco che – spiega Coldiretti - segna un progresso più che doppio (+5%) rispetto al trend nazionale e che rappresenta il vino Made in Italy più apprezzato con oltre 1/5 (20,3%) delle vendite all’estero.

Sul continente europeo – sottolinea Coldiretti – il vino Made in Italy trova nella Germania il suo maggior consumatore con +2,7% delle vendite anche nei primi quattro mesi del 2023, ma cresce anche in casa dei nostri primi concorrenti visto che la Francia registra un forte incremento degli acquisti di bottiglie italiane (+24%) mentre nel Regno Unito, fra rallentamento dell’economia e inflazione, i consumi di bottiglie Made in Italy registrano un dato negativo del -2,2%. Invece, nonostante le tensioni legate alla guerra fra Russia e Ucraina, nel Paese di Putin le vendite di bottiglie italiane sono cresciute del +67% nel primo quadrimestre dell’anno. A livello extra europeo il principale mercato – riferisce Coldiretti - è rappresentato dagli Stati Uniti dove, nonostante tutto, gli acquisti registrano un progresso del +4% fra gennaio e aprile del 2023.

Un apprezzamento internazionale che ha provocato anche la diffusione di prodotti che sfruttano l’italian sounding che provocano perdite stimabili in oltre un miliardo di euro sui mercati mondiali senza contare i rischi legati alle richieste di riconoscimento di denominazioni che evocano le eccellenze Made in Italy – ricorda Coldiretti – come nel caso del Prosek croato. Quello dei falsi resta comunque un mercato molto florido dove i rischi riguardano l’utilizzo delle stesse o simili denominazioni o simili per indicare prodotti molto diversi. Dal Bordolino argentino nella versione bianco e rosso con tanto di bandiera tricolore al Kressecco tedesco, ma ci sono anche il Barbera bianco prodotto in Romania e il Chianti fatto in California, il Marsala sudamericano e quello statunitense tra le contraffazioni e imitazioni dei nostri vini e liquori più prestigiosi.

Per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire per contenere i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro – sottolinea Coldiretti nel sottolineare che tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico. In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante – conclude Coldiretti - per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.

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IL DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS LAVORO DIPENDENTE E’ UNA MALATTIA PROFESSIONALE INDENNIZZATA DALL’INAIL.

Lo stress post-traumatico (Post Traumatic Stress Disorder, PTSD), è rappresentato da una forma di disagio mentale che si sviluppa in seguito ad esperienze particolarmente traumatiche. Si caratterizza per sintomi particolarmente invalidanti come ansia molto intensa e frequente, calo del tono dell’umore, pensieri, immagini o ricordi intrusivi dell’evento traumatico e spesso un vissuto emotivo molto intenso, come se si stesse rivivendo l’episodio traumatico. Questa perdurante condizione di disagio mentale è molto complessa e derivante da molteplici fattori, sia personali che ambientali. La diagnosi di PTSD non è univoca né semplice, soprattutto se si manifesta in ambito lavorativo, e viene rappresentata genericamente come “la condizione di stress acuta che si manifesta in seguito all’esposizione a un evento traumatico”.

Il riconoscimento del PTSD quale Malattia Professionale trova il suo fondamento giuridico nella Sentenza della Corte Costituzionale n. 179/1988 e nel Decreto Legislativo n. 38/2000 (art. 10, comma 4), in base ai quali sono malattie professionali, non solo quelle elencate nelle apposite Tabelle di legge, ma anche tutte le altre (Non tabellate) di cui sia dimostrata la causa lavorativa. Secondo un’interpretazione aderente all’evoluzione delle forme di organizzazione dei processi produttivi ed alla crescente attenzione ai profili di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, la nozione di causa lavorativa consente di ricomprendere non solo la nocività delle lavorazioni in cui si sviluppa il ciclo produttivo aziendale (siano esse tabellate o non) ma anche quella riconducibile all’organizzazione aziendale delle attività lavorative. I disturbi psichici quindi possono essere considerati di origine professionale solo se sono causati, o concausati in modo prevalente, da specifiche e particolari condizioni dell’attività e della organizzazione del lavoro.

Epaca Brindisi è sempre con voi. Ogni giorno

Ufficio Provinciale di Brindisi, vico Appia, 22:

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-Recapito di San Vito dei Normanni Via Donato Carbotti 15, tel 0831609062

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-Recapito di Cellino San Marco dott. Maurizio Conte (consulente del lavoro)

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La visita a Mesagne di Vittorio Sgarbi, critico d’arte, docente e sottosegretario del ministero della Cultura, alla mostra di “Caravaggio e il suo tempo – tra naturalismo e classicismo” ha confermato l’alto valore artistico della rassegna. Positivo il giudizio sulla mostra e sul suo allestimento curata da Pierluigi Carofano in collaborazione con Tamara Cini. Un progetto della Rete di imprese Micexperience, rappresentata dall’imprenditore Pierangelo Argentieri, e patrocinato dalla Regione Puglia e dal Comune di Mesagne. Sgarbi era in compagnia di Al Bano che lo ha accompagnato in questa kermesse d’arte e di musica. Già, perché nella piazza d’armi del castello Normanno-Svevo era in corso un concerto cabarettistico e musicale di Antonello Vannucci cui si sono uniti i due ospiti d’eccezione che hanno cantato insieme al pubblico presente il brano “Nel sole”. Per ciò che riguarda la mostra l’onorevole Sgarbi ha avuto parole di elogio. Le stesse che ha rivolto all’artista Caravaggio, sottolineando che in Puglia non vi sono opere del pittore lombardo.sgarbi_con_pierangelo_argentieri_e_marco_calò_3.jpg

Dire che Sgarbi ha incantato i presenti è dir poco. Chi si aspettava qualche “sgarbata” delle sue è rimasto deluso. Il sottosegretario, infatti, ha rispettato in pieno il suo ruolo istituzionale. È arrivato in piazza Orsini del Balzo, il salotto Barocco della città, alle ore 21,15 e subito ha voluto parlare ai presenti in una “lectio magistralis” sul Caravaggio. Piazza Orsini, quindi, si è trasformata in una enorme aula affollata da persone appassionate giunte da tutta la Puglia. Il professor Sgarbi ha tenuto una vera e propria lezione “sgarbiana”, alla sua maniera. È partito subito a parlare del Caravaggio che ha definito “il primo fotografo della storia, il pittore della realtà in assoluto” ed ha spaziato dalla letteratura alla storia per poi ritornare all’arte per incantare il pubblico composto da “studenti” improvvisati. “Il Caravaggio – ha spiegato il critico - ha insegnato a fermare su tela la realtà, una realtà povera. Lui ha dipinto gli uomini della strada. Ha dipinto a Milano come a Roma, dove ha fermato su tela i ragazzi di strada, i ragazzi di vita, con un’aria di disponibilità sessuale. È il primo tempo del Caravaggio. Prima di lui si erano dipinti solo santi e madonne. Invece i dipinti del Caravaggio sono i ragazzi di strada, i musici, i suonatori di iuto, ragazzi che stanno insieme in un divertimento erotico”.sgarbi_con_pierangelo_argentieri_e_marco_calò_2.jpg

Sgarbi ha, inoltre, definito Caravaggio come “il più moderno dei pittori antichi. Un artista che non ha avuto paura di vedere la realtà”. Nei primi anni del XVII secolo Caravaggio è chiamato a dipingere nelle chiese. Nel 1605, infatti, inizia a dipingere i “suoi” poveri che diventano santi ottenendo un enorme successo ecclesiale. Almeno fino a quando dipinge una Madonna cui da il volto e la fisionomia di una prostituta trovata morta nel Tevere. “Un dipinto potente, ma cattivo che la Chiesa respinge”, ha spiegato l’esperto sottolineando che in quel tempo arrivavano a Roma pittori da tutta Europa per vedere i dipinti del Caravaggio, questo nuovo modo di dipingere. Nessun pittore prima di lui aveva dipinto la realtà di strada nelle Chiese. Tuttavia, in quegli anni per questo suo modo di interpretare la realtà viene etichettato come il “pittore maledetto, ma attento alla malattia, al male, alla morte. Temi che rendono le sue opere al pari di un sinistro stradale. Una realtà dei fatti mai vista prima”. Ma torniamo a Mesagne e cosa vuol dire allestire una mostra in un territorio mai sfiorato dall’artista lombardo. “Vuol dire che Caravaggio è un pittore universale che vale ovunque – ha concluso Sgarbi – non è un pittore antico, ma moderno, è un pittore di ogni luogo. Di Milano come di Mesagne”.

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- 94 annunci di lavoro per 204 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 4 all’ 11 agosto relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 61 posti vacanti nel settore ristorazione su Brindisi e provincia, edilizia 49, trasporti 25, artigianato 12, commercio 11, impiantistica elettrica 10, informatico 5, socio-sanitario 4, pulizie 4, meccatronico 4, amministrativo 4, turismo 3, termoidraulico 3, energetico 3, metalmeccanico 2, alimentari 2, tecnico 1, agricoltura e zootecnia 1.

Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete EURES sono numerose: si ricerca personale soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione.

Sempre aggiornata, inoltre, la sezione dedicata ai corsi di formazione per diplomati e disoccupati, cui si uniscono le opportunità offerte con i programmi Garanzia Giovani e NEET.

Per qualunque supporto, richiesta o informazione, i cittadini e le imprese possono rivolgersi agli operatori di ARPAL Puglia dei tre Centri per l’impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi (Brindisi, Francavilla Fontana, Ostuni), i cui contatti si trovano in coda al comunicato.

Si consiglia di consultare quotidianamente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, per rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative.

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Antonio Pignataro, riconfermato nel ruolo di Dirigente del Mesagne Calcio.
Il Mesagne Calcio comunica che Antonio Pignataro ricoprirà il ruolo di dirigente del Mesagne Calcio.
Antonio può essere definito il braccio destro del presidente Todisco.
Stimato ed apprezzato da tutti è una figura che da sempre soluzioni e certezze.
Ogni volta che bisogna risolvere un problema, Antonio è sempre pronto a risolverlo in prima persona o a fare la chiamata giusta.
Dirigente di lungo corso e tifosissimo del Mesagne Calcio , la società potrà sempre contare su Antonio e sulla sua disponibilità.
La società augura un buon lavoro e rinnova la stima e la fiducia che pone nella sua persona.

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Grano duro: dopo la petizione di Cia, ancora stallo sulle richieste più urgenti. Confederazione delusa da primo Tavolo di filiera al Masaf. Contratti di filiera e Granaio Italia, continua la battaglia a tutela della produzione 100% Made in Italy; passi avanti su CUN

La riattivazione della CUN, Commissione Unica Nazionale, il potenziamento dei contratti di filiera tra agricoltori e industria e l’avvio di Granaio Italia, il Registro telematico dei cereali, semplificato dal 2024. Su queste azioni, già sollecitate e di conclamata urgenza e validità servivano risposte, si è optato per una riunione interlocutoria, assicurando solo il riavvio della CUN in via sperimentale. Il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, e il numero uno di Cia Puglia, Gennaro Sicolo, commentano così, delusi, l’esito del primo Tavolo di filiera grano-pasta, convocato per la data odierna al Masaf.Masaf_tavolo_cia_3_agosto_01.jpg

Di fatto, come spiegano i vertici di Cia, è stata per il momento sdoganata la CUN, strategica per assicurare più trasparenza al mercato, e come già annunciato 20 giorni fa nell’incontro della Confederazione dal ministro per la consegna del dossier tecnico e delle oltre 50 mila firme raccolte con la petizione nazionale su change.org. Il confronto su Granaio Italia, invece, è risultato fermo. Decisamente lontano, poi, l’accordo sui contratti di filiera tra agricoltori e industria, fondamentale per ridefinire rapidamente i prezzi sulla base degli attuali costi di produzione.

“Sicuramente un buon clima, ma poco collaborativo all’interno della filiera -è intervenuto il presidente di Cia, Fini-. La nostra mobilitazione, quindi, continua. Rifletteremo sulle prossime iniziative, assicuriamo però al ministro l’intenzione a lavorare insieme per stringere davvero sulle priorità, che sono -ha concluso- solamente misure e soluzioni utili a restituire redditività, equità e competitività al comparto”.

A fargli eco, il vicepresidente nazionale e titolare di Cia Puglia, Gennaro Sicolo: “Il ministro Lollobrigida ha ribadito che ‘il Made in Italy si paga’. Gli diamo appuntamento a dopo la pausa estiva e torneremo per dar voce a un milione di italiani che tra petizione e impegno sul territorio, sono con noi. Non abbandoniamo la nostra mobilitazione a difesa del grano duro italiano e del lavoro di tanti agricoltori che lo producono, senza vedersi riconosciuto il giusto prezzo. Il confronto tra produttori, mugnai e pastifici è una cosa seria -ha aggiunto-, sia chiaro che vogliamo il bene dell’intera filiera, la nostra non è una lotta contro qualcuno, è una lotta per il grano 100% italiano”.

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Augusto D'Oria continuerà a ricoprire il ruolo dì Direttore Generale del Mesagne Calcio.
Il Mesagne Calcio ufficializza la figura del direttore generale. Si tratta di Augusto D'Oria che andrà ad occupare un tassello importante nel club.
Dopo l'ottimo lavoro svolto negli ultimi due anni, D'Oria continuerà a ricoprire questo ruolo fondamentale all'interno del gruppo.
Il suo carattere deciso ma sempre disponibile, fanno di lui un punto di riferimento per tutti coloro che operano nel Mesagne Calcio, riuscendo a creare unione e sinergia tra società staff tecnico e giocatori.
La società augura un buon lavoro e rinnova la stima e la fiducia che pone nella sua persona.

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Sorride il futuro della Volley Vipostore, che si prepara al prossimo campionato mettendo a segno un nuovo colpo di mercato di grande valore: prenderà parte del roster 2023/2024 anche la schiacciatrice Elisa Maria Garofalo. 

Nonostante la sua giovane età (21 anni), la laterale originaria di Aprilia porta con sé un curriculum di successo e ben due promozioni in Serie A2.

Cresciuta nel vivaio della società di Aprilia, il suo percorso di crescita nel mondo della pallavolo svolta nel 2016/2017 quando, ancora giovanissima, fa il suo esordio in Serie B2 con il Volleyrò. Da lì, continua a stupire, difendendo i colori di Aprilia per tre stagioni consecutive e guadagnandosi la sua prima promozione in Serie A2 nella stagione 2019/2020.

La determinazione e il talento di Elisa Maria non conoscono soste: nella stagione successiva, la giovane romana si trasferisce a Cisterna per giocare in B1, mostrando ancora una volta il suo valore. Ma la sua voglia di crescere e di affrontare nuove sfide la spinge a lasciare la sua terra e a trasferirsi a Messina, dove apporta il suo prezioso contributo alla promozione in Serie A2.

Nella scorsa stagione, Elisa Maria ha calcato i campi di A2 con la maglia di Marsala, lasciando il segno e attirando l'attenzione di diverse società.

Il Mister Fabio Tisci ha commentato così l’arrivo di Garofalo: "Abbiamo scelto Elisa Maria per il suo talento e la sua esperienza a livelli importanti. È una giocatrice completa e ha dimostrato di saper fare la differenza in campo. Siamo felici che abbia deciso di unirsi a noi e siamo sicuri che darà il massimo per raggiungere i nostri obiettivi."

Elisa Maria Garofalo andrà ad arricchire il reparto degli attaccanti della Volley Vipostore, contribuendo alla costruzione di una squadra competitiva per affrontare al meglio il prossimo campionato di Serie B1.

Queste le sue prime parole in arancio-blu:  "Ho scelto la Volley Vipostore perché sin da subito mi ha fatto una bella impressione", ha affermato Elisa Maria. "È una società giovane con ambizioni e voglia di fare bene. Mi ha colpito l'entusiasmo con cui mi è stato presentato il progetto e la squadra che è stata allestita ha tutti i presupposti per affrontare un bel campionato. Ringrazio la società per la fiducia che mi è stata data, non vedo l'ora di cominciare! Ci vediamo presto!"

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Proseguono anche nel mese di agosto i cantieri avviati in Città.

Questa mattina – spiega l’Assessora ai Lavori Pubblici di Francavilla Fontana, Annalisa Toma – ho voluto fare un sopralluogo nel plesso De Amicis del Terzo Istituto Comprensivo e nella ex Scuola di via Parri per verificare con l’Ufficio Tecnico e le ditte lo stato di avanzamento dei lavori.

Nel plesso De Amicis di viale Abbadessa è in corso il completamento degli interventi di consolidamento delle strutture portanti, adeguamento impiantistico, efficientamento energetico e sostituzione degli infissi. Si tratta di opere per le quali l’Amministrazione Comunale ha ottenuto un finanziamento di 2,75 milioni di euro con fondi derivanti dal piano Regionale Triennale di Edilizia Scolastica 2018/20. Ai lavori previsti si è aggiunto un ulteriore intervento finalizzato alla creazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica finanziato dalla Rigenerazione Urbana 3.0.

Una scuola più sicura, efficiente, moderna e a misura di bambino. Nel plesso De Amicis – prosegue l’Assessora Toma – stiamo lavorando per realizzare un ambiente accogliente capace di rispondere alle esigenze del quartiere e del territorio. Perché ogni scuola è un presidio di inclusione e legalità.

A pochi passi dal plesso De Amicis c’è il cantiere della ex scuola di via Parri. I lavori, finanziati con 1,9 milioni di euro nell’ambito della Rigenerazione Urbana 3.0, prevedono la riconversione dell’ex scuola materna tra viale Abbadessa, via Parri e via di Castri. L’edificio di 3600 mq, risalente alla prima metà degli anni ’80 e abbandonato da oltre un decennio, ospiterà 10 unità abitative in cohousing, ossia caratterizzate dalla condivisione di ampi spazi comuni, e locali dedicati a lavoro, con la creazione di uffici da destinare ai professionisti alla ricerca di uno spazio da condividere, laboratori e market solidale.

Da questo luogo abbandonato – conclude l’Assessora Toma – sta prendendo vita un progetto di rinascita non solo strutturale, ma anche sociale ed economica. Credo che qui si ritrovi a pieno il senso del concetto di rigenerazione urbana con una visione lungimirante condivisa dai progettisti e dalla precedente Amministrazione Comunale. Ora lavoreremo per trovare le opportune modalità di gestione dell’immobile e garantirne la piena operatività.

L’ultima tappa dei sopralluoghi si è svolta su via Baracca. Gli operai, ultimata la fresatura della pavimentazione stradale, sono impegnati a completare la posa del nuovo asfalto.

“Il sindaco Marchionna chiarisca con urgenza i motivi di tensione tra le forze di maggioranza”

L’amministrazione comunale di Brindisi non sia ostaggio delle beghe tra i partiti di maggioranza. Il teatrino di questi giorni, così come ampiamente previsto dalle forze di minoranza, sta paralizzando il funzionamento del consiglio comunale; non è accettabile tutta questa ingiustificata irresponsabilità. 

Il pubblico braccio di ferro, non più serpeggiante, tra Fratelli d’Italia e il resto dei partiti di maggioranza, dovuto principalmente all’iperattività e all’ingerenza del gruppo ‘meloniano’ in tutti i dossier dell’amministrazione comunale, si sta riverberando palesemente sull’azione amministrativa. 

Il significato dei messaggi criptici lanciati dal segretario provinciale di Idea per Brindisi qualche giorno fa, che rappresentano l’ultimo ‘casus belli’, alla luce dello scambio di accuse con il responsabile provinciale di FdI, si manifesta in tutta chiarezza individuando i soggetti, o meglio i ‘naviganti’, destinatari di tali avvisi.

Le accuse lanciate con quegli avvertimenti, perciò, ci preoccupano se, possibile, ancora di più. 

Riteniamo quindi irrinunciabile una presa di posizione del Sindaco Pino Marchionna affinché si chiariscano i reali motivi di queste tensioni e si garantisca la massima trasparenza nell’azione amministrativa.

Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Impegno per Brindisi, Movimento Regione Salento, Uguaglianza cittadina, lista Roberto Fusco Sindaco

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