Il preside Vincenzo Micia va in pensione

Giugno 14, 2021 885

Senza retorica … è così che si esordisce nella espressa volontà di estraniarsi da un atteggiamento del dire e ancor più dell'agire improntato a una vana e artificiosa ricerca dell'effetto. E invece, per estrazione culturale di matrice filosofica, oggi piena è la mia adesione alla retorica come eloquenza ovvero disciplina del dire alla ricerca delle parole che diano un senso all’affetto che mi lega a questo Collegio e alla comunità della Scuola, unito alla mestizia che mi invade all’atto del pensionamento. Con voi e grazie a voi ho vissuto la vera Buona Scuola, fatta di esperienze umane educative di eccellenza in un clima di distesa relazionalità e propulsiva creatività. Con voi ho condiviso anche la tristissima fase emergenziale COVID nella già maturata consapevolezza che la mia Scuola è speciale per le dimostrate, piuttosto che teorizzate, competenze di vita nella emergente rubricazione educativa. E’ in questa scuola che da Dirigente di estrazione classica per Laurea in Filosofia e in Pedagogia –abilitato in Filosofia e Storia, in Italiano e in Psicologia sociale, già docente di Religione Cattolica e Filosofia, con lunga esperienza dirigenziale a decorrere dal 2008 – mi sono evoluto nella moderna dimensione manageriale animato da spirito di iniziativa, sensibilità sociale, valori della solidarietà, della legalità e della cittadinanza attiva. Un’impresa personale e professionale la mia quella di dirigere, nel segno e nella continuità gestionale non convenzionale, supportato dal Consiglio d’Istituto, a cui va il mio ringraziamento, una Scuola -Azienda, Centro Culturale dell’Ospitalità per pionieristica e a oggi validata attività di raccordo con associazioni ed enti di categoria aziendale e sociale del territorio. In sinergia con loro, ma soprattutto con i docenti, con lo staff ATA e con il personale tutto della scuola, l’Educazione alla salute e al benessere e l’Orientamento e Guida al disegno di vita, lavoro e carriera sono stati i principi gestionali che hanno ispirato l’offerta formativa di questi, per me, memorabili anni.

Per concludere, nella inopinabile ampia e condivisa leadership dei miei indimenticabili anni, il mio riconoscimento e sentito ringraziamento per i traguardi raggiunti, ma soprattutto per la fattiva collaborazione e per il clima educativo all’insegna della sensibilità e vivacità intellettuale, va a voi docenti tutti per l’alta qualità di insegnamento, per le funzioni svolte di supporto all’efficienza didattica–gestionale, al Prof. Bistanti mio prezioso collaboratore vicario, allo Staff di presidenza, al referente della Sezione associata di Carovigno prof. Basile, al settore amministrativo, efficacemente guidato dalla Dsga Annarita Tepore, a tutto il settore tecnico e ai collaboratori scolastici. In questo mio ultimo Collegio, l’augurio è al felice cambiamento. Coerentemente con i modelli e i principi che hanno ispirato la mia lunga professione di UOMO di SCUOLA, vi ringrazio “di cuore”, ricordando a me stesso e a voi tutti che L’educazione è cosa del cuore ( Don Bosco).

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