PERCHE’ A MESAGNE DIMINUISCONO LE NASCITE?
Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul Quotidiano di Puglia un articolo con una tabella raffigurante la diminuzione di popolazione in tutti i paesi della Puglia, dall’anno 2012 all’anno 2022.Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul Quotidiano di Puglia un articolo con una tabella raffigurante la diminuzione di popolazione in tutti i paesi della Puglia, dall’anno 2012 all’anno 2022.Mesagne risulta aver subito nell’ultimo decennio un decremento di popolazione del 6,44%. Tuttavia, a ben analizzare negli ultimi tre anni 2020/2021/2022 con il Sindaco Toni Matarrelli vi è stata una inversione di tendenza, e pur diminuendo le nascite, la popolazione è aumentata, perché la Città attrae gente da altri Comuni che trasferiscono la loro residenza a Mesagne.
Quasi tutti i paesi del brindisino, compresa la città capoluogo, hanno subito tale diminuzione di popolazione, alcuni con percentuali più basse altri con percentuali più alte. Solo Carovigno e San Michele Salentino risultano nell’ultimo decennio aver avuto un aumento di popolazione il primo pari al 2,58% ed il secondo pari al 4,64%.Si tratta di dati che ci devono far riflettere, non solo come istituzioni pubbliche ma anche come cittadini della nostra provincia, della regione Puglia e della nazione Italia.
La diminuzione delle nascite dipende non solo dalle politiche familiari, poco attente allo sviluppo sociale e di conseguenza economico della nostra nazione, che in Italia non riescono a decollare o ad adeguarsi a Nazioni, quali ad esempio la Norvegia, che hanno impostato il loro sviluppo sull’aumento delle nascite e sul sostegno alla famiglia; può dipendere anche da noi stessi. Perché?Papa Francesco, l’unico Capo di Stato che in questo periodo parla di politiche di pace contro le politiche di guerra, di bene che deve prevalere sul male, ha dichiarato: < La cultura del nostro tempo è stata infestata dall’individualismo e dalla chiusura. Stiamo pian piano vedendo le conseguenze delle nostre coscienze addormentate dalla comodità, che porta a perdere di vista quanti stanno soffrendo o sono scartati. E senza volerlo, stiamo acquisendo questo movimento del concentrarsi su noi stessi, il famoso "io", "me", "mio", "con me", "per me">.
Sarà forse proprio l’eccessivo individualismo sociale, oltre alle disattente politiche familiari, a determinare l’attuale denatalità italiana e mesagnese ed il conseguente decremento demografico. Eppure se ci pensiamo un poco “SENZA FIGLI NON C’E’ FUTURO”, e tale futuro desertico è quello che stiamo preparando da un punto di vista relazionale, economico, scolastico, associativo, religioso e sociale in genere. Occorre, pertanto, anche svegliare le nostre coscienze addormentate dalla comodità! Avv. Vangi Aldo (Forum delle Associazioni Familiari di Puglia).
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