Redazione
MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, ALLERTA ARANCIONE IN PUGLIA CON ALLUVIONI E VENTI DI BURRASCA; FIUMI D’ACQUA ALLAGANO CAMPAGNE. La forte ondata di maltempo con rovesci e nubifragi che si sono abbattuti sulla Puglia dopo un novembre bollente hanno allagato i campi, creando veri e propri torrenti di acqua e aumentando il già pesante rischio idrogeologico. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che segnala il peggioramento delle condizioni meteorologiche, secondo l’allerta meteo arancione della Protezione civile con temporali di forte intensità e venti da forti a burrasca dai quadranti meridionali.
“A Laterza in provincia di Taranto un fiume di acqua ha allagato le campagne, trascinando cumuli di terra e fango. Il clima pazzo sta contribuendo a consumare il suolo per il 67,5% in contesti prevalentemente agricoli o naturali, depauperando pezzi di territorio e deturpando il paesaggio, oltre ad impoverire il tessuto imprenditoriale agricolo pugliese”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, secondo le elaborazioni di Coldiretti Puglia sulla scorta dei dati ISPRA.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – aggiunge Coldiretti Puglia – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 3 miliardi di euro in Puglia in un decennio, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
Servono – conclude Coldiretti Puglia – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull’uso corretto dell’acqua e un piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n’è poca.
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Inaugurato il Centro Notturno di prima Accoglienza
Lo scorso 25 novembre, presso la sede di Cisternino, in via Cappuccini, è stato inaugurato il Centro Notturno di prima accoglienza per persone senza fissa dimora “Giro di Vite” dell’Ambito territoriale di Fasano, Cisternino e Ostuni.
L’iniziativa, sostenuta dal Consorzio CIISAF - “Consorzio per l’integrazione e l’Inclusione sociale - Ambito di Fasano”, in coerenza con quanto previsto con il Piano nazionale del Fondo povertà – D.Lgs 147/2017 e il Piano Regionale di Lotta alla Povertà 2018-2020 DGR 1565 del 04.09.2018, rientra nelle azioni e obiettivi del CIISAF, di messa in rete di strutture di pronta accoglienza per l’ospitalità temporanea di adulti in difficoltà a sostegno immediato del cittadino, secondo quanto previsto dall’art. 81 ter del R.R.4/2007.
L’evento, organizzato e condotto dai soggetti gestori del servizio Equal Time e Ideando, ha visto la piena e attiva partecipazione della compagine politica proveniente dai tre Comuni di Ambito. Il taglio del nastro d’inaugurazione è dunque spettato al primo cittadino del Comune di Cisternino il dottor Luca Convertini. Sono intervenuti all’inaugurazione il Presidente del CIISAF il dottor Stefano Guarini, la Direttrice del Consorzio CIISAF, la dottoressa Marisa Santamaria e i membri del consiglio di amministrazione CIISAF, dott. Natale Pecere e avv. Giuseppe Simone.
Il Centro notturno di prima accoglienza si configura dunque come fiore all’occhiello tra le azioni previste dal Piano regionale di Lotta alla Povertà e dal Piano Sociale di zona, a sostegno dei cittadini in situazione di emergenza che per vari e/occasionali motivi, si ritrovano in condizione di disagio tali da necessitare, anche per una sola notte, della possibilità di usufruire di prestazioni minime legate al riposo e all’igiene personale. I principi ispiratori dell’iniziativa sono basati sul rispetto dei diritti inviolabili della persona, sulla garanzia dell’accessibilità e la fruibilità delle prestazioni erogate in tempi compatibili con i bisogni e dal raccordo di rete tra enti/istituzioni pubbliche e associazioni presenti sul territorio, in attuazione dei principi di sussidiarietà, governance e partecipazione, ispirati dai principi di uguaglianza sostanziale e del perseguimento dell’interesse pubblico soprattutto nei Servizi Sociali.
Il servizio rappresenta, per alcuni, il primo accesso ai servizi territoriali, in un percorso più articolato che prevede una presa in carico della persona, una possibilità di rinascita attraverso un progetto personalizzato di inserimento sociale elaborato su misura dall’équipe multidisciplinare preposta, al fine di traghettare particolari situazioni considerate “a rischio” volte alla ricerca di una risposta qualificata e centrata sui bisogni della persona che versa in gravi condizioni di disagio.
La struttura di accoglienza, accuratamente ristrutturata, dispone di 4 posti, per informazioni e contatti è possibile contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o il numero 340.36.48.955.
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Bbc: lo schema di bilancio del commissario conferma l'impianto della nostra amministrazione
BBC: lo schema di bilancio del commissario conferma l'impianto della nostra amministrazione e l'inutile "lavoro" dei soliti tirapiedi e sciacalli.
Lo schema di bilancio presentato dal commissario ad acta conferma sostanzialmente l'impianto proposto dalla nostra amministrazione. Non avevamo dubbi, eravamo sereni e convinti del lavoro e dell'impegno profusi.
Smentite in un'unica soluzione le prefiche delle opposizioni, che insieme a qualche esimio personaggio, piangevano un cadavere che nemmeno c'era.
L'azione di questi due anni di amministrazione Rossi, ha restituito ai conti del comune serietà e credibilità, superando uno squilibrio, confermato anche dal lavoro del commissario, di circa 9mln di euro.
Non mancano le criticità, non le abbiamo mai nascoste e, per quanto non piaccia a qualcuno che farebbe meglio a tacere, sono eredità pesantissime del passato che abbiamo anche dimostrato, come nella vicenda Abaco, di saper riparare senza mettere a repentaglio alcun posto di lavoro.
Affronteremo questi temi con la stessa responsabilità e determinazione, sacrificando probabilmente anche consenso ma non ci tiriamo indietro, e anzi siamo già al lavoro, come dimostra l'impegno per il contributo regionale sui rifiuti che arriverà a breve.
Siamo anche convinti che l'approvazione in consiglio del bilancio sarà l'occasione per le opposizioni di dimostrare alla città, con il voto favorevole, che il tempo delle conferenze stampa annunciate urbi et orbi ma mai realizzate e ridotte a timide ed inutili slides, dei passacarte a qualche scribacchino a gettone e degli strepiti inconcludenti è finito.
Ringraziamo il commissario ad acta, Dott. Sebastiano Giangrande, per la sensibilità istituzionale e per il lavoro svolto con grande celerità.
Brindisi Bene Comune
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Mesagne. FI e la petizione sull'ospedale
Anche noi di Fratelli d’Italia Mesagne chiediamo al sindaco Matarrelli e agli onorevoli Aresta e Vizzino quali risultati sono stati conseguiti mediante la petizione popolare dello scorso giugno presso le rispettive istituzioni di competenza. Le speranze e le attese di tutti coloro che hanno sostenuto tale iniziativa non devono finire del cassetto del dimenticatoio . Il Covid-19 ha messo ha nudo tutte le inefficienze e storture del nostro sistema sanitario nazionale e regionale. La richiesta di sanità pubblica non sia solo legata all’emergenza del momento ma sia figlia di una attenta programmazione e di investimenti pubblici.
Covid a Mesagne. Oggi vi sono 111 soggetti positivi
EMERGENZA COVID-19 A MESAGNE: OGGI 5 NUOVI CASI E 4 GUARITI
Mesagne. Allerta meteo
ALLERTA METEO ARANCIONE DALLE ORE 20 DI OGGI (SABATO 28 NOVEMBRE) E PER LE SUCCESSIVE 24 ORE: RISCHIO DI PIOGGE INTENSE, TEMPORALI E VENTI FORTI.
Covid - 19. Oggi 1573 casi positivi in Puglia, 99 in provincia di Brindisi con 5 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 28 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 10.032 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.573 casi positivi: 510 in provincia di Bari, 99 in provincia di Brindisi, 182 nella provincia BAT, 384 in provincia di Foggia, 135 in provincia di Lecce, 265 in provincia di Taranto, 6 residenti fuori regione. 8 casi di residenza non nota sono stati attribuiti e riclassificati.
Sono stati registrati 30 decessi: 16 in provincia di Bari, 5 in provincia BAT, 5 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 772.079 test.
13.225 sono i pazienti guariti.
37.654 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 52.311, così suddivisi:
20.190 nella Provincia di Bari;
6.002 nella Provincia di Bat;
3.705 nella Provincia di Brindisi;
11.943 nella Provincia di Foggia;
4.000 nella Provincia di Lecce;
6.120 nella Provincia di Taranto;
350 attribuiti a residenti fuori regione;
1 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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Detiene abusivamente in casa 95 munizioni, denunciato
Erchie. Detiene abusivamente in casa 95 munizioni, denunciato. A Erchie, i Carabinieri della locale Stazione congiuntamente a quelli della Stazione di San Pancrazio Salentino e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, hanno denunciato in stato di libertà un 57enne del luogo, per detenzione abusiva di munizioni. In particolare, l’uomo, a seguito di perquisizione domiciliare presso la sua abitazione di campagna, è stato trovato in possesso di 95 munizioni calibro 12, inserite in due cartuccere in pelle, illegalmente detenute, nascoste sotto dei pannelli coibentati in disuso, successivamente sequestrate. (Foto archivio)
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Positivo al Covid–19, viola la quarantena uscendo di casa, denunciato
Francavilla Fontana. Positivo al Covid–19, viola la quarantena uscendo di casa, denunciato. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 42enne del luogo, per inosservanza delle misure di contenimento del Covid–19. In particolare, nella mattinata del 27 novembre, l’uomo è stato sorpreso a piedi, senza giustificato motivo, in una via del centro abitato, fuori dalla sua abitazione, nonostante fosse sottoposto al regime di sorveglianza e isolamento fiduciario dall’Autorità Sanitaria, perché risultato positivo al SAR–CoV–2.
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ALLARME PREDATORI CON ATTACCHI DI LUPI E CANI INSELVATICHITI
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, ALLARME PREDATORI CON ATTACCHI DI LUPI E CANI INSELVATICHITI IN PASCOLI E STALLE. Continua la mattanza di capre, pecore e mucche nei pascoli e nelle stalle con la preoccupante proliferazione di lupi, cani inselvatichiti e ibridi che, per effetto del Covid con le limitazioni alla movimentazione in città e nelle aree rurali, si moltiplicano senza freni scorrazzando liberamente e attaccando gli animali negli allevamenti. E' quanto denuncia Coldiretti Puglia, a seguito della recrudescenza del fenomeno degli attacchi dei lupi e dei cani inselvatichiti con una presenza che si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi negli allevamenti sulla Murgia barese e tarantina e sul Gargano, ma episodi frequenti si stanno verificando anche in provincia di Lecce e Brindisi.
"Nelle campagne ci sono più animali selvatici, tra lupi, cinghiali e cani inselvatichiti che lavoratori agricoli e la situazione è drammatica in tutta la regione. Nel giro di dieci anni i lupi si sono moltiplicati, mettendo a rischio non solo gli animali nelle stalle e al pascolo, ma anche la vita stessa di agricoltori e pastori. In Puglia sono enormi le perdite registrate in campagna causate dalla fauna selvatica, con un danno pari ad oltre 12 milioni di euro”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Le prede o spariscono perché i lupi le portano via o vengono azzannate alla giugulare e lasciate morte in loco - riferisce Coldiretti Puglia - oppure se ne ritrovano solo brandelli e i numeri la dicono lunga sulla necessità di innalzare il livello di allerta e programmare efficaci attività di riequilibrio della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone. Agli animali uccisi si aggiungono – precisa la Coldiretti Puglia – i danni indotti dallo spavento e dallo stato di stress provocato dagli assalti, con ridotta produzione di latte e aborti negli animali sopravvissuti.
“Sono essenziali misure di contenimento per non lasciar morire i pascoli e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le aree rurali più difficili dove l'allevamento è l'attività principale, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze pugliesi, come la pecora 'Gentile' di Altamura o la 'Moscia' leccese. Il problema dei grandi carnivori sta diventando insostenibile ed è necessario trovare una soluzione in tempi rapidi", insiste Muraglia.
“Il tema ormai ingestibile della fauna selvatica e dei predatori – aggiunge il presidente Muraglia - va affrontato ai massimi livelli con una strategia congiunta tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Puglia per stabilire le misure da adottare a tutela delle aziende agricole e zootecniche”.
Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le aree zootecniche e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli – afferma Coldiretti Puglia - aree straordinarie muoiono, l'ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città.
Negli ultimi anni si è reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie, al fine di proteggerle dagli attacchi poiché recinzioni e cani da pastori spesso non sono sufficienti per scongiurare il pericolo. La resistenza degli agricoltori è al limite – spiega la Coldiretti – è urgente trovare nuove modalità di azione che permettano di organizzare in maniera più efficace un sistema di gestione di questi animali predatori, che non sono più specie in via di estinzione.
Del resto, questa situazione si somma – conclude Coldiretti Puglia - ai problemi di sovrappopolamento di numerose altre specie selvatiche, dai cinghiali agli storni, dai cormorani alle lepri, che si moltiplicano in una situazione di assoluta mancanza di adeguate misure di programmazione necessarie per evitare il conflitto con il lavoro agricolo.
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