PUGLIA: CONTRO LISTE D’ATTESA INFINITE NELLA SANITA’ PUBBLICA CODACONS LANCIA NUOVA INIZIATIVA LEGALE

Maggio 13, 2024 657

Contro le liste d’attesa infinite nella sanità pubblica il Codacons lancia in Puglia una nuova iniziativa legale in favore dei cittadini. Come noto esiste una apposita normativa sui tempi massimi delle liste di attesa che troppo spesso viene disattesa dagli enti sanitari; il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) definisce le priorità e i tempi massimi per l’erogazione di esami, visite specialistiche, ricoveri ospedalieri e interventi chirurgici da parte del Servizio Sanitario. I cittadini che hanno bisogno di esami clinici immediati si vedono fissare il proprio appuntamento anche fino a 2 o 3 anni di distanza.

Per questo motivo il Codacons e Articolo 32 (associazione specializzata nella tutela del diritto alla salute) hanno attivato in Puglia un servizio per gli associati, ossia lo sportello di assistenza a favore dei cittadini lesi dalle carenze del servizio sanitario nazionale, attraverso il quale poter chiedere all’ente sanitario le prestazioni dovute nei tempi di legge e senza ulteriore aggravio economico.

Chi non può permettersi di eseguire visite e interventi presso strutture private è costretto ad attendere i tempi infiniti della sanità pubblica, rischiando di veder peggiorare le proprie condizioni di vita con ripercussioni anche gravi sul fronte della salute. E quel che è ancora più grave è che alcuni cittadini rinunciano addirittura a curarsi. Le classi di priorità e i relativi tempi di attesa per gli esami sanitari sono indicati sulle prescrizioni sanitarie rilasciate dal medico, tra cui in particolare, i criteri di cui alle lettere D e P:

D = Differibile – entro 30 giorni per le visite ed entro 60 giorni per le prestazioni strumentali: prestazioni la cui tempestiva esecuzione non condiziona in un arco di tempo molto limitato la prognosi a breve del paziente.

P = Programmata – da erogarsi in un arco temporale maggiore (entro 120 giorni): prestazioni che possono essere programmate in un maggiore arco di tempo.

I cittadini che hanno visto il proprio appuntamento per visite ed esami medici fissato oltre i termini di legge possono rivolgersi all’apposito sportello e aderire all’azione volta a far valere i propri diritti. 

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